Rossoneri salvati da un rigore! Ajax-Milan 1-1

milan-ajax-tuttacronacaDopo il successo in casa all’esordio in Champions il Milan vola ad Amsterdam dove Allegri ritrova Balotelli e Montolivo. I rossoneri schierano un 4-3-1-2 con Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Constant; De Jong, Poli, Muntari; Montolivo; Balotelli, Robinho. L’Ajax di De Boer risponde con un 4-3-3 mandando in campo Cillessen; Van Rhijn, Moisander, Blind, Denswil; De Jong, Poulsen, Duarte; De Sa, Sigthórsson, Fischer.

milan-ajaxRitmi molto blandi in avvio di partita con l’Ajax che fa possesso di palla e si fa pericoloso al 9′ con un cross dalla destra che obbliga Abbiati a uscire con i pugni. Con i rossoneri ancora rinchiusi nella loro metà campo, al 18′ ci riprovano gli olandesi con un destro di Fischer dal limite: palla di poco a lato. Al 21′ mezzo pasticcio di Cillessen: il portiere per poco non serve involontariamente Montolivo. Ajax ancora pericoloso al 28′ dopo un disimpegno sbagliato da Zapata: salva Abbiati bloccando il pallone in uscita alta. Altri tre minuti e finalmente si vede il Milan: cross basso di Constant fermato da Cillessen in uscita bassa. Al 35′ punizione da posizione defilata per l’Ajax: l’estremo difensore rossonero devia in angolo. Al 42′ primo cartellino giallo del match: ammonito Constant per un fallo su De Jong. Dopo un minuto di recupero le squadre tornano agli spogliatoi: non si è visto nulla in questi primi 45′, con un Milan semplicemente assente.

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Al 2′ della ripresa Balotelli viene fischiato per fallo in attacco: in realtà l’attaccante rossonero l’aveva subito e non commesso. Al 4′ si fa pericoloso il Milan con un cross basso di Constant dalla sinistra e tiro di prima intenzione di Montolivo: ottimo Cillessen che non si fa sorprendere. Al 16′ ancora Ajax all’attacco con Sigthórsson che prova un colpo di testa: troppo centrale e Abbiati non ha problemi a parare. Al 17′ gran tiro di Balotelli, ammonito due minuti prima per un fallo sciocco a centrocampo, Cillessen devia sulla traversa con una parata fantastica. Al 22′ ancora pericoloso in area SuperMario, ma Blind riesce a chiudere in scivolata. Al 30′ buona opportunità per gli uomini di Allegri, ma Poli sbaglia il tocco in profondità. Ancora avanti i rossonori al 33′ con cross di Abate per Montolivo che però viene anticipato di poco. Allegri, a 10′ dalla fine, decide di mandare in campo Matri: esce Robinho. Al 39′ secondo cambio: fuori Poli e dentro Emanuelson. Ci prova ancora Balo al 40′: Cillessen respinge. Al 43′ va in gol l’Ajax: annullato all’Ajax per un fallo di mano di Schone! Respira di sollievo il Milan ma non dura molto: olandesi in vantaggio al 45′ grazie a Denswil sugli sviluppi di un calcio d’angolo! 1-0!

Al 1′ di recupero fallo di Van der Horn su Balotelli in area di rigore. SuperMario non sbaglia dal dischetto: 1-1!

Si sono giocate tutto negli ultimi minuti le due squadre: il Milan si salva grazie a un fallo in area che Balo non sbaglia!

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Il Milan ad Amsterdam ritrova Balotelli, Montolivo ed El Shaarawy

milan-champions-tuttacronacaVola ad Amsterdam oggi il Milan e finalmente Massimiliano Allegri recupera i suoi giocatori in vista del secondo turno del girone eliminatorio della competizione continentale. Contro l’Ajax, i rossoneri potranno contare su Balotelli, fermo per tre giornate in campionato, Montolivo ed El Shaarawy. L’ex viola ha buone possibilità di partire da titolare, al posto di Poli che comunque in queste settimane si è rivelato un jolly particolarmente utile. Il Faraone, al contrario, potrebbe partire dalla panchina ma è possibile un suo ingresso da titolare nel match contro la Juventus a Torino. E’ la prima volta, in questa stagione, che il tecnico ha quindi la possibilità di scegliere la rosa da schierare: l’infermeria va infatti pian piano svuotandosi. A breve torneranno a disposizione anche De Sciglio e Silvestre, reduci entrambi da un intervento al menisco. Bisogna dunque attendere per vedere chi schiererà Allegri: in attacco Balotelli è un sicuro titolare, con Matri e Robinho a contendersi l’altra maglia, anche se il brasiliano sembra in vantaggio. Alle spalle delle punte Birsa, che nelle ultime prove ha convinto. Battuto il Celtic, i rossoneri mirano alla migliore formazione possibile: fare risultato significherebbe infatti fare un bel passo verso la qualificazione agli ottavi di Champions League.

1-0 contro il Legia Varsavia: vittoria della Lazio all’esordio europeo

lazio-varsavia-tuttacronacaEsordio europeo per la Lazio ma i problemi a Roma iniziano ben prima del calcio d’avvio. Nel pomeriggioa una cinquantina di tifosi polacchi del Legia Varsavia sono stati scortati da polizia e carabinieri all’Olimpico dopo aver creato tensione per le vie del centro della Capitale. In seguito, radunati ai tornelli del settore distinti sud dello stadio Olimpico di Roma, hanno tentato di sfondare gli ingressi lanciando anche qualche torcia di segnalamento all’indirizzo di forze dell’ordine e steward. Gli agenti hanno effettuato una leggera carica e la situazione è stata riportata alla normalità. Il bilancio è stato di tre ospiti femrati e un tifoso leggermente contuso.

lazio-legia-tuttacronacaPartita equilibrata nei primi 15 minuti con il Legia che si fa davvero pericoloso solo al 18′: incursione di Radovic fermato con un pò di affanno dalla retroguardia biancoceleste. Due minuti dopo l’occasione è per la Lazio dall’angolo: incorna Konko ma la sua spizzata termina di poco a lato. Altri due minuti ed è Marchetti che fa il miracolo: Kosecki aggancia in area di rigore e prova la gran botta di destro ma l’estremo difensore devia in angolo. Dopo un altro tentativo del polacco, torna a farsi avanti la Lazio con Ederson che pesca Konko tra le maglie della difesa del Legia, ma il cross del terzino francese è deviato in calcio d’angolo. Ci riprovano ancora i laziali, ma la difesa avversaria riesce sempre ad anticipare. Il primo tempo termina senza supplementari. Fino a qui il Legia Varsavia che è sembrato invece più tonico e determinato.

Alla ripresa le squadre tornano in campo a formazioni invariate e la Lazio è la prima a salire. All’8′ arriva il gol che sblocca la situazione e porta i biancocelesti in vantaggio: Keita arriva sul fondo e di sinistro serve un cross per Hernanes che incorna di prepotenza battendo Skaba: 1-0!

Al 21′ i biancocelesti sfiorano il raddoppio: contropiede con Keita che serve Hernanes che salta un uomo e scarica un tiro che s’infrange sul palo esterno alla destra di Skaba. Al 31′ vicino al pareggio il Legia per una punizione battuta da Dominik Furman: Marchetti riesce a repingere con i pugni il suo destro a rientrare. Due minuti dopo Dossa Junior non calibra un colpo di testa su calcio d’angolo ma i polacchi non demordono. Al 36′ Radovic entra in area di rigore, bloccato da Ciani prima e Cana. A sette minuti dal termine entra Novaretti che subito prende un applauso per un’azione che sfuma dopo che il giocatore ha attraversato il campo: una buona prestazione. Al 43′ è sempre lui a impegnare l’estremo difensore polacco, costretto a deviare in angolo. Dopo tre minuti di recupero arriva il triplo fischio: la Lazio supera con uno sforzo minimo la sua prima prova europea della stagione.

La Fiorentina al debutto europeo: spettacolare 3-0!

fiorentina-pacos-tuttacronacaSi tinge di viola il primo quarto dell’avvio di partita al Franchi di Firenze, esordio della Fiorentina in Europe League. Gli uomini di Montella partono subito forte e serve un po’ di tempo ai portoghesi per entrare in partita. Il Paços de Ferreira pressa molto sui portatori di palla viola, ma lascia spazio a Gonzalo: il difensore argentino ha quindi il compito di impostare, provando spesso il lancio lungo. Al 28′ arriva la prima conclusione realmente pericolosa della Fiorentina: Rossi sfrutta una torre di Joaquin e da posizione defilata calcia a rete. Degra para. Dopo appena due minuti però i viola non si lasciano sfuggire l’occasione: Gonzalo Rodriguez su corner di Rossi anticipa tutti sul primo palo e con freddezza si testa insacca alle spalle di Degra. 1-0! I portoghesi provano a spostare il baricentro, ma la Fiorentina gioca bene a centrocampo. All’ultimo minuto del primo tempo i viola sfiorano il raddoppio con Ambrosini dal fondo crossa al centro: Degra pasticcia ma riesce a salvare. Le squadre tornano agli spogliatoi sull’1-0.Alla ripresa è il Paços il primo a reagire, con una gran botta di Tony. Al 5′ paura per i viola: Rossi in un contrasto da terra prende una pericolosa ginocchiata sulla tempia, l’ex Villarreal rimane a terra e il Paços de Ferreira mette in out. Per fortuna della Fiorentina e del giocatore non ci sono problemi. Al 17′ gol annullato a Joaquin che riceve al volo da Marco Alonso, trova la botta di destro che batte Degra: fuorigioco. Al 25′ raddoppio dei viola: lancio di Gonzalo per Borja Valero, cross al centro per Matos che sottoporta insacca! 2-0 grazie al giocatore che ha sostituito Joaquin da appena un minuto.I portoghesi si aprono e tentano il tutto per tutto, ma Rossi chiude definitivamente la partita al 31′: Borja Valero serve Mati Fernandez, palla all’accorrente Aquilani che con un tocco serve Pepito: 3-0!Per l’ultimo quarto d’ora la Fiorenztina continua a dilagare con Batik che si mette in mostra anche se non riesce a raggiungere il gol. La vittoria dei viola è più che meritata!

La vittoria del Milan… nell’esultanza di Crudeli: “Viva Zapata!”

Tiziano_Crudeli-vivazapata-tuttacronacaNon sarebbe una partita del Milan se non ci fosse la telecronaca dell’immancabile Tiziano Crudeli con i suoi siparietti. Ieri, mentre le speranze rossonere stavano scemando scandite dall’orologio dell’arbitro e il timore che il Celtic riuscisse a infrangere la difesa milanista, è stato Zapata (aiutato da una deviazione di Izaguirre) a portare la squadra di Allegri in vantaggio. Crudeli non si è contenuto e ha dato libero spazio alla sua fantasiosa esultanza: la frase del giorno è diventata così un “Viva Zapata!” di… rivoluzionaria memoria. In seguito, il raddoppio di Muntari ha chiuso definitivamente una partita sofferta. Al termine del match Allegri, consapevole delle difficoltà che sta incontrando la sua squadra, ha dimostrato di avere già la testa proiettata sulla prossima gara di campionato: all’appuntamento lo attende il Napoli di Benitez: “Era importante vincere anche se abbiamo sofferto un po’ all’inizio del secondo tempo. Poi ci siamo riorganizzati e ne siamo usciti. È una bella vittoria per un gruppo di ragazzi che è stato più forte delle avversità. I ragazzi come sempre hanno messo in campo cuore e volontà. Abbiamo vinto e sopratutto non abbiamo subito gol. Sarei felice se tutte le partite andassero a finire così, ma bisogna comunque migliorare in certe situazioni e sopratutto nell’uscita col pallone da dietro. Bisogna poi migliorare nella lettura della partita e delle situazioni. Sono contento del gruppo che ho a disposizione, siamo partiti bene in Champions, mentre in campionato siamo un po’ in ritardo, ma ci riprenderemo. Penso che sia importante avere cambi all’altezza e oggi chi è entrato ha dato il suo contributo. Questa vittoria ci dà fiducia per la prossima gara di campionato contro il Napoli, che è una squadra molto forte, guidata da un ottimo tecnico come Benitez. Inoltre recupereremo un paio di pedine importanti. Sarà il primo scontro diretto e vogliamo giocarcela al meglio”.

Dall’emergenza infortuni alla gara con il Celtic: la Champions del Milan

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In questo esordio nei gironi di Champions il Milan, in piena emergenza infortuni e indisponibilità, contro Celtic scende in campo con Abbiati; Costant, Mexes, Zapata, Emanuelson; Nocerino, De Jong, Muntari; Birsa; Matri, Balotelli. Nel mirino di analisti e tifosi ci sarà Birsa che viene da prove non esaltanti con la maglia rossonera e che questa sera avrà la possibilità di esprimere le sue potenzialità giocando alle spalle di Matri e Balotelli. Il celtic risponderà con Forster; Izaguirre, Ambrose, Toshney, Matthews; Mulgrew, Lustig, Brown, Commons; Samaras, Stokes.

Nei primi minuti di gioco ad essere aggressivi sono gli scozzesi che partono subito su un ottimo ritmo, ma già al 4′ Balotelli ci prova su assist di Birsa, ma il portiere è pronto e para.

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Un minuto più tardi ci prova Zaccardo, il portiere è sempre attento e para.  Due minuti più tardi ci prova Birsa. Ma viene chiuso in uscita bassa da Forster. E’ il 14′ quando Lustig  effettua una entrata dura su Balotelli; l’arbitro grazia il nazionale svedese che invece avrebbe meritato il cartellino giallo. Errore in difesa per il Milan tre minuti più tardi, il retropassaggio di Zapata per Abbiati che tocca il pallone con le mani e concede una punizione a due in area per il Celtic. Sugli sviluppi della conclusione c’è una deviata in angolo che salva il Milan. Non si lascia attendere la risposta del Milan con il colpo di testa pericoloso di Matri e la palla deviata in calcio d’angolo da Forster. Tanti errori in fase di impostazione in questi primi 30′ di gioco.  Al 31′ gran tiro di Nocerino, la palla va di poco alta. Il Celtic negli ultimi minuti del primo tempo diventa pericolosissimo con Stokes. Al 45′ grande parata di Forster su un tiro di Balotelli deviato da un difensore scozzese.

Un primo tempo che iniziato con tanta aggressività da parte del Celtic, ha poi ceduto a qualche errore di troppo in fase di impostazioni, poche le occasioni e a volte sfruttate male da entrambe le parti come la punizione in area concessa al Celtic per un brutto errore della difesa rossonera. Da parte del Milan ci sono stati i due tiri di Balotelli, parati splendidamente da Forster, uno a pochi minuti dall’inizio della gara e l’altro sul finale, che hanno aperto e chiuso il primo tempo.

Il secondo tempo si apre con il Celtic all’attacco e il Milan nei primi minuti della ripresa subisce. Al 50′ Samaras mette paura ad Abbiati, bella conclusione, ma la palla sfila oltre il palo. Quattro minuti più tardi reagisce il Milan, Calcio d’angolo e sul cross bello stacco di Zapata, ma il colombiano non trova un buon impatto. Dopo un pesante intervento su Samaras da parte di De Jong, graziato dall’arbitro che non estrae il giallo, e una conclusione deviata con la quale il Celtic guadagna un angolo che non sa sfruttare, arrivano altri pericoli per la porta rossonera. Constant si fa bruciare nell’uno contro uno da Stokes, cross per Samaras che non trova l’impatto con il pallone, Mulgrew prova la rovesciata senza successo. Immediata la risposta del Milan che per poco non trova la rete con Muntari. Buona iniziativa di Commons, al 63′, esce male Abbiati, Samaras calcia praticamente a porta vuota ma trova un uomo sulla traiettoria. Ennesimo errore della difesa rossonera.

Prolungata azione d’attacco rossonera, al 69′, due conclusioni, di Matri e di Zaccardo in profonda proiezione offensiva, nulla di fatto. Poi riprende il controllo del gioco il Celtic e all’80’, colpisce la traversa di Abbiati con Stokes. Un minuto dopo va in gol il Milan con Zapata: tiro del colombiano da fuori area, destinato a spegnersi sul fondo, ma Izaguirre la devia nella propria porta.

Tre minuti più tardi il raddoppio su punizione di Balotelli, Forster para, ma il rossonero è pronto al tap-in.

Non è stata una partita strepitosa da parte del Milan, ma come spesso avviene nel calcio, colpita la traversa dal Celtic, è arrivato il gol dei rossoneri. Poi la punizione di Balotelli ha archiviato una gara che aveva spesso visto gli scozzesi padroni del campo.

Il Chelsea batte il Benfica 2-1: l’Europa League va ai Blues

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Sono i Blues ad alzare al cielo la coppa dopo la finale di Europa League contro il Benfica e può esser fiero di sè Benitez: per lui settimo premio in bachecha che si somma, tra gli altri, al trofeo Champions dell’anno scorso, sempre ottenuto con i ragazzi del Chelsea. Un bel modo di salutare una panchina che sta per cedere a Mourinho. Per il Benfica, all’opposto, dopo la settima finale persa, s’inizia a temere che la “maledizione” lanciata da Bela Guttman nel ’62, “Non vincerete più una finale per altri 100 anni”, si stia avverando, soprattutto se si considera la sconfitta nello scontro contro il Porto dello scorso finesettimana. Ancora una volta viene infatti beffata nel recupero, quando al 92′ Ivanovic sigla di testa la rete della vittoria. I ragazzi di Jesus probabilmente non si meritavano un simile risultato, dopo che per 90′ hanno dominato l’incontro contro una squadra remissiva.

All’Amsterdam Arena il primo tempo si è concluso a reti inviolate e, nella ripresa, è il Chelsea a sbloccare il risultato al 60′ con Torres, servito da Cech, che scappa Luisao e salta Moraes in uscita. 0-1.

Dopo soli 8′ Cardozo, su rigore, annulla il vantaggio. 1-1.

Fatali sono gli ultimi minuti, quando il Chelsea mette in campo la sua esperienza e, con sangue freddo, si aggiudica l’incontro diventando la quarta squadra, assieme a Ajax, Bayern e Juventus a vincere Coppa dei Campioni, Coppa UEFA/Europa League e Coppa delle Coppe.

La lotta per il sogno: Lazio-Fenerbahce. S.T.: 1-1

Lazio-Fenerbahce 1-0 - tuttacronaca

Il secondo tempo si apre su una costante azione offensiva dei biancocelesti che al 3′ hanno un’ottima occasione con un cross di Candreva per Kozak che colpisce di testa mandando la sfera alta di poco. Petkovic incita all’azione offensiva ed esegue il primo cambio al 10′ con Klose che sostituisce Biava. Al 15′ Candreva prova un altro cross, questa volta a favore di Lulic che stacca di testa superando la disorganizzata difesa turca: 1-0. Il gioco inizia a farsi teso le ammonizioni fioccano: al 16′ cartellino giallo per Caner Erkin falloso su Candreva, due minuti dopo è il turno di Lulic per fallo in area su Yobo. I turchi cercano di farsi avanti e la partita si gioca su un maggiore equilibrio di possesso di palla attorno al 23′ mentre Klose viene ammonito per un fallo di foga mentre Petkovic manda in campo forze nuove sostituendo Ederson con Floccari. Al 28′ il Fenerbahce raggiunge il gol che cerca dal primo minuto: realizza Caner Erkin complice una pessima copertura di Ciani. 1-1.  La Lazio deve assolutamente recuperare: ci provano Radu e Floccari che mandano fuori di poco mentre Rozzi scende in campo in sostituzione a Kozak. Al 33′ è Webò che sciupa un’occasione partita dal contropiede: poco dopo cede il posto in squadra a Topuz. I biancocelesti si spostano in avanti e Cana tenta il colpo di testa, deviato da Volkan. Al 38′ il Fenerbahce sfiora l’autogol con Yobo che cerca di anticipare Floccari al limite dell’area. Lulic tenta il raddoppio ma la palla vola alle stelle. La squadra di casa, stremata, sbaglia tantissimo nei minuti conclusivi ma Ledesma e Candreva continuano a provarci fino all’ultimo. Dopo tre minuti di recupero il sogno laziale sfuma, il Fenerbahce conquista per la prima volta una qualificazione per una semifinale di coppa europea.

La lotta per il sogno: Lazio-Fenerbahce. P.T.: 0-0

Lazio-Fennerbahce-Olimpico-tuttacronaca

Ritorno dei quarti di finale di Europa League in un Olimpico vuoto: l’ha deciso l’Uefa per punire il ’saluto romano’ di un piccolo gruppo di ultrà della Curva Nord, rivolto proprio nei confronti del delegato inviato a Roma per controllare il comportamento dei tifosi nel ritorno dei sedicesimi contro i tedeschi del Borussia Moenchengladbach. Arbitrata da Pavel Kralovec, Lazio-Fenerbahce è l’ultima opportunità per i biancocelesti di continuare la loro corsa nel torneo europeo dopo aver perso, la settimana scorsa, per 2-0 ad Istanbul. Le squadre scendono in campo così schierate: la Lazio di Petkovic prova con un 4-4-1-1 con Marchetti estremo difensore, Ciani, Biava, Cana, Radu; Candreva, Ledesma, Hernanes, Lulic; Ederson; Kozak. All. Petkovic. Il Fenerbahce di Kocaman solca l’Olimpico con un 4-2-3-1 composto da Volkan Demirel; Gonul, Korkmaz, Yobo, Ziegler; Sahin, Meireles; Kuyt, Cristian, Erkin; Webò. All. Kocaman. Anche se gli spalti sono vuoti, i tifosi seguono l’incontro su un maxischermo appena fuori dallo stadio.

Anche se è Candreva a provare il primo tiro al 3′, calciando la sfera direttamente tra le braccia del portiere, è chiaro che il Fenerbahce è arrivato a Roma con l’idea di chiudere presto i giochi segnando un’altra rete: la squadra non ci sta a difendersi, parte forte in attacco. Dal canto loro, i biancocelesti non sono disposti a lasciar loro gioco facile: al 7′ ci prova Ederson dal limite dell’area mentre, pochi minuti dopo, è Hernanes a mettere in difficoltà l’estremo difensore turco. Dopo qualche lotta al centrocampo, che mostrano chiaramente gli errori di impostazione di entrambe le squadre, un’azione della Lazio sfuma per un cross sballato di Radu. Al 27′ Candreva sfiora il gol: tiro al volo dal limite dell’area e palla che sfreccia di poco sopra la traversa. Il minuto successivo ci prova Hernanes, ma Yobo rimpalla. Al 31′ Kralovec estrae il primo cartellino giallo per Ziegler che cercava di ritardare la ripresa del gioco: i turchi cercano di ricompattare le fila. Subito dopo la stessa sorte tocca a Cristian: fallo su Ederson al limite dell’area. Tocca ad Hernanes battere la punizione subito respinta, ma il laziale non aspetta molto per riprovarci: al 34′ tira a giro: sfera fuori di poco. E’ sempre la squadra di casa a farsi sotto in questo frangente ma sembra che la fretta di recuperare porti a sprecare ottime palle. Al 41′ Ederson si fa pericoloso: Volkan riesce a respingere con il piede destro. Al 44′ è Hernanes a mettere in difficoltà il portiere turco: para in due tempi e viene calciato al piede da Kozak che cercava di raggiungere la palla. L’estremo difensore cerca di prender tempo rimanendo a terra. Dopo 2 minuti di recupero le squadre vanno agli spogliatoi. Ottima prova fin’ora dei biancocelesti che però non sono riusciti a concretizzare.

Un passo verso la meta: Fenerbahce-Lazio. 2°t: 2-0

Fener-Lazio 1-0 tuttacronaca

Al 3′ della ripresa Onazi vede terminare la sua gara: doppia ammonizione per lui dopo essere entrato duro da dietro a Baroni. Dopo un minuto Meirelles ci prova dal limite, batte Marchetti ma la palla colpisce il palo. Subito dopo è Hernanes che ci prova, ma Demirel è pronto e blocca a terra. L’arbitro Kocaman continua ad estrarre cartellini gialli per i laziali: al 6′ è il turno di Ederson per proteste e al 9′ di Marchetti per perdita di tempo dopo una giocata di Sow. Per rompere il momento sfavorevole, Hernanes calcia dalla lunghissima distanza: supera la traversa per poco. Subito dopo Meireles ci riprova, costringendo Marchetti a mettere in angolo. I turchi attaccano a spron battuto con la Lazio che fa fatica a contenerli fino al 15′ quando inizia a reagire anche se l’inferiorità numerica si fa sentire. Candreva prova una giocata che termina per un soffio fuori porta. Al 18′ Petkovic fa uscire Ederson mentre entra Ledesma per rafforzare la mediana. I biancocelesti continuano ad occupare la metà campo avversaria, anche se senza risultati se non quello di dimostrare la propria determinazione. Il Fener effettua la prima sostituzione con Erkin al posto di Topal, mentre la Lazio schiera Klose per Kozak, anche in vista del derby di lunedì prossimo. Al 29′ Radu ci prova, mandando la palla alle stelle imitato il minuto successivo da Kuyt: palla sugli spalti. Al 31′ seconda sostituzione nelle fila del Fener: Baroni cede il posto a Ucan. Al 32′ Radu in area va su una palla alta con la mano: viene concesso il penalty anche se la volontarietà della devizione con il braccio è dubbia. Ammonizione per Radu e calcio di rigore per Webò: 1-0. Il giocatore viene ammonito subito dopo per essersi dilungato troppo nell’esultanza. La squadra di casa acquista fiducia mentre i laziali devono continuare a tenere il match aperto in vista dell’incontro all’Olimpico. A 4′ dal termine, sostituzione per entrambe le squadre: fuori Sow ed Hernanes, dentro Topuz e Mauri, quest’ultimo ammonito dopo soli 4′. Al 45′ la squadra di casa raddoppia con Kuyt che gioca su una cattiva respinta di Marchetti su punizione di Erkin. I 5′ di recupero servono solo ad assicurare un’ammonizione per Meireles. Triplo fischio e l’andata dei quarti termina 2-0.

Un passo verso la meta: Fenerbahce-Lazio. 1°t: 0-0

fenerbahce lazio - marchetti - tuttacronaca

Sono dieci anni che la Lazio non riesce ad agguantare una semifinale europea e la sua missione per stasera, ad Istanbul, è proprio questa: uscirne indenni per assicurarsi il pass all’Olimpico di Roma, forti anche del capocannoniere della competizione: Libor Kozak. Dal canto loro i turchi sono una squadra forte e compatta e particolarmente agguerriti in quest’occasione.

Fin dall’inizio, i biancocelesti non sono per nulla intimoriti dall’atmosfera dello Sukru Saracoglu e dei suoi 55mila spettatori e già al 2′ Candreva prova a rompere il ghiaccio finendo alto sopra la traversa. Il Fenerbahce ci prova a sua volta, ma trova la difesa laziale a bloccare la strada. I padroni di casa iniziano a loro volta a riscaldarsi e, se i primi minuti hanno visto il pressing dei biancocelesti , i turchi trovano il coraggio per continuare a spingere mettendo a dura prova Marchetti che ha la meglio su Sow dopo che il turco aveva già cercato il gol colpendo un palo. La squadra di Petkovic non sembra patire la bolgia di Instabul. Sow prova ad approfittare di uno splendido pallone verticale mettendo in difficoltà il portiere biancoceleste, un prodigioso intervento da dietro di Ciani chiude l’azione. Anche Ederson viene servito in verticale e prova il pallonetto mancino dal limite, la palla finisce in corner. Gli uomini di Kocaman provano a mantenere il possesso di palla ma la Lazio gioca un pressing alto e non facilita l’impresa. Al 27′ Marchetti prende una botta all’anca e solo un minuto di massaggi e ghiaccio lo rimette in piedi. Al 31′ primo cartellino giallo per la squadra ospite: ammonito Onazi per fallo tecnico su Webò. Al 35′ entrambe le squadre iniziano ad essere un po’ sofferenti ma la Lazio non demorde: Ederson ci prova ma la palla si spegne sul fondo grazie al contrasto difensivo dei turchi. Hernanes, che ancora non è entrato in partita, ha una buona opportunità con un calcio di punizione, cerca Ederson ma la retroguardia turca si salva regalando un corner. Prima Candreva e poi Ederson ci provano dalla lunga distanza, ma sembra che in questo frangente ci sia poco da fare contro la difesa avversaria. Al 2′ di recupero Korkmaz viene ammonito per un fallo su Candreva un attimo prima del fischio finale. La partita fino ad ora è stata equilibrata anche se c’è un po’ di rammarico per un rigore negato alla Lazio per un fallo su Ederson. Se i padroni di casa hanno avuto l’appannaggio del possesso di palla, sono stati però i laziali ad impensierire maggiormente in attacco. Una lode a Ciani, onnipresente quando Marchetti si è trovato in difficoltà.

La Lazio festeggia l’ingresso ai quarti di Europe League in un Olimpico vuoto

petkovic lazio stoccarda - tuttacronaca

La crisi biancoceleste è ufficialmente alle spalle! Dopo aver sconfitto lo Stoccarda all’andata, ha definitivamente chiuso i giochi con una tripletta di Kozak passata però nel silenzio: l’Olimpico era vuoto a causa della decisione della Uefa che ha inflitto alla società due turni a porte chiuse unitamente ad una multa di 40mila euro.

I laziali hanno subito mostrato la loro faccia aggressiva allo Stoccarda: dopo un tiro di Onazi che non ha impensierito il portiere tedesco, al 6′ Kozak va in rete e dopo due soli minuti raddoppia partendo in contropiede e lanciando di poco sotto la traversa. La Lazio, come all’andata, domina e se anche i tedeschi si avvicinano alla rete avversaria, Marchetti non si lascia cogliere impreparato. Lo Stoccarda non diventa mai pericoloso se non al 36′, ma l’azione si conclude con un nulla di fatto. Dopo soli tre minuti la Lazio rischia però per un pasticcio di Onazi che costringe Marchetti ad un’uscita: il portiere salva la rete ma viene colpito da Ibisevic e viene così sostituito da Bizzarri.

Il fischio dell’arbitro sancisce la fine del primo tempo: Lazio 2, Stoccarda 0.

Il secondo tempo inizia con uno Stoccarda che inizia a mostrare un po’ di combattività ma le offensive vengono sempre bloccate da Bizzarri fino al 62′ quando Hajnal mette in rete a conclusione di una bella azione partita da metà campo con Holzhauser su Sakai. E’ il 2-1. Al 66′ ed al 75′ Petkovic opta per delle sostituzioni ed entrano in campo Ledesma ed Ederson al posto di Mauri ed Hernanes. La stanchezza batte sulle gambe dei biancocelesti ed i tedeschi provano ad approfittarne, ma la Lazio chiude. All’87’ i giochi sono definitivamente chiusi: Kozak infila di testa, ed i quarti sono assicurati. 

Al triplice fischio, Lazio-Stoccarda: 3-1

Non c’è storia per l’Inter: il Tottenham vince 3-0

tottenham inter - tuttacronaca

Trasferta difficile per i neroazzurri in uno stadio, il White Hart Lane, tana degli Spurs, che nessuna squadra italiana ha mai violato. Il Tottenham si è dimostrato aggressivo fin dalle prime battute giungendo a conclusione già al 6′ con Bale. Inizio in salita per un’Inter in costante affanno che tira un respiro di sollievo solo quando Bale viene ammonito al 14′: essendo il giocatore in diffida, non potrà scendere in campo al ritorno quando la gara si disputerà al Meazza. I nerazzurri ci provano con Cambiassa ma gli avversari puniscono l’iniziativa: al 18′ Sigurdsson segna la rete del 2-0. A metà del primo tempo l’Inter inizia a creare problemi alla retroguardia inglese appena gli avversari abbassano i ritmi ma ancora lascia troppo spazio agli attaccanti che s’inseriscono facilmente.

Il primo tempo si conclude con il netto vantaggio della squadra ospite.

Nella ripresa Stramaccioni sostituisce Juan Jesus con Palacio ma sono subito gli inglesi a partire all’attacco ed a segnare ancora: all’8′ arriva la rete firmata Vertonghen. Il tecnico nerazzurro tenta una nuova sostituzione all’11’ della ripresa, mettendo in campo Guarin al posto di Kovacic, ma sembra non avere esiti con una squadra che non riesce ad approfittare delle crepe difensive degli avversari giungendo anche, con Palacio, a giocarsi delle buone occasioni. Troppi errori compromettono non solo il risultato, ma la possibilità di una qualificazione. I tre minuti di recupero non servono all’Inter a recuperare lo strappo, nonostante i ritmi si siano vertiginosamente abbassati.

Termina 3-0  la trasferta interista per l’andata degli ottavi di Europe League.

Lo Stoccarda nulla può contro una Lazio in piena forma: 0-2

stoccarda lazio - tuttacronaca

La partita degli ottavi di finale dell’Europe League ha visto i biancocelesti scontrarsi con lo Stoccarda in esterna. Alla vigilia, l’allenatore Petkovic è apparso sereno nonostante la recente sconfitta della squadra a San Siro. La reputa infatti una partita non decisiva pur aspettandosi delle risposte positive, soprattutto sul piano mentale, dai suoi ragazzi. Dello stesso avviso anche l’estremo difensore Marchetti, che respinge l’ipotesi di un momento di crisi della squadra.

L’avvio della partita ha dimostrato un fondamentale benessere della squadra laziale, che difende bene la sua metà di campo e può contare sulla presa salda di Marchetti alla prima azione pericolosa dello Stoccarda. Pochi minuti ancora di gioco e la Lazio passa in vantaggio grazie ad una rete siglata da Ederson agevolato da un pasticcio difensivo degli avversari. I successivi attacchi dello Stoccarda non impensieriscono eccessivamente visto che la squadra sembra mancare di attaccanti particolarmente temibili mentre al 30′ Cana sfiora il raddoppio di testa: palla fuori di poco. La partita inizia a scaldarsi con la sostituzione del giocatore più forte dello Stoccarda, Maxim, per infortunio. Ederson sfiora il raddoppio e subito la squadra di casa replica: Okazaki sfiora il pareggio di testa ma la rete laziale resta inviolata.

Due minuti di recupero ed il primo tempo termina sul risultato di 0-1.

La partita riprende con uno Stoccarda decisamente più aggressivo grazie anche all’inserimento dell’attaccante Harnik, ma la difesa può ancora poco contro l’impeto biancoceleste: all’11’ Onazi, partito da centrocampo, sigla infatti il raddoppio per la squadra italiana: un’azione capolavoro che gli vale l’applauso anche di alcuni dei tifosi avversari. Dopo soli 7′ Okanazi prova nuovamente ad accorciare le distanze, ma con esito fallimentare, stessa sorte per la Lazio al 29′ della ripresa. Verso la fine dell’incontro i laziali iniziano ad abbassare i ritmi della gara ma lo Stoccarda non riesce ormai a trovare incisività mentre Petkovic chiede ai suoi di realizzare il terzo goal per chiudere il discorso qualificazione. Verso la fine dell’incontro un accenno di rissa porta all’ammonizione di Cana e Harnik, i due più attivi nello scontro.

Dopo quattro minuti di recupero i tre fischi arbitrali siglano il successo della Lazio.

Non c’è storia per il CFR Cluj. L’Inter fa il tris e vola agli ottavi

FC Internazionale Milano v CFR 1907 Cluj - UEFA Europa League Round of 32

22′ del P.T. Inter in vantaggio: gran giocata di Alvarez che poi lancia Palacio nello spazio: assist a centro area per Guarin che spinge in rete.

47′ del P.T Guarin chiude la partita: triangolo con Cassano, Felgueiras lo ferma, ma poi perde palla, Alvarez recupera, Guarin segna il 2-0.

Non si accontenta l’Inter e spinge ancora nel secondo tempo.

43′ della ripresa Benassi porta l’Inter sul 3-0: altro assist di Cassano, il giovane centrocampista si allunga e di punta segna il suo primo gol.

Finisce 3-0 la trasferta di Inter in casa Cluj: Benassi arrotonda. Ora il derby, agli ottavi il Tottenham.

Lazio – Borussia… s’inizia con il bivacco, si chiude con la vittoria della Lazio

In occasione del ritorno dei sedicesimi di Europa League tra Lazio e Borussia Moenchengladbach i tifosi tedeschi arrivati a Roma hanno creato subito problemi. Colosseo, Fontana di Trevi e Piazza di Spagna, con Trinità dei Monti che a metà mattina è già il loro quartier generale. Dalla scalinata danno il via a canti e a balli, con l’inno della squadra, sventolii di bandiere e immancabili fiumi di birra, sotto gli occhi dei vigili urbani e agenti in divisa. A metà pomeriggio il corteo si incammina verso lo stadio Olimpico, lasciandosi alle spalle una scia interminabile di lattine e bottiglie di birra. I residenti e i commercianti della zona protestano: «E’ stato permesso loro di fare quel che volevano, all’estero non è così».

MA IL SINDACO, INCOMPETENTE E INCAPACE, PERMETTE QUESTO SFREGIO ALLA CITTA’? PERCHE’ LA POLIZIA E I VIGILI NON SONO INTERVENUTI? PERCHE’ NON E’ STATA SOSPESA LA PARTITA? LA GERMANIA CHE PRETENDE IL PAREGGIO DI BILANCIO PENSA CHE L’ITALIA SIA UNA COLONIA PER I LORO BIVACCHI? PERCHE’ NON CHIEDIAMO I DANNI ALLA GERMANIA? SOPRATTUTTO PERCHE’ NON CAMBIAMO SINDACO?

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Tre tifosi tedeschi sono stati accoltellati pochi minuti prima del fischio d’inizio di Lazio-Borussia Monchengladbach, match valido per i sedicesimi di finale di Europa League.

Uno è stato ferito all’addome all’esterno del settore distinti sud dello stadio Olimpico. Trasferito all’ospedale policlinico Gemelli, non sarebbe in grave condizioni. Un altro tifoso tedesco, di cinquant’anni, è stato invece accoltellato al gluteo a Ponte Milvio. L’uomo sarebbe stato avvicinato da quattro persone e ferito. Il terzo tifoso tedesco sarebbe stato, invece, colpito all’uscita dall’hotel dove alloggiava, mentre si incamminava verso lo stadio.

Poi la partita:

10° errore della difesa tedesca, Candreva intercetta, punta il portiere, lo aspetta in uscita e non sbaglia: Lazio in vantaggio.

32° Gonzalez: la Lazio trova il secondo gol. Tiro di Radu dai 20 metri, il diagonale del rumeno è potente e ben angolato, la risposta di Stegen è corta e il più lesto di tutti è Gonzalez, che si fionda sul pallone per sparare sotto la traversa: 2-0.

al 35° della ripresa trema la lazio! La difesa capitolina va in tilt. Younes per de Jong, bel diagonale mancino, Marchetti respinge ma il pallone resta lì: Lulic in scivolata nega ad Herrmann un comodo tap-in.

Brivido finale: Marchetti sbaglia il rinvio e regala palla adHanke, l’attaccante salta il portiere ma Canagli nega il 2-1 a porta vuota. Finisce così:Lazio meritatamente agli ottavi di finale di Europa League, si arrende il Gladbach. I capitolini incontreranno un’altra compagine tedesca, lo Stoccarda, che ha eliminato il Genk.

I tedeschi tornano in Germania:

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