Balotelli tra i 10 calciatori più odiati del mondo

mario-balotelli-tuttacronacaE’ stata la rivista digitale statunitense Bleacher Report a chiedere a un campione qualificato di appassionati calciofili quale fosse il giocatore più “odiato”. E se Luis Suarez vince la non invidiabile corona, a sopresa nella top ten spunta anche un nome italiano: lui è il rossonero Mario Balotelli, che si è classificato al nono posto riuscendo a superare in antipatia Ibrahimovic. La squadra che se la passa peggio è però il Chelsea, con Terry a vincere la medaglia d’argento e Cole in quinta posizione. Ecco la top ten ldei cattivi del calcio mondiale:

1) Luis Suarez (Liverpool)
2) John Terry (Chelsea)
3) Joey Barton (Qpr)
4) El Hadji Diouf (Leeds)
5) Ashley Cole (Chelsea)
6) Emre (Fenerbahce)
7) Pepe (Real Madrid)
8) Busquets (Barcellona)
9) Balotelli (Milan)
10) Ibrahimovic (Psg)

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Fiorentina e Udinese: pronte a scendere in campo

fiorentina-udinese-europa-league-tuttacronacaSi riscaldano per i play off di Europa League Fiorentina e Udinese, pronte a dar battaglia per entrare nel torneo europeo. I toscani si giocheranno il primo pass europeo al Letzigrund contro il Grasshoppers. Davanti a Neto giocheranno Savic, Gonzalo Rodriguez e Tomovic che dovrebbe vincere il ballottaggio con Roncaglia. Come esterno di destra Cuadrado, a sinistra capitan Pasqual mentre il trio di centrocampo, dopo l’infortunio di Pizarro, sarà composto dai Borja Valero, Aquilani e Ambrosini. Davanti Rossi agirà alle spalle di Mario Gomez. “Su Pepito sono combattuto – soffia il tecnico – devo capire cosa può passare nella testa di un giocatore che ha voglia di tornare a giocare da due anni”. Quel che frulla in quella del serbo, diviso tra un rinnovo che non arriva e le sirene di Milan e Atletico Madrid, lo si scoprirà presto. “È sereno, ma questa vicenda può condizionarlo”, Montella dixit. Per questo il dubbio, l’unico nel 3-5-2 della Fiorentina, va in contrasto con le certezze di Andrea Della Valle, che due sere fa ha stuzzicato il Milan dicendo che “in Champions dovevano esserci i viola”. Ad arbitrare l’incontro, partita d’andata del turno preliminare di Europa League, sarà lo sloveno Matej Jug. L’incontro è in programma questa sera a Zurigo con inizio alle ore 21. Lo ha reso noto l’Uefa. Per Udinese-Slovan Liberec, che si giocherà allo stadio Nereo Rocco di Trieste alle 20.45, è stato invece designato il norvegese Tom Harald Hagen. E per quel che riguarda i friulani le conferme di Guidolin, Di Natale e Muriel, premiata ditta d’attacco contro lo Slovan Liberec stasera nei play-off, sono i capisaldi di un progetto in continua evoluzione. Ma se la Fiorentina vuole dimostrare con la sua partita di essere pronta a sfidare le squadre più forti a livello italiano nel campionato che sta per iniziare, a Udine preferiscono concentrarsi su ogni pallone. “Meglio partire coi fari spenti – commenta Guidolin – meglio arrivare il prima possibile a quaranta punti, meglio essere ‘guidoliniani’… I risultati si fanno, non se ne parla”. Le bocche cucite, però, non celano le ambizioni dell’armata Pozzo, con il tecnico che mette i suoi sull’attenti: “Guai a sottovalutare lo Slovan”.

Niente sceicco a Roma! Al Qaddumi non ha versato i 50 mln!

sceicco-roma

Era prevedibile, ora è certo! Al Qaddumi non ha versato i 50 milioni e la Roma resta nelle mani di Pallotta e della sua holding. E’ arrivato il comunicato ufficiale in cui la società avvisa che “…il potenziale partner non ha consumato l’investimento, non c’è accordo in atto per prorogare il termine per la chiusura della transazione e l’accordo preliminare con il partner potenziale deve essere considerato risolto”. Niente versamento ma, probabilmente, mancavano anche le garanzie richieste, considerato anche che l’operazione è attualmente nel mirino della Procura che ha aperto due settimane fa un fascicolo esplorativo sulla vicenda. Le forti oscillazioni del titolo di borsa, al seguito dell’interessamento mostrato dallo sceicco per la società, potrebbe ora comportargli però l’accusa di aggiottaggio. La Roma perde così la possibilità di una cospicua entrata, ma di certo non la sua grinta!

La Lazio festeggia l’ingresso ai quarti di Europe League in un Olimpico vuoto

petkovic lazio stoccarda - tuttacronaca

La crisi biancoceleste è ufficialmente alle spalle! Dopo aver sconfitto lo Stoccarda all’andata, ha definitivamente chiuso i giochi con una tripletta di Kozak passata però nel silenzio: l’Olimpico era vuoto a causa della decisione della Uefa che ha inflitto alla società due turni a porte chiuse unitamente ad una multa di 40mila euro.

I laziali hanno subito mostrato la loro faccia aggressiva allo Stoccarda: dopo un tiro di Onazi che non ha impensierito il portiere tedesco, al 6′ Kozak va in rete e dopo due soli minuti raddoppia partendo in contropiede e lanciando di poco sotto la traversa. La Lazio, come all’andata, domina e se anche i tedeschi si avvicinano alla rete avversaria, Marchetti non si lascia cogliere impreparato. Lo Stoccarda non diventa mai pericoloso se non al 36′, ma l’azione si conclude con un nulla di fatto. Dopo soli tre minuti la Lazio rischia però per un pasticcio di Onazi che costringe Marchetti ad un’uscita: il portiere salva la rete ma viene colpito da Ibisevic e viene così sostituito da Bizzarri.

Il fischio dell’arbitro sancisce la fine del primo tempo: Lazio 2, Stoccarda 0.

Il secondo tempo inizia con uno Stoccarda che inizia a mostrare un po’ di combattività ma le offensive vengono sempre bloccate da Bizzarri fino al 62′ quando Hajnal mette in rete a conclusione di una bella azione partita da metà campo con Holzhauser su Sakai. E’ il 2-1. Al 66′ ed al 75′ Petkovic opta per delle sostituzioni ed entrano in campo Ledesma ed Ederson al posto di Mauri ed Hernanes. La stanchezza batte sulle gambe dei biancocelesti ed i tedeschi provano ad approfittarne, ma la Lazio chiude. All’87’ i giochi sono definitivamente chiusi: Kozak infila di testa, ed i quarti sono assicurati. 

Al triplice fischio, Lazio-Stoccarda: 3-1

INTER- TOTTENHAM 4-1 L’inter ha fatto il miracolo, ma non è bastato

Inter-Tottenham - tuttacronaca

Una  partita che va a senso unico un Inter che si presenta in campo per scacciare i fantasmi e cerca immediatamente di imporsi contro il Tottenham.

L’impressione, sin dall’inizio della partita, è che, come all’andata, il Tottenham sbagli sempre il tempo nell’uscita dei difensori per accorciare la squadra. Gli inglesi sono sempre corti e compatti, ma con lanci profondi vanno sempre in difficoltà. E’ il 17′ quando  l’INter ha un’incredibile occasione. Lo schema è quello di sempre: palla lunga per Cassano, solissimo al limite dell’area. Il barese stoppa ed e si dirige verso Friedel con la palla, Gallas arremba alle sue spalle e Cassano va a terra. L’arbitro lascia correre, il fantasista protesta animatamente. Dopo aver rivisto l’azione al replay, si può escludere il fallo di Gallas, Cassano ha provato a cercare il rigore, ci poteva stare anche il giallo per simulazione, ma è un nulla di fatto. Ma ci pensa Cassano al 20′ a prendersi quel gol che sta cercando. Buca  e coglie in contropiede il Tottenham, Palacio crossa sul secondo palo dalla destra, trovando Cassano tutto solo. Colpo di testa schiacciato ed efficace del numero 99 interista, palla in rete. 1-0!

Al 26′ ancora vicina al goal l’Inter: Cassano buca centralmente la difesa con un bel pallonetto, Palacio si invola tutto solo verso il portiere, in posizione centale. L’argentino prova il pallonetto, Friedel è battuto ma la traversa nega la rete. Si può parlare del  suicidio sportivo del Tottenham a cui si sta  assistendo a San Siro. Grazie alla difesa posta vicina al centrocampo, se l’Inter avesse in campo un paio di velocisti davanti, avrebbe già agevolmente segnato altre reti. E’ il 47′ quando Adebayor sciupa il possibile vantaggio: Juan Jesus si addormenta con la palla tra i piedi da ultimo uomo, il togolese gli soffia la palla e si presenta solo dalle parti di Handanovic. Il pallonetto della punta ex Arsenal è però fuori misura, grande spavento per i nerazzurri.

Un primo tempo che si chiude con un Inter incredibile e un Tottenham irriconoscibile! 1- per la squadra di casa.

Si riprende a giocare e sembra che il clima in campo si asempre quello. L’inter ha in controllo della partita e il Tottenham è confuso e incerto.

Al 7′ Cambiasso fa filtrare una bellissima palla per Palacio. L’argentino, questa volta, è freddo e batte Friedel in uscita con un preciso piattone. Il Meazza esplode di gioia, l’Inter ci crede.  Gol dell’Inter 2-0.

Al 9′ Il Tottenham stato travolto. La squadra di Villas Boas pare sempre insidiosa in attacco, ma molto vulnerabile in difesa. In questo finale di partita può succedere di tutto.

Una serie di accelerate e di passaggi a centro campo, ma il Tottenham continua a non essere in partita. Imprecisione e affanno hanno ormai sconvolto gli equilibri.

E’ il 30′ Incredibile al Meazza, l’Inter trova il pari. Cassano batte una punizione non impeccabile dal vertice dell’area, una deviazione della barriera manda la palla dalle parti di Gallas, che è ingenuo a non farla scorrere e prova a deviarla, insaccandola nella propria porta. 3-0! Senza parole!

Poi al 33′ Walker taglia il campo da destra al centro e viene abbattuto da Juan Jesus. L’arbitro lascia correre per il vantaggio e punisce con un cartellino giallo le proteste del giovane inglese.

Ma è Cassano che al 37′ guadagna un fallo dopo aver difeso magistralmente palla. Il barese è sicuramente tra i migliori in campo, anche se non è assistito da una condizione fisica impeccabile. Juan Jesus trova Palacio solo in area con un lancio di 40 metri: Lennon torna sull’argentino ed evita grossi guai. Incredibile come il Tottenham si stia lasciando sorprendere dalla tessa azione da inizio gara.

Scocca il 45′. Veramente una fantastica  partita dell’Inter, che ha pareggiato la batosta dell’andata e si giocherà tutto ai supplementari. I nerazzurri avrebbero meritato il passaggio del turno, ora sembrano molto provati e la proroga sarà tosta dal punto di vista fisico. Tante speranze, e i supplementari da giocare con il cuore, perchè la fatica ora è tutta sulle gambe dei giocatori neroazzurri.  Ma non è finita…

Primo supplementare. Con Inter piegata sulle gambe ma determinata a passare il turno. Purtroppo la beffa arriva!

Al 7′ del 1° tempo supplementare va in gol il Tottenham. Ormai l’Inter era stanchissima e Dembele’ scende sulla sinistra e calcia dal limite, Handanovic riesce ad opporsi ma la palla resta in area piccola e Adebayor, in spaccata, mette dentro. 3-1!

Una partita da lasciare tutti con il fiato sospeso. All’11’ ci prova Cassano con un cross dalla sinistra, ma il barese è affaticatissimo e non riesce ad alzare molto la sfera. Ma appena un minuto dopo gioco fermo, crampi per Naughton. Dopo una pausa si riprende a giocare e al 15′ Juan Jesus crossa da sinistra, Cassano la mette al centro dal lato opposto per Palacio che gira di testa debolmente, non causando grandi problemi a Friedel. Allo scoccare della fine del 1° tempo supplementare l’arbitro decreta 2′ di recupero. A terra Dembele’, gioco nuovamente fermo. Si giocherà oltre i due minuti previsti. I giocatori sono veramente stremati, crampi e visi tirati. Ormai è solo sofferenza in campo e si cerca di andare avanti con la forza di volontà. Al 20′ l’arbitro fischia la fine del primo tempo supplementare e le squadre cambiano campo.

Inizia il secondo suppelementare e subito c’è la sostituzione per l’Inter Ranocchia per Jonathan.

MA IN UNA NOTTE COME QUESTA L’INTER ORMAI RIESCE A FARE NON SOLO L’IMPOSSIBILE, MA ANCHE I MIRACOLI. ESPLODE MILANO, ESPLODE LA GIOIA E’ IL 4-1.  Cassano mette dentro un’altra palla strepitosa dalla sinistra, Ranocchia non ci arriva ma Alvarez si trova tutto solo sul secondo palo, la zuccata dell’argentino è vincente. Torna la fiducia, scacciata via la stanchezza dopo questa iniezione di adrenalina. Tutti i nerazzurri in avanti a cercare un assalto disperato. Solo 10 minuti per continuare a sognare, ma la determinazione è altissima, si vuole proseguire il viaggio e tutta l’inter ora pensa solo a concretizzare l’obiettivo: superare il turno! Sono saltati gli schemi, ma c’è un ottimo clima in squadra, tutti si aiutano cercando di suddividere la fatica. Anche un po’ di nervosismo in campo, proprio la mancanza di fiato fa fare un brutto fallo a Juan su Adebayor, giusto il giallo. Nenahce il tempo di riprendere a giocare che il togolese ricambia la cortesia scalciando Gargano. Giallo anche per Adebayor.

Ormai si cercano solo palle lunghe nell’Inter, non ci sono più geometrie in campo: la tecnica è una palla che possa arrivare sulla testa di ranocchia e tentare il gol. Un anogolo al 14′ fa sperare… Cassano pennella un cross dalla sinistra, ci arriva Ranocchia ma mette alto di testa da ottima posizione. Forse era l’ultima occasione, che peccato!

E’ il 16’quando c’è lo strepitoso intervento difensivo di Chivu su Adebayor. Il romeno ha salvato un goal fatto.

E’ 17′ minuto e ancora l’Inter è sotto la porta avversaria… fino all’ultimo istante ci vuole provare… ma resta una delusione immensa… NERIAZZURRI ELIMINATI… VERAMENTE NON SI SONO RISPARMIATI E HANNO GIOCATO CON UN CUORE IMMENSO, IL TOTTENHAM HA SOLO AVUTO FORTUNA IN UNA GARA CHE VERAMENTE HA GESTITO IN MANIERA IMBARAZZANTE. MA LA MATeMATICA CALCISTICA DA’ RAGIONE A LORO.

UN APPLAUSO ALL’INTER, UNA PARTITA CHE LASCIA L’AMARO… SICURAMENTE L’INTeR ESCE A TESTA ALTA!

La folle notte del Barcellona e lo shock del Milan! 4-0.

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Leggi la cronaca del primo tempo!

Si riprende a giocare, anche se durante la pausa è emerso un ralenti che mostra un presunto tocco di mano i Piqué nell’area di rigore del Barcellona subito dopo il palo colpito da Niang. Una distrazione arbitrale che potrebbe costare la partita al Milan.

Si riprende a giocare con il Barcellona che è sempre in attacco. Al 48′ slalom di Messi, ma la conclusione è debole e centrale proprio tra le braccia di Abbiati. Al 49′ c’è un fallo di nervosismo, a centro campo, di Ambrosini su Messi. L’arbitro non lo ammonisce e i tifosi del Barcellona, dagli spalti, protestano.  Al 52′ su lo sviluppo di calcio d’angolo ci prova Boateng con una girata al volo, ma la palla termina alta sopra la traversa. La partita si fa nervosa e il Milan sembra stare a corto di fiato. Al 54′ Mexes non riesce a recuperare ed è in ritardo nel tackle su Messi. L’arbitro lo ammonisce.

Scocca il 55′ e arriva lo shock per il Milan! Arriva il gol del 3-0. La squadra di casa segna con Villa. Serata storica per il Barcellona, ma è l’inferno in campo per il Milan. Tiro a giro di Villa sul secondo palo e 3-0 del Barcellona. Pessima la marcatura di Constant che ha tentato l’anticipo sul passaggio di Xavi invece di temporeggiare. Una beffa per il Milan. Villa non si era praticamente ancora mai visto. Il Milan è stravolto. Sono saltati tutti gli equilibri in campo e regna solo la confusione. Allegri ordina un doppio cambio: fuori Ambrosini e Niang, dentro Muntari e Robinho. Nonostante il cambio è sempre il Barcellona a dominare e al 60′ c’è tiro al volo di Messi. Palla di poco alta sopra la traversa! Al 65′ finalmente si abbassano i ritmi. Anche il barcellona riprende fiato. Ora l’imperativo del Milan è andare a rete. Una, sola e unica rete che farebbe passare il turno alla squadra rossonera. Al 66′ ci prova Abate con un cross sul secondo palo, ma è troppo lungo per i suoi compagni in area di rigore. Al 67′ è invece un malinteso tra Boateng e Flamini in area di rigore a far  sfumare un’azione pericolosa del Milan. E poi ci si mette anche Piquè che stoppa abilmente un colpo di tacco di Flamini che era lanciato a rete. Riconquista palla il Barcellona e si “diverte” a tessere la sua tela a centrocampo, ora per la squadra blugranada è solo questione di tempo da perdere! Poi al 73′ c’è un fallo di Zapata su Messi che regala una punizione al limite dell’area. Stavolta i giocatori del Barcellona sbagliano tutto e la palla va sulla barriera. Anche l’allenatore dei blaugrana effettua una sostituzione, fuori Villa e dentro Sanchez. Anche il Milan fa il suo ultimo cambio… non c’è più nulla da perdere meglio giocare fino alla fine anche rischiando l’ennesimo gol: fuori Flamini e dentro Bojan. Ma è sempre il Barcellona in attacco e al 77′ Abate chiude su Jordi Alba in scivolata mandando la palla in corner. Prende tempo il Barcellona con un altro cambio: fuori Mascherani e dentro Puyol.

Brivido ancora per il Milan al 78′ gol a gioco fermo di Sanchez, ma il cileno era partito il leggerissima posizione di fuorigioco e l’arbitro non convalida. Il Milan spinge, anche perchè mancano solo 10 minuti alla fine più il recupero, ma Muntari viene fermato al limite dell’area di rigore da un bell’intervento difensivo di Xavi. Pericoloso, anzi pericolosissimo il Milan con un cross di Bojan per Robinho a centro area. Il brasiliano è stato fermato da un intervento in scivolata di Jordi Alba. Paura per il barcellona che corre ai ripari fuori Pedro e dentro Adriano, per rafforzare la difesa. Nel finale come era prevedibile è il Barcellona chiuso nella sua area difensiva mentre il Milan va all’attacco sperando ancora in un gol che possa riaprire le porte della Champions. All’ 87′ viene fermato El Shaarawy per una presunta  posizione irregolare che non c’era, su un cross di Bojan. Il rossonero era comunque in ritardo su Piqué.

Scocca il 90′ e viene fermato Robinho in posizione di fuorigioco sul lancio in verticale di Boateng. L’arbitro concede 3 minuti di recupero. 180 secondi per sperare ancora nel gol del Milan.

Arresto cardiaco al Milan! Al 92′, in contropiede, segna Jordi Alba… ed è l’addio alla Champions.

Un Milan troppo teso nei primi minuti di gioco, un Barcellona che si è presentato in campo come uno tsunami e ha travolto i milanisti. Poi in campo è rimasta solo la squadra di casa, i rossoneri hanno sofferto il ritmo troppo elevato imposto dai blaugrana e alla fine si è lasciato andare all’oblio. Champions finita per il Milan e un Barcellona che si merita l’accesso al prossimo turno. Veramente una partita vissuta con il fiato sospeso e che ha regalato un grande calcio. Dispiace per il Milan che all’andata aveva lottato per assicurarsi un risultato che però non è bastato contro una squadra che veramente unisce strategia, forza e velocità.

Sfida all’ultimo nervo… Barcellona-Milan 2-0 Primo Tempo da brivido!

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Prima dell’inizio della partita il silenzio ha regnato sovrano sugli spalti. Il pubblico di casa percepiva la tensione, il nervosismo di entrare in campo e dover recuperare due reti. Al fischio d’inizio, si capisce subito che il Milan è contratto, tende a difendere il risultato schiacciato nella sua area, da un Barcellona che parte premendo sin dal primo minuto di gioco sull’acceleratore. Così al 05′ si concretizza l’incubo che sicuramente, nei giorni scorsi, aveva angosciato i giocatori milanisti e lo stesso Allegri. Arriva il gol del vantaggio! Lionel Messi trova un tiro a giro di sinistro che si infila nella porta rossonera. Abbiati non ha neanche il tempo di accennare un intervento. Appena tre minuti più tardi c’è la reazione del Milan. Cross di Boateng per El Shaarawy, l’italo-egiziano controlla agevolmente, ma il suo tiro risulta troppo debole per ingannare Victor Valdes. Il Barcellona però preme e così al 12′ c’è  una leggera spinta di Abata su Pedro lanciato a rete. Potrebbe essere rigore, ma l’arbitro grazia il Milan tra le proteste del Barcellona. Appena un minuto più tardi Abbiati è chiamato a una dificile parata… riesce a deviare sulla traversa un tiro fortissimo di Iniesta dal limite dell’area. Ma il vero miracolo Abbiati lo deve fare in tuffo al 17′ sul tiro di Xavi! Il Milan soffre, il Barcellona scatena la sua rabbia con Messi e Barca… non c’è un minuto di sosta. Ritmi elevatissimi e tensione alle stelle! Al 28′ scontro in campo e ad aver la peggio è Flamini costretto, momentaneamente, ad uscire dal terreno di gioco per cambiare la maglietta sporca di sangue a causa di una ferita alla testa. Al 30′ ci prova in acrobazia El Shaarawy su cross di Niang, ma sfiora appena il pallone. E scatta il 38′ e succede di tutto! Palo di Niang che approfitta di un’errore in fase di disimpegno di Mascherano e s’invola in contropiede. Solo davanti a Victor Valdes incrocia il tiro colpendo la base del palo!

Ma ci pensa al 40′ Messi ad andare in rete! Tiro di sinistro dal limite dell’area con il pallone che passa in mezzo alle gambe di Mexes prima di infilarsi in rete. Brutto colpo per il Milan che solo pochi istanti prima era andato vicinissimo al gol dell’1-1 con Niang. E ora si ritrova con un pesante 2-0… annullato il risultato dell’andata e tutto da rifare! Allo scoccare del primo tempo l’arbitro concede solo 1 minuto di recupero.

Finisce il primo tempo con il 71% di possesso palla per il Barcellona. Un Milan in affanno e un Barcellona a tutto campo. Si prevede un secondo tempo che scriverà la storia del calcio. 

Scopri com’è finita! Vai alla cronaca del secondo tempo!

Barcellona-Milan… ecco a voi le formazioni!

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Barcellona-Milan è anche e soprattutto un duello tattico. Nella partita di questa sera i blaugrana devono fare quello che riesce loro meglio: segnare. Solo che devono anche stare attenti a non prendere gol, perchè a quel punto la rimonta sarebbe semi-impossibile. Il Milan parte dal 2-0 con cui hanno vinto l’andata; solo una volta su 14 sono stati eliminati con questo punteggio dopo 90 minuti, e sono l’unica italiana ad aver superato il turno contro le spagnole a seguito di un 2-0 casalingo. Ma se le statistiche sono importanti, l’insidia è sempre dietro l’angolo.

BARCELLONA (4-3-3): Valdés; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Iniesta, Busquets; Pedro, Villa, Messi. Allenatore: Villanova (in panchina Roura).

MILAN (4-3-3): Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant; Ambrosini, Montolivo, Flamini; Boateng, El Shaarawy, Niang. Allenatore: Allegri.

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