Dramma al centro commerciale: bimbo precipita dalle scale mobili

romanina-tuttacronacaE’ stato trasportato all’ospedale Gemelli, nella Capitale, un bimbo di appena quattro anni che, mentre si trovava sulle scale mobili del centro commerciale La Romanina, è caduto. Stando alle prime testimonianze, il piccolo sarebbe precipitato dal secondo piano al piano terra, ma non è ancora chiara l’esatta dinamica dell’incidente. Quello che non è chiaro, infatti, è che il bimbo, italiano ma con il padre di origini irachene, si trovasse sulla scala mobile prima di cadere o se, invece, abbia tentato di arrampicarsi.

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La tragedia del bus precipitato nell’Irpinia: i freni erano fuori uso

bus-precipitato-tuttacronacaCausò la morte di 40 persone il tragico incidente che vide coinvolto un autobus, precipitato il 28 luglio dell’anno scorso dal viadotto autostradale di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino. Ora i consulenti della procura di Avellino hanno completato, nella mattinata di oggi, la perizia. Stando a quanto filtra dalla conclusione degli esami, svolti nel Napoletano, in un’officina specializzata di Casoria, l’impianto frenante del bus sarebbe stato completamente fuori uso al momento dell’incidente.

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Pensionato di 78 anni muore cadendo dal tetto

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I motivi che hanno spinto un uomo di 78 anni di Stella, nell’entroterra di Albisola, in provincia di Savona, a salire sul tetto di casa, intorno alle 10 di questa mattina,  derivavano dall’esigenza di pulire la canna fumaria. Secondo quanto ricostruito, il pensionato avrebbe perso l’equilibrio mentre si trovava sul cornicione, precipitando sulla strada sottostante e morendo sul colpo. Ora i carabinieri sono a lavoro per capire cosa sia accaduto e perché l’anziano si trovava sul tetto.

Pupi Avati cade e si ferisce ad Ancona

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Brutta caduta per Pupi Avati ad Ancona. Ieri sera, il regista, davanti a una platea di industriali, riunitasi per ilForum Interregionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria alla Mole Vanvitelliana è caduto mentre saliva sul palco. E’ scivolato sui gradini e si è rialzato con un ginocchio dolorante. Ha comunque tenuto – in piedi, seppur toccandosi la gamba – un lungo e applaudito intervento, durante il quale ha anche scherzato sull’episodio: «A me piacciono i fallimenti, le brutte figure, come questa caduta – ha chiosato -. Vorrà dire che domenica non gioco…» e ancora «Pochi giorni prima – ha detto Avati – ero un venditore di prodotti surgelati, spinaci, merluzzi, e dopo un attimo ero un regista che ha fatto 56 film». «Mi credevo anche un clarinettista imbattibile e poi, invece, un piccoletto è sceso come lo spirito santo e mi ha portato via il sogno della mia vita. Era Lucio Dalla, un grande, straordinario poeta. Ho dovuto rinunciare. Ho provato a ucciderlo – ha scherzato il regista – buttandolo giù dalla Sagrada Familia».

Ma niente: «lui aveva più talento di me, e ho capito che senza talento la vita, il lavoro, non hanno senso. Ma dobbiamo essere riamati dal lavoro». «Il talento – ha continuato Avati – è in ognuno di noi, è la nostra identità. Se non facciamo coincidere il talento con ciò
che facciamo, trascorriamo i 30-40 anni più importanti della nostra vita attiva come in galera. Spesso mi sono incontrato-scontrato con persone che non hanno talento ma tantissima passione. Molti attori hanno cominciato con me ed erano pessimi. Lo sono tuttora: questo è un lavoro in cui l’apprendimento non conta».

Ma ciascuno ha il proprio talento: «Ai miei figli ho detto: dovete trovare un lavoro che vi riami. E dobbiamo cercare il nostro talento anche per avere un’interazione profonda con i nostri collaboratori». Fu Tognazzi – ha raccontato il Maestro, in un sapido aneddoto – a insegnarmi il modo di approcciare qualcuno al primo incontro: esordire con una prova di debolezza. Quando ci conoscemmo, mi disse come la sera prima, in un incontro (galante, ndr), e lui era un appassionato di incontri, non andò bene. Mi chiesi: perchè una persona che non mi conosce mi
racconta una cosa simile? Qual è il secondo fine? Poi ho capito che mi sarei dovuto intonare, raccontare a mia volta un fallimento. I fallimenti, le figuracce, come la caduta che ho fatto, mi danno ebbrezza. Con i miei collaboratori mi espongo totalmente: quando si respira tutti allo stesso ritmo, sento di essere riuscito nel mio ruolo».

«Nella cultura contadina da cui provengo – ha detto infine – la vita è una collina che tu sali senza sapere cosa c’è dall’altra parte. Quando sei arrivato sulla sommità ti giri e vedi quello che hai fatto, e davanti quello che ti aspetta, che è molto meno interessante. Questo è lo “scollinamento”. Io sono arrivato al quarto quarto del percorso, e alla nostalgia della giovinezza si è sostituita la nostalgia dell’infanzia. Cosa mi fa essere vicino ai bambini? La loro vulnerabilità», ha affermato il regista ricordando anche il suo ultimo tv movie, “Il bambino cattivo”.

«I bambini e gli anziani sono vulnerabili e quindi più sensibili. Viviamo in una società – ha concluso – in cui vincono le persone forti. Io sono attratto da quelle deboli, dagli sconfitti».

All’uscita si è accorto che aveva un dito sanguinante e così si è recato in farmacia.

La denuncia della Lav per il cavallo morto al Palio d’Asti

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Già due giorni fa la LAV (Lega Antivivisezione) attraverso un gruppo nato su Facebook,  “Presidio di Asti”, aveva promosso per oggi una manifestazione pacifica di protesta contro gli eventi che hanno come protagonisti gli animali costretti a esibirsi su percorsi, che secondo molti, non sarebbero idonei. Oggi poi la tragedia si è consumata sul campo. Un cavallo poco prima che la gara avesse inizio è morto.  Il sindaco, Fabrizio Brignolo, sia per questo, sia per le condizioni della pista, resa pesante dalla pioggia, ha deciso che fosse meglio sospendere il palio. Così il Palio d’Asti è stato sospeso a data da definirsi.

Un tragico incidente e una morte avvenuta sotto gli occhi degli spettatori rimasti increduli e shoccati dall’impossibilità anche di salvare l’animale, rimasto a terra durante la mossa: il cavallo, inciampato nel canapo, è caduto battendo la testa e disarcionando il fantino.

La Lega Anti Vivisezione sporgerà denuncia per la morte di un cavallo avvenuta oggi al Palio di Asti. Lo ha reso noto la responsabile del Settore Equidi, Nadia Zurlo, con una nota diffusa da Roma. «La Lav – afferma – sporgerà denuncia affinchè siano accertate le responsabilità di questa nuova e assurda morte. Sono solo i cavalli a pagare con la vita per spettacoli anacronistici e violenti, che devono essere aboliti, e quanto prima». Secondo la Lav, «gli ultimi cavalli morti in diverse manifestazioni dimostrano l’inefficacia di qualsiasi disposizione di sicurezza, è ora di fermare queste mattanze a cielo aperto».

 

Incidente del bus in Irpinia: le vittime salgono a 40

incidente-bus-irpinia-tuttacronacaLo scorso 28 luglio un autobus pieno di turisti è precipitato dal viadotto Acqualonga, in Irpinia. Il numero delle vittime di quel tragico incidente, inizialmente, era di 38, in seguito salito a 39 con la morte di Simona Del Giudice. Ora un altro dei passeggeri non ce l’ha fatta. E’ morto il 54enne Salvatore Di Bonito, che si trovava ricoverato nell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, in provincia di Napoli. L’uomo era stato in un primo tempo ricoverato all’ospedale Nola di Napoli, dove gli fu asportata la milza. Le gravi ferite riportate, però, avevano giustificato suo trasferimento al Ruggi d’Aragina di Salerno dove è rimasto per oltre 20 giorni nel reparto di rianimazione. Quella tragica notte, morì anche la moglie, la 48enne Anna Mirelli.

Il pullman dell’Irpinia aveva i freni rotti, durante rilievi ferito un perito

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39 persone probabilmente hanno perso la vita, in quel tragico 28 luglio in Irpinia, perché il pullman sul quale stavano viaggiando aveva perso il sistema di trasmissione che aveva danneggiato l’impianto frenante del mezzo, questo quanto è stato riferito, in una pausa dell’incidente probatorio, l’ avv. Andrea Pianese, perito della famiglia Del Giudice che nel sinistro ha perso tre persone:

L’avv. Pianese, uscendo dal deposito dove sono in corso gli accertamenti tecnici irripetibili sul pullman, ha riferito che il sistema di trasmissione recuperato e sequestrato circa un chilometro prima del punto dove è avvenuto l’incidente «appartiene sicuramente al bus che è precipitato dal viadotto. La rottura del sistema di trasmissione – ha spiegato Pianese – ha anche danneggiato il sistema frenante ad aria dell’autobus. In sostanza – ha aggiunto – il bus non aveva più i freni a disposizione quando è avvenuta la tragedia». Il bus – ha spiegato l’avv. Pianese – aveva a disposizione anche un sistema frenante meccanico che, però, ha funzionato solo su una ruota. «Questo – ha sottolineato Pianese – potrebbe aver determinato anche una traiettoria irregolare del bus sulla discesa di Monteforte». Pianese, infine, ha reso noto che, insieme al sistema di trasmissione del bus, è stato recuperato anche un altro pezzo meccanico che però non è risultato appartenere al pullman coinvolto nell’incidente.

Durante i rilievi c’è anche da sottolineare l’imprevisto accorso a uno dei periti che stanno compiendo il sopralluogo sul pullman. Il perito, nominato dal titolare dell’agenzia Mondo Travel indagato nell’inchiesta della Procura di Avellino, ha battuto la testa contro una trave di ferro ferendosi. Soccorso da un’ambulanza del 118, è stato trasportato all’ospedale Moscati di Avellino. Per lui due punti di sutura.

Incidente Irpinia: risvegliata dal coma farmacologico Clorinda Iaccarino

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E’ stata risvegliata dal coma farmacologico Clorinda Iaccarino, la 44enne superstite della tragedia del pullman finito giù dal viadotto di Monteforte (Avellino), nel quale hanno perso la vita anche suo marito Antonio Del Giudice, 51 anni, e la figlia Silvana di 22. La donna, subito dopo il ricovero, è stata sottoposta a un intervento di  laparotomia ed è previsto per martedì prossimo un nuovo intervento al bacino interessato da una frattura complessa. La donna resta in prognosi riservata anche se i medici nutrono molte speranze. La donna è vigile ma non è in condizioni di parlare. Nei prossimi giorni, i famigliari la informeranno della tragica morte del marito e della figlia. L’altra figlia di 16 anni, Simona resta in prognosi riservata.

 

Bimbo cade nella vasca delle tartarughe: gravissimo.

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Ha solo 10 mesi il bambino che è caduto nella vasca delle tartarughe, scavata in giardino, in una palazzina di Calcinato (Bs). I genitori, originari del Senegal, quando si sono accorti che il bambino era in acqua lo hanno immediatamente soccorso, ma il piccolo era già in arresto cardiaco. Immediato l’arrivo dell’eliambulanza del 118 e il medico, con un vero e proprio salvataggio che ha del miracoloso, è riuscito ha far riprendere al bimbo il battito cardiaco. Ora è ricoverato nell’ospedale di Brescia, dove sta ancora lottando tra la vita e la morte. Sul posto anche i carabinieri di Desenzano e di Calcinato per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

 

La strage del pullman: Sophia Loren pronta ad aiutare “la sua gente”

loren-irpinia-pozzuoli-tuttacronacaE’ cresciuta a Pozzuoli l’attrice Sophia Loren e si sente vicina alla sua terra, tanto che ieri sera, nello stesso giorno della celebrazione dei funerali delle 38 vittime della tragedia stradale avvenuta domenica sera sul viadotto della A16 tra Monteforte Irpino e Baiano, in provincia di Avellino, ha telefonato al sindaco Vincenzo Figliolia per comunicare la sua disponibilità ad aiutare la “sua gente”, rendendosi fin da subito disponibile a dare concretamente una mano. Il primo cittadino di Pozzuoli, che nel pomeriggio di ieri ha fatto visita ai bambini e alle bambine ricoverate all’ospedale pediatrico Santobono e al Loreto Mare di Napoli, ha poi dichiarato: “Ho ringraziato di vero cuore Sophia Loren per la sensibilita’ umana e la solidarieta’ dimostrata alla citta’ di Pozzuoli. E’ stata una telefonata dal forte valore simbolico, perche’ la Loren e’ rimasta particolarmente scossa dalle immagini di strazio mostrate in questi giorni dalle televisioni italiane e straniere. Il dramma di Pozzuoli e delle sue tante famiglie e’ diventato lutto nazionale, ma anche occasione di riflessione sulle emergenze in campo infrastrutturale che il nostro Paese deve affrontare e risolvere”.

La tragedia in Irpinia diventa il pretesto per frasi razziste

irpinia-autobus-tuttacronaca“Precipita pullman vicino Avellino: 40 morti tra cui nessun italiano”. E’ quanto si leggeva in Facebook, nella pagina di un gruppo chiamato Average Italian Guy (Italiano Medio) poco dopo la tragedia del pullman precipitato dal viadotto a Monteforte e che è stata vissuta con sofferente partecipazione da tutta l’italia. Ancora una volta, così come con gli sciacalli di New Orleans e L’Aquila o con le scritte dopo la strage in Nassirya, ci sono persone che non riescono a trovare in sè senso di rispetto, umanità o sensibilità. Si è preferito proporre una frase a sfondo razzista nei confronti dei campani e soprattutto verso le vittime del bus ed i loro familiari. Ma la “medietà” dell’italiano è riscontrabile anche in quei 600 like ricevuti. Ci sono stati anche commenti di risposta, per riportare in alto l’orgoglio del popolo di Avellino e dintorni e non è mancato chi ha augurato, forse esagerando, delle sciagure all’ideatore.

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Poco dopo la pagina bannata viene aperto un nuovo profilo in Facebook:

Average Italian Guy è stata bannata dai Napoletani Moralisti del Ciriaco

Nella quale l’utente dice di non essere colui che era l’amministratore della precedente pagina, ma continua con uno stile a dir poco “irriverente”, in cui si mescola cattivo gusto e volgarità che davvero lasciano senza fiato.

Solo per citare una frase agghiaccianti sul profilo viene detto:

“L’ho detto io che doveva prendere l’autobbbus”

Che si aspetta a rimuovere questo profilo? Perché gli amministratori di Facebook non hanno ancora bannato questo nuovo account?

 

 

Resa nota la lista dei nomi delle vittime dell’incidente in Irpinia

vittime-irpinia-tuttacronacaScrive il premier Letta in Twitter: “In Consiglio dei ministri abbiamo appena deliberato il lutto nazionale per la giornata di domani, in cui si svolgeranno i funerali a Pozzuoli”.

Dei 48 passeggeri presenti sull’autobus precipitato in Irpinia, in 38 hanno perso la vita dopo tre giorni trascorsi in gita. Ora è stata pubblicata la lista dei nomi. Sono 26 abitanti di Pozzuoli, 8 di Napoli, 1 di Casalnuovo di Napoli, 1 di San Giorgio a Cremano, 1 di Ponza e 1 di Pietrastornina (AV):

Terracciano Alfonso – Pozzuoli 02/12/1944
Illiano Barbara – Pozzuoli 20/03/1950
Parrella Pasquale – Pozzuoli 14/01/1951
Artiaco Assunta – Pozzuoli 24/08/1952
Esposito Gennaro – Pozzuoli 03/09/1955
Rusciano Antonietta – Pozzuoli 07/09/1964
Basile Giovanni – Pozzuoli 21/04/1960
Di Paolo Filomena – Napoli 20/08/1963
Del Giudice Silvana – Napoli 17/02/1997
Del Giudice Antonio – Pozzuoli 21/08/1962
Illiano Agnese – Pozzuoli 06/04/1940
Russo Maria Elisabetta – Pozzuoli 06/05/1949
Musto Irene – Pozzuoli 01/06/1939
Conte Giovanni – Pozzuoli 10/02/1963
Rusciano Maria Rosaria – Pozzuoli 10/08/1962
Basile Carolina – Pozzuoli 27/11/1954
Caiazzo Luciano – Pozzuoli 10/06/1973
Paone Procolo – Pozzuoli 12/07/1929
Testa Salvatore – Pozzuoli 09/06/1925
Caiazzo Mario – Pozzuoli 24/04/1959
Restivo Teresa – Pozzuoli 24/03/1981
Bruno Salvatore – Casalnuovo di Napoli 23/10/1946
Iodice Olga – Ponza 18/01/1941
Rocco Luigia – Napoli 01/07/1939
Carannante Maria – Pozzuoli 28/11/1954
Mirelli Anna – Pozzuoli 10/02/1965
Artiaco Gennaro – Pozzuoli 24/05/1939
Delle Cave Teresa – Pozzuoli 22/08/1945
Chiocca Raffaela – Pozzuoli 09/04/1941
Lametta Ciro – Napoli 07/03/1969
Acquarulo Anna – Napoli 15/08/1948
Raiola Anna – San Giorgio a Cremano 08/08/1929
Lucignano Giuseppina – Pozzuoli 13/03/1931
Corsale Maria Luisa – Napoli 04/01/1950
Iuliano Elisabetta – Pietrastornina (Av) 20/11/1935
Ambrosio Immacolata – Napoli 05/09/1958
Vallefuoco Biagio – Napoli 10/06/1959
Trincone Vincenza – Pozzuoli 16/07/1962

Un testimone: autobus a velocità folle, fuori controllo e senza una porta

irpinia_tragediaincidente-tuttacronacaStando a quanto si apprende dall’ANSA, un operatore che, circa un chilometro prima del luogo dove il pullman è precipitato, segnalava rallentamenti sull’autostrada avrebbe affermato che il mezzo procedeva a forte velocità e con la porta anteriore aperta o mancante. Verso le 19 dei rallentamenti avevano cominciato a formarsi al km 28, in direzione Napoli: l’autobus è precipitato dal viadotto Acqualonga, al km 32 e 600 dell’A16, intorno alle 20.30. I rallentamenti sono segnalati tramite tre pannelli e un operatore, che sbandiera a circa un chilometro e 100 metri dal punto in cui è avvenuto l’incidente, con tutti i dispositivi del mezzo di servizio accesi. Proprio quest’ultimo racconta di aver visto avvicinarsi il pullman a forte velocità e con la porta anteriore aperta, o forse mancante, probabilmente a causa di un precedente contatto con il margine destro dell’autostrada.

La figlia di una vittima racconta: “Mia mamma aveva avuto una premonizione. Poco prima aveva chiamato: spero di arrivare sana e salva, sento che qualcosa non va. Eppure siamo stati bene questi 3 giorni”. Quello che ora si vuolo conoscere è come si sia arrivato a tutto questo. Sembra che il blocco della trasmissione del bus sia stato raccolto molto prima del luogo in cui ha sfondato in discesa il guard rail. Potrebbe averlo perso per un contatto con altri veicoli. Nel caso, sarebbero le telecamere di sicurezza della società autostrade a svelarlo. La curva al chilometro 32 è segnalata come molto peticolosa, con un limite di 80 Km/h che, per i mezzi di notevoli dimensioni, su riduce a 60 khm.

Napoli in lutto per la tragedia dell’Irpinia, rinuncia alla festa al San Paolo

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“Il Napoli è sgomento per l’immane tragedia avvenuta in Irpinia. Non si può questa sera al San Paolo colorare la serata con uno spettacolo di balletti, acrobazie, canti e fuochi d’artificio. Alle 19.30, dopo un doveroso momento di raccoglimento sul campo e sugli spalti, la Società si limiterà alla presentazione delle nuove maglie e dei nuovi acquisti. A seguire si svolgerà’ l’incontro con il Galatasaray per la nona edizione della Acqua Lete Cup”.

Con questo comunicato stampa la squadra ha annunciato l’annullamento della festa per la presentazione della squadra al San Paolo prevista questa sera a seguito della tragedia del bus. 

L’incidente in Irpinia: cresce il numero dei morti

irpinia-incidente-tuttacronacaCresce il numero dei morti e dei feriti del tragico incidente avvenuto domenica sera sull’A16 Napoli-Bari, nell’Avellinese. 38 sono le persone decedute mentre 10 i feriti, alcuni in gravi condizioni. La causa potrebbe essere una gomma scoppiata, come racconta lo zio di una superstite: “Mia nipote mi ha raccontato che è scoppiata la gomma sinistra dell’autobus. L’autista ha cercato di tenere il controllo in tutti i modi ma non c’è riuscito e il bus è sbandato finendo giù nel dirupo”. Per Monteforte Irpino, intanto questa è la mattina de dolore, con la palestra della scuola del paese rasformata in camera ardente per le vittime. I passeggeri dell’autobus si conoscevano quasi tutti tra di loro e tornavano da un fine settimana al complesso termale di Telese Terme (Benevento). Una gita che domenica ha previsto una tappa anche a Pietrelcina, nei luoghi di Padre Pio. Ad organizzare la gita “come sempre”, come raccontano amici e parenti, era stato Luciano Caiazzo, salumiere di Pozzuoli (Napoli), presente al momento dell’incidente e durante il quale ha perso la vita. Nel frattempo, la procura di Avellino ha aperto un’inchiesta sull’incidente. L’ipotesi è di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Da quello che si apprende l’indagine sarà “a tutto campo”.

Precipita un pullman in Irpinia per 30 metri, ci sarebbero vittime

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La scena è apparsa subito agghiacciante ai soccorritori che sono sopraggiunti nel tratto autostradale della A16 compreso tra Monteforte Irpino e Baiano. Un pullman turistico è caduto fuori dell’autostrada compiendo un volo di 30 metri, che secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato preceduto da una serie di tamponamenti (circa 5 auto sarebbero state colpite) e da un forte sbandamento che poi ha portato il mezzo a rompere il guardrail e precipitare in corrispondenza di un viadotto. L’incidente è avvenuto verso le 20.30 e ora l’autostrada è stata chiusa all’altezza del km 32. All’interno del tratto chiuso, in cui ci sono anche varie vetture tamponate, si è formata una fila di 4 km. Tra i passeggeri ci sarebbero molti bambini. Le prime notizie dicono che tre bambini, quattro donne ed un uomo sono stati estratti estratti vivi dalla carcassa del pullman noleggiato da una ditta napoletana, che trasportava una quarantina di persone. Si teme un bilancio molto grave. Al momento sembrerebbero esserci già due morti e 30 feriti.

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Aggiornamento 28 luglio, 22,45: Un aggiornamento sul bilancio delle morti parlerebbe al momento, almeno di 7 morti. Il pullman stava riportando a casa una comitiva di Pozzuoli che aveva partecipato a un pellegrinaggio sui luoghi di Padre Pio. Le auto transitano sulla statale 7 bis, che tuttavia è percorsa al momento anche dai mezzi di soccorso.  Sul posto vigili del fuoco e Polstrada, con il comandante Giuseppe Salomone che coordina personalmente i soccorsi e gli accertamenti. Da Salerno sono partite tre ambulanze dell’Humanitas per meglio fronteggiare l’emergenza.

Aggiornamento 28 luglio, 23,16: Sale il bilancio dei morti ora si parla di almeno 20 morti. 11 i feriti che sono stati estratti vivi dall’autobus: tre bambini, due uomini e sei donne. Alcuni di questi si troverebbero in gravi condizioni.  Anche nelle auto tamponate dal pullman, prima di volare dal viadotto, ci sarebbero feriti. Secondo alcune informazioni, alcuni dei passeggeri potrebbero essere stati sbalzati fuori dal pullman durante il volo che il mezzo ha fatto dall’autostrada alla scarpata. I Vigili del Fuoco hanno notevoli difficoltà nel recupero e soccorso poiché si teme che altri pezzi del guardrail possano cadere nella scarpata e colpire il mezzo al cui interno forse ci sono, incastrati tra le lamiere, ancora superstiti. L’autista è tra le vittime accertate.

Aggiornamento 28 luglio, 23,40:  “L’autista ha perso il controllo del mezzo, forse per i freni che non funzionavano, ha evitato alcune macchine e ne ha colpite altre fino a quando non ha colpito due volte il guardrail”, dice l’inviato di Sky. Pellegrino Iandolo, caposquadra dei Vigili del Fuoco rilasciando un intervista a Sky ha affermato: “La situazione e’ critica… i nostri uomini stanno lavorando per salvare quante più vite possibile mentre su di loro incombe la minaccia di questi pezzi di cemento che, in bilico sul viadotto, potrebbero precipitare su di loro. Altro personale sta lavorando per mettere in sicurezza il guardrail pericolante”.

Sale ancora il bilancio, in un flash di agenzia si parla di 30 morti.

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Dramma d’estate: bambina di 6 anni cade dal balcone e muore

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Una bambina di 6 anni oggi è morta a causa delle lesioni riportate cadendo dal balcone dalla sua abitazione in contrada Fortino del villaggio Pace, a Messina. La piccola, secondo una prima ricostruzione si sarebbe sporta dal balcone giocando e avrebbe perso l’equilibrio precipitando sul marciapiede. Nonostante i soccorsi siano stati immediati la bimba è morta dopo essere arrivata all’ospedale Papardo.

 

Bimba cade dal balcone spinta dal fratello disabile.

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E’ stata spinta giù dal fratello disabile (7 anni) la bimba, di circa 3 anni, che è stata ricoverata in Rianimazione nell’ospedale Santobono di Napoli dopo la caduta dal balcone della sua casa sita al primo piano a Mugnano in provincia di Napoli. La donna si è immediatamente precipitata in strada per verificare le condizioni della piccola, mentre il fratello è stato calmato da una vicina di casa che si è occupata anche di chiamare i soccorsi.

Le cadute celebri… ecco come cadono le stars!

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Da Bieber a Lady Gaga, da Epifani a Madonna… tutti cadono, ma con stile! Stare in pubblico si sa che rappresenta molti imprevisti ed ecco quindi che accade spesso anche la caduta. Quella che segue è una raccolta delle più divertenti, compresa quella da premio Oscar di Jennifer Lawrence:

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La pietra solitaria che rotola su Marte

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E’ solo una pietra che cade giù dalla collina, ma se il fatto accade su Marte questo particolare è davvero affascinante. La pietra è scivolata nella zona che gli scienziati chiamano Nili Fossae, un complesso di vallate che potrebbero contenere i resti fossili di una precedente vita su Marte. Ma soprattutto il sito continua a essere studiato perché designato come uno dei possibili siti di atterraggio per le missioni future.  Naturalmente sulla pietra che rotola, la mente umana si sbizzarrisce e già di parla di un terremoto su Marte, o una frana  o l’erosione dovuta ai forti venti marziani.

Giochi pericolosi. 13enne salta da un muretto di 10m: grave

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E’ saltato da un muretto alto 10 metri per gioco, precipitando, un tredicenne che ora si trova in prognosi riservata all’ospedale Loreto Mare. E’ accaduto ieri sera, nella zona adibita allo scarico delle merci, nell’area parcheggio circostante il centro commerciale “Le Ginestre” di Volla, in provincia di Napoli. Il ragazzino, che compirà 14 anni il prossimo novembre e vive nel quartiere Ponticelli del capoluogo partenopeo, si trova ora in prognosi riservata ed i medici gli hanno riscontrato un trauma toracico e cranico. I carabinieri stanno svolgendo indagini per accertare la responsabilità di quanto accaduto

Durante il circo un orso nero sbrana una scimmia!

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In Cina, allo Shanghai Wild Animal Park, durante una performance, un orso nero sbrana una scimmia.

La scimmia finisce a terra e l’orso che si trova dietro su una bicicletta, ci cade sopra. E’ a questo punto chel’orso si ricorda di essere un predatore e azzanna il povero animale:

 

Prova a scalare il palazzo della ex, cade e muore!

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Un ecuadoriano di 35 anni in stato di ebbrezza ha tentato di arrampicarsi in un palazzo di via Fereggiano per raggiungere l’appartamento della sua ex fidanzata, ma ha perso l’equilibrio ed è precipitato morendo sul colpo. La tragedia si è consumata questa mattina alle 10 nel quartiere genovese di Marassi.
Sul posto sono giunti i soccorsi che hanno constatato il decesso dell’uomo.   Secondo quanto ricostruito dalla polizia, che sta cercando di accertare le cause e l’esatta dinamica dell’accaduto, il giovane, incensurato, avrebbe battuto la testa sul selciato dopo un volo di 4 metri. Nella notte il 35enne aveva già cercato di raggiungere l’abitazione dell’ex fidanzata, che è stata ascoltata dagli inquirenti.

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