Scontri ieri a Milano a seguito del big match tra Milan e Napoli. Due tifosi partenopei, stando alla ricostruzione della polizia, sono stati aggrediti da tre uomini che li hanno colpiti con dei coltelli. Un supporter azzurro è rimasto ferito a un gluteo mentre l’altro alla gamba. Fortunatamente non in modo grave: i due sono stati medicati sul posto. Scontri sono avvenuti anche nei pressi del Parco Trenno, dove un sasso è stato lanciato contro un pullman di tifosi, infrangendo un finestrino.
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Scontri dopo Milan-Napoli: due tifosi accoltellati
Pubblicato da tdy22 in settembre 23, 2013
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Il gol capolavoro di Tevez dedicato a Ciudad Oculta, il quartiere amato dal Papa
Ha segnato il gol del pareggio Carlos Tevez, durante il match contro il Verona allo Juventus Stadium. Un gol capolavoro che lui ha dedicato a “Ciudad Oculta”. “Città nascosta” è uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires, chiamato così a causa del muro che il governo argentino costrì nel 1978, in occasione del Mondiale, al fine di occultare agli occhi dei turisti la miseria di quel luogo. Anche Papa Francesco, quando era ancora cardinale, si era occupato di quella zona. Ha infatti denunciato le pressioni dei narcotrafficanti nei confronti dei sacerdoti che operavano in quella e in altre Villas, i quartieri popolari dei Buenos Aires. Proprio di questo il futuro pontefice parlava nel 2009, durante un’intervista rilasciata al mensile 30 giorni:
Perché ha scelto di far sapere a tutti che un suo sacerdote era stato minacciato dai trafficanti di droga?
La decisione è stata presa in preghiera. Ho sentito che questo era un problema di tutta la Chiesa locale. E tutti i fedeli dovevano saperlo. Ne ho accennato durante un’omelia nella messa celebrata per gli operatori delle scuole e delle attività educative, dove avevo parlato anche dei pericoli dei giovani d’oggi, come la droga. Alla fine, ho solo aggiunto che un prete era stato minacciato, senza dire neanche il nome.
Chi ha avuto la fortuna di incontrare padre Pepe e i preti [il sacerdote minacciato, n.d.r.] che lavorano con lui sa che sono anche prudenti e realisti. Non recitano la parte dei “preti di frontiera”, o dei “professionisti dell’“antidroga”. Cosa è cambiato? Perché li hanno minacciati?
Loro lavorano. Non attaccano nessuno. Chi ha detto che la droga è un pericolo, non solo nelle favelas, ma in tutta la città, sono stato io, durante quella messa. Ho detto ai genitori: guardate cosa fanno i vostri figli, curatevi di loro, perché la droga arriva dappertutto, arriva alla porta delle scuole. Loro, i sacerdoti delle villas, lavorano anche nella prevenzione delle tossicodipendenze e nel reinserimento sociale dei ragazzi drogati. Un mese fa avevano steso un documento propositivo e costruttivo sulla impressionante crescita del traffico di droga. Quelli di Villa 21 hanno aperto di recente tre case di ricovero per i ragazzi drogati. Si vede che tutto questo non è piaciuto ai trafficanti. Qualcuno deve essersi innervosito.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Grillo nei panni del padre della sposa: nozze per la figlia Valentina
Grillo oggi ha vestito i panni del padre della sposa e ha accompagnato all’altare nella Torre Saracena di Zoagli (Genova) la figlia, Valentina Scarnecchia, figlia di Parvin Grillo, moglie in seconde nozze di Beppe. Il padre di Valentina è Roberto Scarnecchia classe 1958, calciatore in serie A con le maglie di Roma, Napoli e Milan, imprenditore di successo, opinionista televisivo e allenatore a Seregno, Merate, Voghera e in ultimo del Derthona. La cerimonia si è svolta con il rito civile nella scaletta scolpita negli scogli nella Torre alla presenza di 50 invitati. Tra questi anche a moglie e il figlio di Gino Paoli e l’ex Grande Fratello Simona Garitta. Valentina si è sposata con Alessandro Forti, titolare di un locale di Genova Nervi.
Sposi e ospiti sono arrivati in ritardo perché la via Aurelia era chiusa al traffico fino alle 17 per permettere il passaggio della gara ciclistica Milano-Rapallo.
Valentina ad agosto aveva dichiarato che si sarebbe sposata “nel suo paese”, a Zoagli e – a chi glielo chiedeva – che non sarebbe stato un ‘grillino” a sposarla, ma Rita Nichel, sindaco di centro destra. Quanto al futuro del suo matrimonio lo giudica splendido: “Abbiamo fatto un lungo rodaggio e sono certa che Alessandro sia l’uomo giusto per me”. Certamente Valentina sarà la donna giusta per lui visto che è abilissima ai fornelli ed è arrivata seconda al concorso “La terra dei cuochi”
Dopo la cerimonia la festa si è spostata a Nervi.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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I veri duri… corrono la StrongmanRun
Seconda edizione italiana, a Rovereto, della Fisherman’s Friend StrongmanRun, “la corsa più forte di tutti i tempi”. Un vero e proprio show che ha contato oltre 5mila iscritti provenienti da 32 Paesi. I partecipanti hanno dovuto affrontare, due volte, un incredibile percorso di 9.5 chilometri che li ha visti attraversare vicoli, piazze, boschi e colline e superare 13 ostacoli tra acqua, fango, sabbia, penumatici, balle di fieno e molto altro ancora.
In mezzo a tutto questo, in molti si sono presentati mascherati…
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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La dipendenza sexy… il porno, come alcool e droga
Esistono le dipendenze, da alcol, da droga, da cibo… e dalla pornografia. Ci sarebbero quindi alcuni clienti di prodotti pornografici che svilupperebbero una vera e propria dipendenza e questo sarebbe rilevabile attraverso le loro attività cerebrali. Lo studio è stato realizzato dall’Università di Cambridge e i ricercatori avrebbero usato la risonanza magnetica per analizzare l’attività cerebrale su utenti che avevano affermato di aver problemi di una vera e propria dipendenza sexy. Le scansioni cerebrali realizzate con la risonanza magnetica hanno mostrato che è una parte centrale del cervello ad attivarsi, la stessa che viene interessata con la droga o con l’alcol.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Gentilezza mortale: precipita in un dirupo per cedere il passo a dei bikers
Una turista tedesca di 68anni ha trovato la morte precipitando per decine di metri in un dirupo sulle Alpi Iedrensi, in Trentino. La donna si sarebbe spostata per permettere il passaggio ad alcune persone che stavano portando a mano le loro biciclette lungo il sul sentiero che porta a Bocca Saval, non lontano dal rifugio Nino Pernici. Come riporta il sito Trentino online, ai sanitari del 118, giunti sul posto con un elicottero, non è rimasto altro che constatare la morte della donna. Il sentiero dove si è consumata la tragedia s’inserisce in un percorso classico per le mountain bike ed è noto per la presenza di alcuni tratti particolarmente esposti che costringono appunto i bikers a proseguire a piedi.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Il Napoli saldo in vetta alla classifica: 2-1 contro il Milan!
Al San Siro va in scena il big match tra Milan e Napoli. I rossoneri di Allegri scendono in campo con Abbiati, Abate, Mexes, Zapata, Emanuelson; Poli, de Jong, Muntari; Birsa; Matri, Balotelli. Benitez risponde schierando Reina; Mesto, Albiol, Britos, Zuniga; Behrami, Dzemaili; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.
Parte subito all’assalto il Napoli di Benitez che già al 5′ vede Behrami mirare alla porta rossonera: calcia alto da due passi. Subito dopo Higuain da fuori area sfiora il gol! Passa solo un minuto e Callejon batte una punizione, sponda di Albiol e palla che arriva a Britos che è tutto solo davanti ad Abbiati: 0-1!
E’ Balotelli il primo a tentare di reagire. Al 10′ tira di sinistro dal limite, Reina non trattiene il pallone ma Birsa sbaglia il controllo. Due minuti dopo una punizione per gli uomini di Allegri finisce a lato, ci arriva SuperMario che ci prova strozzando il pallone che finisce tra le braccia di Reina. Al 15′ ci prova Hamsik il cui colpo di testa viene però deviato in angolo da un difensore. E’ il Milan che continua ad avanzare, con Balotelli che guida i compagni. Il Napoli prova a rispondere ma tende a scoprirsi troppo. Al 39′ episodio dubbio in area azzurra: pallone crossato dalla sinistra che arriva dalle parti di Poli, il milanista controlla ma Zuniga lo contrasta goffamente sulla linea di fondo. Corner per il Milan. Al 44′ Balotelli lascia momentaneamente il campo: problemi al ginocchio per lui. Dopo due minuti di recupero, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi con il Napoli in vantaggio per 1 rete a 0. Il Milan ha giocato molto in attacco, ma senta esito.
Rientrati in campo alla ripresa, i partenopei non perdono tempo prima d’incrementare il vantaggio. Dopo che Balotelli ha battuto una punizione che s’infrange sulla barriera, all’8′ Higuain fa partire un tiro micidiale dal limite che si infila tra il palo e Abbiati. 0-2!
Dopo sette minuti, Abiol commette fallo su Balotelli regalando al milanista un rigore: Reina para il tiro dal dischetto a un rigorista infallibile che però ha sbagliato tutto!
Non ci sono emozioni in campo fino al 20′, quando Balotelli prova a servire Matri con un pallonetto ma Reina salva tutto. Al 27′ SuperMario ci riprova: traversa per lui! Otto minuti dopo si fa pericoloso Mexes che calcia da posizione defilata, palla fuori. Tre minuti dopo arriva un tiro di Niang che Matri respinge. A due minuti dal termine del tempo regolamentare, il Napoli sfiora il terzo gol prima con Dzemaili e poi con Pandev che impegnano severamente Abbiati. Al primo minuto di recupero Balotelli riesce a bucare la rete partenopea: 1-2!
Dopo tre minuti di recupero, termina l’incontro: il Napoli vince 2-1 a San Siro dopo 27 anni e si riporta al primo posto della classifica.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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La visita a Cagliari di Papa Francesco: un uomo si getta sulla papamobile
Si trovava lungo la statale 130 Papa Francesco, diretto all’aeroporto di Cagliari Elmas per far ritorno Roma quando un uomo, che attendeva assieme ad altri fedeli il passaggio del Pontefice, si è lanciato verso la papamobile nel tentativo di bloccarla. Quando ha intravisto la vettura, si è gettato sulla strada obbligando una assistente capo della Polizia stradale, sul luogo perchè impegnato con una pattuglia per la viabilità a un incrocio, a bloccarlo prima che potesse raggiungere il mezzo. Nei suoi confronti non è scattato alcun provvedimento. Oggi il Papa si è recato a Cagliari per un incontro con i lavoratori.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Finale di partita shock! Crollo allo stadio: muoiono due tifosi
Si era appena terminato di giocare il derby allo stadio Olimpico di Algeri tra Usm Alger e Mc Alger quando si è verificato un crollo nelle gradinate superiori del settore numero 13, che ospitava i tifosi dell’Usm. Due supporters sono precipitati per una dozzina di metri e hanno trovato la morte. Lo riporta il sito algerie-focus.com. Sabato sera, in occasione dell’incontro, si erano già verificati degli scontri a margine dell’incontro tra le due tifoserie e la polizia: almeno 17 persone sono rimaste ferite. Lo stadio, costruito all’inizio degli anni ’70 e più volte ristrutturato, è in grado di accogliere fino a 110.000 spettatori.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Rissa sfiorata allo Zoomarine durante un blitz di animalisti
Si è sfiorata la rissa oggi al parco acquatico Zoomarine a Torvajanica, vicino a Roma, dove alcuni attivisti dell’associazione “Animalisti Italiani” ha organizzato un blitz. Sono state una quarantina le persone che si sono incatenate ai tornelli d’ingresso per protestare contro l’utilizzo dei delfini. Ma la manifestazione, supportata da striscioni e cori, non è stata gradita dai visitatori che avevano già pagato il biglietto. I carabinieri sono così stati costretti a intervenire per evitare che la situazione di tensione tra le due fazioni degenerasse. Solo dopo un’ora di polemiche e battibecchi la situazione è tornata alla normalità e gli animalisti hanno lasciato liberi i varchi d’ingresso. I gestori del Parco Acquatico in una nota parlano di “un comportamento violento” da parte dei manifestanti che hanno anche “spaventato le famiglie e i bambini presenti”. “Gli addetti alla sicurezza nonchè alcuni dei visitatori, bambini compresi – si legge nel comunicato -, hanno subito aggressioni da parte dei manifestanti, che si sono dispersi all’arrivo delle forze dell’ordine, le quali comunque sono riusciti a identificarne alcuni”. E proprio per rispondere alle polemiche innescate dagli animalisti, Zoomarine precisa che “tutti gli animali ospiti presso il Parco sono tenuti in piena osservanza delle leggi disciplinanti la materia”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Rivolta al Centro di identificazione ed espulsione: in tre fuggono
E’ scoppiata una rivolta, la scorsa notte, all’interno del Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia. Al culmine della violenta protesta, inscenata da una ventina di immigrati che hanno lanciato bottiglie e suppellettili contro gli agenti impegnati nel turno di guardia del perimetro esterno del centro, tre immigrati si sono dati alla fuga. Era l’alba quando, approfittando dei tafferugli e utilizzando corde improvvisate, si sono arrampicati sul muro di cinta e a scavalcandolo e facendo perdere le proprie tracce.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Orrore a Nairobi: sale a 68 il numero delle vittime dell’attacco al Mall
Stando alla stampa locale a Nairobi, in Kenya, sarebbe in corso l’attacco delle teste di cuoio kenyane, aiutate da esperti Usa, israeliani e britannici, per liberare gli ostaggi all’interno del centro commerciale Westgate. Nel frattempo, una forte esplosione è stata sentita nei pressi dell’edificio. Gli ultimi aggiornamenti vedono salire il bilancio delle vittime: sarebbero almeno 68, come annuncia la Croce Rossa locale che ha rinvenuto altri 9 corpi. Gli autori dell’assalto, che ancora trattengono un numero imprecisato di ostaggi, sono mujaheddin legati ai ribelli somali al Shabaab. Il gruppo Shabaab, che ha legami con al Qaeda, ha rivendicato l’attacco e in passato aveva più volte minacciato attentati sul territorio se Nairobi non avesse ritirato le proprie truppe dal Corno d’Africa. L’ex premier Raila Odiga ha intanto reso noto che il governo sta comunicando con i militante ancora asserragliati all’interno dello shopping center: “Esiste una comunicazione tra loro e i leader politici del paese”, ha detto ai giornalisti. “È un’operazione difficile. Ogni sforzo verrà fatto per trarre in salvo gli ostaggi”. Quando l’attacco è partito, all’interno del Mall si trovavano oltre mille persone, molte famiglie con bambini e fin da ieri si era a conoscenza della morte di vari stranieri, tra i quali due francesi e due canadesi, incluso un diplomatico. Ma tra le vittime ci sono anche almeno due bambini e alcuni componenti della famiglia dello stesso presidente del Paese, Uhuru Kenyatta. La Farnesina ha confermato la morte di un somalo sposato con un’italiana, mentre tutti gli italiani sono in salvo. Il viceministro degli Esteri, Marta Dassù ha riferito che “sono stati 13 i cittadini italiani coinvolti direttamente nell’attacco al centro commerciale di Nairobi, ora tutti in salvo”. Ha quindi precisato: “Naturalmente la nostra Unità di crisi riesce a seguire le persone che si sono registrate e le informazioni vanno prese con beneficio di inventario. In queste ore il lavoro dell’Unità di crisi è stato molto importante in raccordo con l’ambasciata in Kenya. Ci siamo tenuti costantemente in contatto con le persone che erano nel centro commerciale attraverso il telefono e così via. Gli italiani sono salvi ma purtroppo sono morte molte altre persone o locali o di altri paesi come Francia e Canada”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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In tempo di crisi… il sindaco si raddoppia lo stipendio! E’ bufera
Tempo di crisi, ma non per tutti. A Solesino, nel Padovano, la giunta comunale ha infatti deciso di raddoppiare l’indennità mensile del primo cittadino, Roberto Beggiato. Al sindaco, come si legge nella delibera pubblicata nell’albo pretorio del Comune, visibile on line, verrà un nuovo stipendio mensile di 2.509,98 euro lordi, ossia il massimo consentito dalla normativa. E’ stato Orfeo Dargenio, che nelle scorse amministrative ha sostenuto il candidato sindaco Elvis Bentani correndo nella lista Insieme per Solesino, il primo a commentare la notizia tramite Facebook, postando la delibera della giunta. “È bello sapere che ci sono bravi amministratori come il sindaco di Solesino, sindaci che sanno cosa è la crisi e in questo momento di problemi economici si raddoppiano lo stipendio. 1300€ non bastavano, come succede al 90% delle famiglie Italiane, ed allora portiamoli a 2600€ e così facciamo tornare i conti. Questa è la sana politica che vogliamo? Vergogna”. Lo stesso Beggiato ha risposto, stroncando le critiche che ritiene fatte a fini propagandistici e che reputa essere basate su informazioni non corrette. “In seguito alla riduzione del numero di assessori e consiglieri comunali previsto dalla spending review, al conseguente aumento di deleghe di diretta responsabilità in capo al sindaco e per garantire un servizio migliore ai cittadini con la presenza quotidiana del sindaco in comune, la scelta effettuata è stata quella di prevedere per il sindaco un impiego a tempo pieno all’interno della struttura comunale”. Per tale motivo il primo cittadino, dipendente di Poste Italiane, ha fatto richiesta di aspettativa senza percepire nel frattempo alcuna retribuzione. “Il compenso annuale è in linea con la retribuzione annuale percepita da Poste Italiane e facilmente verificabile dalla denuncia dei redditi degli anni precedenti – recita una nota – si fa notare che il compenso da sindaco non prevede tredicesima, quattordicesima e premio di produttività. Importante sottolineare che nessuno degli amministratori usufruisce dei rimborsi per spese di carburante, spese telefoniche e che sempre ha utilizzato i propri mezzi per le missioni amministrative”. Nonostante le parole del primo cittadino, resta un fatto: gli assessori hanno, al contrario, deciso di dimezzarsi le indennità spettanti per legge e di ridurre ulteriormente, quindi di oltre il 50%, l’importo mensile lordo: 475,00 euro invece di 1.129,49.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Quel “negozio” di Prada in mezzo al deserto che rischia di essere distrutto
Nel desrto del Chihuahua, in Texas, dove i passanti sono asinelli e qualche sporadico automobilista, sorge una vetrina di Prada. Siamo sulla Route 90 a pochi chilometri dalla cittadina di Valentine ed è qui che sorge il negozio che espone borse e scarpe della nota marca. Inaugurato nel 2005, ora rischia però di chiudere a causa di una legge texana che risale al ’65 per la quale la piccola costruzione costituirebbe una “pubblicità illegale”. Come mai? Il “negozio” non è tale, semmai si tratta di un’installazione artistica chiamata “Prada Marfa” e ideata dai danesi Michael Elmgreen e Ingar Dragset. Costata 80mila dollari, l’opera, che non verrà riparata in caso di danni da agenti atmosferici, ha richiamato numerosi turisti nonostante lo “store” sia eternamente chiuso. In esposizione, borse e scarpe selezionate personalmente da Miuccia Prada dalla collezione autunno/inverno del 2005. A protezione dell’installazione, una serie di telecamere di sicurezza che hanno il compito di evitare eventuali furti e atti di vandalismo. Un simile episodio si era infatti verificato pochi giorni dopo la sua inaugurazione, quando il “negozio” è stato danneggiato e gli articoli presenti al suo interno sono stati trafugati. Ora però il Dipartimento dei Trasporti del Texas sta valutando la possibilità di radere al suolo l’installazione perché nessuno dei suoi autori ha mai chiesto l’autorizzazione per porre una pubblicità ai bordi della Route 90. Michael Elmgreen si è rifiutato poiché non la ritiene tale: “Costruire un negozio nel deserto – ha detto al New York Times – per noi rappresenta una critica all’industria del lusso”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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1 morto e 5 feriti: il bilancio di un tragico frontale in galleria
Tragico incidente all’interno della galleria Peraria sulla Strada statale Pontebbana a Chiusaforte, in provincia di Udine, questa mattina intorno alle 11. Lo scontro ha coinvolto una Fiat Punto, a bordo della quale viaggiavano due coniugi, e una Opel Zafira che percorreva la galleria in direzione opposta, verso Treviso. A bordo del secondo veicolo, i quattro membri di famiglia friulana di Remenzacco. Le cause dell’incidente, che ha provocato la morte di una persona e il ferimento di altre quattro, sono ancora in corso di accertamento. A perdere la vita il conducente della Punto, il 59enne Gianalberto Quaglia, di Pontebba. L’uomo era apparso subito in condizioni disperate ed è stato trasportato in elicottero a Udine, ma a nulla sono valsi i soccorsi: è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale. Anche la moglie 47enne è rimasta ferita. Per quel che riguarda la famiglia che viaggiava nell’Opel, una coppia con due figli uno dei quali minrenne, ha riportato ferite lievi. Sul posto, oltre agli operatori sanitari del 118, sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Gemona e Pontebba. La statale è rimasta chiusa per quasi due ore con il traffico che ha subito pesanti ripercussioni.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Ombre lunghe… ovvero il concorsone della scuola!
Le lunghe ombre sul concorsone della scuola! In Italia la disoccupazione è alle stelle, ma non è certo questo fenomeno a far sorgere le ombre sul concorsone per la scuola. Quelle sono ombre che vengono dal lontano, dai tramonti della prima repubblica e forse ancora da tempi più ancestrali. La meritocrazia conta? A volte! Altre tutto viene avvolto dalla nebbia. Così come racconta una delle candidate al Concorso per l’assunzione di docenti a tempo indeterminato, bandito dal ministero dell’Istruzione, al Fatto Quotidiano. La docente si chiama Roberta Zezza e questa è la sua storia:
“ Dopo le prove pre-selettive ho sostenuto lo scritto a febbraio, a fine giugno ho verificato l’esito e non ero nell’elenco degli ammessi agli orali”. Roberta, convinta di aver sostenuto un’ottima prova, vuole vederci chiaro. “Dopo la richiesta di accesso agli atti senza risposta, decido di presentarmi all’ufficio scolastico regionale per scoprire che avevo ottenuto 36 su 40, la sufficienza era 28”. Insomma promossa, ma nei fatti bocciata. Ora il suo sogno di diventare docente è in mano ai giudici come racconta il suo avvocato Michele Bonetti: “ Non c’è solo la mia assistita, i casi sono una novantina. Ho presentato ricorso al Tar per sostenere una prova suppletiva con nuova commissione. E’ pronto anche un esposto alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma per valutare se vi siano estremi di reato quali l’abuso d’ufficio”. Ilfattoquotidiano.it ha contattato il Ministero. Sul caso specifico non ha fornito risposta, lo farà nelle sedi opportune. Sul concorso docenti, la ministra Maria Chiara Carrozza ha annunciato una operazione trasparenza. Nei prossimi giorni saranno forniti numeri e dettagli chiarendo anche i rallentamenti verificatisi in due regioni: Toscana e Lazio. Per Roberta e le altre, invece, si attendere il giudizio della magistratura.
E la storia continua!
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Si stacca una pagina del cinema italiano: muore Vincenzoni
Una pagina del cinema italiano che se ne va. Così si può ricordare Luciano Vincenzoni, uno sceneggiatore che ha regalato grandi capolavori quali Il Ferroviere, Sedotta e abbandonata e Signore & signori. Vincenzoni aveva lavorato anche con Dino De Laurentiis in film come La grande guerra, Il gobbo, I due nemici. Per Sergio Leone aveva scritto Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto e il cattivo e Giù la testa. Con Giuseppe Tornatore aveva collaborato a Malena.
Aveva esordito con il film Hanno rubato un tram del 1954, interpretato da Aldo Fabrizi, poi la collaborazione con Germi, ma il rapporto si fece teso, la lite scoppiò e il rapporto si ruppe. Vincenzoni non perse tempo e in una sola volta riuscì a vendere diversi soggetti, dopo essergli piombato in ufficio di De Laurentiis senza appuntamento. Una persona impulsiva, un talento indiscutibile e una vitalità travolgente questi erano gli ingredienti di uno sceneggiatore che, negli anni d’oro del cinema italiano, riuscì a imporsi e a proporre temi diversi tra commedia, dramma sociale e western all’italiana.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Il latitante che si presenta in ospedale ubriaco e confessa
Una cena tra amici durante la quale beve tanto da doversi recare al prontosoccorso del policlinico di Borgo Roma, a Verona. Arrivato in ospedale in esotossicosi alcolica, un romeno ha iniziato a disturbare gli altri pazienti tanto che i medici gli hanno chiesto di smetterla. A quel punto l’uomo, in stato di profonda confusione, ha affermato che avrebbero fatto bene a portarlo in carcere, già che sarebbe dovuto andarci già da diverso tempo. E’ stato allora che i sanitari hanno chiamato i carabinieri. I militari, dopo aver calmato il romeno, l’hanno condotto in caserma dove hanno accertato la sua identità. Hanno così scoperto che l’uomo ubrico che avevano di fronte a loro era il destinatario di un ordine di carcerazione risalente al giugno del 2012, per una condanna a tre mesi di arresto per guida in stato d’ebbrezza e senza patente. L’uomo, ricercato dalle forze dell’ordine da 15 mesi, è stato quindi trasferito al carcere veronese di Montorio.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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“We Want Renzi”: la politica italiana passa per le sfilate milanesi?
Tre modelle in passerella con tre micro-bikini rossi identici. Un’unica differenza: sul retro di ogni singolo slip parole diverse. A formare la frase “We Want Renzi”. L’idea è di Jerry Tommolini, designer del marchio di costumi Pin-Up Stars, comparso in questi giorni sulle passerelle milanesi. Lui stesso ha spiegato: “È stata una provocazione voluta fin dal primo momento, siamo stufi di vedere governi imposti. In Pin-Up Stars abbiamo cambiato il modo di vivere il beachwear così come vorremmo che qualcosa cambiasse nel nostro Paese”. Davvero utilizzare il lato B delle modelle può portare a qualche cambiamento alla nostra politica?
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Quei bambini e quelle donne morti in chiesa
Ha scelto la giornata più affollata, quella della funzione domenicale, il kamikaze che si è fatto esplodere all’interno di una chiesa a Khoati Bazaar a Peshawar, in Pakistan, uccidendo 72 persone e ferendone molte altre. Tanti i ricoverati in gravissime condizioni all’ospedale Lady Reading Hospital.
Il capo della polizia di Peshawar ha detto all’Ansa che ”nell’attacco in chiesa sono stati usati dai 6 agli 8 chili di esplosivo”. Al momento stavano partecipando alla messa della domenica un centinaio di persone.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Dopo la pioggia di gol a Verona, a Bergamo, Bologna e Catania poche emozioni
Mentre i bianconeri ospitano il Verona allo Juventus Stadium e all’Olimpico si svolge il derby capitolino, a Bergamo, Bologna e Catania vanno in scena le altre tre partite pomeridiane di questa quarta domenica di campionato. L’Inter ha già superato brillantemente la sua prova contro il Sassuolo, travolgendo gli avversari per 7 reti a 0 in questa partita che segna l’avvio della nuova epoca indonesiana.
Atalanta-Fiorentina: all’Atleti Azzurri d’Italia va in scena la partita sentitissima tra due squadre le tifoserie sono acerrime rivali. I bergamaschi arrivano al confronto dopo la netta sconfitta di Napoli e puntano a rialzare la testa. I toscani si leccano le ferite dopo il pareggio interno col Cagliari e, soprattutto, dopo le tegole cadute su Cuadrado e Gomez, costretti ai box da gravi infortuni. In un molto intenso primo tempo, le due squadre lottano molto in campo per il controllo della palla ma è la Fiorentina a farsi, a sprazzi, più pericolosa. Il gol del vantaggio viola arriva al 41′: Wolski colpisce di testa, la palla finisce sulla traversa ma Fernandez è vicino e colpisce da due passi a porta vuota. Il primo tempo termina 0-1. Nella ripresa, al 24′, arriva il raddoppio della Fiorentina sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Joaquin mette in mezzo e Rossi batte Consigli di sinistro. 0-2! La partita prosegue senza grandi emozioni: al termine di tre minuti supplementari, la Fiorentina si assicura i suoi tre punti in classifica.
Bologna-Torino: classica del campionato italiano al Dall’Ara dove il Bologna cerca la prima vittoria del campionato mentre il Toro, reduce dal finale rocambolesco della partita con il Milan, cerca i primi punti esterni dopo la netta sconfitta subita a Napoli alla prima giornata. Dopo appena tre minuti di gioco, il Toro rompe gli indugi: Cerci serve in profondità Darmian che crossa in mezzo, smanaccia male Curci favorendo D’Ambrosio che appoggia di testa a porta vuota. 0-1! Il Bologna non si lascia però demoralizzare e nei primi minuti regala davvero un buon gioco. Al 30′ arriva il pareggio da parte del Bologna: su una punizione battuta da Diamanti stacca Natali, para Padelli, ma sulla respinta lo stesso Natali di sinistro sporca il pallone che finisce dentro lentamente. 1-1! Bisogna attendere il termine del primo tempo perchè il Toro torni in vantaggio grazie a Cerci che realizza dal dischetto: le squadre tornano agli spogliatoi sull’1-2! Al 21′ della ripresa il Toro poteva chiudere definitivamente l’incontro: Brighi arriva fino quasi sul fondo, mette in mezzo per Meggiorini che svirgola ma favorisce l’arrivo di El Kaddouri, ma il suo sinistro viene parato da Curci. Assalto finale del Torino al primo minuto di recupero: Brighi con una finta si libera di due avversari, arriva sul fondo e non trovando compagni a cui appoggiare prova lui stesso a calciare da posizone defilata. Para Curci. Al triplo fischio, il Torino conquista i suoi primi tre punti in trasferta.
Catania-Parma: all’Angelo Massimino le due squadre arrivano con i coltelli affilati dopo l’opaco avvio di stagione. Gli etnei sono a quota zero dopo tre partite, i ducali hanno racimolato un solo punto. Le squadre non regalano emozioni nei primi 45′, durante i quali i portieri restano inoperosi. Forse meglio il Catania che però non convince in avanti mentre il Parma chiude bene gli spazi ma Cassano sembra svogliato in avanti. Nella ripresa, al 16′ bella prova per il Parma: Amauri si libera di Bellusci e calcia forte e rasoterra dal limite dell’area ma Andujar si distende in tuffo e respinge. Ancora nulla di fatto in un incontro privo di attrattiva. Al 34′ sfiora il vantaggio il Catania, con Plasil che calcia fuori di pochissimo. Al 40′ è il Parma che per poco non passa in vantaggio ma gli etnei devono ringraziare per la grande chiusura di Legrottaglie su Acquah. Non cambia il risultato dopo i quattro minuti di recupero: Catania-Parma 0-0.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Il riscatto di Llorente: Juve-Verona 2-1!
Ed arrivò il giorno di Llorente. Il basco trova posto oggi in campo mentre resta in panchina Vucinic. Queste le formazioni:
JUVENTUS (3-5-2): Storari, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Isla, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah, Tevez, Llorente.
VERONA (3-5-1-1): Rafael; Gonzalez, Moras, Bianchetti; Cacciatore, Romulo, Donati, Hallfredsson, Agostini; Jorginho; Cacia.
E’ subito la Juve a fare la partita, con tentativi di tiro in porta da parte di Bonucci (2′), Pogba (7′) e Tevez (9′). Al 12′ sponda di Llorente al limite dell’area per Bonucci, la cui percussione viene fermata dall’uscita bassa di Rafael. Anche i veronesi ci provano al 13′, con Cacia che stoppa col destro un buon lancio in arrivo da centrocampo: conclusione respinta da Barzagli. Infortunio per Rafael che ha un taglio sul mento, probabilmente causato da Moras, spinto da Llorente in area di rigore.
Nel frattempo si scalda Marchisio: Vidal è in campo ma ancora dolorante per una botta ricevuta nei primi minuti dell’incontro. Proprio il cileno dopo appena due minuti tenta un colpo di testa in area, ma Rafael blocca. E’ sempre la Juve a pressare e Llorente si rivela una pedina preziosa: offre sponde utili ai compagni di squadra. Al 35′ il Verona, dopo aver subito i continui attacchi bianconeri, guadagna due calci d’angolo. Sul secondo, colpo di testa di Moras, Bianchetti non tocca il pallone che finisce sul destro di Cacciatore che non sbaglia e batte Storari da due passi: 0-1!
Solo tre minuti e la Juve pareggia: Tevez riceve, si allarga sulla parte destra dell’area di rigore e incrocia. 1-1!
Al 45′ Tevez sfiora il raddoppio con un destro a girare dal limite dell’area: la sfera colpisce entrambi i pali ma non entra in porta. Al 2′ di recupero ci pensa Llorente a portare in vantaggio i padroni di casa: cross di Vidal dalla destra, il basco vince la sfida con Moras e colpisce il pallone di testa, superando Rafael. 2-1 e ottimo esordio per lui!
Un altro minuto e l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi con la Juve in meritato vantaggio.
Gioca in offesa la Juve nei primi minuti della ripresa arrivando alla quindicesima azione offensiva. Al 7′ Bonucci salva il risultato: anticipa Jorginho a pochi passi da Storari. Pogba e Llorente tentano di allungare il vantaggio ma Rafael salva il risultato. Al 17′ è Pirlo a cercare il gol su punizione ma il difensore veronese non si fa sorprendere. Poco dopo, Pogba centra la traversa. Al 23′ Vucinic sostituisce Llorente che esce tra gli applausi. Tre minuti di gioco e i bianconeri rischiano a causa di una disattenzione in difesa, con disimpegno sbagliato di Ogbonna. Asamoah anticipa Cacia e allontana il pericolo.
In questa ripresa i bianconeri continuano a sprecare le palle: Pogba invece di concludere allarga sulla sinistra per Tevez con un’azione che termina con una nulla di fatto, poco dopo la conclusione di Isla su assist di Vucinic finisce sull’esterno della rete. Al 35′ Giovinco entra al posto di Tevez per venire atterrato subito dopo in area di rigore: l’arbitro lascia correre. La Juve continua a fare possesso di palla ma il Verona resiste. Gli ultimi istanti di gioco risultano essere molto fallosi, con le squadre ormai stanche. Dopo tre minuti di recupero, e un sussulto del Verona, arriva il triplo fischio: Juve-Verona chiude 2-1!
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Il derby giocato sul campo e sulle panchine, strategie e analisi di Roma-Lazio
Una domenica assolata, una capitale militarizzata e un Olimpico preso d’assalto da 50mila spettatori. Rispetto all’ultimo derby, quello che si è giocato il 26 maggio scorso, la squadra giallorossa ha cambiato molto l’assetto. Di quella formazione oggi giocheranno solo quattro giocatori, molto meno rimaneggiata invece la squadra biancoceleste con 8 giocatori in campi rispetto all’ultima sfida contro la Lupa. A godersi lo scontro anche il presidente americano della Roma, Pallotta, che come twitta la società è presente sugli spalti.
A sorpresa nella formazione giallorossa gioca Gervinho al posto di Ljacic. Nell’attesa, le telecamere entrano nello spogliatoio della Roma:
e poi in quelli della Lazio:
Negli spalti c’è anche da sottolineare la presenza di Prandelli, forse alla ricerca di giocatori da inserire… forse anche un occhio particolare a Francesco Totti, che fresco di un nuovo contratto, ritrovata la forma atletica e godendo della fiducia di Garcia, potrebbe davvero essere inserito, nonostante i suoi 37 anni, nella nazionale per il mondiale del Brasile.
Ma in curva invece si dà il via alla coreografia della Roma. I tifosi, vista anche la vetta della classifica che i giallorossi dopo tre giornate sono riusciti a raggiungere, hanno voluto ringraziare i propri giocatori con striscioni e colori degni da finale di campionato.
Prima però di dare il calcio d’inizio, l’arbitro, Gianluca Rocchi, che ha già diretto altre volte il derby capitolino, insieme ai giocatori delle due squadre ha fatto rispettare un minuto di silenzio per la morte del pilota di motonautica Zantelli.
L’inizio della gara non è dei migliori per i giallorossi che faticano a uscire e sono succubi, nei primi minuti, di una Lazio molto aggressiva. Molti gli errori da parte di entrambe le squadre nei primi minuti di gioco. Sia la Roma che la Lazio faticano a trovare i giusti equilibri in campo. Lanci lunghi, palloni persi e cross sbagliati. Al 13′ viene fischiato anche un fallo di mano a Totti e arriva, forse involontariamente, un colpo da Hernanes. Subito dopo è proprio il capitano giallorosso a entusiasmare gli spalti con un gran colpo di tacco peccato che i suoi compagni perdono la palla e regalano la rimessa dal fondo alla Lazio.
Dopo i primi 20′ minuti giocati su ritmi elevati da parte della Lazio, arriva il calo dei biancocelesti.
Intanto in rete continuano gli sfottò tra romanisti e laziali, se ne era accorta anche ieri Selvaggia Lucarelli che aveva postato:
Davvero finita l’estate, sono tornati i post dei tifosi
Una buona occasione per Lazio arriva al 25′ per fallo di De Rossi su Candreva che fa scaturire una punizione da buona posizione, ma sugli sviluppi è lo stesso Candreva a battere sulla barriera e l’occasione si trasforma presto in delusione per i tifosi laziali e in un sospiro di sollievo per i romanisti.
La Roma tenta una risposta, ma la squadra è visibilmente sotto pressione, più che da parte degli avversari sembra che a tagliare le gambe dei giallorossi siano le pressioni psicologiche e le aspettative che la dirigenza, l’allenatore e i tifosi si attendono. Quelle conferme che davvero possono oggi aprire la strada a un campionato fatto di risultati e speranze.
Così tra la tensione del gioco ci scappa anche il fallo di Strootman su Klose, e di nuovo la Lazio può usufruire di una punizione. Peccato che Gonzalez che riceve la palla e decide di tirare da fuori area, ma non inquadra bene la porta. Ancora nessun serio pericolo per la Roma.
Al 30′ la vera occasione gol della partita capita a Gervinho. L’ivoriano schiaccia di testa su un cross perfetto di Totti generato da calcio di punizione, ma sbaglia nonostante fosse in perfetta posizione. Forse tentare in questo caso il tiro non si è rivelata la scelta migliore, nei pressi vi erano diversi compagni che avrebbero potuto agevolmente infilare la palla in rete. Alla Roma però questa occasione serve per ritrovare la grinta e il coraggio per presentarsi sotto la porta avversaria.
Al 35′ arriva l’ammonizione per De Rossi, cinque minuti dopo anche Florenzi prende il cartellino giallo. La tensione nella squadra romanista è altissima e sembra che questo primo tempo sia davvero solo sofferenza per i giallorossi, incapaci di arginare ansia e preoccupazione.
Il primo tempo finisce quindi sullo 0 a 0. Ora la Roma avrà l’intervallo per cercare di riordinare le idee e la Lazio può archiviare i primi 45′ in cui ha fatto prevalere il suo gioco, non si è risparmiata ed è sempre stata attenta in difesa. Le occasioni sicuramente potevano essere di più da parte di entrambe le squadre, ma è pur sempre un derby, con i giallorossi in fuga per la vetta della classifica. Ora sarà Garcia che dovrà cercare di riportare le teste dei giocatori sul terreno dell’Olimpico e strapparle agli incubi di cui sono stati vittima nella prima parte di gara. Dall’altra parte il compito di Petkovic non è meno difficile: dovrà spronare i biancocelesti a giocare 45′ alla ricerca di una vittoria con una Roma che sicuramente cambierà volto nella ripresa.
Riprende la ripresa allo stadio Olimpico, ma ancora è la paura che domina in campo.
Al 46′ un brutto fallo su Totti costa l’ammonizione a Lulic. Sul calcio di punizione battuto dal capitano giallorosso, il colpo di testa di Pjanic non è certo pericoloso ed è facile preda per Marchetti. Il derby non decolla e Garcia sostituisce Florenzi con Ljajic. Subito si cambia passo e il derby cambia volto. Si fa insistente il pressing della Roma sotto la porta dei biancocelesti e al 56′ sul corner per la Roma battuto da Totti, la palla arriva a Pjanic che ottiene un altro calcio d’angolo. Due minuti dopo continua la serie dei calci d’angolo per la Roma, sintomo che la squadra sta ritrovando lo slancio che l’aveva caratterizzata nelle ultime gare. E questa volta è Hernanes che salva la porta mettendo in angolo un pericoloso tiro di Maicon. Sullo sviluppo, Cana si è aiuta un po’ troppo con le mani per fermare De Rossi, ma l’arbitro non vede nulla. La Roma alza il ritmo e per la Lazio iniziano i problemi.
E arriva immancabilmente, al 62′, il gol di BALZARETTI. E’ 1 a 0 per la Roma!
Un azione da vedere e rivedere. Sull’azione precedente al gol infatti aveva già tentato lo stesso Balzaretti su un cross di Totti da calcio d’angolo la rete, ma poi sulla ribattuta Ljacic non aveva insaccato per un pelo. Ne è scaturito un altro calcio d’angolo battuto da Totti e questa volta Balzaretti al volo di sinistro ha segnato.
Al 67′ c’è la ricerca del raddoppio con Ljajic che tira in porta con un destro a incrociare, ma nessun pericolo in questo caso per Marchetti. La Lazio perde la testa, il tecnico corre ai ripari e sostituisce Cavanda con Floccari. ma la Roma ormai ha cambiato passo e spaventa i biancocelesti, così che Cana è costretto al fallo su Gervinho in accelerazione e viene ammonito.
Al 72′ premono ancora i giallorossi con De Rossi che ci prova di testa su calcio di punizione battuto da Totti per il fallo su Gervinho. Marchetti è bravo a salvare la situazione. Grande azione di Gervinho in contropiede, al ’76, peccato che poi sbaglia clamorosamente la conclusione. Intanto nello stadio i cori dei romanisti sono alti ormai al cielo. Ancora cambi per Petkovic che tenta il tutto per tutto. Costretto prima a mandare in campo Dias per Ciani e poi sceglie Hernanes al posto di Ederson.
La timida reazione della Lazio è al 79′ quando Klose prova a girare per Floccari in area giallorossa, ma De Sanctis arriva sul pallone. Ormai per la Roma sembra tutto facile, deve solo far passare il tempo e stare attenta alla propria rete. All’81’ c’è anche l’espulsione per Dias, che era appena entrato. Rocchi ha interpretato come interruzione di una chiara azione da gol il fallo commesso su Totti. Tra le polemiche e le proteste il finale del derby. Sul calcio di punizione scaturito dal fallo da esplusione, Ljajic tira benissimo, ma Marchetti c’è e salva in corner. Buona azione di Maicon, ottimo in questa gara, che al 87′, serve in area Gervinho che non se la sente di tirare e passa a De Rossi, alla fine i giallorossi trovano solo un calcio d’angolo. Affanno su affanno per la Lazio che colleziona falli su falli stavolta è ancora Cana su Maicon, con un abbraccioche di affettuoso non ha nulla a essere ripreso dall’arbitro. Al 90′ entra Borriello per Totti che riceve l’ovazione del pubblico. E al 92′ in pieno recupero ancora un miracolo di Marchetti su Borriello di testa.
Rigore per la Roma, ben oltre il tempo regolamentare, per un fallo di Ledesma su Ljajic. E’ lo stesso LJAJIC che mette in rete la realizzazione del penalty.
Sul finale, al 94′, di rabbia Klose insacca, ma il gol è annullato per evidente fuorigioco.
Il fischio finale arriva per salvare i biancocelesti dal terzo gol!
Un secondo tempo, in cui la Roma si è lasciata alle spalle l’ansia e la paura. Sicuramente nello spogliatoio Garcia ha trovato le giuste parole per far entrare una squadra che neppure lontanamente era riconoscibile da quella che aveva giocato i primi 45′. Così i giallorossi hanno costruito azione dopo azione contro una Lazio che ha fatto più che dignitosamente la sua partita, peccato che non abbia trovato la rete. Per i tifosi romanisti oggi è il giorno per sognare e sperare davvero che questo campionato li veda protagonisti come non avviene da qualche anno.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Passeggero scoperto in treno senza biglietto: reagisce aggredendo i dipendenti
Un convoglio stava partendo dalla stazione di Sarno, nel Salernitano, quando due dipendenti dell’ex Circumvesuviana sono stati aggrediti, sia verbalmente che fisicamente. Mancava poco alle 20 quando, alla partenza dell’ultima corsa verso Napoli, macchinista e capotreno di un convoglio hanno subito la violenza di una persona sorpresa sprovvista di biglietto. Il personale Eav di turno aveva chiesto all’uomo di esibire il biglietto, dopo averlo redarguito per gli scarti di cibo che aveva gettato a terra e perchè teneva i piedi appoggiati sui sedili. Essendo il passeggero sprovvisto del ticket, capotreno e macchinista hanno invitato l’uomo a scendere dalla carrozza ma questi, che doveva raggiungere la fermata successiva di San Valentino Torio, ha aggredito il macchinista e ha inveito contro il capotreno. I due hanno quindi richiesto l’intervento della polizia mentre il passeggero, sceso dalla carrozza, ha continuato a minacciare i dipendenti Eav e ha preso a pugni i vetri dei finestrini. Alla fine è stato identificato dalla polizia. Gennaro Conte, del sindacato Orsa, afferma: “Purtroppo questo è solo l’ennesimo di una serie di episodi quotidiani che si verificano per la mancanza di controlli. I dipendenti Eav sono costretti a fare i conti con persone abituate purtroppo a vivere ai limiti della legalità”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Dopo il matrimonio la tragica scomparsa: muore il nonno di Belen
Belen dal matrimonio al lutto in appena 24 ore. E’ stata la stessa showgirl ad annunciarlo su Instagram postando un messaggio in sua memoria: “Grazie per avermi insegnato a vivere questa vita, a combattere e lottare per tutto ciò che volevo. Tu e la nonna mi avete insegnato l’amore e oggi ne faccio tesoro di tutti i tuoi insegnamenti. Sarai per sempre a farmi compagnia, non ti vedo ancora ma ti sento nel aria. Ti amo e un giorno ci troveremo tutti insieme la su Belen”. Il Nonno aveva 74 anni ed era malato di cancro e non aveva preso parte al matrimonio della nipote che si è svolto venerdì scorso. Intervistata da Silvia Toffanin per ‘Verissimo’, alla vigilia delle nozze Belen aveva detto di essere molto legata al nonno e di voler portare al più presto il piccolo Santiago in Argentina per conoscerlo. Non c’è stato il tempo.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Esondazione nel Catanese: si cerca un disperso
L’esondazione del torrente Platani avvenuta ieri sera ad Aci Catello, come riferiscono testimoni, ha trascinato via un 53enne dipendente del Tribunale di Catania che risulta tutt’ora disperso. Lo scooter dell’uomo è stato trovato durante le ricerche scattate dopo che due coppie di giovani, che erano vicino al torrente e che erano dentro due auto travolte dall’acqua arrivata all’improvviso, hanno lanciato l’allarme. Due di loro sono stati estratti da una delle vettura da soccorritori, dopo di che, assieme, hanno riferito agli investigatori di avere “visto un ragazzo su uno scooter trascinato dall’acqua” verso la vicina foce. Anche i sommozzatori e i pompieri hanno partecipato alle ricerche che sono ripartite all’alba di oggi in contrada Anzalone di Capo Mulini, frazione marinara di Acireale. Alle ricerche partecipano anche carabinieri di Catania, agenti del commissariato di Acireale e polizia locale. Sulla vicenda il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, ha aperto un’inchiesta conoscitiva, delegando il fascicolo al sostituto Agata Consoli.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Inter incontenibile: travolge il Sassuolo per 7 a 0!
Al Mapei Stadium di Reggio Emilia va in scena l’anticipo domenicale tra Sassuolo e Inter. Queste le formazioni:
SASSUOLO(4-5-1): Pomini; Gazzola, Rossini, Acerbi, Ziegler; Kurtic, Magnanelli, Chibsah, Schelotto, Missiroli Floro Flores. Allenatore: Di Francesco.
INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio. Allenatore: Mazzarri.
Già al 3′ minuto l’Inter dimostra il desiderio di vittoria, con Guarin che tenta subito il tiro in porta, anche se la conclusione è debole. Il Sassuolo prova a salire ma al 7′ i nerazzurri rompono gli indugi: Palacio porta la sua squadra in vantaggio: 0-1!
Gli emiliani ci mettono del tempo a reagire, e bisogna attendere il 18′ per la prima sortita offensiva con Floro Flores che ci prova di testa, ma è troppo alto. Quattro minuti, e Taider sigla il suo primo gol in nerazzurro: 0-2!
E se al 28′ Floro Flores ci prova dal limite con Handanovic che blocca senza problemi, al 33′ sembra la partita possa chiudersi: autogol di Pucino che porta il risultato provvisorio sullo 0-3! Il Sassuolo gioca male contro un’Inter che non lascia tregua. Al 41′ arriva una percussione in solitaria di Guarin che si fa oltre metà campo da solo: questa volta la difesa emiliana si salva. Dopo un minuto di recupero, le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0-3.
Alla ripresa il Sassuolo sembra più determinato ma già al 7′ l’Inter parte in contropiede e Alvarez realizza il quarto gol per i nerazzurri: 0-4!
Al 12′ sono gli emiliani a diventare pericolosi: cross di Ziegler e Zaza di testa impegna Handanovic che però controlla la palla. Sei minuti di gioco e Milito va a sua volta in gol: 0-5!
Dopo 25 minuti dall’inizio della ripresa, il Sassuolo è diventato una squadra inesistente mentre i nerazzurri si portano sullo 0-6 al 29′ con un bel tiro a giro di Cambiasso.
Al 31′ Floro Flores, il migliore tra gli emiliani nel primo tempo, lascia il campo per campri e l’Inter ormai sembra limitarsi a tenere in gioco la palla per non infierire ulteriormente. Al 37′ però Milito decide di realizzare la sua personale doppietta: e siamo allo 0-7!
A quattro minuti dal termine dell’incontro, è Alvarez che sfiora la sua personale dippietta. L’Inter sale a 10 punti in classifica: 3 vittorie e 1 pareggio per gli uomini di Mazzarri. L’esordio “indonesiano” dei nerazzurri non poteva andare meglio!
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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La mannaia sprezzante del Pdl su Saccomanni scalfirà l’Italia?
Non è certo un Maurizio Gasparri con la sua aria sprezzante che può con slogan e attacchi personali impensierire un governo che sembrerebbe riuscire a passare indenne anche la decandenza di Berlusconi, ormai sembra quasi inevitabile, quanto avverrà. Se Saccomanni lascia i problemi dell’Italia aumenteranno e saranno gli stessi elettori, soprattutto quelli del centrodestra a capire l’errore che si sta compiendo, con aut aut, minacce e clima da campagna elettorale indegna di ogni democrazia che si rispetti.
Il vicepresidente del Senato lancia la sua mannaia: “Saccomanni fa fatica a gestire una situazione economica complessa che richiede ben altro spirito di iniziativa e maggiore capacità di visione. Penso da tempo che altre scelte per il ministero sarebbero migliori. A partire da una diretta responsabilità di Letta in materia economica” e poi aggiunge “le minacce di Saccomanni non fanno paura a nessuno”.
Forse spera che quelle del Pdl invece facciano tremare il Pd e le larghe alleanze?
Gasparri confusamente e genericamente rilancia “abbiamo indicato coperture per oltre dieci miliardi di euro, che coprono largamente la cancellazione dell’Imu sulla prima casa e il blocco dell’Iva. Forse perfino Saccomanni sa che se l’Iva aumentasse le entrate dello Stato diminuirebbero. Insomma se non se la sente lasci. E le prevedibili liturgiche dichiarazioni di sostegno che arrivano scontate non lo illudano. Un cambio all’Economia è auspicato da tutti, a destra e a sinistra. Ne ho personale riscontro da mesi. E allora meno Imu, stop all’Iva e meno Saccomanni. Non è una ricetta risolutiva, ma attenua i mali”.
A questo punto però le dimissioni del Ministro dell’economia sono sul tavolo.
Così è costretto a intervenire il presidente del Consiglio, Enrico Letta, che avrebbe espresso, secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, la “vicinanza e piena sintonia” a Saccomanni e avrebbe aggiunto che “i margini per soluzioni di politica economica ci sono”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Incidente mortale sulla statale del Brennero: perde la vita un poliziotto
E’ stato fatale un sorpasso in moto al 26enne Andrea Battaglia, poliziotto di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Il giovane si è schiantato contro un’automobile in fase di sorpasso sulla statale del Brennero, vicino a Colle Isarco. L’incidente è avvenuto ieri sera e l’agente della Questura di Bolzano, in servizio da tre anni al commissariato del Brennero, è morto sul colpo. Nello scontro sono rimasti coinvolti anche due veicoli e sono tre le persone ferite. Non sono ancora però chiare le circostanze dell’incidente.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Il video di Jovanotti in Brasile e la musica di Rock in Rio
Ieri sera Lorenzo Jovanotti si è potuto esibire in Brasile in uno dei festival più importanti del mondo: Rock in Rio. Come egli stesso ha twittato nei giorni scorsi:
“Esserci è veramente una bella storia. Quello è il festival”.
Un successo mondiale, dovuto a una stagione al top portata avanti con un tour #lorenzoneglistadi, che ha fatto registrare un sold out continuo e una qualità di suono che difficilmente si riesce ad apprezzare in Italia.
“Backup”, il suo album, è in classifica da ben 41 settimane, e cioè dalla sua data di uscita a novembre 2012, ed è recentemente tornato a essere primo in classifica per le vendite.
AL concerto brasiliano ha potuto confrontarsi con star di livello internazionali come Beyoncé , Metallica e Muse e con un pubblico musicalmente esigente come quello brasiliano.
Per il 26 settembre è prevista l’uscita dell’album fotografico “Ti porto via con me – Backup tour Lorenzo negli stadi”, edizione ISBN, che contiene gli scatti del suo fotografo ufficiale Michele Lugaresi, detto Maikid, una sorta di diario fotografico delle esibizioni live con cambio di prospettiva: non solo il palco, ma anche il pubblico che da sempre segue e sostiene Lorenzo.
Oltre alle foto e ai testi dell’album, il volume riporta anche gli appunti che Jovanotti ha preso sul suo immancabile taccuino e che ripercorrono le tappe più emozionanti del tour.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Fiaccolata contro le ecomafie: sui manifesti, le foto dei bambini vittima del cancro
Ad Acerra, in provincia di Napoli, si è tenuta una fiaccolata ieri sera, contro l’ecomafia e per la bonifica del territorio. A scendere lungo le strade, oltre cinquemila partecipanti, anche se la prefettura parla di tremila. Persone comuni, che vivono quotidianamente la situazione dell’hinterland napoletano e casertano, quella paura per un inquinamento che troppo spesso non lascia scampo. Tra gli altri, le madri dei bambini vittime del cancro, con le immagini dei loro piccoli che ormai non ci sono più: le foto di queste donne sono finite su una miriade di cartoline che verranno inviate a Napolitano. Pina Leanza è accanto alla foto della sua Tonia, morta sei mesi fa per un “medulloblastoma”. E’ la donna a raccontare: “Tonia ha lottato per quattro anni e mezzo. Io ho imparato a lottare da lei anche per gli altri bimbi”. Marzia Raccioppoli, di Casalnuovo, ha testimoniato la tragedia che ha travolto suo figlio Antonio, 9 anni, ucciso da un “glioblastoma”. “Un male in prevalenza causato dall’inquinamento ambientale”. La manifestazione ha visto la partecipazione di persone che non vogliono più avere paura e che si sono fermate davanti a un palazzo di proprietà di una nota famiglia di imprenditori dello smaltimento dei rifiuti, condannati in primo grado per aver seppellito nei terreni della provincia di Napoli i veleni delle fabbriche del Nord. E’ stato qui che i partecipanti al corteo hanno posato una candela per ogni morto di tumore. Al suono di canzoni tristi, poi la marcia è ripresa per raggiungere, qualche chilometro più avanti, il cimitero locale.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Formazioni per Roma-Lazio
A poche ore dal 139esimo derby della Capitale c’è il toto formazioni per Roma e Lazio, mentre a Roma la tensione aumenta, i cori nelle strade aumentano e le forze dell’ordine sono impegnate a evitare gli scontri. Ecco le formazioni più probabili che oggi scenderanno in campo:
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi,Totti, Ljajic
A disp.: Lobont, Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Jedvay, Dodo, Torosidis, Taddei, Marquinho, Caprari, Gervinho, Borriello
All: Garcia
Indisponibili: Destro, Bradley
Lazio (4-4-1-1): Marchetti; Konko, Ciani, Cana, Cavanda; Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Lulic; Candreva; Klose
A disp.: Berisha, Strakosha, Novaretti, Vinicius, Dias, Crecco, Onazi, Floccari, Keita, Ederson, Tounkara.
All.: Petkovic
Indisponibili: Radu, Biava, Biglia
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/22/formazioni-per-roma-lazio/
Delitto di Udine: il killer avrebbe potuto uccidere ancora
Secondo il Gip Paolo Lauteri, Nicola Garbino, il killer di Silvia Gobbato, poteva uccidere ancora. Per l’uomo, che assistito dall’avvocato Manlio Bianchini ha confermato davanti al Gip e al pm Marco Panzeri quanto già riferito in precedenza agli inquirenti, è stato convalidato l’arresto. Stando a quanto ha raccontato, l’intenzione era di rapire Silvia minacciandola con un coltello per poi chiedere un riscatto. La donna ha però reagito tentando di resistere e per questo lui l’ha colpita con oltre 12 coltellate. Garbino avrebbe anche messo una mano sulla bocca dell’avvocatessa per tentare di zittirla, ma lei ha ugualmente gridato: “Ho pensato che con tutto quel rumore potesse sopraggiungere qualcuno, ho pensato di scappare ma all’improvviso l’ho colpita con una coltellata, credo alla pancia. L’ho quindi colpita con altre coltellate, non ricordo né il numero delle coltellate inferte, penso comunque una decina, né l’esatta ubicazione dei colpi”. L’uomo è quindi fuggito quando ha sentito il rumore di qualcuno che si avvicinava: “Ero convinto, però, che sarei stato preso dai carabinieri. Per tornare verso la macchina mi sono diretto di nuovo verso il luogo del delitto, ma a un certo punto venni bloccato da un agente della municipale di Tavagnacco”. L’agente l’ha invitato a tornare sui suoi passi, essendo la zona presidiata dalle forze dell’ordine. E’ allora che Garbino ha chiesto al vigile un passaggio in auto “per tornare verso il parco del Cormor”, in direzione del cimitero, “dove avevo lasciato la macchina”. Essendosi visto negare il passaggio, ha quindi percorso a piedi un tratto della tangenziale. “Sono passato anche davanti a un distributore di benzina, pensavo di essere stato ripreso dalle telecamere”. Considerata l’efferatezza del crimine, secondo il giudice Lauteri esiste un concreto rischio di reiterazione. Nel dispositivo si legge: “L’omicida agisce andando al di là di quelle che sono le inibizioni tipiche del vivere civile e una volta infranta, questa barriera rischia di non costituire più quell’ostacolo che poteva rappresentare prima. In termini tecnico-giuridici è chiara la configurazione di un pericolo di ricaduta”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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La bomba dell’Iva è innescata? Saccomanni pronto alle dimissioni.
I conti non tornano e il ministro dell’Economia reagisce alle pressioni di Pdl e Pd. Servono 1,6 miliardi di euro per rientrare nei limiti del 3% sforato per l’abolizione dell’Imu dalla prima casa. Al Corriere della Sera, Fabrizio Saccomanni ha dichiarato:
“Gli impegni vanno rispettati, altrimenti non ci sto”.
La tregua va trovata e un piano va prospettato con la legge di stabilità che si dovrà presentare entro il 15 ottobre. Per agire i tempi sono stretti e quel 1,6 miliardi preoccupa. Si stanno vagliando una serie di privatizzazioni, ma anche qui si deve avere una stabilità di governo che sembra mancare. Così Saccomanni avverte:
“io non mi metto alla disperata ricerca di un miliardo se poi a febbraio si va a votare. Tutto inutile se una campagna elettorale è già iniziata”.
Il governo è al termine e la bomba è stata innescata?
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Disabile in classe e i genitori ritirano i figli
A nord Italia, i genitori avevano deciso di ritirare i figli dopo aver saputo che vi erano alcuni ragazzi stranieri in classe, al sud i famigliari dei bambini della Gennaro Sequino, scuola a nord di Napoli, ritirano i figli da scuola perché in classe c’è un disabile. Padri e madri si sono recati nei giorni scorsi dalla direttrice dell’istituto e hanno chiesto il nullaosta per il trasferimento dei figli in altre sezioni, dove non fossero presenti bambini affetti da autismo. Richieste che sono state respinte dalla dirigente scolastica Maria Loreta Chieffo che però alla fine ha dovuto cedere al trasferimento degli alunni in altre scuole del territorio. I ragazzi che hanno lasciato al scuola sono stati al momento 6 su 20, ma molti sono pronti a fare nuove richieste.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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10 anni regalati alla mafia!
La mafia poteva essere sgominata 10 anni fa, ma c’è chi bloccò le indagini. Lo denuncia un ex poliziotto, Piero Ferro, che con altri colleghi era pronto a mettere la parola fine… ma fu fermato!
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Il clown che tenta di rapinare una cartoleria… con una pistola giocattolo
Erano quasi le 18.30, sabato, quando un giovane uomo, che indossava un’ampia felpa marrone scuro con il cappuccio tirato fin sopra la testa e con una maschera da pagliaccio a coprirgli il viso, è entrato nella cartoleria-tabaccheria “Mille idee” a Monselice, in provincia di Padova. Fausta Fortin, la titolare, e la cognata, che dà una mano con l’attività, si sono viste puntare addosso la pistola mentre il clown intimava loro di consegnargli l’incasso. “Dammi tutti i soldi!”, ha detto alla titolare in un italiano che non mostrava accenti riconoscibili. La donna però ha risposto con un secco “Non ci penso nemmeno. Adesso chiamo i carabinieri”: si era infatti accorta che l’arma era un giocattolo. A quel punto il clown, spaventato all’idea di vedersi piombare in negozio le forze dell’ordine, ha preferito darsi alla fuga.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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I centri per rifugiati preda della criminalità organizzata: prostituzione e droga
La denuncia viene dall’associazione Arci che ha raccolto diverse testimonianze dei migranti che vivono nella struttura di Castelnuovo di Porto vicino a Roma. Come scrive il Fatto Quotidiano
“Sono ammucchiati in stanzoni. Donne e uomini si prostituiscono mentre nel letto a fianco dormono i bambini arrivati qui con le loro famiglie. Alcune Ragazze escono dal centro la notte e ritornano al mattino. I clienti le attendono all’uscita”, racconta Claudio Graziano, coordinatore nazionale dell’Arci. I migranti che fuggono da guerre, dittature, persecuzioni e arrivano stremati in Italia dovrebbero trascorrere nel centro 35 giorni, il tempo di venire identificati e di ottenere lo status di rifugiato. La loro permanenza, invece, può durare anche più di un anno.
Molti hanno già contratto un debito per venire in Italia e il costo del “viaggio della speranza” deve essere pagato, così vengono avvicinati dalla criminalità organizzata che sa dove reclutare i propri uomini: sempre tra i più disperati. Il tutto avviene nel centro per rifugiati, il centro che dovrebbe accoglierli, il centro che dovrebbe proteggerli. Quanto costa un rapporto sessuale, lo racconta sempre il Fatto Quotidiano:
Un rapporto sessuale all’interno del centro costa venti euro, accusa l’Arci. “C’è chi si prostituisce volontariamente. Al mese ogni migrante riceve solo 75 euro. Anche se i rifugiati hanno diritto a vitto e alloggio, è quasi impossibile sopravvivere in queste condizioni. Durante la giornata sono liberi di uscire ma devono rientrare la sera”, conclude Graziano
I migranti quindi hanno la possibilità di uscire durante il giorno, ma di notte dovrebbero essere all’interno del centro. Chi li controlla? Chi protegge? Se non siamo in grado di dare un esistenza dignitosa a queste persone perché li condanniamo all’emarginazione e alla criminalità? Non sarebbe più giusto interessare la comunità internazionale piuttosto che accogliere chiunque voglia sbarcare sulle nostre coste per poi, in alcuni casi, ridurlo a schiavo del sesso o spacciatore di droga?
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Cristiano Doni denunciato: ha aggredito un paparazzo
Stava passeggiando in centro a Bergamo con la sua famiglia Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta, quando ha notato che un paparazzo lo stava immortalando. L’ex centrocampista, tornato in città dopo mesi di lontananza, non è riuscito a trattenersi e ha dato il via alla lite che ha coinvolto un fotografo dell’agenzia Fotogramma, al servizio del Corriere. Il paparazzo è stato strattonato e minacciato da Doni che voleva farsi consegnare la scheda di memoria con le immagini. L’ex bomber è poi stato denunciato ai Carabinieri.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Una supertestimone: “Anch’io ho rischiato di morire per colpa di Pizzicolo”
Gli investigatori della questura di Lodi avrebbero ricevuto la denuncia di una donna che avrebbe riferito: “Anche io ho rischiato di morire per colpa di Pizzocolo”. L’uomo è accusato dell’omicidio della 18enne romena Lavininia Ailoaiei. Sull’identità della donna gli inquirenti, che non confermano neanche la sua esistenza, viene mantenuto il più stretto riserbo. Si viene così intanto rafforzando la pista del serial killer mentre continua a pieno ritmo l’analisi dei filmati salvati nei computer del killer. Pizzocolo aveva realizzato, con l’ausilio di telecamere nascoste nelle stanze di alcuni motel della Lombardia, numerosi filmati pornografici girati da Pizzocolo. Resta ancora il mistero sul giro vorticoso di denaro sui conti del ragioniere mentre si continua a seguire la pista del regista di “snuff movies”, film nei quali viene ripresa la morte in diretta. Gli inquirenti hanno ricostruito decine di serate passate dal killer nei motel tra le province di Lodi, Milano, Cremona e Varese.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Nairobi: continua l’orrore
E’ assediato da un gruppo armato da oltre 20 ore il centro commerciale Westgate Mall di Nairobi dall’interno del quale si sono uditi provenire colpi d’arma da fuoco, come hanno riferito testimoni. Imprecisato il numero di ostaggi detenuto mentre, nel frattempo, sul luogo sono arrivati dei rinforzi dell’esercito con caschi e giubotti antiproiettile, alcuni con dei lancia granate. La Croce Rossa ha intanto reso noto il nuovo bilancio provvisorio dell’attacco al centro commerciale: si tratta di 43 morti e 200 feriti.
Gli integralisti somali Shabaab hanno rivendicato su twitter l’attacco: “L’attacco al #WestgateMall – recita il testo – è soltanto una piccolissima frazione di quello che i musulmani somali hanno sofferto per mano degli invasori kenyiani”. “I mujaheddin che oggi sono penetrati a Westgate», il centro commerciale di Nairobi assaltato da un gruppo armato, “hanno ucciso più di cento infedeli kenyani e la battaglia prosegue”, hanno affermato i ribelli. “Solamente gli infedeli sono stati uccisi”, proseguono gli jihadisti, mentre “tutti i musulmani presenti sul posto” sono stati risparmiati e “scortati fuori dal centro dai nostri mujaheddin prima che iniziasse l’attacco”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 22, 2013
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
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