Il primo anticipo della 23a giornata di Campionato vede la Fiorentina, reduce dalla peggior prestazione stagionale in quel di Cagliari, ospitare l’Atalanta che arriva carica dei tre gol rifilati al Napoli. Se Montella vuole conquistare l’accesso alla Champions League ha un unico risultato valido: la vittoria contro i nerazzurri. Ma i viola devono fare i conti con la mancanza di Hegazi, Gomez, Rossi, Tomovic, Ambrosini, Aquilani e Rebic. Montella schiera Neto in porta; difesa a tre con Diakitè, Savic e Compper; a centrocampo Cuadrado a destra, Vargas a sinistra, Pizarro in regia affiancato da Anderson e Borja Valero; davanti Ilicic alle spalle del centravanti Matri. Da parte sua, oltre agli infortunati di lungo corso Bellini e Livaja, Colantuono dovrà fare a meno del giovane Baselli, infortunato. Il tecnico schiera Consigli in porta; in difesa Benalouane, Stendardo, Yepes (che vince a sorpresa il ballottaggio con Lucchini) e Del Grosso; a centrocampo Raimondi e Bonaventura esterni, Cigarini e l’ex Migliaccio al centro; in attacco Moralez alle spalle di Denis. La partita si sblocca al 15′ quando Cuadrado viene messo giù da Del Grosso e i viola guadagnano un calcio di punizione da posizione interessante: gran sinistro a giro di Ilicic, l’angolo è buono, Consigli parte in ritardo e il pallone si infila in porta: 1-0!
Nei primi 45′ la Fiorentina crea 2-3 nitide palle-gol, l’Atalanta ha però reagito subito e dopo la rete dello svantaggio ha attaccato con continuità creando qualche problema a Neto. Al 36′ della ripresa Cigarini stende Mati Fernandez con un brutto sgambetto e si prende il secondo cartellino giallo, Atalanta in dieci. Il raddoppio dei viola arriva al 41′ quando gli uomini di Montella recuperano palla sul calcio d’angolo per l’Atalanta e lanciano in contopiede Wolski che, scattato in posizione regolare ma al limite del fuorigioco, entra in area, evita un avversario e beffa Consigli in uscita: 2-0!
Dopo tre minuti di recupero, Guida fischia tre volte: partita vivace al Franchi dove i viola si riscattano dalla sconfitta in terra sarda.