Il domani non muore mai: Alfano e la sua missione impossibile

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Alfano ci prova ancora e spera che il domani non muoia mai, anche se il suicidio del suo partito è tangibile e la missione più che impossibile sembra irreale. A mezzanotte passata abbondantemente lo si vede uscire da Palazzo Grazioli, un colloquio rapido con il Cavaliere e nessuna dichiarazione rilasciata. Poi arriva l’indiscrezione che ci sarebbe stato un tentativo estremo… ma ci sono poche possibilità che sia andato a buon fine! Ora c’è la notte davanti e si spera che il futuro dell’Italia non muoia domani.

Intanto da Bruno Vespa arrivano due messaggi di tre ministri che vengono lasciati anonimi ma che parlano di un passaggio “drammatico come un divorzio”, “si va verso la scissione”, “situazione drammatica”!

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Raptus omicida che finisce in suicidio

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A Caltagirone, in provincia di Catania un uomo di 67 anni ha ucciso la moglie, ha tentato di sparare anche i figli ferendo gravemente il figlio 44enne e in modo non grave la figlia di 45 anni. L’uomo si è poi tolto la vita suicidandosi con un altro colpo di fucile. Ancora non si conoscono i motivi che hanno spinto l’uomo a tentare di sterminare la famiglia.

Il Cavaliere dà i numeri… della sfiducia! Tutta colpa del “figlio ribelle”

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Dilaniato!!! Diviso nell’affetto e nel partito, quasi un lutto! Nella drammatica notte Berlusconi ha da elaborare anche il distacco da suo delfino. Esausto dopo una giornata di tensione e impegnato a contare, il Cavaliere dà i numeri della sfiducia.

Giovanardi ha infatti affermato “Abbiamo i numeri, siamo anche più di 40, e siamo fermi nel voler mantenere l’equilibrio di governo. Per questo voteremo la fiducia. Il problema dei numeri al massimo è degli altri”.

E poi spunta l’ipotesi “complotto” che sfinisce il Cavaliere: “Si sono messi d’accordo sin dal primo momento”.

Nella mente di Berlusconi inizia a farsi spazio l’idea che, come dichiarato in un telefonata con un suo fedelissimo parlamentare, Napolitano sia intervenuto a fare pressioni sul Csm, poi c’è lo spettro che Letta e Alfano si siano messi d’accordo, che le colombe abbiano “deviato” il suo pupillo e lo abbiano attirato nella trappola. Forse in queste ore chissà quanti altri complotti stanno affollando la mente di Berlusconi. Forse ci sono più complotti che numeri!!!

Il western perde il suo eroe: addio a Giuliano Gemma

giuliano-gemma-morto-tuttacronacaPiange il mondo del cinema per uno dei suoi grandi protagonisti che ci ha lasciati. Giuliano Gemma, coinvolto in un incidente stradale, nonostante i soccorsi non ce l’ha fatta. L’attore era a bordo della sua auto a Cerveteri quando ha avuto un frontale con un’auto che sopraggiungeva dalla direzione opposta. Immediatamente trasportato all’ospedale di Civitavecchia, le sue condizioni erano subito apparse critiche. Altre due persone sono rimaste ferite, in modo più lieve, nell’impatto: un uomo e suo figlio.


Giuliano Gemma era nato a Roma il 2 settembre del 1938 salvo poi trasferirsi a Reggio Emilia con la famiglia: farà ritorno nella Capitale nel 1944 e proprio nella Città Eterna, mentre gioca in un prato, resta coinvolto in un incidente che avrà enorme influenza nella sua vita: scoppia accidentalmente un ordigno bellico alcune ferite resteranno visibili sul suo zigomo, rendendo così inconfondibile lo sguardo di Ringo. E’ proprio quello sguardo a renderlo l’interprete perfetto per i film spaghetti western, genere da lui molto frequentato. Ricordiamo, tra le altre, le pellicole “Una pistola per Ringo” e “Anche gli angeli mangiano fagioli”, quest’ultimo in coppia con Bud Spencer.

Ma prima di diventare un volto noto, e amato, Gemma imparò a conosce la vita del set lavorando come figurazione speciale o stunt-man a partire dall’età di 18 anni. Dopo le prime particine, iniziarono ad arrivare i primi ruoli da protagonista in svariati film di diverso genere, dal mitologico alla commedia. Suo primo ruolo è nel film “Messalina”. Sono cento i film da lui interpretati, tra cinema e televisione, spaziando dal dramma all’avventura ai film di mafia, dal genere cappa e spada ai polizieschi. Fino all’indimenticabile Generale dei Garibaldini nel «Gattopardo» di Luchino Visconti.

In seguito continuerà a frequentare generi diversi lavorando con grandi artisti italiani e internazionali, passando da “Speriamo che sia femmina” a “To Rome with love” e vivendo ancora esperienze televisive come con la fiction “Butta la luna”. Premiato con un David di Donatello, tre Premi De Sica e un Golden Globe, aveva appena ricevuto al Terra di Siena Film Festival il premio alla carriera come protagonista di “Deserto dei tartari”.

Appena è stata resa nota la scomparsa di “Ringo”, il web si è stretto in un abbraccio per un pezzo dell’Italia migliore che se n’è andata:

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Ma Giuliano Gemma non era solo una colonna, del nostro cinema: messaggi di cordoglio arrivano da tutto il mondo, man mano che viene diffusa la notizia.

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Rossoneri salvati da un rigore! Ajax-Milan 1-1

milan-ajax-tuttacronacaDopo il successo in casa all’esordio in Champions il Milan vola ad Amsterdam dove Allegri ritrova Balotelli e Montolivo. I rossoneri schierano un 4-3-1-2 con Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Constant; De Jong, Poli, Muntari; Montolivo; Balotelli, Robinho. L’Ajax di De Boer risponde con un 4-3-3 mandando in campo Cillessen; Van Rhijn, Moisander, Blind, Denswil; De Jong, Poulsen, Duarte; De Sa, Sigthórsson, Fischer.

milan-ajaxRitmi molto blandi in avvio di partita con l’Ajax che fa possesso di palla e si fa pericoloso al 9′ con un cross dalla destra che obbliga Abbiati a uscire con i pugni. Con i rossoneri ancora rinchiusi nella loro metà campo, al 18′ ci riprovano gli olandesi con un destro di Fischer dal limite: palla di poco a lato. Al 21′ mezzo pasticcio di Cillessen: il portiere per poco non serve involontariamente Montolivo. Ajax ancora pericoloso al 28′ dopo un disimpegno sbagliato da Zapata: salva Abbiati bloccando il pallone in uscita alta. Altri tre minuti e finalmente si vede il Milan: cross basso di Constant fermato da Cillessen in uscita bassa. Al 35′ punizione da posizione defilata per l’Ajax: l’estremo difensore rossonero devia in angolo. Al 42′ primo cartellino giallo del match: ammonito Constant per un fallo su De Jong. Dopo un minuto di recupero le squadre tornano agli spogliatoi: non si è visto nulla in questi primi 45′, con un Milan semplicemente assente.

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Al 2′ della ripresa Balotelli viene fischiato per fallo in attacco: in realtà l’attaccante rossonero l’aveva subito e non commesso. Al 4′ si fa pericoloso il Milan con un cross basso di Constant dalla sinistra e tiro di prima intenzione di Montolivo: ottimo Cillessen che non si fa sorprendere. Al 16′ ancora Ajax all’attacco con Sigthórsson che prova un colpo di testa: troppo centrale e Abbiati non ha problemi a parare. Al 17′ gran tiro di Balotelli, ammonito due minuti prima per un fallo sciocco a centrocampo, Cillessen devia sulla traversa con una parata fantastica. Al 22′ ancora pericoloso in area SuperMario, ma Blind riesce a chiudere in scivolata. Al 30′ buona opportunità per gli uomini di Allegri, ma Poli sbaglia il tocco in profondità. Ancora avanti i rossonori al 33′ con cross di Abate per Montolivo che però viene anticipato di poco. Allegri, a 10′ dalla fine, decide di mandare in campo Matri: esce Robinho. Al 39′ secondo cambio: fuori Poli e dentro Emanuelson. Ci prova ancora Balo al 40′: Cillessen respinge. Al 43′ va in gol l’Ajax: annullato all’Ajax per un fallo di mano di Schone! Respira di sollievo il Milan ma non dura molto: olandesi in vantaggio al 45′ grazie a Denswil sugli sviluppi di un calcio d’angolo! 1-0!

Al 1′ di recupero fallo di Van der Horn su Balotelli in area di rigore. SuperMario non sbaglia dal dischetto: 1-1!

Si sono giocate tutto negli ultimi minuti le due squadre: il Milan si salva grazie a un fallo in area che Balo non sbaglia!

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Crolla il Napoli a Londra: l’Arsenal vince 2-0!

arsenal-napoli-tuttacronacaSeconda sfida in Champions per gli uomini di Benitez in trasferta inglese. All’Emirates Stadium di Londra l’Arsenal di Wenger schiera un 4-3-2-1 composto da Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Flamini, Arteta, Ramsey; Ozil, Rosicky; Giroud. Il Napoli scende in campo con un 4-2-3-1, Benitez manda in campo Reina; Mesto, Britos, Albiol, Zuniga; Behrami, Inler; Callejon, Hamsik, Insigne; Pandev.

arsenal-napoliI primi minuti di gioco sono tutti per i padroni di casa con un Napoli che non rischia molto. Al 5′ Rosicky s’infila in area e prova la conclusione ma colpisce un difensore e la palla viene deviata in angolo. Tre minuti dopo però Ozil non sbaglia: btte Reina d’interno destro. 1-0!

Al 15′ Ozil si trasforma in assistman, mette in mezzo per Giroud che da due passi non sbaglia. 2-0!

Al 18′ provano gli uomini di Benitez a ripartire ma il primo tentativo di tiro in porta d’Insigne va alle stelle. Ci prova anche Britos di testa ma non riesce a inquadrare lo specchio. Al 25′ è ancora la squadra di casa  ad avanzare: cross dalla destra di Sagna, Mesto non ci arriva di testa e la palla arriva a Ramsey che prova il tiro ma va a sbattere su un difensore. Il Napoli non sa come gestire gli inglesi. Bisogna attendere il 40′ perchè Hamsik prova a fare tutto da solo in area, ma si allunga troppo il pallone e l’azione sfuma. Senza minuti di recupero le squadre tornano negli spogliatoi con un netto vantaggio dei Gunners. I partenopei non sono mai entrati in partita.

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Alla ripresa, al 3′ scontro a centrocampo tra Pandev e Arteta con il centrocampista dell’Arsenal che ha la peggio: va a bordo campo per ricevere riceve le cure del caso. Gli uomini di Benitez non riescono a inserirsi e tentano i tiri dalla distanza, ma senza esito. Il Milan è una squadra diversa in questo inizio di secondo tempo e si fa pericoloso in più occasioni. Al 6′ Balotelli batte una punizione che però viene deviata sopra la traversa. Sembra non trovarsi il Napoli di Benitez mentre gli inglesi si limitano a gestire il vantaggio. Al 16′ Insigne rientra sul destro e prova il tiro a giro ma la palla schizza alta. Nel frattempo l’allenatore spagnolo prova a cambiare le carte in tavola: fuori Pandev, dentro Mertens. Ci prova Zunigo ad accorciare le distanze al 22′: troppo alto il tiro. Altri quattro minuti e tenta il tiro da fuori anche Mertens: troppo centrale. Rischiano i partenopei al 31′: conclusione da distanza ravvicinata di Koscielny sul quale è pronto a reagire Reina. Si gioca il tutto per tutto Benitez: fuori Zapata, entra Callejon. Poco dopo esce anche Albiol, con un problema alla caviglia, ed entra Fernandez. Non ce la fa il Napoli di Benitez in terra estera: al triplo fischio l’Arsenal festeggia una vittoria conquistata nel primo tempo.

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Crozza e l’Alfango di Quentin Tarantini

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“Letta domani chiederà la fiducia in Parlamento. Farà vedere una foto di Renzi e dirà: Paura eh?!”. Così esordisce Crozza a Ballarò.

Ma l’argomento di oggi non poteva essere altro che Berlusconi: “Cicchitto lo ha sfidato! Per la prima volta in vent’anni! Ha alzato la voce e ha detto: Posso andare in bagno?”. Poi tra tante battute c’è anche: “Dai! Quando avevano promesso di andare via ho pensato ‘ce l’hanno fatta! Hanno dimezzato la metà dei parlamentari! Ed era anche la metà buona!”.

Ma ce n’è anche per il Pd: “Faranno la gara col Pd, io mi dimetto, io mi dimezzo lo stipendio, io mi trovo un lavoro! Seeeeh!”. E su Giovanardi: “Ti dà la stessa gioia di uno strappo sui pantaloni a un matrimonio. E’ elettrizzante come una caviglia in un tombino”. E per Marina Berlusconi: “Hanno raddoppiato anche i Berlusconi”. E sfotte Sallusti: “Come titolate domani? Il box del cognato di Cicchitto? Cicchitto ha fatto le scuole da Al Qaeda?”. Sallusti resta impassibile con lo sguardo serio. Sul finale c’è anche l’imitazione di Napolitano: “E’ con viva e vibrante indignazione che denuncio il falso! Io avrei fatto una telefonata per 200 milioni? Ma almeno 400, 500, mille!” Ma il finale è forse la parte meno divertente, visto il momento di crisi e di difficoltà, i cittadini sono infatti stretti intorno al Presidente che rappresenta l’ultimo baluardo di unità del Paese.

Il giallo della lettera scomparsa: De Gregorio non ha prove contro Berlusconi?

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“L’originale della lettera consegnata dall’allora console italiano Alessandro De Pedys a Sergio De Gregorio non si trova”. Così la Guardia di Finanza spiega di non aver trovato negli archivi del Ministero degli Esteri la lettera che incastrerebbe Silvio Berlusconi secondo quanto affermato da Sergio De Gregorio. Nella lettera ci sarebbero dovute essere le presunte pressioni di Silvio Berlusconi per bloccare la rogatoria nell’ex colonia britannica ai tempi dell’inchiesta Mediaset.

Lo scorso lunedì 30 settembre la Guardia di Finanza su richiesta dei pm milanesi Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, si è recata alla Farnesina per acquisire la documentazione sulla vicenda, e in particolare quella missiva non ancora trovata, di cui lo stesso De Gregorio aveva parlato lo scorso 10 settembre nel suo interrogatorio davanti ai due pm.

Durante le acquisizioni è però spuntata un’insolita e alquanto anomala lettera dei legali dei co-imputati cinesi di Berlusconi e Frank Agrama nell’inchiesta sui diritti tv, che venne inviata il 23 giugno 2008 all’allora ministro degli esteri Franco Frattini e che ora, assieme a tutte le carte raccolte la scorsa settimana, è depositata agli atti del processo Mediatrade a carico di Piersilvio Berlusconi, di Fedele Confalonieri, dello stesso Agrama e di altre persone. Il Cavaliere, invece, è uscito dal procedimento con un proscioglimento disposto al termine dell’udienza preliminare.

De Gregorio una ventina di giorni fa ha raccontato ai magistrati di Milano di “aver avuto” copia di quell’ “appunto” sulla richiesta di assistenza giudiziaria da De Pedys, durante la sua visita ufficiale a Hong Kong nel 2007. Appunto che ha consegnato agli inquirenti, i quali però una settimana fa sono andati a ‘caccia’ dell’originale.

Originale che non è stato trovato né, come si legge nel verbale della Guardia di Finanza, nella cassaforte della Direzione Generale del settore Italiani all’Estero e Politiche Migratorie della Farnesina, né nello speciale “armadio corazzato” in quanto, come ha spiegato un funzionario, non è da escludere che non fosse stato “protocollato ufficialmente” e quindi non “rinvenibile tramite i sistemi di protocollazione elettronica”.

Gli investigatori, però, durante la loro ‘visita’ negli uffici del ministero hanno acquisito altra documentazione inerente alla rogatoria a Hong Kong. E così, tra le carte, è spuntata l’insolita lettera dei legali dei coimputati cinesi di Berlusconi e Agrama nell’inchiesta sui diritti tv. Inchiesta per la quale l’ex premier è stato condannato definitivamente a 4 anni di carcere mentre per la rideterminazione al di sotto dei tre anni dell’interdizione dai pubblici uffici la Corte d’appello ha fissato l’udienza per il prossimo 19 ottobre.

Gli avvocati dei due cittadini di Hong Kong, nell’estate del 2008, scrissero all’allora ministro degli esteri Franco Frattini chiedendo di trasmettere, non appena l’avesse ricevuta, al collega della Giustizia Angelino Alfano una lettera del giugno del 2008 in cui si riferiva di una sorta di “controrogatoria”, con la quale la corte di Hong Kong voleva interrogare come testimoni i pm De Pasquale e Spadaro e i loro consulenti in merito a presunte irregolarità avvenute quando erano stati nell’ex colonia britannica per assistere alla rogatoria. La lettera è stata acquisita, mentre né Frattini né Alfano risultano coinvolti negli accertamenti della magistratura.

 

A Genova 90enne ritrovata morta con forbici nel collo

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Una donna di novant’anni, Giovanna Mauro, è stata trovata morta con un paio di forbici conficcate nel collo nella sua casa di via Copernico, nel quartiere di Borgoratti, dai suoi familiari che da qualche giorno non avevano più notizie. Al momento sono aperte tutte le ipotesi, dall’omicidio al suicidio. È intervenuta la polizia. Da una prima analisi la polizia ritiene che l’anziana conoscesse bene il suo assassino tanto da aprire la porta visto che non sono stati rilevati segni di scasso nè alla porta nè alle finestre. Si ritiene che l’omicidio sia stato consumato a scopo di rapina, ma non si escludono altre piste.

Cronos si mangia i suoi figli? Sms a Sallusti a Ballarò

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E’ arrivato un sms a Sallusti mentre era tra gli ospiti della trasmissione Ballarò. In tale sms ci sarebbe scritto che Berlusconi avrebbe ribadito la sfiducia al Governo Letta. Un attimo prima Cicchitto aveva appena enunciato i motivi per cui il centro destra italiano avrebbe domani votato in Aula la fiducia al governo in carica. Inoltre Sallusti ha affermato che “da vigliacchi hanno aspettato il momento di massima debolezza” per fare questa mossa di avvicinamento a Pd.

Cronos tenta di divorare i suoi figli?

E Twitter si scatena!!!

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La “raccolta dei voti”, uno a uno, per arrivare alla fiducia!

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Anche Formigoni aderisce e afferma: ”Sono pronto a votare la fiducia al governo Letta, insieme al segretario del Pdl Angelino Alfano” e poi sottolinea “si sta lavorando perché il gruppo di Forza Italia voti compatto la fiducia al Governo”, poi ha ripetuto: “Spero che il partito sia compatto su questo fronte, così da garantire la stabilità necessaria al Paese e la nascita di provvedimenti anti-crisi. Anche Berlusconi sta riflettendo su questo punto”.

Crollo delle vaccinazioni contro l’influenza a Milano: – 25%

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Arrivano i dati dell’Asl sulla campagna di vaccinazione antinfluenzale 2012 e i dati di Milano sono in caduta libera. Anche molti medici e infermieri che operano nelle strutture ospedaliere l’anno scorso hanno preferito non vaccinarsi, così come non lo hanno fatto alcuni malati cronici: il crollo registrato è stato del 25%. Ma anche tanti pensionati, gli over 65, hanno preferito non effettuare la profilassi, facendo registrare una copertura appena sopra il 41%, in calo di oltre 5 punti rispetto al 2011 dove si era registrata una copertura del 47% per la popolazione anziana.

Cosa ha indotto le persone ad allontanarsi dal vaccino?

Come riporta il Corriere della Sera di Milano:

Era il 5 novembre dell’anno scorso, quando Giorgio Ciconali, alla guida della Prevenzione dell’Asl di Milano, dichiarava pubblicamente le sue preoccupazioni: «C’è un’incognita sul numero di persone che deciderà di vaccinarsi, dopo il doppio scandalo del ritiro dei vaccini dal mercato (a metà ottobre l’azienda farmaceutica Crucell aveva deciso di non mettere sul mercato l’Inflexal V per motivi di sicurezza e il 24 ottobre, per la presenza di grumi nelle fiale, erano stati ritirati dal commercio su disposizione del ministero della Salute vaccini della Novartis, ndr). Bisogna sapere, però, che i vaccini sul mercato sono sicuri. Le categorie a rischio, dunque, non devono rinunciarci». Ma l’appello è caduto del vuoto. Il virologo Fabrizio Pregliasco ammette: «I dati dell’Asl sono preoccupanti, perché sottolineano la percezione sbagliata che troppi cittadini ormai hanno della vaccinazione, considerata a torto insicura e inutile».

Ma i medici di famiglia, che dovrebbero avere un ruolo strategico nella diffusione dell’antinfluenzale, attaccano: «Dopo la rimozione di Cristina Cantù dalla guida dell’Asl, a Milano non si è fatto più nulla per coinvolgerci nelle campagne di prevenzione – dicono Roberto Carlo Rossi e Ugo Tamborini del sindacato Snami -. Siamo stati anche puniti economicamente: il rimborso per la prestazione è passato da 10 a 6 euro. I risultati adesso sono sotto gli occhi di tutti». Da Emilio Didoné, sindacalista della Cisl pensionati di Milano, un richiamo agli ultra 65enni: «Proteggetevi contro l’influenza, non rischiate inutilmente».

Esplode una miniera in Germania: tre morti

esplosione-miniera-germania-tuttacronacaSi è verificata una violenta esplosione, oggi, nella miniera K+S di Unterbreizbach, in Turingia, a causa di una fuga di gas. In un primo momento tre minatori erano stati dati per dispersi, salvo poi trovarne i cadaveri. Altri quattro, invece, erano rimasti intrappolati ma sono stati tratti in salvo. Stando al portavoce della miniera, Michael Wudonig, al momento dell’esplosione, che ha creato una forte onda di pressione che è risalita attraverso il pozzo fino alla superficie, sette minatori si trovavano a circa 700 metri di profondità, e sono rimasti bloccati. L’esplosione era invece avvenuta a 900 metri di profondità. L’impianto di Unterbreizbach fa parte del gruppo Kali-Verbund an der Werra con diversi stabilimenti in Turingia (a est) e in Assia (a ovest).  Sempre secondo quanto riferito dal portavoce, la causa della sciagura è probabilmente una fuga di gas a seguito di una esplosione controllata per l’estrazione di potassio. La pressione sprigionata al momento dell’incidente è stata eccezionalmente potente e l’anidride carbonica, che può trovarsi nei sali di potassio, si è sprigionata nell’esplosione come una vera e propria detonazione. Le squadre dei vigili del fuoco dello stabilimento sono all’opera, mentre si è provveduto a sgomberare sia la miniera che gli impianti dei pozzi. L’esplosione non ha comunque distrutto gli impianti di trasformazione a cielo aperto e il cesto per il trasporto dentro e fuori il pozzo dei minatori funziona ancora. Per i residenti non sussistono pericoli.

“Io mi faccio portare in carcere solo da Calcaterra!”: la fiction invade la realtà

bocci-calcaterra-tuttacronacaIl Corriere della Sera racconta di uno strano episodio occorso a Napoli, dove una 25enne, A.M., ha urlato “Io mi faccio portare in carcere solo da Calcaterra!” ai poliziotti che l’avevano fermata ai Quartieri Spagnoli. La ragazza, incensurata, celava in casa una pistola calibro 9×19 per conto di elementi dei clan dei Quartieri. La giovane napoletana, che vive in un’abitazione su tre livelli insieme alla nonna e alla zia, quando ha capito che sarebbe stata arrestata non ha mostrato di essere preoccupata. Forse, al contrario, si è immedesimata nel personaggio di Rosy Abate, una donna di mafia interpretata da Giulia Michelini nella fiction televisiva “Squadra antimafia 5 – Palermo Oggi”, la stessa in cui compare anche, appunto, il vicequestore Domenico Calcaterra, a cui presta il volto l’attore Marco Bocci.

SCACCO MATTO, L’ALFIERE ALFANO HA “TRADITO” IL CAVALIERE?

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Enrico Letta respinge le dimissioni dei ministri Pdl. La notte di Berlusconi sarà drammatica, la destra italiana è al collasso e il cavaliere tra due settimane non sarà più senatore. La disfatta sembra dietro l’angolo e ora il tempo stringe per modificare la strategia dell'”estremismo” usata negli ultimi giorni. Già alle 9.30 Letta si presenterà al Senato e chiederà la fiducia, mentre alle 16 sarà alla Camera. Solo qualche ora fa, il Cavaliere si sentiva la partita in mano e a “Tempi” urlava la sua verità accusando Letta e Napolitano. 

Intanto in una nota dell’Ufficio stampa della Presidenza della Repubblica, dopo il colloquio del Presidente della Repubblica con Letta avvenuto questa mattina, si legge che «si é configurato con il presidente del consiglio il percorso più limpido e lineare sulla base di dichiarazioni politico-programmatiche che consentano una chiarificazione piena delle rispettive posizioni politiche e possano avere per sbocco un impegno non precario di sviluppo dell’azione di governo dalle prime scadenze più vicine agli obiettivi da perseguire nel 2014».

Scacco matto, l’alfiere Alfano ha tradito il Cavaliere concordando la mossa con il Re?

Revoca alla delega di Antonio Ingroia, cause di forza maggiore

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E’ stata revocata la delega ad Antonio Ingroia  quale avvocato di parte civile al processo palermitano sulla trattativa Stato-mafia. al processo palermitano sulla trattativa Stato-mafia. Lo spiega Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili che sottolinea come la decisione sia stata presa per “cause di forza maggiore. L’ex procuratore Ingroia potrà esercitare la funzione di legale purtroppo solo fra un anno”.

“La posizione di isolamento dell’Associazione – continua la nota – ci ha obbligati a cercare un avvocato palermitano, ma l’ex procuratore Ingroia potrà esercitare la funzione di legale purtroppo solo fra un anno. Nel frattempo, quando l’avvocato Ammannato non potrà recarsi a Palermo, ci serviremo di un sostituto fiorentino”.

“Questa nota – conclude Maggiani Chelli – intende smorzare sterili polemiche”: la scelta di Ingroia “altra funzione non ha avuto se non quella di nominare un tecnico preparato nel processo. E comunque l’avvocato Danilo Ammannato aveva nominato l’avvocato Antonio Ingroia per le udienze successive al 10 ottobre”: quel giorno, infatti, “non potremo andare a Palermo perché a Firenze ci sarà presumibilmente la sentenza nei confronti di Francesco Tagliavia, mafioso palermitano che si è occupato della strage di Firenze.

Come mai deve attendere almeno un anno? Lo spiega Il Giornale citando la legge 247 del 2012, alias la nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense.

Come dice il quotidiano di Sallusti:

All’articolo 2 comma 3, recita: «Possono essere altresì iscritti: «a) coloro che hanno svolto le funzioni di magistrato ordinario, di magistrato militare, di magistrato amministrativo o contabile, o di avvocato dello Stato, e che abbiano cessato le dette funzioni senza essere incorsi nel provvedimento disciplinare della censura o in provvedimenti disciplinari più gravi». E fin qui nulla quaestio. Ma leggete come continua la legge: «L’iscritto, nei successivi due anni, non può esercitare la professione nei circondari nei quali ha svolto le proprie funzioni negli ultimi quattro anni precedenti alla cessazione». Che fuor di burocratese significa che l’avvocato Ingroia, anche dopo aver giurato, non può esercitare per due anni a Palermo, procura in cui ha lavorato per 20 anni e che ha lasciato meno di un anno fa.

Di visione in visione… Il Csm rimanda le accuse al mittente

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Ieri aveva risposto Napolitano con una nota dura che non lasciava posto a nessuna replica, oggi è il Csm a replicare alle accuse di Berlusconi che in una telefonata con un suo parlamentare sosteneva che ci fossero state ingerenze del Colle sui vertici della Cassazione per la sentenza sul Lodo Mondadori. Nella nota del Csm si legge: 

“E’ semplicemente assurdo ed offensivo solo pensare” che Napolitano “abbia potuto interferire in un giudizio in corso”e poi la nota continua. “La mera ipotesi” di condizionamenti denota quindi una “visione distorta delle istituzioni” e “inammissibile disconoscimento della correttezza e della terzietà dell’attività giudiziaria”.

Arriva CHERVINHO: Gervinho in versione Che!

gervinho_che_guevara_chervinho_tuttacronacaLa Roma guida la classifica di Serie A, i tifosi sono tornati ad amare i loro eroi sul campo dopo le contestazioni della scorsa estate e i giocatori ricambiano dando spettacolo. Uno soprattutto: Gervinho. Il suo incredibile avvio di cambionato l’ha reso l’idolo indiscusso per i tifosi giallorossi nonostante l’iniziale scetticismo. All’ivoriano ex Arsenal ha già firmato tre reti in campionato e per celebrarlo ci si è sbizzarriti con i fotomontaggi. Il più gettonato? Chervinho, dove l’attaccante appare in versione Che Guevera… in versione giallorosso però!

Gaetano Musella vittima di un infarto fulminante

gaetano-musella-tuttacronacaE’ stato un infarto fulminante a stroncare la vita Gaetano Musella, il cui cadavere era stato rinvenuto su una scogliera nel Savonese. E’ quanto emerso dall’autopsia. I familiari dell’ex giocatore del Napoli hanno inoltre riferito al medico legale che l’uomo aveva già accusato, nei giorni precedenti, dei fenomeni cardiaci che avrebbero dovuto far sospettare l’incipienza di un infarto. Nel corso dell’esame non sono stati rilevati tracce di colluttazione, segni di strangolamento, colpi inferti da un oggetto contundente, ferite da arma da fuoco o da taglio. Inoltre non sarebbero emersi neppure elementi che evidenzino la presenza di altre persone nel luogo dove è stato scoperto il cadavere. L’ex giocatore sarebbe morto poche ore dopo il risveglio e nello stomaco non è stata rilevata la presenza di residui di pastiglie. Per definire meglio qeusto aspetto, tuttavia, bisognerà attendere l’esame tossicologico dei liquidi prelevati dal corpo.

Onanzi sventa una rapina a Termini, a Roma!

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Il giocatore della Lazio Onanzi stava cenando con suo fratello vicino la stazione Termini a Roma quando verso le 20.30 si è accorto di alcuni movimenti sospetti intorno a una coppia di turisti poco distanti. All’improvviso sotto gli occhi del giocatore uno slavo ha rubato la borsa alla turista e si è dato alla fuga. Onazi lo ha visto gettare la borsa sotto una macchina, il giocatore è scattato in piedi e facilmente ha raggiunto il ladro, atterrandolo tra lo stupore dei passanti.

Soldi pubblici in Sardegna spesi per Rolex, libri antichi e penne pregiate

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L’ex-capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale, Mario Diana, secondo quanto ricostruito da carabinieri e della Guardia di Finanza che indagano per conto della Procura di Cagliari sulla gestione dei fondi dei gruppi dell’Assemblea sarda, avrebbe acquistato con i fondi del partito molti oggetti preziosi fra cui Rolex d’oro, libri antichi, penne pregiate. Solo per fare qualche esempio ci sarebbero 55mila euro spesi in libri preziosi e rari e 20mila euro per penne Montblanc. Complessivamente Diana, secondo la Procura di Cagliari, avrebbe speso 250mila euro per  scopi non legittimi.

Intanto oggi la Gdf ha notificato altri 33 avvisi di garanzia. Tra gli indagati ci sono anche Francesca Barracciu (Pd), neo candidata governatrice del centrosinistra alle prossime elezioni del 2014, il segretario regionale del Pd e senatore Silvio Lai, e l’ex presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Giacomo Spissu (Pd). A tutti viene contestato un utilizzo irregolare dei fondi.  

L’impasto: accetterà la “manipolazione” il Cavaliere?

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Stavolta Alfano non cede e dà lui l’ultimatum: “Io non ci sto a tirare giù tutto. Se togliamo la fiducia a Letta me ne vado. O teniamo in piedi questo governo o ragioniamo di come proseguire al governo anche cambiando la delegazione”.

2 le condizioni:

  • Rimpasto sì, ma elezioni no, né dimissioni e né sfiducia a Letta
  • Fuori i falchi e Alfano coordinatore unico.

Alfano ha smesso quindi di essere l'”uomo di pongo” di Berlusconi e ora detta le condizioni anche perché sembra proprio che l’ex “delfino” i numeri li abbia e minaccia “Se viene a mancare il sostegno al governo, ci separiamo”.

Sta avvenendo l’impasto o la slavina nel Pdl?

 

La lettera del Cav e l’attacco alla giustizia: “hanno rovesciato come un calzino l’Italia”

italia-calzino-tuttacronacaGiovedì 3 ottobre, giorno d’uscita del prossimo numero del settimanale Tempi, sarà possibile leggere la lunga lettera che Silvio Berlusconi ha invato alla rivista che, nel frattempo, ha provveduto a pubblicarne alcuni stralci in rete. L’ex presidente inizia con l’illustrare la situazione attuale, sottolineando come sia ben attento a queste tematiche: «Gentile direttore, non mi sfuggono, e non mi sono mai sfuggiti, i problemi che affrontano l’Italia che amo ed i miei concittadini. La situazione internazionale continua a essere incerta. I dati economici nazionali non sono indirizzati alla ripresa. E, nonostante le puntuali resistenze del centrodestra, un esorbitante carico fiscale continua a deprimere la nostra industria, i commerci, i bilanci delle famiglie». Subito però arriva l’attacco, quando si chiede quanti danni abbia provocato all’Italia «un ventennio di assalto alla politica, alla società, all’economia, da parte dei cosiddetti “magistrati democratici” e dei loro alleati nel mondo dell’editoria, dei salotti, delle lobby? Quanto male ha fatto agli italiani, tra i quali mi onoro di essere uno dei tanti, una giustizia al servizio di certi obiettivi politici?». Il leader di Forza Italia, dopo aver citato il caso dell’Ilva di Taranto, chiede ancora:  «Di quanti casi Ilva è lastricata la strada che ci ha condotto nell’inferno di una Costituzione manomessa e sostituita con le carte di un potere giudiziario che ha preso il posto di parlamento e governo? (…) Hanno “rovesciato come un calzino l’Italia”, come da programma esplicitamente rivendicato da uno dei pm del pool di Mani Pulite dei primi anni Novanta, ed ecco il bel risultato: né pulizia né giustizia. Ma il deserto». L’ex premier continua: «Non è il caso Berlusconi che conta. Conta tutto ciò che, attraverso il caso Silvio Berlusconi, è rivelatore dell’intera vicenda italiana dal 1993 ad oggi. Il caso cioè di una persecuzione giudiziaria violenta e sistematica di chiunque non si piegasse agli interessi e al potere di quella parte che noi genericamente enunciamo come “sinistra”. Ma che in realtà è rappresentata da quei poteri e forze radicate nello Stato, nelle amministrazioni pubbliche, nei giornali, che sono responsabili della rapina sistemica e del debito pubblico imposti agli italiani. Berlusconi non è uno di quegli imprenditori fasulli che ha chiuso fabbriche o ha fatto a spezzatini di aziende per darsi alla speculazione finanziaria. Berlusconi non è uno di quelli che hanno spolpato Telecom o hanno fatto impresa con gli aiuti di Stato. (…) Berlusconi è uno dei tanti grandi e piccoli imprenditori che al loro paese hanno dato lavoro e ricchezza. Per questo, l’esempio e l’eccellenza di questa Italia che lavora dovevano essere invidiati, perseguitati e annientati (questo era l’obbiettivo di sentenze come quella che ci ha estorto 500 milioni di euro e, pensavano loro, ci avrebbe ridotto sul lastrico) dalle forze della conservazione». Berlusconi continua poi ricordando il suo sostegno al governo Monti e Letta: «Abbiamo contribuito, contro gli interessi elettorali del centrodestra, a sostenere governi guidati da personalità estranee – talvolta ostili – al nostro schieramento. Abbiamo dato così il nostro contributo perché la nazione tornasse a respirare, si riuscisse a riformare lo Stato, a costruire le basi per una nostra più salda sovranità, a rilanciare l’economia. Con il governo Monti le condizioni stringenti della politica ci hanno fatto accettare provvedimenti fiscali e sul lavoro sbagliati. Con il governo Letta abbiamo ottenuto più chiarezza sulle politiche fiscali, conquistando provvedimenti di allentamento delle tasse e l’impostazione di una riforma dello Stato nel senso della modernizzazione e della libertà». E segue: «Alla fine, però, i settori politicizzati della magistratura sono pervenuti a un’incredibile, ingiusta perché infondata, condanna di ultima istanza nei miei confronti. Ed altre manovre persecutrici procedono in ogni parte d’Italia». L’ex presidente del Consiglio passa quindi all’attacco di Enrico Letta e Giorgio Napolitano che, secondo lui, «avrebbero dovuto rendersi conto che, non ponendo la questione della tutela dei diritti politici del leader del centrodestra nazionale, distruggevano un elemento essenziale della loro credibilità e minavano le basi della democrazia parlamentare. Come può essere affidabile chi non riesce a garantire l’agibilità politica neanche al proprio fondamentale partner di governo e lascia che si proceda al suo assassinio politico per via giudiziaria?». E ancora: «Il Pd (compreso Matteo Renzi) ha tenuto un atteggiamento irresponsabile soffiando sul fuoco senza dare alcuna prospettiva politica. Resistere per me è stato un imperativo morale che nasce dalla consapevolezza che senza il mio argine – che come è evidente mi ha portato ben più sofferenze che ricompense – si imporrebbe un regime di oppressione insieme giustizialista e fiscale. Per tutto questo, pur comprendendo tutti i rischi che mi assumo, ho scelto di porre un termine al governo Letta». Giunge quindi alla conclusione, nella quale spiega le sue motivazioni: «Ho scelto la via del ritorno al giudizio del popolo non per i “miei guai giudiziari” ma perché si è nettamente evidenziata la realtà di un governo radicalmente ostile al suo stesso compagno di cosiddette “larghe intese”. Un governo che non vuole una forza organizzata di centrodestra in grado di riequilibrarne la sua linea ondivaga e subalterna ai soliti poteri interni e internazionali». La sua intenzione sarebbe invece recuperare «quanto di positivo è stato fatto ed elaborato (per esempio in tema di riforme istituzionali) da questo governo che, ripeto, io per primo ho voluto per il bene dell’Italia e che io per primo non avrei abbandonato se soltanto ci fosse stato modo di proseguire su una linea di fattiva, di giusta, di leale collaborazione». Ma spiega anche di non averlo più voluto sostenere «quando Letta ha usato l’aumento dell’Iva come arma di ricatto nei confronti del mio schieramento ho capito che non c’era più margine di trattativa». E aggiunge: «Non solo. Quando capisci che l’Italia è un Paese dove la libera iniziativa e la libera impresa del cittadino diventano oggetto di aggressione da ogni parte, dal fisco ai magistrati; quando addirittura grandi imprenditori vengono ideologicamente e pubblicamente linciati per l’espressione di un libero pensiero, quando persone che dovrebbero incarnare con neutralità e prudenza il ruolo di rappresentanti delle istituzioni pretendono di insegnarci come si debba essere uomini e come si debba essere donne, come si debbano educare i figli e quale tipo di famiglia devono avere gli italiani, insomma, quando lo Stato si fa padrone illiberale e arrogante mentre il governo tace e non ha né la forza né la volontà di difendere la libertà e le tasche dei suoi cittadini, allora è bene che la parola ritorni al nostro unico padrone: il popolo italiano».

Junk food e trash spot: Fonzies fa flop!

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Allusione sessuale dopo allusione non c’è nulla di divertente nello spot della Fonzies. Non può essere divertente il ragazzino con gli occhiali che finisce per essere strumentalizzato come l’adolescente nerd che si vanta inizialmente con la mamma delle dimensioni del suo pene per poi scoprire dopo 25 secondi di cattivo gusto  – che vanno dalla nonna che lo annuncia al balcone all’automobile con gli altoparlanti che gira per il paese ad annunciare i “2 cm in più” – che si tratta di patatine e non del pene. L’abbinamento è errato e la pubblicità finisce nel trash e non strappa la risata, ma come fa notare il Fatto Alimentare:

Purtroppo in Italia non esiste una legge in grado di censurare pubblicità con un richiamo esagerato alla sessualità o che non rispettano la dignità della donna. Il regolamento dell’Antitrust non prevede regole per questi ambiti. Per arginare il cattivo gusto e l’esuberanza creativa dei pubblicitari abituati ad offendere la figura della donna o a usare allusioni sessuali bisogna rivolgersi all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, che di solito è molto efficiente quando si tratta di censurare spot spazzatura e pubblicità sessiste.

Ieri il Fatto Alimentare ha  inviato una richiesta per far interrompere lo spot.

 

La luce che sostituirà il trapano!

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La carie, malattia  diffusa, che colpisce il 43% della popolazione italiana sopra i 12 anni, avrà una cura con la luce. Riposto nel cassetto il trapano oggi è possibile curare senza provare dolore. E’ previsto per il 5 ottobre all’hotel  “San Germano” di Napoli un congresso dal titolo “Il Laser nella pratica clinica quotidiana”.

 

Alla guida, più fatali gli sms dell’alcool

incidente-sms-tuttacronacaE’ una ricerca del Cohen Children’s Medical Center di New York a spiegare che sono gli sms i peggiori nemici quando ci si trova al volante. Non più alcool o velocità dunque: le cause di morte tra gli adolescenti sono cambiate nell’era 2.0, complice un telefonino onnipresente. Basta un attimo: il tempo di digitare un sms e un incidente stradale spezza una vita. Negli Stati Uniti, ogni anno sono più di 3mila i ragazzi a perdere la vita per inviare un messaggio, mentre altri 300mila restano feriti. Per quel che riguarda l’alcool: 2.700 sono i morti, 282mila i feriti. Gli sms, inviati o ricevuti, sono un fenomeno onnipresente, al contrario dell’eccedere con le bevande alcoliche, e questo, stando gli esperti, influisce sulle statistiche. In Inghilterra, al fine di contrastare questa problematica, chi utilizza mentre è alla guida il telefonino o il lettore mp3 rischia fino a due anni di carcere. Per quel che riguarda l’Italia, è stata lanciata la nuova campagna, “Un messaggio a volte accorcia la vita”, dall’Associazione Amici Polizia Stradale (ASAPS), con il patrocinio delle associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni. Il messaggio che si vuole lanciare è che l’uso del cellulare alla guida è una sorta di “sbornia del terzo millennio”. Un video shock era invece stato promosso, nel 2009, dalla polizia inglese: 

Il mistero della “montagna” di Gratta e Vinci nel cuore di Napoli

grattaevinci-tuttacronacaStrana segnalazione quella che è giunta questa mattina alla redazione de Il Mattino: un lettore racconta infatti di una montagna di Gratta e vinci che ha fatto la sua apparizione lungo le strade di Napoli. Si legge: “Gentile Redazione, stamattina all’incrocio tra Via Del Sole e Via Sapienza in prossimità del vecchio policlinico credevo di essermi imbattuto nel solito cumulo di rifiuti. Guardando meglio mi sono reso conto che quella montagna di carta che invadeva addirittura la strada era in realtà composta da migliaia di “gratta e vinci”. Sorvolando sulla singolarità dell’evento c’è da chiedersi come sia possibile che in pieno centro e in prossimità di un ospedale possa essere stato compiuto tale scempio senza che i trasgressori siano stati bloccati dalle forze dell’ordine. Inoltre c’è da chiedersi chi si disfa di migliaia di “gratta e vinci” mai grattati?” Verrà svelato il mistero?

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Un marocchino tenta di stuprarla: lei urla, ma i passanti restano indifferenti

tentato-stupro-tuttacronacaLa scorsa notte, tra le 0-45 e l’1, in via Rogoredo a Milano, di fronte alla stazione delle Ferrovie, un’operaia 32enne residente a S. Giuliano Milanese ha rischiato di subire uno stupro da parte di un marocchino in bici che, mentre lei attendeva un autobus, le si è avvicinato ed ha iniziato a importunarla e palpeggiarla. Dalla sua ricostruizione ai carabinieri è emerso che a quel punto ha reagito con forze per poi scappare dall’uomo che continuava a inseguirla. La donna più volte è riuscita a sfuggirgli e, nel frattempo, urlava in mezzo alla strada. Due nordafricani hanno provato a rimproverarlo, ma lui gli ha urlato contro qualcosa e se ne sono andati. E’ andata peggio al passaggio di un’auto: i giovani a bordo non si sono neanche fermati. Il peggio si è potuto evitare solo perchè, mentre il violentantore le stava già togliendo i pantaloni, è sopraggiunta una ‘gazzella’ del Radiomobile che ha salvata la vittima arrestando l’uomo, un 32enne con precedenti e senza dimora.

Domani si svelano le carte. Giovanardi: ci sono i numeri, sì alla fiducia

fiducia-governo-tuttacronacaGiornata intensa oggi per quel che riguarda la vita politica, con gli incontri che si succedono in vista del voto alla fiducia previsto per domani. Dopo l’incontro con Matteo Renzi, “un pranzo lungo e cordiale” svoltosi  in un “clima molto sereno”, come riferiscono fonti vicine al presidente del Consiglio, il premier Letta ha incontrato anche l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. A Palazzo Chigi è poi arrivato Angelino Alfano, dopo l’incontro con Berlusconi. Con lui anche l’ex capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. Nel frattempo, secondo quanto si apprende, gli ex ministri del Pdl sarebbero riuniti tra di loro nel palazzo del governo. A parlare con i cronisti all’esterno di Palazzo Chigi è stato il senatore Carlo Giovanardi: a proposito del voto sul governo Letto, il politico ha assicurato: “Abbiamo i numeri, siamo anche più di 40, e siamo fermi nel voler mantenere l’equilibrio di governo. Per questo voteremo la fiducia. Il problema dei numeri al massimo è degli altri”. Per scoprire che ne sarà del governo, bisognerà comunque attendere ancora un giorno.

Sequestra la ex e la minaccia con un coltello: voleva la password di Facebook

gelosia-facebook-password-tuttacronacaIl 50enne Marco Orto Ricciari è stato denunciato per lesioni dall’ex convivente che, mentre si trovava fuori in compagnia di amici, sarebbe stata costretta e seguirlo in un locale da ballo e poi obbligata ad andare a casa sua, dove l’uomo l’avrebbe minacciata con un coltello  e percossa per farsi consegnare sia il cellulare che la password di Facebook. In seguito, Ricciari, accecato dalla gelosia, avrebbe tentato la riappacificazione. La mattina succesiva la donna è riuscita a tornare a casa e poi è ricorsa alle cure del pronto soccorso, dov’è stata dichiarata guaribile in 15 giorni.  Solo qualche giorno prima , il 26 settembre,la donna aveva presentato alla polizia una richiesta di ammonimento nei confronti dell’uomo per ripetute violenze psicologiche e fisiche che l’avrebbero costretta a far già ricorso alle cure ospedaliere. Ora l’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere di lesioni, sequestro di persona, minaccia a mano armata e tentata violenza sessuale. Il fatto è accaduto a Catania.

Rossoneri in cerca di un nuovo portiere? Contatti con Casillas

iker-casillas-milan-tuttacronacaAnche se il mercato estivo si è appena concluso,  per quello invernale bisognerà attendere i primi giorni del prossimo gennaio, dopo le prime gare della stagione sembra ci sia già chi pensa ai cambiamenti. E’ il quotidiano catalano Sport a dare l’indiscrezione che Galliani avrebbe avviato i primi contatti con l’entourage di Iker Casillas, l’estremo difensore del Real Madrid che Ancelotti ha deciso di schierare solo in Champions League. Il 32enne sstarebbe quindi cercando una nuova sistemazione per non perdere il posto di titolare nella nazionale spagnola in vista del Mondiale in Brasile. Il contratto è scadenza nel 2017 e il numero uno spagnolo ha sempre giocato con la maglia merengue, vincendo anche due Champions League, ora però non ha intenzione di passare  tutta la stagione facendo il secondo di Diego Lopez. Per quel che riguarda il Milan, il suo interesse per il numero uno spagnolo sarebbe il segnale che si vede Abbiati in uscita. All’aeroporto di Malpensa, in partenza verso Amsterdam, interpellato al riguardo, Galliani non ha confermato ma neppure smentito: “Non voglio parlare di mercato fino al 3 di gennaio ovvero quando apre la sessione invernale”.

Trema la terra in Umbria: scossa di terremoto nel Perugino

terremoto-umbria-tuttacronacaAlle ore 13:04 un terremoto di magnitudo 2.2 è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico del Bacino di Gubbio. L’evento ha avuto ipocentro a una profondità di 7.1 km. L’epicentro è stato localizzato in provincia di Perugia, nelle vicinanze di Gubbio. Altri comuni nel raggio di 20 km dall’epicentro sono Cagli, Cantiano, Costacacciaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo e Sigillo, tutti nel Perugino.

Rivoluzione negli stadi: arriva il cartellino azzurro

cartellino_azzurro-tuttacronacaIl comportamento allo stadio passa anche per le reazioni dei giocatori e ora il CSI, centro sportivo italiano, sperimenta il cartellino azzurro. La nuova sanzione arriverà in caso di bestemmia e si tratta di un’espulsione a tempo, un po’ come accade nella pallanuoto. Fuori per otto minuti e poi si può rientrare in campo. E’ il presidente del CSI bolognesem Andrea De David, a spiegare come si è arrivati a questa novità:  “Nel regolamento nazionale Csi il cartellino azzurro è stato introdotto da qualche anno, noi l’anno scorso l’abbiamo sperimentato nell’over 35 e ora è regola. L’espulsione, magari dopo pochi minuti, portava una svolta definitiva a vantaggio della squadra avversaria: con il cartellino azzurro il giocatore è consapevole di aver sbagliato, porta un danno alla sua squadra ma dopo gli 8 minuti gioca ancora”. Il “peso” del cartellino azzurro è equiparato a quello di un’ammonizione: se il giocatore viene infatti colpito da un cartellino giallo verrà immediatamente espulso. Per quel che riguarda il computo delle squalifiche, dove al quarto giallo in campionato scatta lo stop, l’azzurro vale come due gialli. Le prime due settimane di partite hanno già visto estratto qualche cartellino azzurro: “E i giocatori che lo hanno subito lo hanno accettato serenamente – spiega De David – perché comunque la loro partita non era finita e hanno chiesto scusa ai compagni. Con questa novità la volontà è di privilegiare l’aspetto tecnico rispetto a quello disciplinare: il calcio spesso modifica i propri regolamenti, come accaduto con il fuorigioco, anche noi del Csi ci proviamo, per migliorare i comportamenti sul campo”. Un esempio recente è il caso di Natali in Bologna-Torino, anche se nel caso del difensore rossoblù oltre all’espressione blasfema c’erano anche ingiurie e atteggiamento intimidatorio: in quel caso, anche l’esistenza di un cartellino azzurro non l’avrebbe salvato.

Incontro ai cittadini: Ikea, Esselunga e Coop mantengono i prezzi

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Quell’Iva che si alza all’improvviso e apre la crisi di Governo, quando invece da tutti era atteso un rinvio al prossimo anno. Così ci sveglia una mattina e si costata che il passaggio è avvenuto e non senza dolore, perché dal 21% al 22% la differenza si sente. Ma c’è chi, come Ikea, Esselunga e Coop ha deciso di andare incontro ai propri clienti e di riassorbire l’aumento Iva abbassando il prezzo.

La cena di Trimalcione diventa un pranzo: Letta invita Renzi

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Un invito a pranzo in tempo di crisi, un invito, quello che ha fatto il Premier al sindaco di Firenze, che potrebbe segnare una svolta nella politica italiana. Forse trovare un patto e un passaggio di consegne nel 2015. Forse il pranzo tra Renzi e Letta si concluderà con un nulla di fatto o con un accordo traballante. Sul banchetto insomma ci possono essere infinite ipotesi… Proprio come le infinite portate del banchetto di Trimalcione! Chi si unirà alla “festa”?

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi è stato invitato a palazzo Chigi per un pranzo con Enrico Letta. L’incontro è iniziato subito dopo il rientro del presidente del Consiglio dal colloquio al Quirinale.

BERLUSCONEIDE: l’antidoto al Senato sarebbe gruppo Pdl-Ppe?

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Ormai la crisi di governo italiana è paragonabile all’Odissea, con i cittadini trasformati in Ulisse e sbattuti ai quattro venti che si chiamano: disoccupazione, Iva, Imu, Spread.

Intanto, la Santanché offre la sua testa sul vassoio d’argento come un novello Giovanni Battista: “Mi risulta che il segretario Alfano ha chiesto la mia testa come condizione per mantenere l’unità del Pdl-Forza Italia. Detto che ciò dimostra la strumentalità della protesta in corso  – ha sottolineato la Santanché – da parte dei nostri ministri dimissionari, non voglio offrire alibi a manovre oscure e pericolose” e poi ha aggiunto: “La mia testa la offro spontaneamente al segretario Alfano, su un vassoio d’argento, perché l’unica cosa che mi interessa per il bene dei nostri elettori e dell’Italia è che su quel vassoio non ci finisca quella del presidente Berlusconi”.

Ma sul fronte delle “nuove avventure” c’è anche l’ipotesi di un gruppo “Pdl-Ppe” pro-Letta al Senato, formato da una trentina di senatori provenienti dalle file del Popolo della Libertà – forse novelle “tele di Penelope” pronte a farsi e disfarsi secondo il vento che tira – per un patto di legislatura fino al 2015. Ora si è in attesa delle notizie ufficiali… Che rotta seguirà la nave?

Aveva ucciso l’amica con 160 coltellate: assolta perchè non imputabile

annalisa-lombardi-tuttacronacaSi è svolto a Piacenza, con rito abbreviato, il processo di primo grado nei confronti della 30enne Monica Montagna, la donna di Milano che il 24 luglio 2012 si era macchiata dell’omicidio di Annalisa Lombardi, 29 anni, massacrandola con 160 coltellate al culmine di una lite. Il delitto si era compiuto in un’abitazione a Ferriere, nel Piacentino. Ora la 30enne è stata assolta dal giudice Gianandrea Bussi perchè non imputabile. E’ stato però disposta una misura di sicurezza: la Montagna dovrà trascorrere 10 anni in un ospedale psichiatrico giudiziario. Quello che è emerso dalle perizie disposte dal tribunale, infatti, è da un lato l’incapacità di intendere e di volere della milanese, ma dall’altro la sua pericolosità sociale. La madre della vittima, all’uscita del tribunale, si è però sfogata con i giornalisti: “Sentenza ingiusta, perchè Monica Montagna non pensa assolutamente a quello che ha commesso”. Quel tragico 24 luglio la Campagna, che aveva pranzato con l’amica, dopo aver aggredito e ucciso l’amica si era buttata dal balcone della casa, al terzo piano, procurandosi solo ferite lievi nella caduta. Nei giorni dopo l’omicidio la ragazza, sentita dal sostituto procuratore Ornella Chicca, all’ospedale di Parma dove si trovava ricoverata, aveva bisbigliato frasi sconnesse e il magistrato aveva dovuto interrompere l’audizione.

Shock a Milano: sottomarino emerge a Piazza Duomo. Is Gray Submarine a fake?

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Shock a Milano per molti residenti, passanti e turisti che questa mattina hanno assistito all’emersione di un sottomarino a pochi passi da piazza Duomo a Milano. Il mezzo è sbucato fuori dall’asfalto di via Mercanti e ha travolto un’auto. Poi sono scesi i membri dell’equipaggio, visibilmente spaesati.

Non è un fake, ma una campagna pubblicitaria!

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Infatti era un evento collaterale per promuovere l’inaugurazione del nuovo store delle compagnie assicurative Genertel e Europ Assistance che “hanno ideato un evento ambient per far riflettere i passanti sull’importanza della protezione e della sicurezza contro gli imprevisti della vita di tutti i giorni”.

Egiziano tenta di stuprare ragazza nel McDonald’s

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Un egiziano ha cercato di stuprare una ragazza in pieno giorno dentro un McDonald’s, questa mattina alle 11, a via Ostiense, nei pressi dell’Università di Roma 3. La vittima ha iniziato a gridare per richiamare l’attenzione dei clienti e del personale. Immediatamente sono state allertate le forze dell’ordine che hanno sottratto l’uomo dal linciaggio.

La crisi di governo… fa diventare illegali le missioni italiane in Afghanistan

afghanistan-militariitaliani-tuttacronacaSono diversi gli effetti collaterali della crisi di governo, tra queste, il fatto che da oggi, 1 ottobre, la partecipazione dell’Italia alla guerra in Afghanistan è diventata illegale. Questo perchè il 30 settembre scadeva la proroga delle missioni militari internazionali. Lo spiega Enrico Piovesana su Il Fatto, che sottolinea anche come i nostri soldati ora non abbiano più una protezione giuridica. Sono infatti dei decreti, successivamente convertiti in legge dal Parlamento e che rinnovano le autorizzazioni ogni 3, 6, 9 o 12 mesi dando la necessaria copertura finanziaria, a legittimare la partecipazione delle forze armate italiane alla missione Isaf (International Security Assistance Force) dell’Onu. E’ stato così fin da sempre: il 27 febbraio 2002 il Parlamento approvò infatti la legge di conversione, con modificazioni, del decreto 451 del 28 dicembre 2001 “recante disposizioni urgenti per la proroga (fino al 31 marzo 2002) della partecipazione italiana ad operazioni militari internazionali”: la modificazione consisteva nell’inserimento nel testo del decreto di un riferimento alla missione Isaf “connessa a Enduring Freedom”. In seguito molti parlamentari hanno chiesto che fosse superato un simile meccanismo, ma senza esito. E ora che il governo è in crisi non è stato possibile prorogare la partecipazione italiana alle operazioni militari internazionali: così i soldati italiani si ritrovano senza tutela giuridica. Nonostante questo, l’Italia continua a spendere 1.6 mln di euro al giorno per la missione in Afghanistan, bombardando e uccidendo, con gli aerei sempre più spesso chiamati a fornire copertura alle truppe afgane che combattono al suolo. Da oggi, illegalmente.

Meraviglie dell’era 2.0: la nuova biblioteca di Birmingham

Birmingham_Library_tuttacronacaE’ costata ben 218 milioni di euro la nuova biblioteca pubblica di Birmingham, nella contea di West Midlands dell’Inghilterra centrale, da poco inaugurata. Ma non è solo la spesa a far parlare di questa nuova meraviglia architettonica, progettata dallo studio di architetti Mecanoo di Amsterdam. La biblioteca, che raccoglie 400mila volumi, non solo è la più grande presente sul suolo inglese, ma rappresenta anche lo spazio culturale più ampio che si possa trovare in Europa. E all’ampiezza unisce la particolare bellezza del suo aspetto che rende omaggio alla tradizione artigianale della città: le sue pareti sono fatte di vetrate di color oro e argento che s’intravedono dietro una gabbia costituita da cerchi di metallo sovrapposti.

Lionel Messi dal Papa, incontro a San Benedetto

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Per andare dal Pontefice, Lionel Messi ha deciso di indossare un abito della sarta argentina Elisabet Vozzo confezionato con tessuto (un fresco lana blu) fornito dal negozio ‘La Firma’ di Castelfidardo. Una contaminazione quindi di omaggio a Papa Francesco che originario dell’Argentina è stato “adottato” dall’Italia. Il proprietario del negozio Claudio Scataglini si è detto onorato «che un personaggio così importante abbia indossato un nostro tessuto». Il campione del Barcellona infatti è stato inviato a  San Benedetto per la Giornata delle Marche. Si spera anche che Messi trovi il tempo per visitare Recanati, la città da cui i suoi antenati sono partiti per poi stabilirsi in Argentina.

Vilipendio alla bandiera, così in Sudtirolo si danneggia l’Italia

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I fatti risalgono al 2010, quando alcuni manifesti diffusi dal SÜD-TIROLER FREIHEIT (Alleanza Libera per il Tirolo), rappresentavano una scopa che spazzava via il tricolore italiano sotto lo slogan “Il Sudtirolo può rinunciare all’Italia”. Ora Eva Klotz difende il suo partito e afferma  “Si tratta di una grave lesione del diritto all’espressione del pensiero, tutelato dalla Costituzione”. Il processo inizierà l’8 novembre, ma già oggi si è svolto un it-in davanti a Palazzo di giustizia a Bolzano. Naturalmente questi manifesti però vengono prodotti con il finanziamento pubblico ai partiti pagato da tutti gli italiani che devono vedersi la bandiera scopata via, dopo che per anni hanno versato nelle casse sud tirolesi cospicue somme di denaro affinché fossero tutelate le minoranze che ora calpestano l’Italia.

 

Inala monossido di carbonio, dimentica il cinese e parla inglese

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La storia sembra un fake: una donna cinese inala monossido di carbonio e poi parla correttamente inglese. Lo Shanghai Daily, riporta lo strano caso, verificatosi nella provincia dell’Hubei, di una donna di 28 anni, Chen Jia, che lo scorso anno aveva inalato dei fumi di monossido di carbonio durante un barbecue e quando si è ripresa, non è stata più in grado di camminare e di parlare cinese. Ora la ragazza parla solo inglese. Se non si specifica che Chen era bilingue prima dell’incidente potrebbe quasi essere una storia assurda, in realtà uno dei medici che hanno in cura la donna ha spiegato scientificamente il fenomeno:

“Non è così anomalo quando pazienti che conoscono più di una lingua subiscono danni cerebrali può accadere che acquistino la capacità di parlare una lingua ma dimentichino l’altra”.

Zuniga 5 anni al Napoli, il twitter di De Laurentiis

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Felicità per i tifosi napoletani quando De Laurentiis ha annunciato che Zuniga ha firmato un contratto che lo impegna per 5 anni con la squadra napoletana. Al Twitter del presidente:

«Sono contento di potervi annunciare che Zuniga resterà con noi altri 5 anni»,

immediatamente hanno risposto i tifosi che per tutta l’estate erano rimasti con il fiato sospeso perché temevano che l’esterno colombiano potesse abbandonare la squadra. Il colombiano sembra contento e afferma «Voglio bene alla società e ai tifosi, a Napoli vivo benissimo. Spero di chiudere la carriera qui».

La Chrysler ricoperta di Swarovski: la Cina punta a brillare?

chrysler-tuttacronaca200 mila Swarovski che, letteralmente, fanno brillare un’auto. Siamo al salone di Nanijng, in Cina, e tra i vari veicoli in esposizione l’attenzione non può non soffermarsi su una simile versione extra-lusso della Chrysler 300M, la cui carrozzeria è appunto ricoperta da duecentomila Swarovski. In fin dei conti non una novità che possa stupire se non in caso di calo di memoria: tre anni fa la Mercedes aveva infatti presentato una versione della SL600 parimenti brillante, se non di più: si trattava infatti di 300mila cristalli Swarovski. Non meraviglia tuttavia che l’auto sia stata presentata in Cina: in mezzo a tanta povertà, i pochi che se lo possono permettere sono alla costante ricerca del lusso sfrenato…

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Il gossip di Putin che fa il giro del mondo

Vladimir Putin e Alina Kabaeva-nozze-matrimonio-tuttacronaca

Nozze in segreto e l’uccellino cinguettante di Twitter vola a portare la notizia in tutto il mondo. Una voce, poi un gossip, ora quasi una certezza: “Vladimir Putin e Alina Kabaeva sposi in segreto”. Lei è una ginnasta russa che da anni è l’amante del presidente.

Poi arriva la smentita ufficiale che invece ha l’effetto contrario, anzi molti l’hanno anche considerata una conferma. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha invitato tutti a non occuparsi della vita privata di Vladimir Putin.

Secondo i rumors Putin, 60 anni, e Alina, 30 anni, si sarebbero uniti in un matrimonio segreto nel monastero di Iversky sul Lago Valdai, nel nord del Paese, dove il presidente russo si trovava per una conferenza.

NON CE LA FA: Higuain lascia il posto a Pandev?

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E’ una voce che viene da Londra e si è fatta spazio sul web. E’ l’ennesimo problema per il Napoli: Gonzalo Higuain, ieri aveva svolto un lavoro differenziato rispetto ai compagni, dopo il risentimento al flessore della gamba destra, e oggi ha sentito un riacutizzarsi del dolore. I medici dello staff azzurro solo già alle prese con le terapie per provare a recuperarlo. L’ultima parola sarà la sua, ma probabilmente al suo posto giocherà Goran Pandev.

 

Bomba distrugge il bar dei parenti del sindaco

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Due esplosioni ravvicinate e poi i muri che crollano. Così una bomba ha distrutto un noto bar a Maccarese, in provincia di Fiumicino, il “Girasole”. Il locale è da sempre un punto di riferimento per i pendolari e per coloro che lavorano nei campi o nelle aziende agricole della zona.  Le donne che gestiscono il bar sono parenti del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. Figlie di un cugino di primo grado. Forse quella parentela non è un elemento da poco. A Maccarese qualcuno lo dice, ma sottovoce.

L’ORA X DEL GOVERNO LETTA: vertice a Palazzo Grazioli

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L’ora x. L’ora del Governo Letta, ma anche, per uno strano  segno del destino, l’ora del Pdl. Si spaccherà? Alfano e Berlusconi in un faccia a faccia a cui parteciperà anche il coordinatore del partito Denis Verdini. L’ex “delfino” di Berlusconi sembra ormai navigare mari lontani  da Palazzo Grazioli e da quella linea, definita “estremista”, dettata dai falchi. Cosa succederà in questo incontro? La tappa è fondamentale anche se poi ci saranno altre ore di margine per contrattare posizioni più morbide o venire a patti… ma nel frattempo si calcolano almeno 40 parlamentari che sarebbero sulla linea del ministro Maurizio Lupi e almeno 15 sarebbero disposti a votare la fiducia al Governo Letta.

 

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