Sono i Blues ad alzare al cielo la coppa dopo la finale di Europa League contro il Benfica e può esser fiero di sè Benitez: per lui settimo premio in bachecha che si somma, tra gli altri, al trofeo Champions dell’anno scorso, sempre ottenuto con i ragazzi del Chelsea. Un bel modo di salutare una panchina che sta per cedere a Mourinho. Per il Benfica, all’opposto, dopo la settima finale persa, s’inizia a temere che la “maledizione” lanciata da Bela Guttman nel ’62, “Non vincerete più una finale per altri 100 anni”, si stia avverando, soprattutto se si considera la sconfitta nello scontro contro il Porto dello scorso finesettimana. Ancora una volta viene infatti beffata nel recupero, quando al 92′ Ivanovic sigla di testa la rete della vittoria. I ragazzi di Jesus probabilmente non si meritavano un simile risultato, dopo che per 90′ hanno dominato l’incontro contro una squadra remissiva.
All’Amsterdam Arena il primo tempo si è concluso a reti inviolate e, nella ripresa, è il Chelsea a sbloccare il risultato al 60′ con Torres, servito da Cech, che scappa Luisao e salta Moraes in uscita. 0-1.
Dopo soli 8′ Cardozo, su rigore, annulla il vantaggio. 1-1.
Fatali sono gli ultimi minuti, quando il Chelsea mette in campo la sua esperienza e, con sangue freddo, si aggiudica l’incontro diventando la quarta squadra, assieme a Ajax, Bayern e Juventus a vincere Coppa dei Campioni, Coppa UEFA/Europa League e Coppa delle Coppe.