Il video di Luciano Ligabue che cade sul palco a Verona

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Luciano Ligabue, che ieri sera ha portato a termine la prima di 6 serate, all’arena di Verona ha avuto un piccolo incidente. E’ infatti caduto dal palco, ma si è immediatamente rialzato senza danni. Il video è stato diffuso su Wake Up News:

Dopo gli accertamenti clinici il responso è stato: “microfrattura alla spalla destra”. Ligabue ha comunque voluto garantire la presenza agli altri cinque concerti, che si terranno nei giorni 17-19-20-22-23 settembre, tornando sul palco più carico di prima.

Ligabue, incanta l’arena con “Sale della Terra”

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Stasera è stata solo la prima serata per Ligabue all’arena di Verona, ma per tutti i suoi fan è stato davvero un concerto indimenticabile in attesa del suo ultimo album, dal titolo ancora top secret, che uscirà il 26 novembre.

tante le emozioni e soprattutto per Ligabue questo è stato anche un saluto, anzi un addio a un album che è uscito tre anni fa e che ha segnato profondamente il percorso professionale e personale del cantante. Tante le immagini anche che si sono succedute su “Buonanotte all’Italia”. Tanti volti che non ci sono più da Margherita Hack, Lucio Dalla, Little Tony, Vincenzo Cerami, Pietro Mennea, Stefano Borgonovo, Enzo Jannacci. Una Buonanotte triste, malinconica per un Italia che non c’è più.

 

I nostri 7 giorni: quelle scosse che fanno sobbalzare l’Italia

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E’ stata scossa l’Italia, in tutti i sensi, questa settimana. La terra continua a tremare in Toscana e anche oggi la paura è serpeggiata nelle zone già colpite con forza la settimana scorsa, senza contare i disagi provocati dal maltempo. Lla pioggia ha creato non pochi disagi anche a Rimini nei giorni scorsi, dove una donna è  stata rinvenuta morta nel giardino della sua abitazione, mentre la pioggia caduta sul Gargano ha ridotto la Puglia in ginocchio. E se non è l’acqua, è il fuoco a creare non pochi disagi: ne sanno qualcosa gli abitanti di Taranto, che sono stati minacciati dalle fiamme. Ma non è solo la Natura a mettere in pericolo l’uomo: è la sua stessa incoscienza a volte, come nel caso del solarium crollato durante la festa organizzata per la sua inaugurazione e che non aveva ancora ricevuto l’agibilità. E’ accaduto nel catanese e solo la dea bendata ha permesso che non ci fossero morti. Ad essersi trasformato in tragedia è stato invece l’incidente di un pullman in Montenegro, avvenuto una settimana fa, ma che per tutta la settimana ha attratto l’attenzione. Altre volte, ancora, non è il “caso,” ma la cattiveria umana a guidare verso azioni ingiustificabili, come nel caso dell’aggressione ai danni della showgirl dominicana Marysthell Garcia Polanco. Insomma, sembra che l’insicurezza stia cercando d’impadronirsi della nostra quotidianità.

insicurezzaDel resto, come potrebbe essere diversamente quando giungono, ancora e ancora, notizie che sembrano determinate a minare ogni minimo appiglio che abbiamo? Sicuramente è trascorso del tempo quando guardavamo alla Chiesa come un rifugio sicuro e al prete come confessore fidato, ma ciò non toglie che scoprire che anche il cerimoniere pontificio è stato accusato di pedofilia fa davvero tremare la terra sotto i piedi. A questo punto viene da chiedersi se anche Berlusconi abbia percepito l’instabilità che lo circonda dopo la sentenza di condanna per il processo Ruby, com’è stato ribattezzato. Forse è per questo che ora cerca di aggrapparsi alla sua vecchia creatura, Forza Italia? A Sentire la Santanchè il Cavaliere sarebbe “sereno”, però la berlusconiana approva l’idea dell’immunità parlamentare: ma quale innocente si appella all’immunità? Chi davvero deve iniziare a sentirsi poco stabile potrebbe essere il Movimento 5 Stelle, che ha perso l’ennesima parlamentare, Fabiola Anitori. Ma se i deputati ormai sembrano essere un’incognita (chi sarà il prossimo a lasciare? chi non restituirà la diaria? chi si opporrà al Semplice Portavoce?) l’interrogativo ora lo pone Panorama su Grillo: le vacanze scontate presso la Valtur sono accomunabili ai favoritismi ad altri politici o si tratta si semplici contratti lavorativi? Ma forse i misteri più affascinanti sono quelli che ancora non hanno spiegazioni, come l’effige che si muove all’interno della sua teca nel museo di Manchester. Altre volte, invece, le spiegazioni ci sono, ma l’effetto meraviglia è assicurato ugualmente, come nel caso di una casa a Londra che sembra permettere di sfidare le leggi stesse della fisica: la “Dalston House” è un’installazione di Leandro Erlich davvero unica nel suo genere. Così come unica era e resterà Margherita Hack, la stella che ci ha lasciati questa settimana. La consolazione? Splenderà per sempre nel firmamento delle grandi donne che ci hanno resi fieri del nostro essere italiani.

GOOD NIGH, AND GOOD LUCK! 

Camminare a me non va, in bicicletta vo’ meglio….

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…È un mezzo meno faticoso.

– Margherita Hack –

Il salto in lungo di Margherita Hack

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Ha sognato di volare per tutta la vita Margherita Hack e quando non era ancora una scienziata di fama internazionale, era già una campionessa sportiva di salto in alto. Era il 1941 quando a Firenze  vinse i «Littoriali» e l’anno dopo nel 1942, a Como, si riconferma campionessa nel salto in alto. Del suo passato da atleta la Hack ne ha parlato anche nella sua biografia dove scrive:

«I miei primi campionati universitari, che allorano si chiamavano Littoriali (…) “Qualcosa di inaspettato”. In quell’occasione vinsi sia nel salto in alto che nel salto in lungo e posso garantire che fu davvero una grande emozione vincere entrambe le gare a casa mia, con la gente che mi riconosceva per strada (…) L’anno successivo vinsi nel salto in alto i campionati universitari che si tennero a Como e arrivai terza, con la stessa misura della vincitrce, a quelli assoluti del ’42 a Bologna».

 

E’ morta una stella! Addio a Margherita Hack

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Muore una stella! Margherita Hack è stata una donna che prima di tutto ha saputo portare in italiana la scienza. Parlarne con semplicità, avvicinare chiunque a quel mondo misterioso e “avventuroso” dell’astrofisica. Il padre, Roberto Hack, di religione protestante, e la madre, di fede cattolica, erano entrambi aderenti alla Società Teosofica Italiana.

Lei era famosa per la scienza, ma anche per il suo attivismo nel sociale e nella politica. Una donna che a 91 anni aveva la “freschezza mentale” di una ragazzina. Una curiosità e una voglia di scoprire che l’hanno portata a divenire la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia. Eppure i suoi studi non erano stati regolari, non era neppure riuscita a sostenere gli esami di maturità a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale presso il Liceo Classico “Galileo” di Firenze. Però poi si era laureata in fisica nel 1945 con una votazione di 101/110 con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi, realizzata sempre a Firenze presso l’osservatorio di Arcetri. La Hack era membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society.

La sua fede politica nella sinistra, la portò a candidarsi  alle elezioni regionali, nel 2005 in Lombardia e nel 2010 nel Lazio, mentre nel 2006 e alle ultime elezioni si candidò a quelle politiche.

Enorme lo sviluppo delle attività didattiche e di ricerca che Margherita Hack ha promosso all’università di Trieste, dove ha dato vita nel 1980 a un “Istituto di Astronomia” che è stato poi sostituito nel 1985 da un “Dipartimento di Astronomia”, che la scienziata ha diretto fino al 1990. Dal 1982 Margherita Hack ha inoltre curato una stretta collaborazione con la sezione astrofisica della ‘Scuola internazionale superiore di studi avanzati’ (Sissa).

Il trattato “Stellar Spettroscopy”, scritto a Berkeley nel 1959 assieme a Otto Struve(1897-1963) è considerato ancora oggi un testo fondamentale. Nel tempo Margherita Hack ha collaborato con numerosi giornali e periodici specializzati, fondando nel 1978 la rivista “L’Astronomia” di cui è stata a lungo direttore. 

Una figura poliedrica e di grande rilievo in un’Italia che da anni non investe più nella ricerca e che in lei vedeva un faro per chiunque cercava, faticosamente, di avvicinarsi al mondo dell’astronomia.

Il video degli attori a sostegno della Bonino

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Un video collettivo per chiedere a gran voce che venga eletta Emma Bonino come Presidente della Repubblica. La richiesta questa volta non viene da perfetti sconosciuti, ma dalle facce note dello spettacolo che lo hanno girato per rompere il silenzio in questo deserto istituzionale che si è creato e che ha paralizzato l’Italia intera con gravi ripercussioni anche sull’industria televisiva e cinematografica che sono state le prime a risentire della mancanza di una pianificazione e dei contributi allo spettacolo quasi completamente annullati dalla politica di austerity.

Gli artisti 7607 che hanno quindi messo la faccia nel loro endorsement per il comitato Bonino Presidente sono: Gigio Alberti, Urbano Barberini, Alessio Boni, Paolo Calabresi, Valeria Cavalli, Chiara Conti, Carmen Giardina, Alessandro Haber Lucrezia Lante della Rovere, Licia Maglietta, Alberto Molinari, Ignazio Oliva, Rocco Papaleo, Paco Reconti, Claudio Santamaria, Pietro Sermonti, Valeria Solarino, Raffaele Vannoli, Franca Valeri. I promotori del comitato Bonino Presidente (www.boninopresidente.it) sono Renzo Arbore, l’attore, autore e conduttore Toni Garrani, il costituzionalista Alessandro Pace, la stilista Anna Fendi, il disegnatore Stefano Disegni, l’astronoma Margherita Hack.

Berlusconi a piazza del popolo… micromega contro il Pdl a Santi Apostoli!

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Il Pdl in piazza del Popolo, a sostegno di Berlusconi. Micromega a piazza Santi Apostoli, per chiedere la dichiarazione di ineleggibilità del leader Pdl. Piazze a confronto, nella Capitale, in questo sabato, nel segno del Cavaliere ma con intenti contrapposti. «Sabato prossimo, 23 marzo, tutti in piazza per realizzare la Costituzione e far rispettare la legge del 1957 che vieta a Silvio Berlusconi l’ingresso in Parlamento!», ricorda la rivista diretta da Paolo Flores.

La manifestazione principale si svolgerà a Roma a piazza Santi Apostoli, alle ore 17. L’appello di ineleggibilità è stato promosso con oltre 200mila firme tra cui Vittorio Cimiotta, Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Dario Fo, Margherita Hack, Franca Rame, Barbara Spinelli. «Sarà una manifestazione francescana, senza una lira, senza organizzazione, totalmente auto-organizzata e auto-finanziata dai cittadini. Chiederà con forza l’applicazione della legge 361 del 1957 secondo cui Silvio Berlusconi è ineleggibile in Parlamento perchè beneficiario di una concessione statale»

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