La dura contestazione al Dall’Ara: lo striscione in curva

BOLOGNA_ULTRAS_GIANNI_MORANDI_STRISCIONE_FUORI_MARONI_tuttacronacaL’Udinese ha battuto il Bologna allo stadio Dall’Ara nell’anticipo di questa giornata di campionato ma i tifosi in curva erano maggiormente intenti in un’altra contestazione per incitare la loro squadra. All’ingresso in campo delle due squadre, infatti, hanno esposto uno striscione che recita: “Morandi fuori dai maroni, a quando le dimissioni?” Il riferimento è al fatto che il cantante, a seguito della precedente partita casalinga aveva fortemente criticato i cori contro i napoletani che si erano levati anche mentre gli altoparlanti diffondevano le note della canzone “Caruso” di Lucio Dalla. In quell’occasione Morandi aveva detto di vergognarsi per quello che era successo, non escludendo le dimissioni.

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Hernanes all’Inter? E’ rivoluzione tra i tifosi laziali

hernanes-tuttacronacaGli ultimi giorni di calciomercato sono sempre i più caldi, se poi i tifosi non approvano le scelte della società, la protesta s’infiamma in un attimo. E’ il caso dei laziali che non hanno alcuna intenzione di veder passare Hernanes all’Inter e per questo lanciano forte il loro messaggio via forum o radio: “Giù le mani da Hernanes”, ripetono. Sono numerosi i messaggi critici nei confronti del club che sta trattando la cessione del centrocampista brasiliano all’Inter: “Hernanes deve restare, se proprio lo devi vendere si inizia da 30 milioni e non Italia!”, scrive un supporter. “Lo stanno trattando con l’Inter, una concorrente per quest’anno e i prossimi anni”, rileva un altro. E ancora: “E’ una follia, una pura follia… vendere il miglior giocatore in rosa”, fa notare qualcuno. Tanti i commenti lasciati sia sulla pagina Facebook della società che su quella del calciatore. Ma non mancano neanche le critiche al club e al presidente Lotito, miste agli appelli: “Profeta resta con noi”; “Non te ne andare, l’Inter non ti farà fare il salto di qualità”. E c’è poi chi si domanda: “Che mondo sarebbe senza Profeta?”. La recente contestazione dei tifosi nerazzurri aveva avuto il potere di far saltare lo scambio Guarin-Vucinic, che effetto avrà quella dei biancocelesti?

Al San Paolo tra Caruso e la contestazione a De Laurentiis

lazio-caruso-tuttacronacaIl match d’apertura di questa seconda giornata di campionato, Napoli-Chievo, è terminato con un pareggio. Ma va sottolineato che molto è accaduto sugli spalti. A partire dalla contestazione dei tifosi laziali, che hanno esposto striscioni con la scritta: “Sulla nostra passione vuoi lucrare per fare i tuoi film che fanno cag**e”. Il reiferimento, ora che il mercato si avvia al termine e la Curva B insiste nel chiedere  a gran voce nuovi innesti oltre Jorginho, quest’oggi in panchina, è al presidente De Laurentiis. La nota positiva è stato il fatto che dall’altoparlante dello stadio è risuonata la musica di Caruso, accompagnata dall’applauso del pubblico. La canzone di Dalla era stata coperta, la settimana scorsa al Dall’Ara, dai tifosi bolognesi che alla voce del loro concittadino hanno preferito i classici cori contro i napoletani. Episodio che ha provocato le dimissioni da presidente onorario del Bologna di Gianni Morandi. Bella lezione di stile quella arrivata oggi!

Morandi vs i tifosi bolognesi: “stanco di essere il presidente onorario”

dalla-morandi_allo_stadio-tuttacronacaIeri la canzone di Lucio Dalla “Caruso” è stata coperta dai cori anti-napoletani dei tifosi della curva Andrea Costa dello stadio bolognese Dall’Ara. Il fatto ha reso furioso Gianni Morandi che non solo si dice stanco di rivestire la carica di presidente onorario del Bologna ma si distanzia da simili comportamenti. Il suo sfogo arriva in una nota su Facebook nella quale scrive: “Ieri allo Stadio di Bologna è successo qualcosa di inqualificabile e di cui mi sono vergognato. Prima dell’inizio della partita sono comparsi striscioni intollerabili contro la squadra e la città di Napoli e mentre le note di Caruso con la voce di Lucio risuonavano nell’aria, una parte della curva dei tifosi rossoblu ha cominciato a fischiare. Non credevo che il tifo fosse degenerato a questo punto. Sono lontani i tempi quando lo Stadio di Bologna veniva preso ad esempio per la civiltà e la sportività del pubblico presente, che sapeva addirittura applaudire la squadra avversaria quando giocava meglio della nostra. Non so quanti fossero ieri quegli incivili, capaci di un simile comportamento, razzista ed offensivo. Spero fossero pochi, ma certamente io non mi riconosco in loro, che oltraggiano la figura di Lucio e insultano gli avversari con questa maleducazione deficiente. E essere il presidente onorario, anche se è una carica simbolica e forse inutile, non mi piace più”. Anche Guaraldi, il presidente della società, condanna i fischi: “Non li ho sentiti, se ci sono stati penso che siano sbagliati, era un omaggio al grande Lucio, era un’idea nata assieme a Gianni Morandi, era un gesto distensivo e doveva unire tutti. Quei fischi, quei cori, certi striscioni, secondo me, nascono però nel momento della partita, non dal cuore. Ma è un peccato”. “Siamo ancora civilissimi – aggiunge Guaraldi – Purtroppo, a volte, succedono queste cose che biasimo e non condivido. Lo stadio deve essere un luogo dove scaricare le proprie tensioni ma tifando in modo corretto per la propria squadra”.

La memoria di Lucio Dalla macchiata al Dall’Ara

bologna-napolio-cori-tuttacronacaLucio Dalla era un tifoso del Bologna e un amante della cultura napoletana, alla quale ha regalato note e parole immortali. E proprio al Dall’Ara, dove prendeva posto regolarmente per sostenere la sua squadra, oggi la colonna sonora sarebbe dovuta essere la sua “Caruso”, trasmessa dagli altoparlanti. Ma i tifosi hanno deciso diversamente perchè le note e la voce del cantautore bolognese sono state coperte dai cori razziali. Ben mezz’ora prima del fischio d’inizio, infatti, dalla curva si è innalzato l’ormai tristemente noto “Vesuvio lavali col fuoco…” Il coro è stato ripetuto anche durante il riscaldamento, alla presenza di almeno settemila sostenitori azzurri. Inutile dire che le note della canzone sono state coperte da simili cori che in questa stagione sono già costati a diversi club la chiusura della curva e ammende alle diverse società (multa della quale il Bologna non avrebbe bisogno in questo momento…) 

“L’anno che sta arrivando tra un anno passerà …

2014-tuttacronaca… io mi sto preparando è questa la novità”

-Lucio Dalla- (L’anno che verrà)

Clarino, cappello e bastone: l’omaggio a Lucio Dalla

lucio-dalla-tomba-tuttacronacaBuonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia…”. Recita le ultime parole di “Cara” la lapide sulla tomba di Lucio Dalla, le cui ceneri sono state inumate oggi, in Certosa, assieme a quelle della madre e del padre. Le ceneri del cantautore bolognese, scomparso all’improvviso il 2 marzo dell’anno scorso durante una tournée in Svizzera, riposano ora nella tomba opera del lavoro dello scultore Antonello Paladino su progetto di Stefano Cantaroni, amico dell’artista. Nei pressi, si trovano anche le tombe di altri bolognesi che hanno dato lustro alla loro città: Giosuè Carducci, Otorino Respighi ed Enrico Panzacchi, non troppo lontano da quella del poeta Roberto Roversi. Alla cerimonia, avvenuta questa mattina, ha partecipato, insieme ai parenti, il compagno Marco Alemanno. La lapide in bronzo, che rappresenta Lucio con bastone, cappello e clarino, reca sulla parte marmorea alla base la scritta “Musicista, poeta e maestro di vita”. Per quel che riguarda la silhouette, è tratta dalla foto scattatagli alle isole Tremiti dall’amico fotografo Luigi Ghirri ed è la stessa che appare sulla copertina dell’album ‘DallAmericaCaruso’. Infine, una coroncina rappresentante il rosario, che l’artista portava come anello al dito, e la piccola scultura in bronzo di un ragnetto, per ricordare il suo soprannome: il Ragno. Una delle cugine dell’artista racconta: “E’ triste, ma l’abbiamo fatto con piacere perchè era la sua volontà, una cerimonia che abbiamo voluto solo nostra. Lucio era già venuto a vedere questi posti monumentali, aveva detto: chissà se ci sarà un posto anche per me qui un giorno. Non è solo una tomba la sua, è un omaggio all’artista che è stato, un tributo a Lucio, un monumento per la città”.

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Il video di Luciano Ligabue che cade sul palco a Verona

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Luciano Ligabue, che ieri sera ha portato a termine la prima di 6 serate, all’arena di Verona ha avuto un piccolo incidente. E’ infatti caduto dal palco, ma si è immediatamente rialzato senza danni. Il video è stato diffuso su Wake Up News:

Dopo gli accertamenti clinici il responso è stato: “microfrattura alla spalla destra”. Ligabue ha comunque voluto garantire la presenza agli altri cinque concerti, che si terranno nei giorni 17-19-20-22-23 settembre, tornando sul palco più carico di prima.

Ligabue, incanta l’arena con “Sale della Terra”

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Stasera è stata solo la prima serata per Ligabue all’arena di Verona, ma per tutti i suoi fan è stato davvero un concerto indimenticabile in attesa del suo ultimo album, dal titolo ancora top secret, che uscirà il 26 novembre.

tante le emozioni e soprattutto per Ligabue questo è stato anche un saluto, anzi un addio a un album che è uscito tre anni fa e che ha segnato profondamente il percorso professionale e personale del cantante. Tante le immagini anche che si sono succedute su “Buonanotte all’Italia”. Tanti volti che non ci sono più da Margherita Hack, Lucio Dalla, Little Tony, Vincenzo Cerami, Pietro Mennea, Stefano Borgonovo, Enzo Jannacci. Una Buonanotte triste, malinconica per un Italia che non c’è più.

 

Lucio Dalla: per lui sempre un posto al Dall’Ara

lucio-dalla-bologna-tuttacronacaE’ mancato nel marzo del 2012 Lucio Dalla, ma il cantautore ha continuato a seguire il campionato dallo Stado Dall’Ara di Bologna, dove una poltroncina, fila 8 posto 19, è ancora intestata  a lui per una promessa siglata con il suo amico Umberto Righi: “Se uno di noi muore, l’altro rinnoverà l’abbonamento per entrambi”. E’ stato proprio Raghi, che tutti conoscono come Tobia, a raccontare la storia: “Per Lucio il sentimento superava i confini dell’inno-. Secondo me, se sapesse che allo stadio ricorrono le sue canzoni, questo non lo lascerebbe oltre l’indifferenza. Lui voleva fare il semplice tifoso”. Il brano ‘L’anno che verrà’ scorre a fine partita in caso di vittoria della squadra, ma Lucio, con l’espediente dell’abbonamento, a domeniche alterne si presenta allo stadio, forte del suo l’abbonamento progressivo n.165 del 21/08/2012.  Anche quest’anno la sua tessera è pronta per la consegna a Casteldebole: i familiari verseranno i 2700 euro mentre Tobia si recherà a ritirarla per poi punzonarla all’ingresso dello stadio. Come ha sempre fatto da quell’1 marzo 2012, giorno in cui Dalla ci lasciava. Senza mai andarsene davvero.

Musica in lutto è morto Baldazzi, il paroliere di Mina

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La canzone italiana perde oggi uno dei suoi grandi parolieri: è morto a Roma Gianfranco Baldazzi. Sue le parole di canzoni memorabili scritte per Mina, Morandi, Vanoni, Ron e Dalla. Da Piazza Grande a Occhi di Ragazza, Baldazzi resta un talento unico nel panorama italiano. In molti lo ricorderanno come conduttore di Notturno italiano e per le sue collaborazioni con Rai International, anche se la sua carriera era iniziata da attore.  La sua morte è avvenuta a seguito di complicanze seguite a un’operazione.

 

Dopo Vasco anche Morandi… i “clippini” su Face sono trendy

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I “clippini” ovvero video fai da te molto amatoriali da postare su Facebook e avere un feedback immediato. Dopo Vasco è la volta di Morandi. Il suo progetto  social-musicale di canzoni “leggere, allegre, disimpegnate”, iniziato il 10 maggio prosegue e ora si arricchisce anche di “Occhi di ragazza” . Immerso nel verde della sua villa tra i colli alle porte di Bologna ripropone uno dei suoi cavalli di battaglia, quegli “occhi di ragazza” che alcuni gli avevano insistentemente chiesto: “E’ una canzone del 1970. Mi propose di cantarla il mio amico Lucio Dalla – racconta – L’aveva scritta con Bardotti e Baldazzi. Fu un grande successo discografico, l’ultimo di una lunga serie. Poi dal 1971 in poi, arrivò per me una crisi che durò circa dieci anni…”.

Il cantante si è poi rivolto direttamente ai suoi ammiratori: “P.S. Fatemi capire se questi piccoli clip, con accenni di vecchie canzoni, eseguite in maniera cosi approssimativa, vi piacciono… se no li posso sospendere…”. La risposta è stata decisamente positiva e in poche ore la pagina è stata invasa da commenti positivi e complimenti.

AMO! E’ il ritorno di Zero.

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Torna Renato Zero dopo quattro anni di assenza dalle scene e lo fa con la convinzione di chi nel proprio lavoro ci crede e s’impegna quotidianamente per dare il meglio di sè. Lo fa anche con un omaggio a quello che per lui è sempre stato un grande amico, oltre che una “musa”: Lucio Dalla. Il brano che gli dedica è “Lu”, l’abbreviazione del nome del grande artista che ci ha lasciato un anno fa. Lo fa con un inedito scritto con Giancarlo Bigazzi. Lo fa con uno stile semplice ma efficace: uan cover bianca e la scritta “Amo” impressa nella ceralacca rossa.  Insomma torna e lo fa con la semplicità dei grandi artisti. C’è forza vitale, nuove enregie inq uesto album registrato tra Roma, Genova e Londra. Il disco uscirà il 12 marzo, mentre i concerti inizieranno il 27 aprile al Palalottomatica di Roma dove si fermerà per circa un mese.

«L’età avanza e sento il bisogno di stare sul palco e ritrovare il pubblico», dice l’artista romano. Le tematiche sono sempre quelle che ha portato avanti negli anni. Dalla falsa moralità, all’ipocrisia, alla bigottaggine che intrappola i cervelli in regole e schemi precostituiti da un sistema che non vuole far esprimere la vera personalità che ognuno sente dentro di sè.

CIAO LUCIO! Un anno di… ricordi.

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Un anno senza Lucio. Un anno passato tra iniziative ed eventi… nessuno l’ha mai voluto dimenticare. Già un mese dopo la morte, il suo “popolo” era sotto la finestra a via D’azeglio, dove, al tramonto, risuonarono le note delle sue canzoni. Gli incontri poi in “Piazza Grande”, i ricordi giovanili e le ultime canzoni… Lucio che se ne va, così all’improvviso e lascia orfana anche la sua città. Quella Bologna delle sue canzoni, delle sue esperienze… quella città che da sempre a fatto da sfondo alla sua musica e alla sua vita.

Radio 2 celebrerà Lucio Dalla!

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Radio2 Rai ridisegna per un giorno la sua impaginazione sonora, in omaggio a Lucio Dalla. Per il 4 marzo, giorno in cui il cantautore bolognese avrebbe compiuto settant’anni, la rete diretta da Flavio Mucciante ha realizzato tutti i jingle del canale con alcuni dei brani piu’ famosi di Lucio Dalla, che andranno a sostituire quelli abituali dei Subsonica. Un esperimento inedito, sulle note di stacchi musicali, tratti da brani indimenticabili come ”Caruso”, ”L’anno che verra”’, ”Attenti al lupo”, ”Se io fossi un angelo”, ”Piazza grande”. Emozioni e suggestioni sonore, che faranno da sfondo alle altre iniziative messe in campo da Radio2 per commemorare il grande artista, ad un anno dalla morte. “Lucio Dalla e gli altri” e’ il titolo dello speciale, condotto da John Vignola, che andra’ in onda, sempre il 4 marzo, dalle 10 alle 11. Gli altri sono non soltanto i musicisti, ma anche gli amici, il pubblico, gli appassionati, quelli che ne hanno conosciuto in prima persona la notevole umanita’. Dalla ha incrociato da sempre la sua creativita’ con quella altrui: nipote d’arte (lo zio Ariodante e’ stato un buon cantante negli anni Quaranta e Cinquanta), si e’ circondato con generosita’ di grandi artisti, ha aperto tante porte e ha colpito al cuore generazioni diverse di tutte le estrazioni culturali e sociali.

lucio dalla

Una storia che Radio2 Rai ripropone con le sue collaborazioni piu’ importanti: da quella con Gino Paoli, che lo scopri’ e gli regalo’ la sua versione di Lei (non e’ per me), a quelle con Ron (Piazza grande, Cosa sara’), Francesco De Gregori (da Giovane esploratore Tobia al grande successo del Banana Republic Tour), Paola Pallottino, Roberto Roversi, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti, fino ai Marta sui Tubi, gli ultimi suonare con lui in una canzone, la loro Cromatica.

Una favola antica intramontabile… ecco il Pinocchio di D’Alò

Dopo “la Gabbianella e il gatto” e “Opopomoz”, arriva “Pinocchio!” il nuovo film d’animazione di Enzo D’Alò, Nelle sale italiane a partire da giovedì 21 febbraio, a rendere unico il Pinocchio di D’Alò, ci saranno le musiche originali di Lucio Dalla e le voci di Rocco Papaleo e Paolo Ruffini.

La dolce Terni! Arriva “Cioccolentino”

Amore e cioccolato… a Terni si celebra il San Valentino con un evento a base di cioccolata e per il 14 febbraio è in programma un flash mob “al bacio” in Piazza Europa (alle ore 19) sotto le note della musica di Lucio  Dalla.

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