C’è già stato il planking, ovvero la moda di sdraiarsi sulle superfici e lasciarsi immortale per poi condividere la foto, l’owling (dove si simulava invece la posa del gufo), il baguetting dove tutto diventava a “portata di pane”, ma ora invece la tendenza del web è l’unicorning. Il nuovo trend estivo arriva da Los Angeles dove la regista Laura De Marchant ha sfruttato la sua collezione di maschere di unicorno per relizzare alcuni scatti creativi (e promozionali?). Da qui la nascita di un sito, unicorarmy.com, dove le immagini vengono raccolte e condivise tra utenti. Questo nuovo meme ha qualcosa di surreale e fantastico che lo fa distinguere dai suoi predecessori… sembra quasi di entrare in una dimensione parallela dove la favola si mescola con il quotidiano, dando vita a scatti spesso esilaranti. Spesso la mente vola tra Buñuel e Dalì, tra Apollinaire e de Chirico, tra Ernst, Miró, Picabia e Tanguy.
Tutti gli articoli con tag dalì
La Louis Vuitton Cup nel mirino della mafia.
Pubblicato da tdy22 in aprile 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/09/la-louis-vuitton-cup-nel-mirino-della-mafia/
Uova d’autore su un tetto che scotta!
C’è da poter fare una vera e propria frittata sul tetto del teatro di Figueres. coronamento della sua carriera, Dalì ottenne di trasformare il teatro della sua città natale in un museo. Stravagante e ribelle volle decorare il tetto con delle uova e una cupola gigante. Il vecchio teatro fu bombardato durante la guerra civile spagnola ed è rimasto in rovina per decenni, fino a quando Dalì e il sindaco di Figueres decisero di ricostruirlo come museo. L’artista decise anche che quel luogo sarebbe diventato la sua tomba. Sotto una lastra di marmo bianco, senza nessuna scritta, riposa Dalì, che regalò alla Spagna una nuova visione della cultura e dell’arte.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/26/uova-dautore-su-un-tetto-che-scotta/
Uno sguardo alla Spagna! L’eccessivo, il surreale… Dalì!
Ossessionato dall’essere la reicarnazione del fratello morto di meningite, l’infanzia e l’adolescenza di Dalì è fortemente segnata dal rapporto con la madre. Felipa Domènech Ferrés, incoraggia le aspirazioni artistiche del figlio e a 15 anni Dalì espone i suoi disegni a Teatro Municipale di Figueres. La tragedia accade nel 1921 quando Dalì perde sua madre per un tumore al seno. Più tardi scriverà “è stata la disgrazia più grande che mi sia capitata nella vita. La adoravo… Non potevo rassegnarmi alla perdita di una persona su cui contavo per rendere invisibili le inevitabili imperfezioni della mia anima.”
Nel 1922 Dalí va all’Academia de San Fernando (Accademia di belle arti) dove si fa notare per il suo atteggiamento eccentrico da dandy. Capelli lunghi e basette, giacche e pantaloni alla zuava nel tentativo di copiare l’abbigliamento britannico della fine del XIX secolo. I suoi quadri sono già cubisti anche se la sua conoscenza di questa corrente artistica è ancora superficiale e gli deriva da articoli di giornale e da un catalogo che gli è stato regalato da un amico di famiglia. Dalí, negli anni della scuola, si avvicina anche al movimento dadaista, che continuerà poi ad influenzarlo per tutta la vita. Alla Residencia dove alloggia diventa intimo amico di Pepín Bello, di Luis Buñuel e del poeta Federico García Lorca.
Per molto tempo si è discusso dell’amore impossibile tra Dalì e Lorca. Sicuramente un sodalizio artistico e un sentimento profondo che portò Lorca a sognare di andare oltre, ma che invece dovette trovare sfogo soprattutto nella poesia ed in una serie di lettere scritte mentre il pittore era lontano. Alcuni pensano che sia stato proprio il carattere eccessivo e asessuato di Dalì a frenare il poeta. Altri attribuiscono alla sete di gloria e denaro, che da sempre attanagliarono l’animo di Dalì, la partenza frettolosa per la Francia che segno la separazione dei due.
E’ nel 1926 dopo l’espulsione dalla Scuola, per aver dichiarato incompetente la commissione esaminatrice, che Dalì si ritrova nella capitale francese dove conosce Pablo Picasso e visita il Museo del Louvre.
Dal 31 dicembre al 14 gennaio dell’anno successivo Salvador Dalí tiene, presso la galleria Dalmau, una sua mostra personale e il primo febbraio 1927 inizia il servizio militare e collabora a diverse riviste specializzate quali “L’amie de les Arts”. Progetta anche le scenografie e i costumi dell’opera teatrale Mariana Pineda per il suo amico Federico Garcia Lorca. Questo periodo culmina negli anni 1929-1930, che segnano l’adesione di Salvador Dalí al gruppo surrealista parigino e l’inizio della sua relazione con Gala, colei che da quel momento diventerà la sua compagna e musa ispiratrice, rimanendogli a fianco per tutta la vita.

Pubblicato da tdy22 in gennaio 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/04/biografia-salvatordali/
Yoko Ono pagò 10.000 dlr per un finto baffo di Dalì
A rivelarlo Amanda Lear che fu grande amica del pittore.
Pubblicato da tdy22 in novembre 29, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/29/yoko-ono-pago-10-000-dlr-per-un-finto-baffo-di-dali/
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