Il politico che si mette “in castigo” al Congresso

ERREKONDO-crocefisso-tuttacronacaAbituati come siamo ai (rumorosi) flash-mob dei nostri politici, fa certo effetto una scena accaduta durante una seduta del Congresso in Spagna. Qui Mikel Errekondo, portavoce dell’Amaiur, coalizione politica basca della sinistra abertzale, ha allargato le braccia sorreggendo due libri ed è rimasto in silenzio dopo aver detto: “Questa è la vostra educazione: obbedire e tacere. E non si fa così, punito, così come si fa a scuola”. E’ stata questa la sua reazione dopo esser stato richiamato all’ordine dal Presidente del Congresso, Jesus Posada, durante il dibattito sulla cosiddetta Legge Wert, sulla riforma scolastica. Il portavoce era stato richiamato all’ordine perchè non si esprimeva in castigliano ma in lingua basca. Dopo qualche attimo in questa posizione, Errekondo è stato nuovamente richiamato dal Presidente che gli ha ricordato che restavano solo altri 12 secondi per il suo intervento. A quel punto il politico ha lasciato la tribuna lanciando un avvertimento all’Esecutivo: “Che il Governo si ricordi che non permetteremo mai che questa legge venga imposta nei Paesi Baschi e nelle nostre scuole”. Ed è tornato al suo posto, con le braccia allargate a sorreggere i due libri. Come fosse uno studente in punizione.

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Rincorrendo gli ultimi scampoli d’estate… in treno!

El-Transcantabrico-Gran-Lujo-tuttacronacaL’estate sta per finire ma dare l’arrivederci alle vacanze non è mai semplice, soprattutto se ancora non si ha avuto il tempo per godersi un po’ di meritato relax, magari scoprendo anche posti nuovi ma senza rinunciare ai comfort… Il Transcantábrico Gran Lujo, spettacolare hotel su rotaie a 5 stelle, è il treno più antico della Spagna ed è considerato uno dei cinque treni migliori al mondo. Composto da sette carrozze letto, quattro con saloni e una con cucina, è caratterizzato nelle zone comuni da ampie vetrate attraverso le quali ammirare le bellezze delle terre spagnole, dalla Castilla alla Galicia, dalle Asturie alla Cantabria, ai Paesi Baschi. E per appagare tutti i sensi, è possibile degustare la più selezionata gastronomia della zona percorsa mentre la notte si può ascoltare della buona musica dal vivo. Nelle 14 suites, singole o matrimoniali, tutti i dettagli sono ricercati ed eleganti e ci si può godere degli attimi di relax grazie alle saune di vapore e il bagno con la doccia idromassaggio.

Il Trancantábrico, da cui deriva questa nuova versione che ha fatto la sua apparizione nel 2011, ha iniziato a viaggiare su rotaie nel 1983, diventando il primo treno turistico spagnolo e percorrendo la stessa strada dello storico Ferrocarril de La Robla, che trasportava il carbone da León a Bizkaia.

mappa-treno-viaggio-tuttacronacaIl viaggio, della durata di 8 giorni e 7 notti, permette di conoscere la zona nord della Spagna, costeggiando il Mar Cantábrico, viaggiando tra Santiago de Compostela e San Sebastián in una vera crociera su rotaie per godersi la cultura, l’arte e il paesaggio di queste zone, scoprendo ogni giorno mete diverse in un vero e proprio viaggio nel tempo. Dalle grotte di Altamira e la città medievale al museo Guggenheim, dalla spiaggia de las Catedrales alla cattedrale di Santiago de Compostela al Pico de Europa. E’ il caso di dire… tutti in carrozza!

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Gara goliardica finisce in tragedia: beve 7 libri di birra, poi muore

birra-muore-tuttacronacaA Murcia, nel Sud della Spagna, un concorso per bevitori di birra è finito in tragedia per il vincitore, il 46enne Joaquin A.G. L’uomo ha seguito le regole della competizione: bere senza mai fermarsi il maggior numero di litri di birra in 20 minuti. Dopo aver ingerito 6 o 7 litri ed essersi aggiudicato la vittoria, si è sentito male e ha perso i sensi. I servizi di emergenza sono riusciti a stabilizzarlo sul posto, ma l’uomo è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale.

Scontri in Spagna: manifestanti chiedono le dimissioni del premier Rajoy

scontri-spagna-rajoy-tuttacronacaNottata caratterizzata da violenti scontri quella appena trascorsa sulle strade di Madrid invase da migliaia di manifestanti che hanno chiesto a gran voce le dimissioni del premier Mariano Rajoy. Lo riferisce il Guardian. Poco prima della mezzanotte sono scoppiati gli scontri che hanno visto  coinvolti i gruppi di dimostranti e gli agenti anti-sommossa. Diversi sono i manifestanti che sono stati arrestati mentre il numero dei feriti è ancora imprecisato.

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Bárcenas dal giudice e gli sms del premier. La conferenza stampa

sms-rajoy-tuttacronacaLunedì nero per il premier spagnolo Rajoy: non solo sono stati resi pubblici gli sms che dimostrano che fosse a conoscenza dei finanziamenti illegali all’interno del suo partito, ma Bárcenas ha trascorso oltre tre ore racocntando i fatti al giudice Pablo Ruz. L’ex tesoriere del Partito Popular ha ammesso per la prima volta che i documenti manoscritti, che contengono la contabilità B del partito ed erano stati pubblicati sia da El País che da El Mundo sono stati compilati da lui. Ma, stando al primo dei due quotidiani, avrebbe anche consegnato una ‘pen-drive’ contenente una documentazione che accuserebbe il PP. Nelle sue testimonianze precedenti, Bárcenas aveva sempre negato di essere stato lui l’autore degli appunti contabili, arrivando anche a modificare la sua scrittura durante un esame calligrafico. Intanto, il PSOE ha annunciato che la rottura delle relazioni con il PP è “totale” e si esigono le dimissioni immediata del premier. Per il PSOE, il partito socialista all’opposizione,  Rajoy ha coperto Bárcenas ed è totalmente coinvolto nel caso (“vi è dentro fino alle sopracciglia”).

Il premier, nel primo pomeriggio di oggi, ha tenuto una conferenza stampa congiunta con il presidente Polacco. Dopo un’introduzione sui rapporti tra i due Stati, Rajoy si è quindi sottoposto alle domande dichiarando che “La prima cosa che voglio dire chiaramente è che lo stato di diritto non si sottomette al ricatto. Il punto essenziale è che ora l’amministrazione della giustizia sta facendo il suo lavoro in modo indipendente e con la piena collaborazione del governo . Non si è mai verificata, non si sta verificando nè mai si verificherà nessuna interferenza nè pressione alla giustizia”. Ha quindi spiegato che le istituzioni hanno sempre operato in modo indipendente e le cose non cambieranno “mentre io sono il presidente”. “Come sapete questa materia ha acquisito rilevanza nei media a fine gennaio. Ho spiegato il 3 febbraio la mia posizione.” Ribadisce dunque che non entrerà nel merito della questione ad ogni nuova dichiarazione che verrà esternata perchè, ripete: “Lo stato di diritto non si sottomette al ricatto”. “Per quanto riguarda la richiesta di dimissioni, l’opposizione è libera di agire come meglio crede.” Ma lui non intende entrare nel merito: “La spagna, in una situazione molto complessa, già sta dando buoni segnali per il superamento della crisi. Il grande valore del nostro Paese è la stabilità politica e io terminerò il mandato che mi è stato assegnato. Se ci sono altri che vogliono giocare a qualcos’altro, per una o un’altra ragione, è un loro problema.”

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Un toro ha seminato il panico per le strade di Malaga!

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Paura per le strade di Malaga, in Spagna, dove un toro imbufalito ha vagato libero per le vie cittadine seminando il panico. Il climax è arrivato quando l’animale ha notato un passante in maglia rossa e ha deciso di caricarlo. L’uomo, dopo aver fatto le spese dell’assalto, si è improvvisato torero e, aiutato da altre persone accorse in suo aiuto, è riuscito a bloccarlo.

S’infrange contro la Spagna il sogno dell’Under 21

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Si è infranto al Teddy Stadium di Gerusalemme il sogno dei ragazzi di mister Mangia, contro gli spagnoli che hanno bissato il successo del 2011 per 4-2, con una tripletta di Thiago Alcantare che ha sfavillato nei 90′. Nulla da ridire sugli azzurrini, se non per qualche disattenzione in difesa: si sono battuti generosamente, ma la differenza in campo era notevole, con una superiorità netta delle Furie Rosse, che sin dal fischio d’inizio hanno preso d’assalto la porta di Bardi che ha capitolato già al 6′ con un colpo di testa ravvicinato di Alcantara. Immobile pareggia dopo soli quattro minuti e il portiere difende il risultato con tre grandi interventi. Ma al 31′ arriva l’errore in difesa: Caldirola e Regini chiudono male su un pallone alto e Thiago Alcantara non si lascia sfuggire il gol del 2-1. Cinque minuti più tardi invece, l’arbitro si inventa un rigore per un intervento di Donati su Tello: il difensore prima tocca il pallone, poi l’esterno. Dal dischetto il numero 10 realizza. Nella ripresa la stanchezza si fa sentire e a nulla vale lo sforzo d’Insigne di riaprire la partita. Il 4-1 lo firma Isco, grazie a un rigore dopo che Regini atterra Montoya in area. Borini vuole almeno salutare l’Europeo con una rete e l’impresa gli riesce, ma è troppo poco. Gli iberici continuano a dominare la scena, che si parli di nazionale maggiore o di giovanili, ma gli azzurrini possono essere fieri del loro torneo e di esser stati gli unici a violare la porta di De Gea.

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Incendio in centro a Madrid: il teatro Alcázar in fiamme

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Sono state necessarie oltre tre ore per domare l’incendio scaturito al teatro Alcázar di Madrid, anche se sul luogo si nota ancora la presenza di alcuni vigili del fuoco. La programmazione del fine settimana è stata cancellata. Sono state 22 le unità dei vigili del fuoco impegnati a soffocare le fiamme, originatesi al sesto piano dell’edificio, in via Alcalà. I servizi sanitari, che hanno installato una piccola tenda, hanno assistito due persone che avevano inalato il fumo e quattro vigili del fuoco.

Stando alle fonti, l’incendio ha iniziato a propagarsi alle ore 10 di questa mattina, sul tetto del palazzo per poi interessare le strutture del teatro, e ha generato un pennacchio di fumo “molto importante”, visibile da molte parti della capitale. La difficoltà nel domarlo è stata determinata tanto dall’altezza dell’edificio che dal fatto che sorga in una zona il cui accesso è difficile. Il teatro è situato al numero 20 di via Alcalà, dove nella mattinata del 17 dicembre 1983 sono morte 82 persone nell’incendio della discoteca Alcalà 20.

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Gli Amanti Passeggeri trapassano il box office!

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Bella sorpresa per Gli Amanti Passeggeri (Los amantes pasajeros), la nuova commedia di Pedro Almodóvar, uscita in Spagna l’8 marzo ha incassato 1.930.000 nel weekend di apertura con 250.000 spettatori. Da noi il film arriverà nelle sale il 21 marzo e sarà distribuito da Warner Bros. E se Almodóvar ci ha abituato ad eccessi e a stravaganze, ora ci sorprende con questo record d’incasso. Il regista spagnolo ci porta in volo con i suoi eccentrici personaggi e ci getta nella loro stessa situazione di pericolo. Sarà proprio il periocolo a scatenare quella inaspettata reazione emotiva tra i passeggeri e l’equipaggio, quella sorta di “cooperazione, amore e confidenza” che fa tralasciare i problemi personali per mettersi al servizio gli uni degli altri. Naturalmente tutto questo avviene nello stile eccletico al quale Almodóvar ci ha abituato… perciò via al divertimento in compagnia di Penélope Cruz, Antonio Banderas. Cecilia Roth, Javier Cámara, Blanca Suárez e Carlos Areces.

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Tiene que ser satisfecho Pedro Almodóvar. Su nueva obra, Los amantes Pasajeros, estrenada en España el 8 de marzo, ha recaudado 1,93 millones en su primer fin de semana con 250.000 espectadores. La película, que llegará en los cines italianos el 21 de marzo gracias a Warner Bros., rompió todos los récords de taquilla de las películas anteriores del director. Y si Almodóvar nos ha acostumbrado a los excesos y extravagancias, ahora nos sorprende al traernos en vuelo con sus excéntricos personajes y nos pone en la misma situación de peligro. Es precisamente esta situación que desencadena la inesperada reacción emocional entre los pasajeros y la tripulación, ese tipo de “cooperación, amor y  confianza” en lo que los problemas personales se superan para servir a los otros. Por supuesto, todo esto sucede en el estilo al que eccletico Almodóvar nos tiene acostumbrados … ¡Vamos a divertirnos en compañía de Penélope Cruz, Antonio Banderas. Cecilia Roth, Javier Cámara, Blanca Suárez y Carlos Areces!
 

Posti curiosi dove mi piacerebbe andare?

Rio Tinto, Spagna

Uno sguardo a Valencia… Spezzatino di coniglio alla Pilar

La ricetta la puoi trovare QUI.coniglio pentola

Valencia sulla scena di… Entres esquelas di Adan Martin

Valencia sulla scena di… Todos a la carcel di Luis García Berlanga

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Valencia sulla scena di… La mala educacion di Pedro Almodóvar

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Valencia su la scena di… Valencia (1926) di Dimitri Buchowetzki

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Valencia sulla scena di… Tranvia a la Malvarrosa di Jose Luis Garcia Sanchez

Valencia tra le pagine di… No emprenyeu el comisari’ de Ferran Torrent

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Valencia tra le pagine di… Or the bull kills di Jason Webster

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Valencia tra le pagine di… Arroz y tartana di Vicente Blasco Ibáñez

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Valencia tra le pagine di… L’anima del diavolo

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Valencia tra le pagine di… Per chi suona la campana di Ernest Hemingway

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Gente di Valencia… Victoria Frances

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Gente di Valencia… Concha Piquer

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Gente di Valencia… Dolores Ibárruri aka La Pasionaria

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Uno sguardo a… VALENCIA!

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Uno sguardo alla Spagna! Roscon de Reyes.

Nella rubrica di cucina trovate Roscon de Reyes (La Ciambella dei Magi).

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Uno sguardo alla Spagna! L’eccessivo, il surreale… Dalì!

BeFunky_Patriotic_3Ossessionato dall’essere la reicarnazione del fratello morto di meningite, l’infanzia e l’adolescenza di Dalì è fortemente segnata dal rapporto con la madre. Felipa Domènech Ferrés, incoraggia le aspirazioni artistiche del figlio e a 15 anni Dalì espone i suoi disegni a  Teatro Municipale di Figueres. La tragedia accade nel 1921 quando Dalì perde sua madre per un tumore al seno. Più tardi scriverà  “è stata la disgrazia più grande che mi sia capitata nella vita. La adoravo… Non potevo rassegnarmi alla perdita di una persona su cui contavo per rendere invisibili le inevitabili imperfezioni della mia anima.

Nel 1922 Dalí va all’Academia de San Fernando (Accademia di belle arti) dove si fa notare per il suo atteggiamento eccentrico da dandy. Capelli lunghi e basette, giacche e pantaloni alla zuava nel tentativo di copiare l’abbigliamento britannico della fine del XIX secolo. I suoi quadri sono già cubisti anche se la sua conoscenza di questa corrente artistica è ancora superficiale e gli deriva da articoli di giornale  e da un catalogo che gli è stato regalato da un amico di famiglia. Dalí, negli anni della scuola,  si avvicina  anche al movimento dadaista, che continuerà poi ad influenzarlo per tutta la vita. Alla Residencia dove alloggia diventa intimo amico di Pepín Bello, di Luis Buñuel e del poeta Federico García Lorca.

Per molto tempo si è discusso dell’amore impossibile tra Dalì e Lorca. Sicuramente un sodalizio artistico e un sentimento profondo che portò Lorca a sognare di andare oltre, ma che invece dovette trovare sfogo soprattutto nella poesia ed in una serie di lettere scritte mentre il pittore era lontano. Alcuni pensano che sia stato proprio il carattere eccessivo e asessuato di Dalì a frenare il poeta. Altri attribuiscono alla sete di gloria e denaro, che da sempre attanagliarono l’animo di Dalì, la partenza frettolosa per la Francia che segno la separazione dei due.

E’ nel 1926 dopo l’espulsione dalla Scuola, per aver dichiarato incompetente la commissione esaminatrice, che Dalì si ritrova nella capitale francese dove conosce Pablo Picasso e visita il Museo del Louvre.

Dal 31 dicembre al 14 gennaio dell’anno successivo Salvador Dalí tiene, presso la galleria Dalmau, una sua mostra personale e il primo febbraio 1927 inizia il servizio militare e collabora a diverse riviste specializzate quali “L’amie de les Arts”. Progetta anche le scenografie e i costumi dell’opera teatrale Mariana Pineda per il suo amico Federico Garcia Lorca. Questo periodo culmina negli anni 1929-1930, che segnano l’adesione di Salvador Dalí al gruppo surrealista parigino e l’inizio della sua relazione con Gala, colei che da quel momento diventerà la sua compagna e musa ispiratrice, rimanendogli a fianco per tutta la vita.

Ma chi era Gala? Quando arrivò Dalì, lei aveva già stregato Eluard e Max Ernst. Il marito continuò a scriverle anche quando ormai coabitava con Dalì nell’hotel du Château en Carry-le-Rouet, vicino a Marsiglia. I suoi versi erano straziati, vere e proprie suppliche erotiche per riconquistare questa “pura forza femminile” «Ti desidero che impazzisco, muoio alla sola idea di incontrarti, di vederti, baciarti. Voglio che la tua mano, la tua bocca, il tuo sesso non si separino dal mio». E ancora: «Ci masturberemo per strada, nei cinema, con la finestra aperta». Un giorno poi arrivò a ricordarle del “ménage à trois” con Max Ernst sperando di poterla riconquistare ancora “Ho sognato d’ essere disteso su un letto accanto a un uomo che non sono sicuro d’ identificare. Gli giravo le spalle. E tu sei venuta ad allungarti accanto a me. Mi baciavi sulle labbra e io ti carezzavo quei tuoi seni fluidi e vivi sotto il vestito. A un tratto, dolcemente, la tua mano e’ passata sopra di me ed e’ andata a cercare il sesso dell’ altro personaggio”.
Salvador Dalí affermava che Gala era la persona che lo aveva salvato dalla pazzia e dalla morte prematura. Infatti, dietro il suo genio artistico, si celava un uomo turbolento, insicuro e disorganizzato, ed era Gala che agiva come il suo agente, il tramite tra il genio ed il mondo reale.
Si incrinano ben presto i rapporti con il padre che non sopporta le amicizie del figlio a Parigi. La rottura definitiva avviene quando Dalì espone un disegno dal titolo il  “Sacro Cuore di Gesù Cristo” insieme ad una scritta provocatoria “Qualche volta, per divertimento, sputo sul ritratto di mia madre“. Il padre si indigna, pretende delle scuse pubbliche, il figlio reagisce e si crea una frattura che non sarà mai più sanata.
BeFunky_Patriotic_3Nel 1931 dipinge una delle sue opere più famose “La persistenza della memoria”. Opera che simboleggia il valore che Dalì nutriva per il tempo. Un concetto che rifiuta, forse perchè ne è inconsciamente spaventato e che cerca di esorcizzare facendo afflosciare gli orologi. Ma è anche la voglia di spezzare le regole, di distruggere la forma, di creare un illusione di   memoria per poi distruggerla e ricreare una realtà parallela allegorica. Ma quello che poi all’artista interessa veramente è il GIOCO, LO STUPORE, L’ECCESSO che crea emozione e ammirazione nel pubblico. 
Ed è proprio per questa visione della vita, per questo divertissement che si è scelta la biografia di questo artista così anticonvenzionale. Un artista che ancora oggi vuole regalarci quei paesaggi inquietanti e assurdi come se fossimo in un mondo malato e allucinato, ma in cui possiamo trovare divertimento e ispirazione. 
Il 1934 è un anno di esposizioni per Dalì che prima presenta le sue opere surrealiste alla galleria d’arte Catalònia, poi le alla Zwemmer Gallery di Londra. Compie in quest’anno anche il suo primo viaggio a New York con Gala, dove tiene una mostra organizzata dall’editore Albert Skira di 42 acquaforti e 30 disegni. Gli anni ’30 sono per Dalì una consacrazione della sua pittura, ma anche la rottura con i surrealisti. E’ il 1934 quando viene espulso dal gruppo.
Sono gli anni dell’invasione tedesca e così nel 1940 decide di emigrare negli Usa. Qui prova a fondere due elementi base: la tecnica dei grandi maestri europei della pittura a olio e la sperimentazione visiva che gli deriva dal Surrealismo. Ma negli Stati Uniti impara anche nuovi linguaggi e nuove tecniche che lo porteranno a occuparsi di  l’illustrazione, la decorazione, la gioielleria, la moda, il cinema, la pubblicità e il teatro.

Siamo a metà degli anni ’60 quando viene insignito della Gran Croce di Isabella la cattolica, la massima onorificenza spagnola. Ma il suo genio è inarrestabile e così nel 1974 inaugura inaugura il Teatro-Museo Dalí di Figueres, che ospita gran parte della sua produzione e opere di alcuni dei suoi pittori preferiti: Meissonier, Bouguerau, Fuchs, El Greco, Fortuny, Urgell, Antoni Pichot. Con questa inaugurazione nella sua città natale, egli opera volontariamente una ricapitolazione di tutto il suo contributo all’arte del Secolo.
Solo negli ultimi anni, ormai malato, decide di avviarsi verso una semplificazione tecnica e formale delle sue opere. E’ il 23 gennaio del 1989 quando muore nella sua città natale. Si conclude così la sua vita, come un cerchio che alla fine non può far altro che tornare alle origini.
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Uno sguardo alla Spagna! Cosmofobia… un labirinto di emozioni in salsa multietnica.

Immaginate un quartiere multiculturale di Madrid. Immaginate Lavapies tra la Puerta del Sol e la stazione di Atocha. E’ qui che prende vita Cosmofobia, il romanzo multietnico che  ritrae una Madrid dalle mille voci che ci porta a guardare il mondo con occhi sempre diversi. In questo quartiere (ex Barrio ebraico) ora abitano 50.000 persone provenienti da più di 80 paesi diversi. Un labirinto multietnico che è una summa di bene e male. C’è la corruzione, lo spaccio di droghe, la violenza, i furti, le lotte tra clan, ma c’è anche la cooperazione, la solidarietà e un melting-pot di culture. E ci sono diciasette storie, quasi testimonianze, esperienze di vita di  spagnoli, maghrebini, africani dell’africa nera, ricchi e poveri, attori, musicisti, scrittori, assistenti sociali, adulti, bambini, omosessuali, emarginati o artisti. Sono in quelle storie per insegnarci a vedere il mondo ogni volta con un colore diverso. Ogni capitolo ci porta a scoprire un nuovo odore o un nuovo sapore. Ogni pagina ci porta a vedere il diverso come un opportunità e non come un nemico.

Non sarà difficile riconoscerci in quelle storie che raccontano sentimenti universali: gli amori sbagliati, le occasioni perdute, le scelte avventate e gli interrogativi esistenziali. Noi come loro siamo impulsivi e distratti in questa società in mutamento che non lascia scampo a nessuno. Siamo spaventati da una società che ti porta all’estremo per lasciarti l’amaro in bocca, il sapore della sconfitta e dell’emarginazione. Su questi temi Lucìa Etxebarrìa tesse la sua tela e lascia a noi immaginare l’ordito.

Un libro da leggere e rileggere per lasciarsi sfuggire l’occasione di guardare il mondo da una prospettiva diversa, per giocare con noi stessi a essere diversi e accettarci con i nostri limiti, un libro per aprire la porta e scoprire che nel profondo siamo tutti fragili e violenti.

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Re Juan Carlos di Spagna smentisce le voci: resta sul trono!

Il re ha rilasciato un’intervista in cui ha tranquillizzato il popolo circa le sue condizioni di salute. Riguardo la crisi economica è ottimista: ”Stiamo attraversando un momento molto difficile, ma questa generazione è preparata e in grado di superarlo”.

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