La fontana di Milano tinta di rosso sangue

fontana-colorata-milano-tuttacronacaGiornata calda oggi a Milano, dove ha avuto luogo la manifestazione degli studenti per il diritto allo studio. Ma se davanti al Pirellone si sono avuti scontri tra i manifestnati e le forze dell’ordine con tanto di lancio di vernice, i colori hanno fatto la loro apparizione anche a largo Cairoli. Qui, nella fontana, gli studenti hanno versato della vernice rossa contro “il dissanguamento della scuola pubblica”. I giovani sono scesi in piazza contro i tagli alla scuola pubblica.

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Scontri a Milano tra studenti e polizia

scontri-milano-tuttacronacaScontri tra studenti e polizia a Milano, dove il bilancio è di quattro agenti medicati in ospedale, come dice la questura, e sei ragazzi contusi, come rispondono i manifestanti. La tensione è esplosa davanti alla sede del Consiglio regionale,  dove gli studenti sono giunti dopo aver attraversato le vie del centro. Il culmine di un corteo di protesta per il diritto allo studio si è avuto davanti al Pirellone, in piazza Duca d’Aosta, protetto da un cordone di polizia. Qui è partito un lancio di uova e bottiglie piene di vernice, con i giovani che hanno provato a forzare il blocco delle forze dell’ordine protetti dai libri-scudo di gommapiuma e che sono ripartiti in corteo dopo due cariche delle forze dell’ordine. Dopo aver ripercorso  via Vittor Pisani ed essersi diretti verso Porta Venezia, hanno bloccato al loro passaggio le vie del centro. Qui, in circa 300, hanno gridato slogan (“né Maroni né forconi” e “Maroni e forconi tutti fuori dai c…”) e inscenato un sit in al centro della carreggiata, mandando in tilt il traffico già messo a dura prova in mattinata dallo sciopero dei mezzi pubblici. Ma anche il Pirellone è stato coinvolto nella protesta. Qui, come spiega Repubblica, quattro studenti dell’associazione ‘Non uno di meno’ e due insegnanti, che si trovavano all’interno del palazzo con regolare autorizzazione, hanno interrotto i lavori del Consiglio regionale urlando dalla tribuna del pubblico all’indirizzo dei consiglieri. Come all’esterno del palazzo, anche all’interno, la protesta era contro “i soldi alle scuole private e i tagli alla scuola pubblica”. La seduta è stata sospesa. I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno abbandonato i loro banchi in segno di solidarietà.

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La Lega, il Pdl e i rimborsi “facili” in Lombardia: 500mila euro per danni erariali

pirellone-rimborsi-tuttacronacaLa Procura della Corte dei Conti della Regione Lombardia contesta ai consiglieri regionali già appartenenti al Popolo della Liberta (Pdl) e alla Lega Lombarda un danno erariale di 500.000 euro, che si aggiungono al pregiudizio di oltre un milione di euro già contestato nei mesi scorsi per i rimborsi ‘facili’. Tali rimborsi sono riconducibili al periodo 2008-2011 e alla prima parte del 2012 e riguardano spese, effettuate tramite i gruppi, definite “del tutto estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti interessi personali del singolo consigliere”. Spiega una nota: “Le indagini coordinate e dirette dal procuratore regionale Antonio Caruso e dai sostituti Adriano Gribaudo e Luigi D’Angelo ed effettuate dalla Guardia di Finanza di Milano, hanno consentito, anche per effetto della stretta collaborazione attuata con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, l’accertamento di un danno erariale connesso all’illecita gestione dei fondi posti a disposizione dei gruppi consiliari regionali dalla Regione Lombardia ai sensi delle leggi regionali n. 17 del 7 maggio 1992 e n. 34 del 27 ottobre 1972”. Ma le contestazioni per danno erariale non colpiscono solo i singoli consiglieri regionali beneficiari dei rimborsi: tra i destinatari, infatti, vi sono anche i presidenti dei gruppi consiliari interessati cui è affidato il compito e la responsabilità di gestire i fondi attribuiti ai gruppi. La Procura regionale ha concluso una prima parte dell’attività con l’emissione degli inviti e nel frattempo proseguono le indagini su altri 65 consiglieri, di cui 37 riconducibili ai gruppi Pdl e Lega Nord e 28 ai gruppi consiliari di opposizione del periodo 2008-2012. Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo dichiara: “Le contestazioni della Corte dei Conti riguardano fatti relativi al passato, alla ottava e alla nona legislatura. Si tratta del risvolto contabile degli stessi fatti già oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica. Nessun fatto contestato riguarda l’attuale Consiglio regionale, né eventi avvenuti nella attuale decima legislatura”. “Questo Consiglio regionale – prosegue la nota di Cattaneo – invece a luglio del 2013 ha approvato una legge che ha fortemente ridotto indennità e costi della politica, introdotto regole ferree, ridotto i fondi a disposizione dei gruppi di oltre l’80% e varato norme restrittive e rigide per quanto riguarda i criteri che autorizzano tali spese”.

Una jam session per Jannacci

Jannacci-jam-session

Avrebbe compiuto 78 anni il 3 giugno Enzo Jannacci, mancato il 29 marzo di quest’anno. Per festaggiarlo, un gruppo di amici si è riunito e, con il figlio del cantante, Paolo, al pianoforte, hanno improvvisato una jam session a Palazzo Lombardia, sede della Regione. Roberto Maroni ha commentato l’evento in Twitter: “Abbiamo suonato qui al 39esimo piano per essere più vicini a dove si trova Enzo adesso”. Alle 20 e 13 un tweet di Roberto Maroni spiega così il senso di quella «jam session» improvvisata a Palazzo Lombardia, sede della Regione. Tra gli altri, presenti anche Paolo Rossi, Franco Cerri, Teo Teocoli, Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni e Massimo Boldi. Il pubblico ha pottuo seguire l’evento su un monitor al piano terra, seguendo così anche la calata di Maroni nei panni di musicista mentre duetta un pezzo blues con Paolo Jannacci. Il preferito del politico, però, resta El purtava i scarp de tennis. “È profondo, perchè ci ricorda quanto sia importante stare con i piedi per terra – ha detto il governatore – Quanto si debba stare attenti a non lasciarsi affascinare dalle sirene del potere, ma rimanere sempre in mezzo alla gente, per lavorare e cercare di risolvere i problemi concreti”. Tra le tante testimonianze di affetto, Paolo Rossi ha definito il cantante “Uno dei miei maestri”: “Ne ho avuti tanti – ha sottolineato – ma solo Enzo mi ha insegnato a trovare le idee per strada”. Commosso il grande jazzista Franco Cerri: “Enzo era nato per fare il musicista, insieme ne abbiamo fatte di tutti i colori. E soprattutto ci siamo fatti tante bellissime risate”.

Firme false per Monti e Albertini!

firme

La Procura di Cremona ha aperto un’inchiesta – l’ipotesi di reato è falso in atto pubblico materiale e ideologico – in relazione a una trentina di presunte firme false raccolte a sostegno della lista Albertini e della lista Monti in vista delle prossime elezioni regionali. La notizia, anticipata dal sito ‘Cremona oggi’ è stata confermata da fonti investigative.

In Procura è arrivato nei giorni scorsi un rapporto firmato dalla Digos di Cremona dal quale emergerebbero doppie firme per la lista Monti e la lista Albertini, poi disconosciute davanti agli inquirenti dagli stessi firmatari. Gli elenchi contenenti le presunte firme fasulle sono stati sequestrati: sarebbero cittadini che hanno apposto la firma per la presentazione della lista Monti e poi si sarebbero trovati anche tra i firmatari di quella di Gabriele Albertini, candidato al Pirellone. Al momento c’è un solo indagato: non è escluso che l’indagine si allarghi.

“La vicenda riguarderebbe irregolarità per 30 firme su un totale di 641 raccolte nella provincia di Cremona”, fa sapere Albertini attraverso una nota. “Una volta di più esprimo tutta la mia fiducia sugli accertamenti che Digos e magistratura stanno compiendo. Qualora dovessero ravvisarsi responsabilità di ogni tipo, saremo inflessibili con tutti coloro che dovessero essere coinvolti  in questa vicenda. Mai come in questo momento lo slogan della mia campagna, ‘zerocompromessi’, deve rispondere alla domanda di serietà che i cittadini richiedono. Lo abbiamo promesso agli elettori, lo abbiamo chiesto ai candidati che hanno sottoscritto un codice etico, lo abbiamo richiesto con forza a chiunque ha deciso di sostenere il nostro cammino. Non transigerò in nulla da quest’impegno”.

 

Fantapolitica? No, corruzione reale! 20 consiglieri lombardi indagati

pirellone

Non guido, ergo prendo i taxi con i soldi pubblici!

Così Angelo Giammario, uno dei 62 consiglieri del Pirellone indagati per peculato, ai pm milanesi.

PAGARSELO CON I PROPRI SOLDI VISTO GLI STIPENDI CHE PERCEPISCONO?

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