La Procura di Cremona ha aperto un’inchiesta – l’ipotesi di reato è falso in atto pubblico materiale e ideologico – in relazione a una trentina di presunte firme false raccolte a sostegno della lista Albertini e della lista Monti in vista delle prossime elezioni regionali. La notizia, anticipata dal sito ‘Cremona oggi’ è stata confermata da fonti investigative.
In Procura è arrivato nei giorni scorsi un rapporto firmato dalla Digos di Cremona dal quale emergerebbero doppie firme per la lista Monti e la lista Albertini, poi disconosciute davanti agli inquirenti dagli stessi firmatari. Gli elenchi contenenti le presunte firme fasulle sono stati sequestrati: sarebbero cittadini che hanno apposto la firma per la presentazione della lista Monti e poi si sarebbero trovati anche tra i firmatari di quella di Gabriele Albertini, candidato al Pirellone. Al momento c’è un solo indagato: non è escluso che l’indagine si allarghi.
“La vicenda riguarderebbe irregolarità per 30 firme su un totale di 641 raccolte nella provincia di Cremona”, fa sapere Albertini attraverso una nota. “Una volta di più esprimo tutta la mia fiducia sugli accertamenti che Digos e magistratura stanno compiendo. Qualora dovessero ravvisarsi responsabilità di ogni tipo, saremo inflessibili con tutti coloro che dovessero essere coinvolti in questa vicenda. Mai come in questo momento lo slogan della mia campagna, ‘zerocompromessi’, deve rispondere alla domanda di serietà che i cittadini richiedono. Lo abbiamo promesso agli elettori, lo abbiamo chiesto ai candidati che hanno sottoscritto un codice etico, lo abbiamo richiesto con forza a chiunque ha deciso di sostenere il nostro cammino. Non transigerò in nulla da quest’impegno”.