Bersani dimesso dall’ospedale

pier-luigi-bersani-tuttacronacaEra stato ricoverato il 5 gennaio all’ospedale di Parma l’ex segretario del Pd Pier Bersani, a causa di un’emorragia cerebrale. Sottoposto a un intervento chirurgico e da qualche giorno uscito dalla rianimazione, l’ex segretario dem ha oggi lasciato la struttura ospedaliera.

Bersani e la visita di Romano Prodi

bersani-prodi-tuttacronacaSi trova ancora ricoverato all’ospedale Maggiore di Parma, dov’è giunto il 5 gennaio in seguito a un’emorragia celebrale, Pier Luigi Bersani. L’ex segretario Pd ha ricevuto oggi la visita di Romano Prodi, arrivato attorno alle 12 e intrattrenutosi per oltre un’ora. Al seguito dell’incontro, ha dichiarato di aver trovato benissimo l’ex segretario dichiarando ai giornalisti: “Ha più memoria di me”. Si è però rifiutato di svelare se avessero commentato anche l’incontro Berlusconi-Renzi: “Non dico nulla. Abbiamo parlato di tutto dall’impero romano in poi”. Ad accogliere Prodi al suo arrivo, accompagnato dal direttore generale dell’ospedale Leonida Grisendi, c’erano il prefetto e il questore di Parma e i comandanti di Guardia di Finanza e Carabinieri. L’incontro, al quale si è presentato con una scatola di sigari, è stato privato.

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Bersani, sciolta la prognosi!

Bersani-tuttacronacaDopo il malore che lo aveva colpito, l’ex sottosegretario del Pd Pierluigi Bersani era stato tenuto prima nel reparto di terapia intensiva e poi in quello di semi-terapia intensiva. Finalmente arriva la buona notizia per l’esponente del Pd, i medici oggi hanno sciolto la prognosi, che era stata mantenuta riservata precauzionalmente. I miglioramenti quindi delle condizioni generali di Bersani non destano più preoccupazione, ma solo un periodo di degenza connesso all’intervento subito.

Pier Luigi Bersani è uscito da Rianimazione

Pier-Luigi-Bersani-tuttacronacaL’ex segretario del Pd, colpito domenica 5 gennaio da emorragia cerebrale è uscito dalla rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma. Bersani, com’è stato reso noto dal bollettino medico, è stato trasferito nella degenza monitorata del reparto di neurochirurgia, un settore semi-intensivo. Le condizioni ddel politico restano stabili e il decorso post operatorio prosegue regolarmente. Il trasferimento è avvenuto ieri sera e ora Bersani è mantenuto sotto stretto controllo e le visite, ancora per qualche giorno, restano riservate ai familiari.

Pier Luigi Bersani in lenta ripresa: diffuso il nuovo bollettino

bersani-tuttacronacaMigliorano  le condizioni di Pier Luigi Bersani. L’ultimo bollettino medico è stato diramato alle 15,20 e sostiene: “Le condizioni restano stabili e invariate rispetto ai bollettini precedenti. Questo consentirà a breve il trasferimento del paziente in un settore semi-intensivo”. l’ex segretario del Pd era stato ricoverato domenica scorsa, 5 gennaio, e operato d’urgenza per un’emorragia cranica. Le visite ancora per poco saranno riservate solo ai famigliari. E già si annunciano le visite del premier Enrico Letta e di Romano Prodi.

Aspettando Letta… restano stabili le condizioni di Bersani

bersani-aggiornamenti-tuttacronacaResta ancora riservata la prognosi di Pier Luigi Bersani, le cui condizioni restano stabili e per il cui decorso, al quarto giorno di ricovero dopo l’operazione per aneurisma cerebrale, mostra un quadro positivo. A confermarlo, il sesto bollettino medico, diramato mercoledì pomeriggio da Luca Sircana, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria, nell’ultima conferenza organizzata per la stampa. Si legge nell’aggiornamento medico: “L’onorevole Pier Luigi Bersani ha trascorso una notte tranquilla le condizioni permangono stazionarie. Riconfermiamo l’assenza di deficit neurologici e che il paziente è cosciente e collaborante. Tutti i parametri vitali sono nella norma. La Tac di controllo eseguita questa mattina conferma un’evoluzione del quadro positiva, in linea con il normale decorso post operatorio della patologia”. L’ex segretario del Pd continuerà a essere “costantemente monitorizzato” e resterà per i prossimi cinque giorni almeno  in Rianimazione, dove non potrà ancora incontrare nessuno. Il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda oggi ha incontrato la famiglia. In seguito ha dichiarato: “Lui è sereno, i familiari hanno parlato anche con i medici e sono fiduciosi credo che anche questo calore, questo affetto che l’Italia e tutti i democratici gli stanno dimostrando aiuti anche la famiglia a trascorrere queste ore con un po’ più di serenità. Aspettiamo tutti con ansia che trascorrano questi giorni – ha aggiunto – devo dare atto a una sanità di eccellenza in provincia. Sono qui anche come sardo, per portare il saluto a un amico, un grande leader che ama la Sardegna, e la Sardegna ama lui”. Per quel che riguarda il Premier Letta, visiterà Bersani non appena lascerà il reparto di Rianimazione. “Letta sarebbe venuto anche oggi – ha detto Fadda – il problema è che vuole vederlo. E siccome nessuno può entrare a vederlo, credo che sia anche questo un gesto di grande affetto e rispetto da parte del presidente del consiglio”.

Cauto ottimismo per Bersani: seconda notte tranquilla

bersani-tuttacronacaBisognerà attendere le 15.30 per un nuovo bollettino medico ma intanto fonti ospedaliere del Maggiore di Parma, dov’è ricoverato Pierluigi Bersani, hanno confermato che l’ex segretario Pd ha trascorso una “notte tranquilla e serena; i parametri sono nella norma ma la prognosi resta ovviamente ancora riservata”. Bersani è vigile, ieri ha incontrato la moglie e le figlie e sarebbero al momento esclusi danni neurologici, anche se la riabilitazione non sarà breve e la situazione andrà tenuta sotto strettissimo controllo. Ad autorizzare a sperare sono tanti piccoli segnali, con Bersani che è apparso alla moglie Daniela in discrete condizioni:  “è il marito che ho sempre avuto”, ha detto. Il chirurgo Ermanno Giombelli, che lo ha operato, ha escluso un possibile collegamento con lo stress degli eventi politici della scorsa primavera che lo hanno visto diretto protagonista. “Sarebbe scoppiato allora”, ha osservato.

Anche Beppe Grillo e Umberto Bossi sostengono Pier Luigi Bersani

Pierluigi-BersanituttacronacaAnche Beppe Grillo manda i suoi auguri all’ex segretario del Pd e lo fa con un post pubblicato sul suo blog che termina con un “Bersani, ti aspettiamo, non fare scherzi”. Scrive il leader del M5S: “In fin dei conti, la sua volontà di smacchiare il giaguaro si è avverata”. E ancora: “Oggi tutti, soprattutto i falsi amici, fanno gli auguri di una pronta guarigione a Bersani. È un coro sospetto di personaggi che, in molti casi, devono a lui carriera e successo politico. Bersani ha avuto un pregio, quello di apparire umano, un grande pregio in un mondo di politici artefatti e costruiti a tavolino come dei pupazzi in vendita ai grandi magazzini della politica. In fin dei conti, la sua volontà di smacchiare il giaguaro si è avverata. Credo che abbia sempre saputo che i suoi veri nemici non erano i Cinque Stelle, ma alcuni dei suoi compagni di partito e personaggi delle istituzioni. Bersani, ti aspettiamo, non fare scherzi”. Anche il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, ha parlato di Bersani durante un colloquio con la stampa: “A pensare a quello che gli è successo mi si stringe il cuore. È un amico. Sono davvero molto dispiaciuto”. E ha aggiunto: “E’ una brava persona. Uno di quelli che conta e che quando parla pesa davvero. Infatti – racconta – lo apprezzano tutti, alleati e rivali. Mi auguro che si rimetta in fretta e spero di poterlo andare a trovare al più presto. Tornerà forte come prima. Pier Luigi è uno di buona pasta e tutti facciamo il tifo per lui”.  Il Senatur ricorda come si siano “visti poco prima di Natale a Montecitorio. Io ero seduto nel cortiletto interno. Bersani mi ha visto e mi ha raggiunto. Ci siamo fatti un sigaro insieme parlando di politica e scambiandoci gli auguri per le feste. Erano i giorni in cui sui giornali mi accusavano di voler spaccare la Lega e lui mi ha detto di non rompere, di tenere unite le cose”. E spiega: “Prima della mia malattia non ci frequentavamo. Abbiamo imparato a conoscerci negli ultimi anni. Quando andavo con Tremonti dalle sue parti, lì vicino a Bettola, nel piacentino, per la festa delle zucche, scherzando mi diceva sempre di invitarlo. Ovviamente non potevamo, però – ammette – mi sarebbe piaciuto”.

Condizioni stabili per Pier Luigi Bersani: decisive le prossime 48 ore

pierluigi-bersani-operazione-tuttacronacaPier Luigi Bersani, operato per una emorragia cerebrale, ha trascorso una notte tranquilla all’ospedale Maggiore di Parma. Le condizioni dell’ex segretario Pd rimangono stazionarie, dopo l’intervento durato quasi 4 ore, il cui esito è stato giudicato positivamente dai medici. Bersani si trova nel reparto di rianimazione, dove dopo l’intervento ha brevemente incontrato la moglie Daniela, monitorato costantemente dallo staff sanitario del reparto di neurochirurgia. Decisive saranno le prossime 48 ore. In ospedale sono arrivati molti esponenti del Pd locale e il portavoce dell’ex segretario Stefano Di Traglia.

Pier Luigi Bersani: diffuso il bollettino medico dopo l’intervento

pierluigi-bersani-bollettino-tuttacronacaDal bollettino medico diffuso dall’ospedale Maggiore di Parma, a seguito dell’operazione a cui è stato sottoposto Pier Luigi Bersani emerge che “L’intervento è durato tre ore e si è concluso positivamente”. La prognosi viene al momento mantenuta riservata.  “Non presumiamo danni, adesso è in rianimazione, ed è troppo presto per esprimere un parere assoluto”, ha detto il chirurgo Ermanno Giombelli che ha quindi spiegato: “Nelle prossime ore faremo una tac di controllo. Per il momento è presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore”. L’operazione chirurgica è sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all’arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che potrebbe essere congenita visto che c’è una familiarità. L’emoraggia dell’ex segretario del Pd era al grado tre, su una scala da uno a quattro. Per quel che riguarda il danno neurologico, che viene calcolato su una scala da uno a cinque, il grado raggiunto era il due. Il fatto che Bersani sia sempre rimasto cosciente e che sia andato tempestivamente al pronto soccorso è considerato un fatto positivo dai medici. Danni definitivi, ha detto Giombelli, “non ne presumiamo, ma dobbiamo vedere le indagini successive perché il rischio è rappresentato dalle ischemie cerebrali: ma il fatto che sia sempre cosciente è un fatto positivo, siamo abbastanza ottimisti”.

Il brigadiere Giangrande passerà il Natale a casa. Lo annuncia la figlia

brigadiere-giangrande-tuttacronacaIl 28 aprile, mentre il governo prestava giuramento, Luigi Preiti apriva il fuoco davanti a Palazzo Chigi, ferendo il brigadiere Giuseppe Giangrande. La figlia Martina oggi ha partecipato a un incontro al comando provinciale dei Carabinieri, a Milano, alla presenza del comandante Maurizio Stefanizzi, dove le sono stati consegnati due  assegni del Consorzio commercianti corso Buenos Aires. “Finalmente papà potrà lasciare l’ospedale, questo Natale lo trascorreremo assieme”, ha spiegato ai presenti. Ai rappresenti del consorzio, ha detto: “Vi ringrazio tantissimo, non mi aspettavo tanta generosità. Voi non ci conoscete neppure ma avete fatto così tanto. Questo è un segnale importante, di grande speranza. Mi auguro che papà possa presto incontrarvi per ringraziarvi di persona, magari che possa stringervi la mano”.  Il brigadiere Giangrande attualemnte si trova nell’ospedale di Imola, dove ritornerà (dopo la prossima pausa) verso aprile per un intervento che dovrebbe consentirgli di migliorare la sua mobilità degli arti superiori. Ancora, la figlia ha spiegato: “È migliorato in questi mesi ma non posso dire che stia bene, utilizza una carrozzina elettrica per gli spostamenti che attiva col mento, ma l’intervento potrebbe essere una svolta”. E ha raccontato che, in sette mesi di degenza, l’attenzione nei loro confronti non è mai venuta a mancare: “Anzi, è rimasta uguale, ho raccolto un migliaio di lettere scritte a mano, destinate a me o a mio padre- per non parlare delle e-mail: pensate che ogni martedì uno sconosciuto ci invia un mazzo di fiori diverso e non siamo ancora riusciti a scoprire di chi si tratta”.  L’ultimo pensiero è per Luigi Preiti, l’attentatore. “L’ho incontrato al processo, l’ho guardato negli occhi ma non ho sentito niente per lui. Il perdono? È un sentimento che non posso provare, almeno non ancora”.

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La testimonianza di Giangrande, Preiti non è un pazzo, era lucido

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Era il 28 Aprile e il nuovo Governo Letta stava giurando davanti al Presidente della Repubblica quando Luigi Preiti fece fuoco sui carabinieri che prestavano servizio davanti a Palazzo Chigi. Giuseppe Giangrande, che sta compiendo un lungo percorso di riabilitazione dopo che il proiettile lo ha colpito racconta quei tragici momenti in cui rimase ferito gravemente: “Non sono un eroe. Preiti mi ha chiesto di passare lo sbarramento – racconta il carabiniere a Libero – nel momento in cui gli ho detto di no mi ha sparato”.

Ma cosa si aspetta Giangrande dai giudici che dovranno processare Preiti?  “Mi aspetto che venga punito in base ai capi d’imputazione e sia riconosciuto colpevole perché matto non è. Era molto lucido quando ha parlato con me. So che hanno già tentato di farlo passare per folle, ma la richiesta è stata respinta dal tribunale”. Preiti non è quindi il pazzo di cui si era parlato nei primi momenti dopo il tragico attentato, ma, secondo Giangrande, era un uomo lucido e consapevole del gesto che stava compiendo. 

Segue il ricordo di quel drammatico giorno: “Mi sono trovato al posto giusto nel momento sbagliato. Se questo soggetto passava il blocco in un attimo di distrazione dei miei colleghi, era una strage. Con Preiti prima che sparasse ci ho parlato. Mi ha chiesto di passare lo sbarramento. Gli ho detto che era impossibile e ha scaricato tutto il caricatore su di me e i colleghi vicini”. Ci sono stati altri quattro feriti, tra cui un altro carabiniere, per fortuna nessun morto. Ora però Giangrande guarda avanti: a Natale tornerà a casa e non vede l’ora. “Ci stiamo preparando a fare il panettone in casa. Sono molto felice.”

 

 

Il braccio rotto del ministro della Giustizia, nel giorno della sentenza Mediaset.

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Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, è ricoverata all’ospedale Santo Spirito di Roma dopo essersi fratturata un braccio a seguito di una caduta. Le sue condizioni non sono gravi, sarà operata nel pomeriggio di martedì 30 luglio.

IL BOLLETTINO MEDICO:

Il Direttore Generale della Asl Roma E, Angelo Tanese, nel primo bollettino medico, comunica che “alle 9.08 al Pronto Soccorso dell’ospedale Santo Spirito è stato ricoverato d’urgenza il Ministro Anna Maria Cancellieri per una frattura pluri-frammentaria della testa dell’omero sinistro”.

La Cancellieri, conclude il bollettino, è stata “ricoverata nel reparto di Ortopedia, diretto dal Prof. Francesco Falez, che provvederà, dopo gli esami di rito, a sottoporla all’intervento chirurgico”.

“Non credo che potrò perdonare” così la figlia del cc ferito.

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“Non credo potrò perdonare Luigi Preiti. Adesso devo pensare”. Lo ha detto tra le lacrime Martina Giangrande, la figlia del carabiniere ferito nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi. “Ringrazio – ha aggiunto – l’Arma, come i rappresentanti delle istituzioni che mio padre stava con orgoglio vigilando e proteggendo”. La ragazza, intervistata al Policlinico Umberto I, ha poi ricordato che “proprio oggi sono tre mesi che mia madre è mancata. Sono fiera di mio padre che ha dedicato tutta la sua vita alle istituzioni. Grazie a tutte le istituzioni che mi hanno trattata come una figlia, grazie a chi mi ha trasmesso umanità. Mi ha toccato molto la sensibilità della signora Boldrini, la presidentessa della Camera, che vorrei incontrare nuovamente. Ora dovrò rimodulare la mia vita, come ho già fatto, ho lasciato il lavoro. Mi dedicherò a questa famiglia al momento sgangherata”, ha poi concluso.

Intanto le condizioni mediche di Giangrande restano stazionarie e l’ultimo bollettino medico parla di: “stazionarietà grave” ma anche di una sospensione progressiva dei sedativi che hanno mostrato come il paziente sia lucido e in grado di di respirare autonomamente per un breve periodo”.

La famiglia si stringe intorno a Giangrande

giangrande-sparatoria

Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito gravemente ieri davanti a Palazzo Chigi, “resta sedato, intubato e ventilato meccanicamente” mentre nel suo bollettino medico si parla di moderato ottimismo. Amalia Allocca, direttore sanitario del policlinico Umberto I, non fa però previsioni sulla futura mobilità del militare, sottolineando che “per ora la condizione neurologica non è valutabile”. Giangrande, in questo periodo,stava cercando di riprendersi dal lutto della moglie, avvenuto appena due 2 mesi fa. L’uomo non resta comunque solo, tutta la famiglia gli si è stretta attorno e con lui si trova la figlia 23enne, Martina, arrivata nella capitale dopo aver appreso la notizia. I giornalisti non paghi del bollettino medico, “freddo e impersonale” e che non fa scoop, hanno approfittato della presenza del fratello Pietro per farsi rilasciare ulteriori dichiarazione, in cerca di dettagli che rendano più “saporite” le notizie.  “Mio fratello ha trascorso la notte tranquillamente, ha riconosciuto la figlia, l’ha vista. Ha mosso le palpebre. Ha cercato di parlare, ha tentato di rassicurarla come a dire ‘vai a casa nulla è accaduto”, racconta Pietro Giangrande prima di aggiungere: “Ha riconosciuto la figlia Martina e ha mosso le spalle. In nottata ha respirato da solo”. Un altro velo squarciato, quello che c’è di più sacro, la vicinanza di un padre ed una figlia, gettato sotto gli occhi di tuttti. La ragazza, che lo zio Ciro definisce forte, è ora circondata dall’affetto dei familiari e dai colleghi del padre e, secondo quanto dicono i parenti, ha ssorbito bene il colpo. E’ giusto intervistare i parenti, voler sapere ogni dettaglio della vita di Giangrande? Se ha riconosciuto la figlia, se ha mosso le spalle, se ha cercato di parlare? E’ giusto puntare l’ “obiettivo” sulla figlia, su una ragazza di 23 anni che ancora deve elaborare il lutto della madre e che si trova a dover affrontare un nuovo dramma? Ma a volte anche quest’intrusione sembra non bastare, la vita che si trasforma in un reality passa anche per i social network e per una frase postata tempo fa  dal carabiniere nel suo profilo Facebook: A volte la vita ti riserva delle brutte sorprese che ti fanno pensare a tante cose, l’importante è non abbattersi e ricominciare tutto da capo”. Deve ripartire da questo punto Giangrande, dalla sua famiglia, dalla sua stessa vita… non dalle troppe parole. Non è importante sapere che fosse una brava persona, un buon padre, uno stimato professionista. E’ stato la vittima innocente di una crisi nazionale di cui non ha colpa. Una crisi che ha spezzato tante vite ma questa volta, per fortuna, non ce l’ha fatta. Per questo va rispettato, la sua famiglia con lui, senza dover ogni volta per forza buttar giù una porta per osservarli nella loro intimità.

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