Condannato a 25 anni… ma Sollecito ha un rifugio “segreto”!

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La Corte lo ha appena condannato a 25 anni per il delitto Meredith Kercher, ma lui ha un rifugio segreto nel quale “fuggire” con la sua nuova fidanzata Greta Menegaldo. Si tratta di un appartamento in un residence elegante che si trova appena fuori del centro di Oderzo, nel Trevigiano realizzato all’interno di un piano di riqualificazione delle ex cantine Tombacco. Qualche condomino che ha incrociato Sollecito non ha voglia di speculare sul ragazzo e si limita  a dichiarare «Ho saputo dai giornali che Sollecito veniva a Oderzo – racconta una signora che abita nel palazzo -. Da principio non vi ho fatto caso, visti così sono la classica coppia innamorata. Dopo aver saputo chi è lui è logico, c’è un po’ di curiosità in più. Ma è svanita presto. Non sono affari miei, ciò che è accaduto a Perugia è qualcosa che riguarda soltanto quell’uomo, non certo me». Ma da quando è arrivata la sentenza Raffaele e Greta sono diventati più accorti e l’auto non viene più lasciata, come accadeva prima nel cortile condominiale, ma viene portata all’interno del garage e poi la coppia raggiunge l’appartamento attraverso l’ascensore interno. Il suo rifugio segreto da oggi non è poi così “segreto”!

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Incedio in un residence a Roma: muore una persona

incendio-residence-tuttacronacaIncendio in Zona Monte Mario, a Roma, in un residence occupato da stranieri con un extracomunitario che è morto carbonizzato mentre si contano tre feriti, di cui due in maniera grave. Tra questi anche un 40enne agente di polizia, rimasto ferito durante i soccorsi e trasportato d’urgenza in ospedale. La vittima non è stata ancora identificata. L’incendio potrebbe essere scoppiato a causa dell’esplosione di una piccola bombola di gas ma i vigili del fuoco stanno ancora accertando le cause. Non è la prima volta che il residence, formato da una serie di mini appartamenti ognuno di circa 35 metri quadrati, non è la prima volta che si verificano incendi. Nel 2001 si verificò un incidente simile a causa dello scoppio di una bombola di gas, durante il quale morirono due persone.

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L’infinito è finito: residence sul colle di Leopardi?

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Nel tuo nome il tuo destino si diceva un tempo, ma  in questo caso  l’eccezione è vistosa!. Il colle dell’infinito leopardiano potrebbe subire una trasformazione sostanziale a causa della proprietaria di alcuni terreni a Recanati. Come si chiama la signora?  Anna Maria Dalla Casapiccola! E cosa ha intenzione di fare violando il suo “destino”? Ampliare la casa colonica a ridosso del colle e trasformarla da agricola a residenziale.  Dalla Casapiccola ha quindi presentato un progetto, grazie anche al Piano casa regional, del 2012 denominato “Piano di recupero di iniziativa privata”. Il progetto ha ricevuto il parere negativo della sovrintendenza delle Marche, ma il pericolo è tutt’altro che scongiurato perché la signora ha presentato, vincendolo, un ricorso al Tar.

“Il progetto – commenta un architetto del Mibac – prevede la trasformazione sostanziale con aumento notevole di cubatura dei fabbricati rurali preesistenti, anche con demolizione e ricostruzione di certo non fedele alle misure e tipologie originarie. Questo al fine di accorpare la volumetria esistente e proponendone un ulteriore aumento. L’elemento che ci preoccupa di più – conclude il funzionario – è che nel progetto è prevista la realizzazione di locali interrati con rilevanti movimenti di terra, aspetto che è stato l’oggetto principale del diniego della soprintendenza Marche”. Una vicenda che, oltre a modificare uno dei colli più famosi del mondo, creerebbe un precedente pericoloso per il futuro dell’ermo colle. Nel testo con il quale la sovrintendenza spiega le ragioni del no si sottolinea che “l’incidenza visuale determinata dagli interventi in progetto si configurerebbe come un danno al patrimonio paesaggistico”.

“La signora Dalla Casapiccola – spiegano dalla sovrintendenza Marche – ha avuto gioco facile nell’impugnare il nostro parere negativo anche perché non abbiamo risorse sufficienti e personale per seguire tutte le controversie legali nel nostro territorio. Avevamo anche dato indicazioni alternative, meno invasive, per la ristrutturazione del casale che non è molto lontano dalla torre del passero solitario, altro simbolo della poetica leopardiana, ma non è stato sufficiente”. Un deficit di mezzi che non riguarda solo la sovrintendenza Marche, ma rispecchia una problematica generale confermata anche dal Mibac. “Spesso purtroppo i nostri architetti – denuncia il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni – devono sostenere anche la parte legale per supportare le numerose segnalazioni riguardanti pericoli vari di cementificazione in zone vincolate. Il rilancio della cultura parte anche da qui, mettendo in condizione, chi deve tutelare e salvaguardare i numerosi beni paesaggistici e storico-architettonici del nostro Paese, di poterlo fare”. L’ultimo baluardo per la salvaguardia del colle dell’infinito resta il ricorso al Consiglio di Stato. La sovrintendenza Marche sta predisponendo una relazione da depositare entro i primi di ottobre per scongiurare che nuovo cemento trasformi per sempre uno dei promontori più famosi del mondo.

Ladri nella casa del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti

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I ladri, nella notte, si sono introdotti nella casa al mare del presidente della Regione Lazio, a Capalbio Scalo, in Toscana. Nicola Zingaretti, la moglie e le due figlie stavano dormendo quando i rapinatori sono entrati in casa passando per una finestra lasciata aperta per il caldo.  I malviventi hanno cercato di prendere tutto ciò che hanno trovato a portata di mano, poi sono entrati anche nei villini vicini e si sono dileguati sparando una raffica di colpi.  Infine, la fuga, a bordo di due Mercedes rubate nel comprensorio lungo la statale Aurelia in direzione di Civitavecchia. I ladri sono stati intercettati dai carabinieri di Tuscania all’altezza di Montalto di Castro, hanno poi abbandonato le auto a Tarquinia facendo perdere le loro tracce.  La refurtiva a bordo dell’auto è stata recuperata.

Zingaretti non si sarebbe accorto di nulla: «Dormivamo – ha raccontato – questa mattina poi i carabinieri ci hanno riconsegnato tutto. A me avevano rubato un Ipad».

Party, alcol a fiumi e minorenni! Denunciati gli organizzatori ed il titolare del locale.

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Un giro di festini a base di alcol e ai quali prendevano parte anche minorenni, tutti fra i 13 ed i 16 anni, è stato scoperto dalla polizia di Pistoia. Al momento del blitz sono stati identificati oltre 230 minorenni all’ interno di un residence nel centro della citta’. Anche gli organizzatori sarebbero due ragazzi minorenni, di 13 e 16 anni, che davano appuntamento ai loro coetanei tramite facebook. Il social network che controlla tutti i profili è sempre più utilizzato per compiere crimini. Forse i controlli dovrebbero essere più mirati e non essere solo un “big brothers” da dare in pasto alle pubblicità?

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