La Corte lo ha appena condannato a 25 anni per il delitto Meredith Kercher, ma lui ha un rifugio segreto nel quale “fuggire” con la sua nuova fidanzata Greta Menegaldo. Si tratta di un appartamento in un residence elegante che si trova appena fuori del centro di Oderzo, nel Trevigiano realizzato all’interno di un piano di riqualificazione delle ex cantine Tombacco. Qualche condomino che ha incrociato Sollecito non ha voglia di speculare sul ragazzo e si limita a dichiarare «Ho saputo dai giornali che Sollecito veniva a Oderzo – racconta una signora che abita nel palazzo -. Da principio non vi ho fatto caso, visti così sono la classica coppia innamorata. Dopo aver saputo chi è lui è logico, c’è un po’ di curiosità in più. Ma è svanita presto. Non sono affari miei, ciò che è accaduto a Perugia è qualcosa che riguarda soltanto quell’uomo, non certo me». Ma da quando è arrivata la sentenza Raffaele e Greta sono diventati più accorti e l’auto non viene più lasciata, come accadeva prima nel cortile condominiale, ma viene portata all’interno del garage e poi la coppia raggiunge l’appartamento attraverso l’ascensore interno. Il suo rifugio segreto da oggi non è poi così “segreto”!
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Condannato a 25 anni… ma Sollecito ha un rifugio “segreto”!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/16/condannato-a-25-anni-ma-sollecito-ha-un-rifugio-segreto/
Amanda: “La sentenza di condanna è come la diagnosi di un cancro”
Amanda Knox continua a commentare la condanna a 28 anni e 6 mesi a seguito del verdetto della Corte di Appello e in un’intervista al Guardian spiega: “La sentenza di condanna per l’omicidio di Meredith Kercher mi fa sentire come se mi avessero diagnosticato un cancro”. In questi giorni Amanda ha fatto ritorno all’università ma si sente “bloccata” e “intrappolata” dopo la sentenza del 30 gennaio scorso per l’omicidio di Meredith Kercher. La 26enne, che all’Università di Washington studia ‘scrittura creativa’, confida ancora: “Non c’è posto dove io possa andare in cui non è noto che io sono la ragazza che è stata condannata di nuovo. E’ una cosa molto invasiva nella mia vita, ad un livello fondamentale”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 8, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/08/amanda-la-sentenza-di-condanna-e-come-la-diagnosi-di-un-cancro/
“La mia colpa è di essere stato il fidanzato di Amanda”: così Sollecito
Dopo l’intervista al Tg1, Raffaele Sollecito ha parlato anche ai microfoni delle Cnn ai quali ha detto che la sua unica colpa è “di essere stato il fidanzato di Amanda”. Condannato a 25 anni dalla Corte d’Assise di Appello di Firenze per l’omicidio di Meredith Kercher, il 29enne ha detto: “Nelle loro menti devo essere colpevole perché ero il suo ragazzo. Non ha alcun senso per me”. E ha ribadito: “Non so cosa pensare perché oggettivamente non c’è nulla contro di me e contro Amanda”. Per quel che riguarda quella che in molti hanno ritenuto una “fuga” dopo la condanna dei giudici, quando è stato fermato a 40 chilometri dal confine austriaco. “Ero andato in Austria per festeggiare con la mia ragazza”, ha spiegato ribadendo che era pronto a tornare in Italia non appena emesso il verdetto.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/04/la-mia-colpa-e-di-essere-stato-il-fidanzato-di-amanda-cosi-sollecito/
“Contro di me un deserto probatorio”: parla Sollecito
Raffaele Sollecito, dopo la condanna, porta avanti la sua difesa parlando ai microfoni del Tg1 e spiega: “Contro di me c’è un deserto probatorio, io non so cos’è accaduto quella sera ero a casa mia e non è compito mio cercare di trovare la verità su questo”. Accusato, con Amanda Knox, dell’omicidio di Meredith Kercher, definisce “amareggiante e drammatico essere condannato per un movente che è che noi quella sera non sapevamo cosa fare e abbiamo ucciso”. Il giovane era stato fermato dopo la sentenza di condanna vicino ad Udine, ma lui nega di aver pensato alla fuga in Austria “quando ho sentito la sentenza la prima cosa che ho fatto è tornare in Italia”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/03/contro-di-me-un-deserto-probatorio-parla-sollecito/
Il gossip attorno al caso Mez: chi è la fidanzata di Sollecito?
Sembra non ci siano dubbi: la ragazza di Raffaele Sollecito, con la quale il giovane si trovava dopo la sentenza di condanna quando gli è stato notificato il ritiro del passaporto, si chiama Greta Menegaldo. A parlare di lei sono state le riviste di gossip pochi giorni prima della sentenza d’Appello sul caso Meredith è in seguito è stato certificato dal Corriere della Sera, con Alessandro Capponi che ha provato a tracciarne un profilo, raccogliendo prevalentemente le voci del paese in cui vive, cioè Oderzo, nella Marca trevigiana:
in paese è conosciuta da tutti: viene descritta come riservata, elegante, determinata. Con la passione per i viaggi.
Infatti proprio su un aereo ha conosciuto Raffaele: lei lavora come hostess presso una compagnia low cost. Ancora il giornalista spiega che
di Greta, a Oderzo, tutti conoscono la storia: si è diplomata all’istituto linguistico Dorotee di Oderzo e subito dopo, ha cominciato a lavorare.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/02/il-gossip-attorno-al-caso-mez-chi-e-la-fidanzata-di-sollecito/
Incidente fatale durante una corsa ciclistica amatoriale
E’ terminata in tragedia la corsa ciclistica amatoriala “Trofeo Razza Piave – Memorial Luigi Zanchetta” che si teneva a Rustignè di Oderzo, in provincia di Treviso. Un corridore, il 66enne Giovanni Biasetto, tipografo in pensione residente a Cavrie di San Biagio di Callalta, è rimasto coinvolto nella caduta che ha coinvolto un gruppo di partecipanti ed è morto poco dopo all’ospedale di Oderzo. Il cicilista amatoriale stava pedalando con i compagni di squadra del Bertoldo Team di Massanzago quando, nel corso del secondo giro della competizione, è caduto a terra ed ha sbattuto la testa sull’asfalto. Coinvolti nella caduta altri cinque ciclisti, rimasti illesi. Soccorso subito, le condizioni del 66enne apparivano già gravi. L’uomo è deceduto poco dopo, quando già era stato condotto all’ospedale opitergino. Ora resta da capire la causa della tragedia: non è chiaro infatti se la caduta sia avvenuta in seguito ad un malore o sia stata un incidente di gara. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso. Biasetto lascia la moglie e le tre figlie.
Pubblicato da tdy22 in agosto 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/14/incidente-fatale-durante-una-corsa-ciclistica-amatoriale/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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