Non si placa la moda del NekNominate, con giovani e non che accettano la sfida di filmarsi mentre si dedicano a bevute sensazionali e potenzialmente dannose per la salute. Ma ora è Rebecca Dagley a far parlare di sè e della sua prodezza, grazie a un video che spopola su YouTube e che mostra la donna, che ha accettato la sfida di NekNominate, entrare in un supermercato con un soprabito e poi ha improvvisato uno spogliarello, rimanendo in lingerie.
Tutti gli articoli con tag birra
Quando la Guinness voleva vendere la birra a Hitler
Nel libro “Good for guinness”, scritto dall’ex dipendente del famoso birrificio David Huges, si racconta la storia di “Quando la Guinness voleva vendere la birra a Hitler…” Nel volume, spiega BlitzQuotidiano, vengono pubblicati alcuni dei poster, come uno con un soldato tedesco che tiene fra le mani una pinta di ‘stout’ e dice: ”E’ il momento per una Guinness”. In un altro si vedono i tucani, uccelli simbolo della birra irlandese, che volano sulla Porta di Brandeburgo, e in un altro sullo stadio olimpico di Berlino con tanto di svastica. La dirigenza della Guinness di allora aveva commissionato i lavori all’artista John Gilroy ma poi non si arrivò alla commercializzazione in Germania soprattutto per la forte opposizione di Londra.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/19/quando-la-guinness-voleva-vendere-la-birra-a-hitler/
I lavoratori che ricevono birra come paga: accade ad Amsterdam
De Regenboog Groep, associazione olandese finaznaita dallo Stato e da donazioni private e impegnata, tra le altre cose, di aiutare gli alcolisti, ha dato vita a un programma che permetta di risolvere un problema di ordine pubblico: i comportamenti antisociali degli alcolisti per le strade delle città. Quello che prevede tale progetto è di offrire un lavoro alle persone che soffrono di alcolismo cronico. L’incarico consiste nel raccogliere rifiuti leggeri abbandonati per la città: in cambio di ogni giornata lavorativa, vengono pagati con 10 euro, mezzo pacchetto di tabacco sfuso e varie lattine di birra. Al programma si aderisce su base volontaria: è diventato molto popolare e ci sono lunghe liste d’attesa. Al momento è attivo in tre diversi distretti di Amsterdam, ma è in discussione in un quarto distretto e in altre città olandesi. Come si legge nel Post:
Gli alcolisti che partecipano al programma sono divisi in due gruppi da circa dieci persone, ogni gruppo lavora tre giorni la settimana. La giornata inizia intorno alle 9. Prima di iniziare a lavorare, i partecipanti ricevono due birre e un caffè; è previsto un rientro per il pranzo, durante il quale ricevono due birre e un pasto caldo, prima di partire di nuovo per il turno pomeridiano. La loro giornata si conclude con una o due birre intorno alle 15:30. Durante il lavoro, non possono bere.
I politici conservatori del consiglio comunale di Amsterdam definiscono “il progetto della birra” uno spreco di denaro pubblico, che contribuisce a diffondere una cultura della tolleranza che è secondo loro sbagliata e ha già reso la città una meta per i consumatori di marijuana. Uno dei sostenitori più entusiasti del progetto è invece Fatima Elatik, sindaca del quartiere orientale Zeeburg: è di origine marocchina, è musulmana praticante e pur disapprovando personalmente il consumo di alcol, sostiene che gli alcolisti «non possono essere solo allontanati e puniti» ed è meglio dare loro qualcosa da fare, limitare e tenere sotto controllo il loro consumo di alcol e la tipologia degli alcolici: «L’obiettivo principale e specifico del progetto non è combattere l’alcolismo, ma quello di mostrare alle persone che c’è un’alternativa allo stare seduti in un parco e bere fino alla morte».
Hans Wijnands, direttore della fondazione che ha avviato il progetto, ha spiegato che l’idea di fornire birra agli alcolisti in cambio di un lavoro ha avuto grande successo perché i Paesi Bassi hanno tradizionalmente evitato la “tolleranza zero” come risposta alla dipendenza. L’idea di base è estendere agli alcolisti uno dei meccanismi utilizzati per aiutare i tossicodipendenti da eroina, ai quali per anni è stato fornito del metadone gratuito in un ambiente controllato. Allo stesso modo con questo progetto gli alcolisti, ha spiegato Wijnands in un’intervista al New York Times, «bevono meno, sono tenuti sotto controllo, hanno un lavoro che li tiene lontani dai guai e possono ottenere un pasto caldo ogni giorno».
Sono soddisfatti anche gli abitanti dei quartieri in cui il progetto è stato avviato: non ci sono più risse, schiamazzi o persone che disturbano nei parchi pubblici. L’Oosterpark di Amsterdam, per esempio, è tornato ad essere un luogo tranquillo, mentre le iniziative prese finora per tenere semplicemente lontani gli ubriachi intensificando i pattugliamenti non avevano funzionato. Anche gli alcolisti che partecipano al progetto sembrano soddisfatti. Uno di loro ha detto: «Quella è la mia medicina, ne ho bisogno per sopravvivere». Un altro ha spiegato che da quando ha iniziato ha smesso di bere whisky e rum, un altro ancora ha detto che avere questo lavoro ha aumentato la sua autostima: «Sto facendo qualcosa di utile, aiuto me stesso e la mia comunità».
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/06/i-lavoratori-che-ricevono-birra-come-paga-accade-ad-amsterdam/
Birra, diventerà patrimonio culturale dell’umanità?
I produttori tedeschi di birra fanno sul serio? Sembrerebbe proprio che la “bionda” fabbricata secondo lo storico ‘obbligo di purezza’ che vieta l’uso di qualsiasi additivo chimico, potrebbe essere inserita nel patrimonio culturale dell’umanità. L’obbligo di purezza tedesco, risalente al 1516 , prescrive che la birra sia prodotta solo con acqua, malto, luppolo e lievito. Nel terzo trimestre del 2013 poi la birra ha visto il suo consumo in aumento facendo segnare un +3,2%.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/02/birra-diventera-patrimonio-culturale-dellumanita/
“Un sorso su tre se lo beve il fisco”, lo slogan contro l’Iva di Assobirra
Assobirra, l’associazione che riunisce i produttori della birra, contesta le tasse sulla loro produzione e così lo slogan “un sorso su tre se lo beve il fisco” approda in questi giorni sui maggiori quotidiani italiani. Infatti le tasse sulla birra, come recita la protesta, sono aumentate del “70% in 10 anni e sono tra le più alte d’Europa. Ora aumentano ancora del 35% fino ad arrivare a 45 centesimi di tasse su un euro di birra”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/04/un-sorso-su-tre-se-lo-beve-il-fisco-lo-slogan-contro-liva-di-assobirra/
Filosofia pericolosa, una riflessione su Kant finisce in sparatoria
E’ finita a colpi di pistola una discussione che ha portato due uomini a disquisire su alcuni passaggi della “Critica della ragion pura”. I due erano in fila per comprare una birra in piccolo negozio della città della Russia meridionale, quando avrebbero iniziato a dibattere di filosofia e a quel punto uno dei due avrebbe estratto una pistola e sparato diversi colpi contro l’altro uomo. La vittima è stato ricoverato in ospedale e non sarebbe in gravi condizioni. Sulla vicenda indaga la polizia che sta cercando di capire quali possano essere i passaggi dell’opera di Kant che abbiano generato la violenza. Di sicuro Kant che ha scritto fra l’altro “la pace perpetua” non avremmo approvato la sparatoria.
Pubblicato da tdy22 in settembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/16/filosofia-pericolosa-una-riflessione-su-kant-finisce-in-sparatoria/
Finisce la birra e le due ragazze aggrediscono il cameriere!
Secondo molti sarebbe un fake, secondo altri invece è tutto tristemente vero. In ogni modo il video che negli ultimi giorni ha collezionato più di 144mila click mostra due ragazze che ordinano Guiness sedute a un bar di Hong Kong. Il cameriere si dice dispiaciuto ma purtroppo la Guiness è finita. Le due ragazze a questo punto lo aggrediscono e lo insultano pesantemente. Il filmato sarebbe stato postato da un terzo ragazzo che avrebbe assistito alla scena e avrebbe deciso di riprenderla per poi mettere tutto il documento in rete e suscitare così l’interesse degli utenti. Vero o non vero che sia il video desta preoccupazione che negli ultimi tempi siano sempre più i video violenti, di “cattivo gusto” o volgari ad attirare i maggiori click della rete.
Pubblicato da tdy22 in settembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/16/finisce-la-birra-e-le-due-ragazze-aggrediscono-il-cameriere/
Amatrice in festa: onore agli spaghetti all’amatriciana

Quest’anno la sagra va in scena senza dimenticare l’ambiente: si è ridotto al minimo l’impatto ambientale con stoviglie che saranno in materiali biodegradabili mentre verrà organizzata una raccolta differenziata dei rifiuti per smaltire in loco e nella maniera più corretta tutti i residui, biodegradabili o meno. Non solo: tutte le materie prime utilizzate saranno date da produttori locali di Amatrice e paesi limitrofi: si ridurrà così l’impatto sull’ambiente valorizzando al contempo le eccellenze della zona. Ma si strizza l’occhio anche ai celiaci con uno stand dove si offrirà pasta senza glutine. E per accompagnare il tutto, sarà lanciata la Birra Amatrice realizzata dalla ditta Alta Quota di Cittareale, con frumento coltivato nell’omonimo paese.
Pubblicato da tdy22 in settembre 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/01/amatrice-in-festa-onore-agli-spaghetti-allamatriciana/
Svelati i segreti dei sacrifici dei bambini Inca… le mummie danno risposte
Bambini di età compresa dai 6 ai 15 anni, selezionati accuratamente tra i più puri e sani del villaggio, quindi portati via dalla propria abitazione, nutriti del cibo migliore e, dopo alcuni mesi, condotti in cima a una montagna, a 6000 metri di altitudine e soffocati, uccisi con un colpo alla testa o bruciati vivi… in ogni caso sacrifici agli dei. La cerimonia sacrificale segnava, per lo più gli avvenimenti più importanti del popolo Inca, legato per lo più alla vita dell’imperatore.
Ma se questa è una storia conosciuta, è invece una novità apprendere alcuni dettagli che sono emersi grazie alle analisi condotte dai ricercatori dell’Università di Bradfordsui capelli di tre mummie rinvenute nel 1999 in prossimità della cima del vulcano Llullaillaco, in Argentina. Secondo l’archeologo Andrew Wilson sarebbero le mummie meglio conservate al mondo. Si tratta di bambini di 6, 7 e 13 anni, sacrificati circa 500 anni fa in occasione di una tipica Capacocha.
In particolare le analisi si sono concentrate sulla ragazzina di 13 anni, conosciuta come “la doncella de Llullaillaco”. Lei era sicuramente la più consapevole eppure il suo volto era rilassato e la posizione, seduta a gambe incrociate, sono elementi importanti da dover considerare. In particolare sembra quasi che la giovane si sia addormentata, più che sia morta uccisa in un rito sacrificale. Ciò che in realtà emerge dallo studio chimico dei suoi capelli ancora perfettamente intrecciati, è che circa un anno prima della sua morte, presumibilmente in coincidenza con la sua elezione al rango di vittima sacrificale, la sua dieta si era arricchita di mais e proteine animali e aveva cominciato ad assumere dosi massicce di alcol e droga, in particolare birra di mais e foglie di coca. Il consumo di queste sostanze, allo stesso tempo sedanti e inebrianti, era aumentato notevolmente all’avvicinarsi del sacrificio. Pur avendo riscontrato le stesse sostanze nei capelli dei bambini più piccoli, non vi è traccia in loro dello stesso incremento.
La differenza ha affascinato gli studiosi, che hanno ipotizzato che la ragazzina, più consapevole e quindi spaventata dal suo destino imminente, cercasse conforto sedandosi, o che fosse incoraggiata o costretta a farlo, in modo da renderla più facilmente manipolabile. Non è da escludere che ciò fosse legato al suo coinvolgimento in cerimonie preparatorie, dove il consumo di birra e coca era frequente.
Pubblicato da tdy22 in agosto 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/01/svelati-i-segreti-dei-sacrifici-dei-bambini-inca-le-mummie-danno-risposte/
Arrivano le prime ammissioni sulle vittime degli scontri turchi
Le rivolte in Turchia ormai vanno avanti da giorni e stanno, come un’epidemia, montando di città in città. Nell’ultima notte i manifestanti hanno protestato ad Ankara dove sono stati dati alle fiamme alcuni uffici del partito islamico Akp, la forza politica che ha permesso a Tayyip Erdogan, di diventare premier. Nella notte si è reso necessario anche isolare le strade intorno agli uffici del primo ministro e sono stati lanciati alcuni lacrimogeni dalla polizia per far indietreggiare i manifestanti che si stavano avvicinando al palazzo.
Arrivano anche le prime ammissioni sulle vittime degli scontri. In particolare è stata diffusa la notizia della morte di un giovane ferito da un colpo d’arma da fuoco alla testa ad Ankara.
Non si placa ancora la rivolta in Turchia, che entra ormai nel quarto giorno: nella notte tra il 2 e il 3, la protesta si è trasferita da Istanbul alla capitale Ankara dove i manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni uffici del partito islamico Akp del premier Tayyip Erdogan. Sempre nella notte, le strade intorno all’ufficio del primo ministro sono state isolate mentre i poliziotti hanno usato gas lacrimogeni per respingere l’avanzata dei manifestanti.. Lo ha riferito il segretario generale della Fondazione turca per i diritti umani, Metin Bakkalci, da Ankara. «Il giovane si chiama Ethem Sarisuluk ed è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Si trova in stato agonizzante e i medici hanno dichiarato la sua morte cerebrale», ha spiegato Bakkalci.
Nelle prime ore dell’alba di lunedì ad Ankara la protesta sembra che sia stata sedata, almeno al momento non si registrano scontri. Invece, è notizia delle ultime ore, che gli scontri si sono spostati a Smirne (Izmir), città nel centro-occidentale della Turchia.
Qui i manifestanti hanno lanciato molotov contro le sedi del partito Akp. Intanto a Instabul sono state danneggiate fermate dei bus e segnali stradali.
Pubblicato da tdy22 in giugno 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/03/arrivano-le-prime-ammissioni-sulle-vittime-degli-scontri-turchi/
Il Bayern fa tripletta… e festeggia a gavettoni di birra
Nuovo trionfo del Bayern ieri, che ha battuto lo Stoccarda 3-2 a Berlino. Porta a casa tutto quest’anno la squadra di Heynckes: Coppa di Germania, Bundesliga e Champions League. Dopo esser diventata la settima squadra ad aggiudicarsi campionato, coppa campioni e coppa nazionale nella stessa stagione – prima di loro Celtic (’67), Ajax (’72), Psv Eindhoven (’88), Manchester Utd (’99), Barcellona (2009) e Inter versione Mourinho (2010) -, ha festeggiato con i tifosi bavaresi, coppe al cielo e… gavettoni di birra! “La squadra ha fatto a se stessa e a me il regalo più bello. Quando si vince il triplete, è qualcosa di unico”, ha detto Jupp al termine del match, senza chiarire se si ritirerà o no.
Pubblicato da tdy22 in giugno 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/03/il-bayern-fa-tripletta-e-festeggia-a-gavettoni-di-birra/
Dopo la protesta del bacio, in Turchia, arriva quella della birra!
Nella notte di Ankara è avvenuta la protesta delle birre, proprio come era avvenuto in occasione della legge che poneva drastiche restrizioni all’uso di alcolici. Lungo la centrale arteria commerciale di Tunali una folla, molti laici con la bandiera turca rossa con la mezza luna bianca o con stendardi rossi con le sigle del fondatore della Turchia moderna, Moustafah Kemal Ataturk, sulle spalle, hanno sfilato cantando contro il premier islamico Erdogan al grido di “Tayyp vattene”. Poi le bottiglie di birra sono state sistemate sulla strada a formare una lunga fila illuminata da alcuni lumini accessi, proprio come simbolo contro quel potere islamico che prepotentemente, giorno dopo giorno, sta ledendo i diritti dei cittadini turchi.
Su quella strada molte coppie si sono anche baciate in pubblico sulla bocca proprio per protestare contro le autorità islamiche che qualche giorno fa avevano tentato di impedire la “protesta del bacio” in una stazione nel centro della capitale invitando i passeggeri della metropolitana ad avere un “comportamento morale”
Pubblicato da tdy22 in giugno 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/01/dopo-la-protesta-del-bacio-in-turchia-arriva-quella-della-birra/
Class Action contro Budweiser… acqua nella birra!
‘Class action’ contro la societa’ produttrice della Budweiser, accusata di aggiungere acqua nella sua nota birra per vendere piu’ bottiglie. La denuncia collettiva e’ stata presentata in un tribunale di San Francisco, in California, contro la societa’ Anheuser-Busch, accusata di violare le leggi a tutela del consumatore. Accuse subito smentite dalla societa’ che le ha definite ”totalmente false”. ”Le nostre birre rispettano completamente le direttive sulle bevande alcoliche’.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/27/class-action-contro-budweiser-acqua-nella-birra/
Quando ci si mette la sfortuna… ladra!
David Weber, 53enne di Miami, è entrato in un pub e si è ordinato una birra. Al momento di pagare ha estratto dalla sua tasca, la carta di credito che aveva rubato qualche giorno prima all’interno di un’auto parcheggiata in un garage in città.
Ma quando si dice la casualità… il cassiere del locale era stato derubato e quella carta di credito era proprio la sua! Con una scusa, si è allontanato un attimo per chiedere ad un addetto alla sicurezza di chiamare la polizia, e successivamente ha trattenuto, con scuse varie, Weber fino all’arrivo degli agenti, che hanno arrestato l’uomo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/20/quando-ci-si-mette-la-sfortuna-ladra/
Campagna contro gli alcolici in Russia: limitazioni estese anche alla birra
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/08/campagna-contro-gli-alcolici-in-russia-limitazioni-estese-anche-alla-birra/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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