Scoppia la bomba in casa Juve su Pirlo: il calciatore, sostituito da Conte contro il Verona, non è rimasto in panchina a seguire la partita con i compagni, come scritto nel regolamento interno juventino, ma è andato a farsi la doccia. 34 anni e una stagione con l’obiettivo di poter volare in Brasile per il Mondiale. Intanto ci sono le due sostituzioni subite (tante quante quelle dell’intero scorso campionato) che pesano notevolmente sulle spalle del giocatore.
A giugno poi scade il contratto e nche se la Juve minimizza e parla di intesa per un prolungamento simile a quella di Buffon, quasi una formalità, c’è anche qualche nome che spunta: Xabi Alonso per la Juve potrebbe anche essere un interessante nome da tentare di acquisire appena si riaprirà il calciomercato. Certo la trattativa non è facile, ma tentar non nuoce.
Intanto Prandelli tra strategie e diplomazia cerca di buttare acqua sul fuoco:
”Pirlo va gestito? Avremo un occhio di riguardo per i giocatori più utilizzati, visto che siamo già qualificati”: lo ha detto Cesare Prandelli, a margine della decima edizione della ‘Vialli e Mauro Golf Cup’.
”Però – ha aggiunto – se loro vogliono esserci per me è un onore, sono i giocatori che devono dare un segnale in questo senso. Avremo l’opportunità di provare chi ha giocato meno. Il vice Pirlo? Lodi ha disputato campionati straordinari, ma per un discorso di prospettiva abbiamo preferito puntare su Verratti”.
Una domenica assolata, una capitale militarizzata e un Olimpico preso d’assalto da 50mila spettatori. Rispetto all’ultimo derby, quello che si è giocato il 26 maggio scorso, la squadra giallorossa ha cambiato molto l’assetto. Di quella formazione oggi giocheranno solo quattro giocatori, molto meno rimaneggiata invece la squadra biancoceleste con 8 giocatori in campi rispetto all’ultima sfida contro la Lupa. A godersi lo scontro anche il presidente americano della Roma, Pallotta, che come twitta la società è presente sugli spalti.
A sorpresa nella formazione giallorossa gioca Gervinho al posto di Ljacic. Nell’attesa, le telecamere entrano nello spogliatoio della Roma:
e poi in quelli della Lazio:
Negli spalti c’è anche da sottolineare la presenza di Prandelli, forse alla ricerca di giocatori da inserire… forse anche un occhio particolare a Francesco Totti, che fresco di un nuovo contratto, ritrovata la forma atletica e godendo della fiducia di Garcia, potrebbe davvero essere inserito, nonostante i suoi 37 anni, nella nazionale per il mondiale del Brasile.
Ma in curva invece si dà il via alla coreografia della Roma. I tifosi, vista anche la vetta della classifica che i giallorossi dopo tre giornate sono riusciti a raggiungere, hanno voluto ringraziare i propri giocatori con striscioni e colori degni da finale di campionato.
Prima però di dare il calcio d’inizio, l’arbitro, Gianluca Rocchi, che ha già diretto altre volte il derby capitolino, insieme ai giocatori delle due squadre ha fatto rispettare un minuto di silenzio per la morte del pilota di motonautica Zantelli.
L’inizio della gara non è dei migliori per i giallorossi che faticano a uscire e sono succubi, nei primi minuti, di una Lazio molto aggressiva. Molti gli errori da parte di entrambe le squadre nei primi minuti di gioco. Sia la Roma che la Lazio faticano a trovare i giusti equilibri in campo. Lanci lunghi, palloni persi e cross sbagliati. Al 13′ viene fischiato anche un fallo di mano a Totti e arriva, forse involontariamente, un colpo da Hernanes. Subito dopo è proprio il capitano giallorosso a entusiasmare gli spalti con un gran colpo di tacco peccato che i suoi compagni perdono la palla e regalano la rimessa dal fondo alla Lazio.
Dopo i primi 20′ minuti giocati su ritmi elevati da parte della Lazio, arriva il calo dei biancocelesti.
Intanto in rete continuano gli sfottò tra romanisti e laziali, se ne era accorta anche ieri Selvaggia Lucarelli che aveva postato:
Davvero finita l’estate, sono tornati i post dei tifosi
Una buona occasione per Lazio arriva al 25′ per fallo di De Rossi su Candreva che fa scaturire una punizione da buona posizione, ma sugli sviluppi è lo stesso Candreva a battere sulla barriera e l’occasione si trasforma presto in delusione per i tifosi laziali e in un sospiro di sollievo per i romanisti.
La Roma tenta una risposta, ma la squadra è visibilmente sotto pressione, più che da parte degli avversari sembra che a tagliare le gambe dei giallorossi siano le pressioni psicologiche e le aspettative che la dirigenza, l’allenatore e i tifosi si attendono. Quelle conferme che davvero possono oggi aprire la strada a un campionato fatto di risultati e speranze.
Così tra la tensione del gioco ci scappa anche il fallo di Strootman su Klose, e di nuovo la Lazio può usufruire di una punizione. Peccato che Gonzalez che riceve la palla e decide di tirare da fuori area, ma non inquadra bene la porta. Ancora nessun serio pericolo per la Roma.
Al 30′ la vera occasione gol della partita capita a Gervinho. L’ivoriano schiaccia di testa su un cross perfetto di Totti generato da calcio di punizione, ma sbaglia nonostante fosse in perfetta posizione. Forse tentare in questo caso il tiro non si è rivelata la scelta migliore, nei pressi vi erano diversi compagni che avrebbero potuto agevolmente infilare la palla in rete. Alla Roma però questa occasione serve per ritrovare la grinta e il coraggio per presentarsi sotto la porta avversaria.
Al 35′ arriva l’ammonizione per De Rossi, cinque minuti dopo anche Florenzi prende il cartellino giallo. La tensione nella squadra romanista è altissima e sembra che questo primo tempo sia davvero solo sofferenza per i giallorossi, incapaci di arginare ansia e preoccupazione.
Il primo tempo finisce quindi sullo 0 a 0. Ora la Roma avrà l’intervallo per cercare di riordinare le idee e la Lazio può archiviare i primi 45′ in cui ha fatto prevalere il suo gioco, non si è risparmiata ed è sempre stata attenta in difesa. Le occasioni sicuramente potevano essere di più da parte di entrambe le squadre, ma è pur sempre un derby, con i giallorossi in fuga per la vetta della classifica. Ora sarà Garcia che dovrà cercare di riportare le teste dei giocatori sul terreno dell’Olimpico e strapparle agli incubi di cui sono stati vittima nella prima parte di gara. Dall’altra parte il compito di Petkovic non è meno difficile: dovrà spronare i biancocelesti a giocare 45′ alla ricerca di una vittoria con una Roma che sicuramente cambierà volto nella ripresa.
Riprende la ripresa allo stadio Olimpico, ma ancora è la paura che domina in campo.
Al 46′ un brutto fallo su Totti costa l’ammonizione a Lulic. Sul calcio di punizione battuto dal capitano giallorosso, il colpo di testa di Pjanic non è certo pericoloso ed è facile preda per Marchetti. Il derby non decolla e Garcia sostituisce Florenzi con Ljajic. Subito si cambia passo e il derby cambia volto. Si fa insistente il pressing della Roma sotto la porta dei biancocelesti e al 56′ sul corner per la Roma battuto da Totti, la palla arriva a Pjanic che ottiene un altro calcio d’angolo. Due minuti dopo continua la serie dei calci d’angolo per la Roma, sintomo che la squadra sta ritrovando lo slancio che l’aveva caratterizzata nelle ultime gare. E questa volta è Hernanes che salva la porta mettendo in angolo un pericoloso tiro di Maicon. Sullo sviluppo, Cana si è aiuta un po’ troppo con le mani per fermare De Rossi, ma l’arbitro non vede nulla. La Roma alza il ritmo e per la Lazio iniziano i problemi.
E arriva immancabilmente, al 62′, il gol di BALZARETTI. E’ 1 a 0 per la Roma!
Un azione da vedere e rivedere. Sull’azione precedente al gol infatti aveva già tentato lo stesso Balzaretti su un cross di Totti da calcio d’angolo la rete, ma poi sulla ribattuta Ljacic non aveva insaccato per un pelo. Ne è scaturito un altro calcio d’angolo battuto da Totti e questa volta Balzaretti al volo di sinistro ha segnato.
Al 67′ c’è la ricerca del raddoppio con Ljajic che tira in porta con un destro a incrociare, ma nessun pericolo in questo caso per Marchetti. La Lazio perde la testa, il tecnico corre ai ripari e sostituisce Cavanda con Floccari. ma la Roma ormai ha cambiato passo e spaventa i biancocelesti, così che Cana è costretto al fallo su Gervinho in accelerazione e viene ammonito.
Al 72′ premono ancora i giallorossi con De Rossi che ci prova di testa su calcio di punizione battuto da Totti per il fallo su Gervinho. Marchetti è bravo a salvare la situazione. Grande azione di Gervinho in contropiede, al ’76, peccato che poi sbaglia clamorosamente la conclusione. Intanto nello stadio i cori dei romanisti sono alti ormai al cielo. Ancora cambi per Petkovic che tenta il tutto per tutto. Costretto prima a mandare in campo Dias per Ciani e poi sceglie Hernanes al posto di Ederson.
La timida reazione della Lazio è al 79′ quando Klose prova a girare per Floccari in area giallorossa, ma De Sanctis arriva sul pallone. Ormai per la Roma sembra tutto facile, deve solo far passare il tempo e stare attenta alla propria rete. All’81’ c’è anche l’espulsione per Dias, che era appena entrato. Rocchi ha interpretato come interruzione di una chiara azione da gol il fallo commesso su Totti. Tra le polemiche e le proteste il finale del derby. Sul calcio di punizione scaturito dal fallo da esplusione, Ljajic tira benissimo, ma Marchetti c’è e salva in corner. Buona azione di Maicon, ottimo in questa gara, che al 87′, serve in area Gervinho che non se la sente di tirare e passa a De Rossi, alla fine i giallorossi trovano solo un calcio d’angolo. Affanno su affanno per la Lazio che colleziona falli su falli stavolta è ancora Cana su Maicon, con un abbraccioche di affettuoso non ha nulla a essere ripreso dall’arbitro. Al 90′ entra Borriello per Totti che riceve l’ovazione del pubblico. E al 92′ in pieno recupero ancora un miracolo di Marchetti su Borriello di testa.
Rigore per la Roma, ben oltre il tempo regolamentare, per un fallo di Ledesma su Ljajic. E’ lo stesso LJAJIC che mette in rete la realizzazione del penalty.
Sul finale, al 94′, di rabbia Klose insacca, ma il gol è annullato per evidente fuorigioco.
Il fischio finale arriva per salvare i biancocelesti dal terzo gol!
Un secondo tempo, in cui la Roma si è lasciata alle spalle l’ansia e la paura. Sicuramente nello spogliatoio Garcia ha trovato le giuste parole per far entrare una squadra che neppure lontanamente era riconoscibile da quella che aveva giocato i primi 45′. Così i giallorossi hanno costruito azione dopo azione contro una Lazio che ha fatto più che dignitosamente la sua partita, peccato che non abbia trovato la rete. Per i tifosi romanisti oggi è il giorno per sognare e sperare davvero che questo campionato li veda protagonisti come non avviene da qualche anno.
Lo sport, di solito più seguito da un pubblico maschile che femminile, ha spesso mercificato il corpo femminile. Basta pensare alla ragazza che saliva sul ring al termine di ogni round, o delle donne che spesso indossano la maglia della nazionale per sponsorizzarne la vendita, le cheerleaders del Napoli che intrattengono i tifosi e chi più ne ha ne metta. C’è poi chi posta in rete anche il pronostico del derby disegnandoselo su un gluteo. Forse, tra le tante foto che girano per la rete, l’immagine è anche ingenua, ma la domanda comunque sorge: perché incrementare e piegarsi al cattivo gusto dilagante in rete, invece di provare a uscire dal coro? L’immagine di per sé potrebbe anche essere ironica, ma data in pasto al pubblico del web sicuramente assumerà i tratti di quella “speculazione” mediatica a cui siamo abituati da troppi anni. Perché dunque Laura Cremaschi, la regina del #momentopronostico sui social network si è esposta ancora una volta a questa provocazione? Lei lo ha spiegato così “E’ un anno esatto che mi diverto a fare pronostici. Speriamo di festeggiare alla grande”.
Noi forse per festeggiare dobbiamo attendere che il pubblico sappia ritrovare l’ironia e non si lasci andare alla volgarità più banale!
A poche ore dal 139esimo derby della Capitale c’è il toto formazioni per Roma e Lazio, mentre a Roma la tensione aumenta, i cori nelle strade aumentano e le forze dell’ordine sono impegnate a evitare gli scontri. Ecco le formazioni più probabili che oggi scenderanno in campo:
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi,Totti, Ljajic
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