500! Gigi Buffon e la sua fascia tricolore

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Il portiere della Juve e della Nazionale tocca le 500 partite della massima serie ed esibisce la fascia di capitano tricolore simbolo della vetta appena raggiunta. Buffon ha postato sul suo profilo Twitter la foto  e i suoi followers non hanno fatto mancare i loro commenti. Che resta da augurare? Altre 500?

 

I nostri 7 giorni: tutto quello che resta impresso

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Ci sono cose che colpiscono talmente tanto che se ne continua a parlare a lungo. Se un avvocato poi spiega quanto è piacevole “fottere la magistratura”, facile che attragga l’attenzione. Probabilmente è per questo che anche nella settimana appena trascorsa il “discorso” dell’avvocato Taormina è risultato essere l’articolo più letto. Ma il mondo non si ferma, nonostante le discussioni sulla giustizia italiana, e alterna vita e morte. Allora forse leggere qualcosa di chi ci lascia è un modo per dare un ultimo saluto. Come nel caso di  Nicola Faggian, un ragazzo a un passo dalla realizzazione del suo più grande sogno: vivere della sua musica. E’ stata la strada a strapparglielo, mentre era al volante di quel camion che non vedeva l’ora di lasciarsi alle spalle per sempre. Chi le ruote non le avrebbe mai lasciate è la nostra campionessa Alessia Polita, vittima ieri di un terribile incidente in pista di cui porterà per sempre i segni addosso: la motociclista è infatti rimasta paralizzata. Purtroppo, sempre in tema due ruote, un altro incidente ha macchiato la giornata di sabato. Alcune Harley-Davidson, a Roma in occasione del raduno per il 110° compleanno dell’azienda, sono rimaste coinvolte in un drammatico incidente. Ma sangue a Roma è stato sparso anche volontariamente, a San Basilio, durante un litigio iniziato per problemi di viabilità e terminato con un omicidio e un ferimento, un arresto e un linciaggio al 118. Cosa dire al riguardo? Sembra sempre più un tratto caratteristico degli italiani reagire con violenza sia ai gesti che ai pensieri altrui. C’è una mancanza di comprensione, l’incapacità di dialogare. Siamo tutti umani, in quanto tali fallibili, ma invece che correggerci ci “diamo addosso” evitando accuratamente di provare a metterci nei panni degli altri. Forse sono scomodi, forse ci stanno stretti, forse, semplicemente, non ci appartengono. E se qualcuno è in disaccordo ci si limita ad attaccare, offendere, proteggendosi dietro la scusa del “io so”. Certo, tutti sappiamo qualcosa, ma dal nostro personale punto di vista, dall’alto della nostra esperienza. In assoluto? Difficile. Ecco allora che si vorrebbe gli altri parlassero come noi, si schierassero dalla nostra parte. E se gli altri non hanno voglia di schierarsi? Se vogliono una visione più ampia che non quella di un unico settore? Se desiderano evolvere e non rinsecchire in questo buco nero che sembra volerci inglobare? Siamo italiani e vogliamo il meglio per questo Paese. E per noi “meglio” è anche la capacità di proteggere l’ambiente, combattere le mafie, agevolare la burocrazia e, quando qualcosa non funziona, cercare di migliorarla fino a renderla perfetta. Quindi no, lo status quo per quel che riguarda il Sistri non ci va bene. Sono binari di pensiero: rispettiamoli.

bivio

Come ogni settimana, abbiamo avuto anche i nostri motivi per rallegrarci però, per sorridere, per sperare, per “tirare il fiato” da quello che ci opprime. Roma si è colorata, riempiendosi di musica, cartelloni e speranza per un futuro diverso. Stiamo parlando di chi ha manifestato per i diritti degli omosessuali sfilando al Gay Pride inneggiando all’amore che non conosce distinzioni. Ma curiosità l’ha destata anche un campionato diverso dal solito, distraendoci per un po’ dall’avventura delle nostre nazionali: il primo campionato europeo erotico di calcio. Sempre in tema di calcio, questa volta più istituzionale, il video che fa discutere: a Ibra un pallone è sfuggito di mano finendo in faccia a un avversario. C’è chi parla di brutto gesto, a noi sembra più che altro involontario. Chissà se verrà svelata la verità! Ma come non parlare dell’originalissima 500 di Lapo? Si può dire tutto, certo non che manchi la fantasia, con la carrozzeria in stile pied de poul. Altrettanto unica è poi la casa che sorgerà tra i canali di Amsterdam, completamente stampata in 3D: siamo già nel futuro, anche se a volte non vogliamo accorgercene. Chi probabilmente potrebbe dircelo con certezza è chi ci sta guardando dall’alto, ossia l’astronauta Luca Parmitano, che questa settimana ci ha regalato un’immagine inedita della Sicilia… dallo spazio! Insomma, una settimana davvero piena di emozioni e colori… con qualche scontro. Noi siamo sempre qui, pronti a cominciare con una nuova settimana.

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK! 

La “strada della morte”, la Statale del Vesuvio, continua a mietere vittime

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Tra i comuni di San Giuseppe Vesuviano e Poggiomarino, è avvenuto un tragico incidente che ha coinvolto una 500 ed un’Audi Q5 e nel quale hanno perso la vita due adulti ed una bambina di 11 anni. I vigili del fuoco, accorsi sul luogo dell’incidente, lungo la Statale del Vesuvio, stanno estraendo dalle lamiere i corpi delle vittime mentre il conducente dell’Audi, un uomo di San Giuseppe Vesuviano, è attualemente  ricoverato nell’ospedale di Sarno. Con lui anche un ragazzo, che era a bordo della Fiat: entrambi, feriti in maniera grave, stanno per essere sottoposti ad un intervento chirurgico. I carabinieri, anch’essi sopraggiunti, fino ad ora sono riusciti ad identificare solo una delle due donne presenti nella 500, si tratta di una 38enne.

Tragedia in Lettonia, isole fluttuanti intrappolano 500 persone!

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Oltre 500 persone, sono sul blocco di ghiaccio vicino la spiaggia di Majori, e altre 43 vicino quella di Vakarbulli, tra le quali molte donne e bambini. Sono bloccate su due ‘isole’ di ghiaccio fluttuante in Lettonia, e si allontanano dalla riva del golfo di Latvia. Lo riferisce l’agenzia ufficiale baltica Bns, citata da Russia Today.

Le operazioni di soccorso sono partite dal Golfo di Riga, ma gli elicotteri e le navi della Marina non riescono a intervenire a causa delle cattive condizioni di tempo, il mare mosso e le onde molto alte. Il ministero delle emergenza lettone ha più volte esortato la popolazione a non camminare sul mare ghiacciato.

La portavoce nazionale dei vigili del fuoco Viktorija Sembele ha poi ridimensionato il numero dei ‘prigionieri del ghiaccio’ a 200: l’ipotesi è che siano dei pescatori, ma non è ancora chiaro come sia avvenuto il distacco delle lastre ora alla deriva.

La ‘500 di Ranieri al museo di Garlenda

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