Carlo Taormina ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24, fa un attacco alla magistratura in piena regola:
“Quale è il più grande criminale che ho difeso? Un parlamentare democristiano della Prima Repubblica. E’ ancora vivo ed era un grande criminale, l’ho fatto assolvere“. L’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia non vuole però rivelare il nome del politico: “Non dico chi è, altrimenti vado in galera. Vi assicuro che era un criminale e lo sapevo benissimo. Ora non è più in Parlamento”. E aggiunge: “Sono molto contento che sia stato assolto, perchè quando posso fottere i giudici sono tranquillo“.
Naturalmente scatta l’indignazione da parte di un radioascoltatore, P. di Novara, che decide di telefonare in trasmissione e attaccare l’avvocato “Sono stanco di sentire in questa trasmissione i soliti falliti” – protesta Paolo – “persone che non fanno altro che ripetere le solite cazzate. Taormina vada da Barbara D’Urso a fare il buffone“.
A queste parole Taormina reagisce con una violenza verbale inaudita “vada a morì amazzato due volte”, “che ca…o dice”, “chi ca..o sei” e “testa di ca…o”. Poi raddoppia la dose “Ci dici che ca..o di lavoro fai? Fai l’imbecille? Sei un morto di fame e invidioso. Ma vaff…, và. Questo è uno str…zo, lasciamolo perdere”. E ribadisce: “Fottere la magistratura è la cosa più bella che uno possa fare”
Perché la magistratura non si difende da questi sproloqui? E soprattutto perché nessuno difende un cittadino che s’indigna per queste frasi? Perché dai media apprendiamo anche quando la showgirl si lava i denti, ma non riportano gli attacchi alla magistratura?
Si può ancora parlare di trasmissione radiofonica? L’ascoltatore non avrebbe il diritto di ascoltare un opinione alla volta invece di dover abbassare il volume per le voci che si sovrappongono?
Piero Paris
/ giugno 5, 2013PROCESSI INFINITI
In Italia è molto facile rimanere intrappolati in uno di quei gironi danteschi creati da un sistema giudiziario irresponsabile che certo non ci fa onore.
Basta un semplice sospetto, una parola detta, per sbaglio o volutamente, da qualcuno che non si conosce, un irrilevante indizio che non ha niente a che fare con le indagini in corso o trovarsi per caso nel posto sbagliato.
Pensate a Giulio Andreotti. Anni di processi e miliardi di lire spesi per niente.
Riflettete sul processo Enzo Tortora. I 10 miliardi di risarcimento li abbiamo pagati noi, non gli inquisitori che lo hanno condannato a morte, nonostante che tale pena non sia scritta sui codici.
Pensate a Pietro Pacciani, il povero contadino di Mercatale che non aveva le risorse per potersi difendere. Anche lui condannato a morte per delle colpe che non aveva.
Riflettete sul decesso dei fratellini Pappalardo, lasciati morire di stenti in quelle vecchie cisterne. Invece di credere al padre che indicava dove andare a cercarli, fu arrestato perché sospettato della loro sparizione.
Meditate sull’ultima eclatante assoluzione di quella vittima costretta a subire 22 anni di carcere. I 60 e più milioni di euro richiesti per risarcimento, li dovremo pagare noi, non quei sedicenti tutori delle istituzioni.
Riflettete sull’accanimento contro Berlusconi, tra i cui processi, quello di Ruby è il più ridicolo della nostra Storia.
Pensate a quei tanti detenuti che da anni aspettano che si chiarisca se sono innocenti o colpevoli e a quei tanti suicidi che avvengono nelle carceri del Bel Paese.
Meditate gente! Meditate in quali mani è finita la Giustizia Italiana!!!
– da COCOMIND.com – La voce del dissenso
Luigi
/ giugno 5, 2013Riferendomi solo all’articolo e non al commento di COCOMIND, penso che trasmissioni tipo la Zanzara siano molto negative sia per le opinioni che vengono divulgate,(libertà di opinione NON è mai libertà di offendere altri) sia per il tono volutamente provocatorio dei conduttori. Ritengo che da una radio legata al “sole 24 ore”, ci si aspetti un diverso modo di affrontare una discussione anche scottante o controversa ma sempre si dovrebbe mantenere un certo rispetto verso gli ascoltatori.
Ci sono molte altre trasmissioni che si sono specializzate in comportamenti poco seri,e direi che questa radio non dovrebbe sentire la necessità di rincorrere la volgarità espressiva .
tuttacronaca
/ giugno 5, 2013Lei ha veramente colpito nel segno! Le gazzarre radiofoniche o televisive che siano, sono fastidiose,insopportabili e spesso incomprensibili. Andrebbe regolato anche l’uso e il succedersi della parola. Nel caso in specie poi, le parole di Taormina sono addirittura allucinanti per la volgarità di pensiero ancor prima della volgarità delle espressioni. Nessuno in uno Stato che voglia ancora definirsi democratico può turlupinare,ingannare,raggirare impunemente una delle massime Istituzioni,nonostante i grossi problemi che affliggono la Giustizia..Spero che siano tanti i cittadini che,come Lei e noi abbiano sussultato di indignazione!
tuttacronaca
/ giugno 5, 2013I problemi della Magistratura purtroppo sono noti a tutti… Ma prima di tutto è indispensabile dividere gli errori giudiziari dalle lungaggini del processi. Gli errori giudiziari purtroppo succedono in tutto il mondo,non solo in Italia. Ci può essere il caso in cui è veramente difficile accertare la verità e l’errore può capitare! Come dicevano i latini “errare humanum est”… Va tenuto invece distinta l’ipotesi in cui la condanna dell’innocente avviene per superficialità o peggio.In quest’ultimo caso tutti dovrebbero essere puniti, non solo i giudici, ma anche gli investigatori e gli accusatori, duramente e secondo i livelli di responsabilità… Comunque l’innocente va risarcito e dopo aver tolto tutto il possibile ai colpevoli è giusto che per differenza intervenga lo Stato… La lungaggine dei processi invece non ha scusanti, ma non è giusto far ricadere la colpa esclusivamente sui giudici. Purtroppo il problema è di gran lunga più complesso e come per tutte le altre lungaggini della burocrazia bisognerebbe drasticamente intervenire sull’intero “Sistema” Giustizia. Per quanto riguarda le strutture ad esempio è un assurdo che a capo degli Uffici Ministeriali e non, ci siano magistrati… Ci dovrebbero essere solo dirigenti- manager. In tal modo a tutti i giudici sarebbero affidate esclusivamente le attività giudiziarie… Sa, quante risorse si libererebbero? Non parliamo poi delle procedure…. si potrebbero eliminare decine e decine di passaggi inutili e costosi ed estendere i collegamenti su tutte le reti informatiche del territorio e fuori di esso. Credo che un anno di seria analisi porterebbe a risultati sorprendenti e senza bisogno di riformare molte leggi e regolamenti…
Di conseguenza se entriamo nel merito del Processo Ruby,non spetta a noi giudicare, ma spetta a noi pretendere che la Giustizia faccia in fretta… Purtroppo c’è di mezzo una ragazza che all’epoca aveva diciassette anni… e proprio le leggi volute dai vari Governi Berlusconi hanno giustamente inasprito le pene sulla prostituzione minorile… Quindi non è assurdo giudicare Berlusconi… E’ assurdo aspettare tutto questo tempo il verdetto…
Nel suo commento al nostro articolo,Lei comunque,ci consenta,ha accuratamente evitato di discutere il comportamento dell’Avvocato Taormina, che qualunque possano essere gli errori della Magistratura non possono consentire a NESSUNO di sbeffeggiarla vantandosi di aver fatto assolvere un colpevole.Ci auguriamo che almeno in questo caso ci sia la giusta e rapida condanna per l’Avvocato Taormina,condanna sulla quale non ci potrà in ogni caso essere il dubbio dell’errore giudiziario, dopo le sue sfrontate e arroganti verbosità.
LAINI FLAVIA VITTORIA
/ giugno 7, 2013Mi vien solo da sorridere!…e mi vergogno di essere ITALIANA!!!!!
se trovate spazio, leggete la MIA STORIA : amiloidosi.blogspot.com
NEL TRISTE TEATRINO DEI POTENTI SIAMO TUTTI UN POCHINO VITTIME!!!!!
L’IMPORTANTE E’ FARNE PARTE COME “COMPARSE”…O MEGLIO ANCORA DA “SPETTATORI”…SENZA CORRERE IL RISCHIO DI DIVENTARE I LORO BURATTINI!!!!
tuttacronaca
/ giugno 7, 2013Purtroppo è da anni che in molti lavorano per farci vergognare della nostra cittadinanza… e certe volte oltremisura! Burattini mai, non possiamo permettercelo!
ALBERTO
/ giugno 10, 2013Non è una novità che in Italia manca Giustizia.-
Ci voleva l’avv Tormina , e lo ringraziamo di tutto cuore, che ci indicasse da dove proviene la mancata Giustizia.!!!
tuttacronaca
/ giugno 10, 2013Forse la novità è non scandalizzarsi. La novità è non pretendere il cambiamento. Forse dovremo davvero lottare affinché nasca di nuovo in questo paese un po’ di sana etica. E inoltre non possiamo fare generalizzazioni, la giustizia c’è, non ovunque ma c’è, se perdiamo il rispetto nelle nostre istituzioni perdiamo la parte più importante di noi: quella che ci possa essere una pena per chi ha sbagliato. Non possiamo prescindere dalle istituzioni, noi siamo parte di esse sia quando sbagliano che quando invece riequilibrano i torti subiti condannando i responsabili. Se non ci fosse davvero giustizia molti realti sarebbero rimasti impuniti, dobbiamo migliorare il sistema non perdere la fiducia in esso.
tommaso
/ giugno 12, 2013La giustizia ,applicata come regola costante delle azioni umane, e’ la sola garanzia dell’equilibrio sociale,perche’ la sua domanda e’ universale e chi patisce ingiustizia ne trae sofferenza e….morte—-caso Tortora- La somma di queste sofferenze puo’ provocare , e si rinviene immancabilmente alla base di tutte le rivoluzioni,sommosse,ribellioni,effetto tutte di giustizia negata o di liberta’ conculcata…..E’ inquietante la dichiarazione di Taormina- mi astengo per mia sana sensibilita’ verso la giustizia nel definirlo …avvocato—-sarebbe giusto ,saggio,corretto ,moralmente sano quale esempio per i cittadini. Che l’Ordine Nazionale degli Avvocati procedesse a far data odierna a sospenderlo dall’Ordine, sarebbe un gesto di alto coraggio italico, un segnale di vera e non mera. Indipendenza dai poteri forti ….uno scatto di orgoglio verso una persona che ha offeso la coscienza civile di chi crede ancora nella Verita’ quale atto supremo di una sana Repubblica……..Tutto cio’ che indegno deve trovare rifugio in una terra sconsacrata….di certo non in Italia.
tuttacronaca
/ giugno 12, 2013Se qualche avvocato decide di farsi beffa di un’istituzione è l’intero popolo italiano che si dovrebbe indignarsi. Un popolo che dovrebbe gridare ad alta voce la sua rabbia di giustizia e non piegarsi ai meccanismi giudiziari nei quali,a volte, vittime, innocenti, rimangono vittime e i colpevoli possono invece finire per essere assolti. Purtroppo l’attacco alle istituzioni è troppo spesso derivato da una debolezza di fondo. Grazie del suo contributo che ci ricorda di non restare impassibili a certe parole, ma di lottare per una giustizia che sappia sempre ripristinare i torni subiti attraverso condanne o assoluzioni guidata unicamente dall’accertamento dei fatti.