40 minuti di terrore al Santobono quando, durante l’orario di visita, i macchinari hanno smesso di funzionare. Il blocco delle apparecchiature è avvenuto alle 15.30 di domenica e «le apparecchiature hanno ripreso a funzionare alle 16,10 e fino a quel momento i neonati sono stati tenuti in vita con i respiratori manuali, grazie alla professionalità e al tempestivo intervento dell’équipe di medici e infermieri di turno», così si legge in una nota che i genitori, otto coppie, dei bambini ricoverati hanno divulgato per «avviare le dovute indagini per accertare le responsabilità».
L’azienda ospedaliera attraverso i suoi vertici ha immediatamente escluso conseguenze per la salute dei neonati e si è affrettata a dichiarare che si è trattato di un episodio imprevedibile in una struttura dagli impianti da poco rinnovati e completamente a norma. L’ospedale ha nominato anche un esperto per chiarire le cause ed evitare in futuro il ripetersi di tali blocchi.
Sulla vicenda c’è un fascicolo aperto dai carabinieri della stazione Vomero. I militari sono intervenuti in ospedale domenica scorsa e hanno constatato l’effettivo stop del funzionamento dei macchinari in terapia intensiva neontale e anche nella rianimazione pediatrica. Sentiti due dirigenti medici dei reparti, acquisita la documentazione relativa alla manutenzione delle apparecchiature che era stata regolarmente eseguita quattro giorni prima, il 10 luglio scorso.