Splendida doppietta di Zlatan Ibrahimovic contro il Portogallo ma non è stata sufficiente per l’attaccante per scrollarsi di dosso quella che sembra essere la sua maledizione: Ibra e il Mondiale non vanno d’accordo. La sua Svezia quest’anno si vede negato l’accesso a Brasile 2014 e, a sentir parlare il giocatore, potrebbe essere stata l’ultima occasione per vederlo in Nazionale. Lui stesso, in conferenza stampa, ha annunciato che “per me è stato probabilmente l’ultimo tentativo per provare a raggiungere il Mondiale con la Nazionale”; in questo senso l’attaccante svedese ha aggiunto che “sicuramente d’ora in poi quando giocherò non penserò alla Nazionale”. Quanto va preso sul serio? Probabilmente lo rivedremo agli Europei del 2016 e non è detto che non possa ritornare in campo al Mondiale 2018, anno in cui compirà 36 anni. Ma, dicevamo, per Ibra questa competizione sembra essere una bestia nera: nelle sue due partecipazioni, nel 2002 e nel 2006 ha collezionato 5 presenze non andando mai in rete. A ciò si aggiungano le due mancate qualificazioni ai tornei del 2010 e, appunto, del 2014. Tutto questo, però, non ha scalfito la sua “umiltà”. Dopo essersi recentemente paragonato a Dio, l’attaccante del Psg a fine gara ha rilasciato la seguente dichiarazione a TV4:
Quello che posso dire è che un Mondiale senza di me è poca cosa, non c’è davvero nulla da guardare e non vale nemmeno la pena aspettarlo con ansia. Complimenti al Portogallo, ma entrambe le squadre avrebbero meritato di essere in Brasile.
Si avvicinano i Mondiali 2014 ma alcune squadre ancora non sanno se potranno atterrare o meno in Brasile. Tra queste Portogallo e Svezia, che si affronteranno nello spareggio d’accesso. Questo significa anche un faccia a faccia tra Zlatan Ibrahimovic contro Cristiano Ronaldo. Il bomber del PSG, in conferenza stampa, ha rilasciato delle dichiarazioni che non possono certo passare inosservate e nelle quali dimostra il suo “stato di grazia”. “Non sarà solo una sfida fra me e Cristiano Ronaldo – ha dichiarato Ibra -. A scendere in campo saranno la Svezia contro il Portogallo. Non mi sono mai sentito così bene nella mia carriera. So che ho 32 anni ma non ho mai giocato meglio di come sto facendo adesso”. Ha poi continuato: “Nel confronto contro il Portogallo non partiremo con il ruolo di favoriti. Loro sono più forti ma noi proveremo a dare del filo da torcere. Se ho paura di Pepe e Bruno Alves? Loro sono giocatori aggressivi, forti fisicamente. Per me non sarà facile. Pallone d’Oro? Molti giocatori possono vincerlo. Vedo favoriti Ribery, Messi e Ronaldo. Il primo è stato fantastico visto che ha vinto tutti i trofei, l’argentino è un talento puro, nato per vincere, Ronaldo anche sta viaggiando su livelli molto alti. Vedremo”. Ma soprattutto il siparietto conclusivo, quando ha dichiarato: “Chi vincerà stasera? Solo Dio lo sa”. Al che un giornalista gli ha fatto notare: “Beh, è un po’ difficile chiederglielo”. Ibra ha quindi sfoderato tutta la sua umiltà: “Stai parlando con lui in questi istanti”.
Se in Italia ogni giorno ci si scandalizza e si attaccano le pubblicità dove sembra essere sponsorizzato più il corpo femminile che il prodotto in sè, in rete gli amanti del calcio impazziscono per i pronostici sexy. In Francia Virginie Caprice, modella, pornostar e personaggio televisivo, ha l’abitudine di scrivere sul proprio corpo i risultati dei maggiori eventi calcistici. Poco importa che non ne azzecchi uno: ogni sua nuova previsione è sempre un successo. In vista dell’assengazione del Pallone d’Oro 2013 la Caprice (il cui cognome reale è Gervais) ha fatto la sua scelta: il favorito sarebbe quindi Zlatan Ibrahimovic. Chissà se Laura Cremaschi, l’italiana con la stessa passione per i sexy-pronostici, avrà qualcosa da ridire al riguardo…
Il gol, e la vittoria, contro il PSV sul campo di casa hanno fatto tornare il buonumore a SuperMario che ieri sera ha dichiarato: “Io voglio vincere sia Scudetto sia Champions, l’importante è pensare partita per partita. La dedica per il gol? Mi scuso con il presidente Berlusconi, ma è per Mino Raiola”. Scherza il campione rossonero ai microfoni di Sky Sport: “Io come Ibra? Siamo due persone diverse. Se qualcuno lo dice o lo pensa fa un complimento a lui…” dichiara, facendo seguire alle parole un sorriso. E ancora aggiunge: “All’andata abbiamo giocato bene ma siamo stati sfortunati, mentre qui li abbiamo ammazzati. In mezzo c’è stata Verona: lì abbiamo fatto male, ma può succedere ed è meglio che sia successa alla prima di campionato. Quanto manca per vedere il vero Milan? Quello dei playoff di Champions è un buon passo. Come tutte le squadre dobbiamo crescere. Siamo insieme dal gennaio scorso, piano piano arriveremo, spero, alla perfezione”.
Ma ieri sera è stato anche il momento della bomba lanciata da Allegri, che ai microfoni di Premium Calcio ha dichiarato: “Magari domattina darò le dimissioni, visto che ho finito l’annata dell’anno scorso, vedrò. E’ una battuta? Vediamo, passerò la notte e poi vedrò”. E’ stato Galliani a rassenare gli spiriti spiegando la situazione: “Nessuno sfogo, è una battuta di spirito. Sono stato incaricato da lui di dirvi che era una battuta: non creiamo un caso”. Del resto lo stesso Allegri più tardi, alla conferenza stampa, ha fatto un passo indietro: “Ero arrabbiato, erano dichiarazioni a caldo: vi assicuro che resto”.
Ci sono cose che colpiscono talmente tanto che se ne continua a parlare a lungo. Se un avvocato poi spiega quanto è piacevole “fottere la magistratura”, facile che attragga l’attenzione. Probabilmente è per questo che anche nella settimana appena trascorsa il “discorso” dell’avvocato Taormina è risultato essere l’articolo più letto. Ma il mondo non si ferma, nonostante le discussioni sulla giustizia italiana, e alterna vita e morte. Allora forse leggere qualcosa di chi ci lascia è un modo per dare un ultimo saluto. Come nel caso di Nicola Faggian, un ragazzo a un passo dalla realizzazione del suo più grande sogno: vivere della sua musica. E’ stata la strada a strapparglielo, mentre era al volante di quel camion che non vedeva l’ora di lasciarsi alle spalle per sempre. Chi le ruote non le avrebbe mai lasciate è la nostra campionessa Alessia Polita, vittima ieri di un terribile incidente in pista di cui porterà per sempre i segni addosso: la motociclista è infatti rimasta paralizzata. Purtroppo, sempre in tema due ruote, un altro incidente ha macchiato la giornata di sabato. Alcune Harley-Davidson, a Roma in occasione del raduno per il 110° compleanno dell’azienda, sono rimaste coinvolte in un drammatico incidente. Ma sangue a Roma è stato sparso anche volontariamente, a San Basilio, durante un litigio iniziato per problemi di viabilità e terminato con un omicidio e un ferimento, un arresto e un linciaggio al 118. Cosa dire al riguardo? Sembra sempre più un tratto caratteristico degli italiani reagire con violenza sia ai gesti che ai pensieri altrui. C’è una mancanza di comprensione, l’incapacità di dialogare. Siamo tutti umani, in quanto tali fallibili, ma invece che correggerci ci “diamo addosso” evitando accuratamente di provare a metterci nei panni degli altri. Forse sono scomodi, forse ci stanno stretti, forse, semplicemente, non ci appartengono. E se qualcuno è in disaccordo ci si limita ad attaccare, offendere, proteggendosi dietro la scusa del “io so”. Certo, tutti sappiamo qualcosa, ma dal nostro personale punto di vista, dall’alto della nostra esperienza. In assoluto? Difficile. Ecco allora che si vorrebbe gli altri parlassero come noi, si schierassero dalla nostra parte. E se gli altri non hanno voglia di schierarsi? Se vogliono una visione più ampia che non quella di un unico settore? Se desiderano evolvere e non rinsecchire in questo buco nero che sembra volerci inglobare? Siamo italiani e vogliamo il meglio per questo Paese. E per noi “meglio” è anche la capacità di proteggere l’ambiente, combattere le mafie, agevolare la burocrazia e, quando qualcosa non funziona, cercare di migliorarla fino a renderla perfetta. Quindi no, lo status quo per quel che riguarda il Sistri non ci va bene. Sono binari di pensiero: rispettiamoli.
Come ogni settimana, abbiamo avuto anche i nostri motivi per rallegrarci però, per sorridere, per sperare, per “tirare il fiato” da quello che ci opprime. Roma si è colorata, riempiendosi di musica, cartelloni e speranza per un futuro diverso. Stiamo parlando di chi ha manifestato per i diritti degli omosessuali sfilando al Gay Pride inneggiando all’amore che non conosce distinzioni. Ma curiosità l’ha destata anche un campionato diverso dal solito, distraendoci per un po’ dall’avventura delle nostre nazionali: il primo campionato europeo erotico di calcio. Sempre in tema di calcio, questa volta più istituzionale, il video che fa discutere: a Ibra un pallone è sfuggito di mano finendo in faccia a un avversario. C’è chi parla di brutto gesto, a noi sembra più che altro involontario. Chissà se verrà svelata la verità! Ma come non parlare dell’originalissima 500 di Lapo? Si può dire tutto, certo non che manchi la fantasia, con la carrozzeria in stile pied de poul. Altrettanto unica è poi la casa che sorgerà tra i canali di Amsterdam, completamente stampata in 3D: siamo già nel futuro, anche se a volte non vogliamo accorgercene. Chi probabilmente potrebbe dircelo con certezza è chi ci sta guardando dall’alto, ossia l’astronauta Luca Parmitano, che questa settimana ci ha regalato un’immagine inedita della Sicilia… dallo spazio! Insomma, una settimana davvero piena di emozioni e colori… con qualche scontro. Noi siamo sempre qui, pronti a cominciare con una nuova settimana.
Nel web piovono critiche su Zlatan Ibrahimovic che si sarebbe macchiato di un “brutto gesto” durante la gara della sua Svezia contro le Isole Far Oer valevole per le qualificazioni ai Mondiali brasiliani. Dopo uno scontro co un avversario, avvenuto nel finale di partita, Ibra, secondo la versione che si legge, andrebbe a protestare con l’arbitro e mentre il direttore di gara non guarda lancerebbe la palla in faccia all’avversario. Eppure a guardare il video qualche dubbio sorge: ma siam sicuri che l’ex Milan si sia accorto del giocatore in arrivo? Voi che ne pensate?
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