
“Ognuno di noi avrebbe voluto un governo diverso e abbiamo passato 60 giorni senza un governo per una legge elettorale assurda”. Così esordisce Enrico Letta a Che tempo che fa. Poi aggiunge: “la riduzione alla metà del numero di parlamentari, ma per questa riforma ha bisogno di una revisione della Carta costituzionale e quindi tempi più lunghi. Bisognava uscire da quella crisi politica, e quindi il governo di servizio lo ha scelto Napolitano” Per fortuna che non ci hanno fatto un governo di disservizio!
Il Pdl ha chiesto l’abolizione dell’Imu. Alla domanda di Fazio, Letta risponde che “bisogna essere chiari e lineari. Il discorso che io ho illustrato in Parlamento e sul quale ho ottenuto la fiducia è il perno su cui vive il governo. Quindi io parlerei del problema casa e non dell’Imu che è riduttivo”. Beh effettivamente non abitiamo l’Imu, l’Imu è l’ospite inaspettato! L’Imu, non se ne va dopo tre giorni, ma ti chiede di lavorare per lui/lei… Cosa preferiamo un Imu donna o uomo? Potremo scegliere con chi coabitare? Ma si può sperare in una casa, almeno la prima, senza Imu?
Letta poi torna a spiegare attentamente il problema legato alle case “Il crollo d’edilizia, la fatica di cercare casa per le giovani coppie, porterà a rivedere l’Imu e a superarla… (quando?), andrà messo un progetto (ecco un progetto, ci mancavano i progetti!) di affitti agevolati per le giovani coppie e le ristrutturazioni ecosostenibili. Per l’Imu faremo un decreto per sospendere la rata di giugno e poi metteremo in campo un processo di rinnovamento. L’Imu non è una cosa di Berlusconi, faceva parte di tutti i progetti politici (progetti, basta la parola?) dei 3 partiti di maggioranza, che si vada in quella direzione è quindi chiaro”. Insomma c’è un progetto e lasciamoli lavorare… LAVORI IN CORSO, CAMBIATE CORSIA!
Ma quindi chi ha introdotto l’Imu è stato un boia? E anche qui Letta sorvola alla grande come un politico consumato (forse dopo la due giorni e tre nazioni, un po’ usurato lo è visto che gli manca anche la voce!) “E’ stata introdotta in un momento eccezionale, io mi auguro che le condizioni ora sono diverse”. Sì, infatti sono peggiori!
Serve un 1 mld e mezzo per la Cig, come facciamo? E anche qui il Presidente del Consiglio ha una risposta che non lascia dubbi: “Questa è la seconda priorità, troppe persone in Italia sono state colpite dalla crisi e non si può interrompere la speranza, ma è sempre in una logica simile a quella dell’Imu. (cioè dobbiamo coabitare anche con gli operai in Cig oltre che con l’Imu???)
Poi Letta vuole sottolineare un concetto fondamentale “Non è un governo di toppe, bisogna intervenire e riformare”. Le toppe costano troppo e le dobbiamo importare dalla Germania? Meglio riformare o rinfornare tutta l’Europa?
Per il momento sono, a detta sempre del Presidente, le tutele che vanno riformate, “il ministro Giovannini ha questo compito, soprattutto di estenderle alle piccole imprese (che nel frattempo hanno chiuso) e con la possibilità che un lavoratore con un bagaglio diverso possa riaccedere al mondo del lavoro.” O farsi la valigia di cartone ed emigrare?
Pensa alla necessità di una manovra: “spero di no!” questa è la risposta secca di Letta. Ora sì che siamo tranquilli…
Aumento Iva: “è temporalmente più lontano” – aggiunge il Presidente – “è anche questo uno dei temi da scongiurare. Ma cercheremo una soluzione”. Ma sì, prendiamocela comoda, tanto arriva a luglio quando le famiglie sono in ferie e nessuno si occupa di politica.
E sugli esodati? “Questa è la terza urgenza, (almeno il nostro Presidente sa contare) su questa non c’è da discutere, bisogna dare una risposta”. Tutti in coabitazione insieme all’Imu e ai cassa integrati?
“I cittadini italiani devono rientrare nella logica che bisogna che si fidino dello Stato e che lo Stato si fidi dei cittadini”, questa è la vera sfida di Letta. Quando possiamo anche stringere la mano ai politici e dar loro direttamente il nostro portafoglio in mano? Facciamo un progetto anche per questo?
Dopo il viaggio in Europa del nostro Presidente del Consiglio, c’è anche chi, come Fassina, ha chiesto che si battessero i pugni sul tavolo affinché ci fosse una deroga per l’Italia… Ma siam pazzi? “Noi non chiederemo di fare nuovi debiti e non ne faremo altri per le generazioni future”. Così Letta condanna alla morte quelle presenti, ma che importa, tanto gli italiani sono destinati a estinguersi. E Letta aggiunge “Io penso… Mai più i debiti… quindi io non chiedo dilazioni. La logica deve essere che l’Italia è un Paese serio e noi siamo l’Europa come i tedeschi e francesi e l’Europa non può essere solo tasse e austerity”. L’Europa era un sogno che ora è diventato un incubo ma… il nostro Presidente del Consiglio ha un progetto! “Bisogna che nel vertice di Giugno si proponga un (indovinate cosa) Progetto di rilancio europeo e piani nazionali. – afferma Letta e aggiunge – se continuiamo così avremo un Parlamento europeo antieuropeista”. Quindi un progetto di rilancio europeo… e per il 3015 siamo fuori dalla crisi!
Ma il nostro Presidente del Consiglio interviene anche sul reddito minimo garantito per le famiglie bisognose… “il tema di priorità è il lavoro per i giovani, non il reddito minimo”. Quindi niente lavoro, niente reddito minimo.
E veniamo alle ipotesi (naturalmente sono ipotesi) possibili che secondo il Presidente possono rilanciare l’economia e creare posti di lavoro “una è che il giovane che esce dallo studio ha diritto alla prova di lavoro, questo è un piano che dovrebbe entrare al 2014… ma possiamo anticiparlo al 2013”. E chi, oggi come oggi, offre la prova? Lo mettiamo a provare a fare il call center o a dare i volantini per strada?
“La seconda ipotesi – dice Letta – è la staffetta generazionale: facciamo un’uscita più graduale dell’anziano e contemporaneamente gradualmente inseriamo un giovane.” Così abbiamo un 80enne e un 30enne , possiamo anche eliminare le badanti?
Ma l’altra sfida è abbassare le tasse sul lavoro. Ma non alzando quelle sulle rendite fiannziarie… quelle non si toccano sono già alte al 20% (altissime per alcuni, molto meno per chi ci specula in borsa, ma quelle non si toccano). Ma anche qui c’è un progetto: il vertice a Maggio per discutere (discutere? Ancora discute? Ebbene sì, ancora discutere!) delle rendite finanziarie a livello europeo.
Ma alla base ci sono le idee chiare da parte del Presidente del Consiglio: le rendite devono costare di più e il lavoro di meno. WOW!
Lotta alla mafia? Letta risponde seccamente “Io sono talmente sicuro di dover lottare alla mafia che ho sottoscritto ‘Libera contro le mafie’ e ho il braccialetto bianco”. E quindi siamo tranquilli ora!!! Il presidente ha il braccialetto bianco e la mafia non farà più parte di questo Paese. URRA’!
Kyenge, lo ius soli e le destre che si sono dette contrarie. E qui il Presidente qualche perplessità la mostra: “Sarà difficile, non prometto miracoli a nessuno, a me è una questione che sta qui nel cuore (e da buon cristiano si batte il petto). Certo è un tema fuori dalla fiducia, bisogna trovare quindi delle intese e degli accordi al lato del mio programma di governo. Io spingerò in questa direzione, ma vediamo se le troveremo”. Per il momento spendiamo solo soldi con la campagna pubblicitaria di Balotelli e facciamo parlare la Kyenge a vuoto?
Ma Letta torna su due temi importanti “Abbiamo praticamente fatto l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e anche istituito una norma per cui il parlamentare che fa il ministro percepisce solo l’indennità da parlamentare”. E questo è già un passo avanti nel fosso!
Lei aveva detto mai con il Pdl e poi? “E’ un momento difficile per il Paese (grazie che Letta se ne è ricordato) in cui il Presidente della Repubblica ci ha portato a riflettere e a non avere le bandiere alzate perché c’era una situazione drammatica a cui far fronte. Io vedo la possibilità di dare delle risposte. – chiarisce Letta – Il mio partito, il Pd (non sa neppure Letta che il suo partito è il Pd?) non ce l’ha fatta, soprattutto è stato drammatico il momento dell’elezione del Capo dello Stato. Adesso ci sarà un congresso fondativo del Pd (che quindi si è sfondato?) e lì ci sarà un progetto (ancora????) del partito per le prossime elezioni. L’idea era quella giusta, ma l’idea vincente del pd…” non ha vinto! .
Pensando la durata… lei teme le insidie del Pd o del Pdl… “io penso solo alle insidie sociali” così si preoccupa Letta che ha appena aumentato le scorte dopo l’attentato di Palazzo Chigi. Quindi da una parte abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e aumento delle spese per la sicurezza del governo dall’altro?
Taglia alla scuola e alla cultura e ricerca? “mi prendo l’impegno -replica il Presidente – io mi dimetto se facciamo altri tagli alla scuola, alla ricerca e alla cultura”. Come è in bilico questo governo!!!
Che tempo che fa? Non tira una buona aria!
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