Caso Claps: s’indaga sulla morte della poliziotta “suicida”

anna-esposito-tuttacronacaEra il 12 marzo 2001 quando la 35enne Anna Esposito, dirigente della Digos della Questura di Potenza, veniva trovata impicatta alla maniglia della porta del bagno nel suo alloggio nella caserma Zaccagnino. Il suo suicidio presenta molti lati oscuri ma, grazie alla perseveranza dei familiari, a distanza di dodici anni il caso era stato riaperto. Ora l’ipotesi di reato è quella di omicidio volontario. La sua morte era stata catalogata come suicidio anomalo a causa delle modalità e di alcuni dettagli: sembrava seduta a terra, ma il corpo era sospeso di pochi centimetri e l’ansa di scorrimento del cinturone invece che nella parte posteriore del collo era sul lato destro. Anche alcuni elementi venuti alla luce durante le indagini successive alla morte destano perplessità: le pagine mancanti dalla sua agenda, l’abito da sera che era stato trovato sul letto, come se la donna si stesse preparando per uscire, e, soprattutto il fatto che l’abitazione e l’ufficio di Anna fossero stati “perquisiti” da qualcuno prima dell’arrivo della polizia. C’è anche un altro sospetto, che tuttavia al momento è escluso dalla procura, che sarebbe venuto dall’ipotesi di un collegamento con il caso Claps: Gildo Claps, fratello di Elisa, scomparsa nel 1993 e ritrovata cadavere nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, ha raccontato infatti di una telefonata ricevuta proprio da Anna Esposito per fissare un appuntamento. L’incontro sarebbe dovuto avvenire il giorno stesso della morte della poliziotta. Secondo la madre di Anna, la figlia le avrebbe rivelato che qualcuno nella Questura di Potenza sapeva dove fosse sepolta Elisa.

Muore il papà di Elisa Claps, addio ad Antonio!

elisa-claps-tuttacronaca

Antonio Claps, il papà di Elisa, la studentessa potentina il cui cadavere fu ritrovato nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità il 17 marzo 2010 a 17 anni dalla sua scomparsa, il 12 settembre 1993. Antonio Claps, che era malato da tempo, non era mai comparso pubblicamente nella lunga vicenda della scomparsa della figlia.

Strangolata la poliziotta che sapeva tutto di Elisa Claps? Riaperto il caso

esposito-claps-tuttacronacaSei mesi di tempo per indagare sulla morte di Anna Esposito, commissario capo, dirigente della Digos della Questura di Potenza trovata, il 12 marzo 2001, esanime nel suo appartamento di servizio nella caserma Zaccagnino del capoluogo lucano. E’ stato il gip del tribunale lucano e prendere la decisione di far ripartire le indagini 12 anni dopo l’archiviazione dell’inchiesta che aveva decretato la morte per suicidio. Ora l’ipotesi è di omicidio volontario. La Esposito, all’epoca 35enne, separata e madre di due figlie, era alla guida della “squadra politica” della questura potentina dal 1998: la prima donna ad assumere quell’incarico. Quando il suo corpo fu trovato, la gola era stretta in un cinturone assicurato alla maniglia di una porta. L’autopsia confermò la morte per strangolamento, ma non potè non far rilevare l’atipicità di quel suicidio: i piedi della donna toccavano il pavimento, l’ansa di scorrimento della cinta (che misurava solo 93 centimetri) era posta anteriormente sul lato destro, mentre più normalmente avrebbe dovuto disporsi nella parte posteriore del collo. Accando a lei venne rinvenuta una penna, ma nessun foglio, tanto meno biglietti che spiegassero il suicidio. Durante le indagini furono scandagliate tanto la sua vita professionale che quella personale, concentrandosi in particolar modo sulle ore precedenti a quella della morte. Furono vagliate diverse posizioni, in particolare di un giornalista con cui Anna aveva avuto una storia d’amore. Ma nulla portò a una direzione diversa da quella del suicidio. E così l’inchiesta fu archiviata, ma restarono domande senza risposte e molti dubbi. Durante una puntata della trasmissione “Chi l’ha visto?”, Gildo Claps, fratello della ragazza uccisa a Potenza il 12 settembre 1993, dichiarò in tv: “La mamma di Anna Esposito mi ha detto che la figlia alcuni giorni prima di morire le aveva confidato che in Questura qualcuno sapeva dove fosse sepolta Elisa”. L’affermazione, che rialimentò il giallo della morte di Anna Esposito, sortì l’apertura di un’inchiesta della Procura di Salerno, dove c’erano le indagini sul caso Claps. Inchiesta che tuttavia ha stabilito l’inesistenza di collegamenti con il caso Claps. Ora, la nuova indagine riparte dalle carte rientrate da Salerno e da un’inchiesta giornalistica della Gazzetta del Mezzogiorno su particolari mai sviluppati dopo la morte di Anna Esposito.

Le parole contro la Chiesa potentina della mamma di Elisa Claps

elisa_claps_potenza-mamma-chiesa-potentina-tuttacronaca

Cosa può provare una madre a cui il cadavere della figlia è stato nascosto per 17 anni?

Filomena Jemma, madre di Elisa Claps, è una di quelle donne che hanno lottato per anni nell’ombra contro  l’omertà che per anni ha coperto un assassino e una vittima.

«Ora la Chiesa potentina mi dica tutta la verità su quel cadavere di Elisa «nascosto» per diciassette anni nel sottotetto della Trinità, la parrocchia che Elisa frequentava e dove entrò, in quella domenica di settembre di venti anni fa, e non sarebbe mai più uscita. Danilo Restivo è l’assassino di mia figlia, ma dietro di lui ci sono i complici morali: quelli che lo hanno ”coperto”, quelli che hanno consentito che lui, in giro per il mondo continuasse a seminare morte…»

Processo Claps confermata condanna a Restivo per 30 anni.

DANILO-RESTIVO-condannato 30 anni-tuttacronaca

Confermata la condanna per Danilo Restivo a 30 anni di carcere per l’omicidio di Elisa Claps. Nessun dubbio quindi nella colpevolezza, nonostante in aula si sia assistito a un serrato botta e risposta fino alla fine.

In attesa che i giudici decidessero, anche stamattina il pm Rosa Volpe e i legali di Restivo, Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli, hanno chiamato in causa i punti salienti di questa storia: il giorno, il luogo dell’omicidio, la traccia del dna di Restivo trovata sulla maglia che Elisa indossava il giorno della sua morte, ma anche le tracce di sangue sugli abiti di Restivo di quel 12 settembre 1993.

Per l’accusa, quelle tracce di sangue sugli abiti erano la prova del tentativo di difesa della giovane e dell’omicidio appena commesso da Restivo; per la difesa, Restivo ha detto che aveva sì sporcato di sangue sia i pantaloni che la camicia “tanto è vero che una volta tornato a casa dopo essere stato in ospedale sono stato costretto a cambiarmi”, ma è anche vero che, dice Bargi, “nessuno in ospedale ha notato tali macchie e se davvero Restivo avesse ucciso Elisa, gli spruzzi di sangue sarebbero stati in ogni parte”; le macchie erano invece state determinate da una piccola ferita causata dalla caduta lungo le scale mobili.

Momenti duri, quelli in aula, davanti ai quali la mamma di Elisa è spesso uscita fuori dall’aula. Non sopportando che qualcuno come la difesa abbia potuto insinuare che Elisa potesse essere stata, quel giorno, in qualche modo consenziente e seguire Danilo in quel sottotetto volutamente.

Danilo Restivo è rimasto impassibile di fronte alla conferma della sentenza di condanna. Filomena Iemma, la mamma di Elisa invece è scoppiata in lacrime. “Ci fosse stata mia figlia…”, le prime parole di mamma Filomena. I fratelli di Elisa, all’uscita di Danilo dalla cella per il carcere, gli hanno detto: “Buon viaggio”.

Restivo si proclama innocente: voglio portare i fiori sulla tomba di Elisa

danilo-restivo-colpevole-processo-claps-dichiarazione-spontanea-tuttacronaca

“Io non ho ucciso e non ho idea di chi sia stato.”Il mio desiderio – aggiunge Restivo – e’ un giorno quello di portare i fiori sulla tomba di Elisa”.  Rivolge poi un appello all’assassino: “Costituisciti, io sono in carcere da innocente”.  Filomena Iemma, madre di Elisa, non ce l’ha più fatta ed è uscita dall’aula. La lettera di Restivo e la sua richiesta di udienza pubblica sembrano molto un gesto di sfida, anche se è lo stesso Restivo a smentire, non vuole sfidare nessuno vuole solo porgere le “condoglianze” alla famiglia.

Gli avvocati di Restivo hanno portato in aula una maxi cartina della città di Potenza  “per spiegare ai giudici popolari cosa è accaduto quel giorno ricostruiremo i movimenti non solo di Restivo ma anche di tutte le persone coinvolte”.

Restivo s’innervosisce… alla vista della foto della Claps

elisa-claps-madre-tuttacronaca-daniele-restivo

Danilo Restivo, imputato per l’omicidio di Elisa Claps, si è innervosito nell’Aula della Corte di Assise d’Appello quando la madre della studentessa potentina gli ha mostrato una foto della figlia. Restivo ad un certo punto ha anche sbattuto i fogli degli appunti che aveva in mano. La mamma di Elisa ha ribadito che “quello che dirà Restivo non mi interessa, lui sa cosa voglio sapere, voglio parlarci da sola”.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Le parole di rabbia della mamma di Elisa Claps!

elisa claps-tuttacronaca

«Voglio incontrare a quattr’occhi Danilo Restivo, è un mostro. So solo che deve marcire in un carcere inglese, quello è il suo posto. Io sono un moscerino, lui un gigante ma io non ho paura di Danilo Restivo. Pensavo di incontrare i genitori di Restivo, pensavo che venissero – ha aggiunto – ma né qui né in Inghilterra c’erano. Dopo due anni volevo vedere quel mostro e quel serpente che hanno concepito». Rabbia e disperazione nelle parole di Filomena, la mamma di Elisa Claps, presente nell’aula della Corte d’Assise di Appello a Salerno dove c’è stata l’udienza del processo di secondo grado per l’omicidio di Elisa Claps: Danilo Restivo è l’unico imputato.  
Ma se la madre è, giustamente, furiosa, la difesa di Restivo va al contrattacco «Restivo è innocente e spera che al più presto si trovi il colpevole per l’omicidio di Elisa. È addolorato per la sua famiglia e molto rispetto per il loro dolore. Danilo ci ha detto che è sereno, tranquillo e che ha fiducia bella giustizia. Ha poi ribadito la sua innocenza»
La difesa di Restivo. ha detto l’avvocato Alfredo Bargi, spiegando che l’imputato risponderà a tutte le domande e successivamente farà anche dichiarazioni spontanee. «Danilo Restivo ci ha detto che è sereno, tranquillo e che ha fiducia bella giustizia. Ha poi ribadito la sua innocenza»hanno detto Bargi e l’altro difensore Marzia Scarpelli. «Restivo ha anche ribadito che ha molto rispetto per il dolore della famiglia Claps», ha aggiunto Bargi. 
Restivo: posso parlare? «Non è escluso che nelle prossime udienze Danilo Restivo rilasci dichiarazioni spontanee, sicuramente lo farà». A dirlo, al termine dell’udienza del processo di appello, i suoi legali Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli. «Nel corso del breve colloquio che abbiamo avuto – ha spiegato Scarpelli – ci ha chiesto proprio questo “quando posso parlare?”». Poi, i legali hanno anche sottolineato che Restivo non ha voluto che i suoi genitori fossero presenti «per non sottoporli ad un ulteriore stress».
Potrebbe essere esclusa dagli atti del processo la perizia che la difesa ha affidato al consulente Tagliabracci che riguarda l’ora e la data della morte della vittima. Lo ha reso noto Bargi, che ha aggiunto: «mi sembra non ci sia la volontà di accertare la verità». «Ho replicato che credo bisognerebbe far di tutto per cercare di mettere insieme tutti gli elementi da cui capire come arrivare alla verità. L’ho detto anche in aula. Ho anche contestato la presunta irregolarità della consulenza Tagliabracci e ho sottolineato che in questo processo bisognerebbe cercare di superare degli inutili formalismi per arrivare invece a degli accertamenti seri. E’ stato l’unico momento di polemica con la pubblica accusa». «E’ incomprensibile che si faccia opposizione all’introduzione di un elemento di carattere scientifico vogliamo sapere o no come è morta Elisa?». La corte di Assise di Appello deciderà in merito all’accettazione delle perizie al termine di tutte le udienze.
Il legale della famiglia Claps. «Restivo è stato impermeabile. Questo è l’unico termine che lo può definire. Non ha avuto reazioni neanche quando la mamma di Elisa, Filomena, si è seduta accanto alla gabbia dove stava Restivo e ha messo sul banco la foto della figlia». A dirlo ai giornalisti l’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta all’uscita dall’aula della Corte di Assise di Appello. 
«L’ udienza – aggiunge l’avvocato – è andata bene. È stata fatta la relazione del giudice relatore, una relazione molto precisa e puntuale com’è il dott.Siano, persona molto preparata. Adesso il tutto è stato rinviato al 26 marzo per sentire le altre parti. Il 26 marzo ci sarà la requisitoria del Procuratore Generale, mentre il 9 ci sarà la discussione delle parti civili e dei difensori». 
Su Restivo aggiunge: «non ha parlato oggi in aula. D’altra parte la Corte ha deciso che esaminerà tutte le questioni insieme al merito, per cui si discuterà tutta la causa, poi loro si ritireranno e decideranno anche su queste richieste. Non ho idea se lui deciderà di parlare, anche se la richiesta di sottoposizione all’ esame è stata avanzata. Il presidente stamattina, all’ esito della relazione ha invitato Restivo a fare dichiarazioni spontanee. Se vuole può farle in qualsiasi momento, ma da parte sua non c’ è stato alcun cenno». 
«Prove schiaccianti». «Sappiamo che è già stata fatta giustizia, siamo certi che il processo regge perché‚ ci sono delle prove davvero schiaccianti» ha aggiunto Scarpetta. «Entriamo nel vivo – aggiunge l’avvocato – del processo di appello. Siamo molto molto sereni. Per questo delitto ci sono più firme dell’accusato: c’è il taglio dei capelli, la prima firma e poi il dna».
Informata dai giornalisti che l’avvocato che difende Restivo contesta le perizie, dice: «c’‚è poco da contestare, anzi, quello è stato un lavoro di alta scienza». Sulla presenza di Restivo in aula aggiunge: «Mi fa piacere che sia venuto. Gli abbiamo dato questa possibilità anche in primo grado ma non ne ha mai voluto sapere e non è mai voluto intervenire neanche in videoconferenza. Ora aspettiamo, sono ansiosa di vederlo e, se possibile, di fargli tante domande. Vorrei anche – aggiunge l’avvocato Scarpetta – che lui dicesse la verità su tutto e, in particolare, su quelle che sono le coperture che ha avuto. E’ tutto chiaro sull’omicidio e sulle modalità Quello su cui stiamo ancora lavorando e su cui lui potrebbe essere utile è dirci il nome e cognome di chi lo ha coperto» 

Restivo tornerà in Italia per processo Claps

Attualmente si trova in carcere a Londra per l’omicidio di Heather Barnett. danilo-restivo-elisa-claps-heather-barnett-omicidio-omicidi

“Caso Claps”, giallo nel giallo: le donne delle pulizie della Chiesa sapevano

Le donne delle pulizie della Chiesa della Trinità di Potenza avevano visto i resti di Elisa qualche giorno prima del ritrovamento degli operai. Annalisa Lo Vito e sua madre Margherita Santarsiero ebbero anche un colloquio con il viceparroco della chiesa.

BeFunky_ViewFinder_7

Il regno di newwhitebear

I colori della fantasia

RunningWithEllen's Blog

Two sides of God (dog)

Que Onda?

Mexico and beyond

Just a Smidgen

..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY

Silvanascricci

NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'

Greenhorn Photos

A fantastic photo site

mysuccessisyoursuccess

Just another WordPress.com site

blueaction666

Niente che ti possa interessare.....

rfljenksy - Practicing Simplicity

Legendary Whining and Dining World Tour.

metropolisurbe

Just another WordPress.com site

Real Life Monsters

Serial killers and true crime

"ladivinafamiglia"

"Solo quando amiamo, siamo vivi"

Vagenda Vixen

*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*

lazylauramaisey

The Adventures of Danda and Yaya