Solidarietà a Luxuria: manifestazione pro-gay davanti all’ambasciata russa

Vladimir-Luxuria-protesta-roma-tuttacronacaMentre Vladimir Luxuria viene fermata, e rilasciata, per ben due volte a Sochi, dove sono in corso i Giochi Olimpici Invernali, in Italia va in scena una manifestazione davanti all’ambasciata russa a Roma. In piazza si sono ritrovate le associazioni gay della capitale, che hanno manifestato la loro solidarietà all’ex parlamentare. Presenti anche l’attrice Eva Grimaldi e la deputata Sel Ileana Piazzoni.

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Luxuria ci ricasca! Nuovo fermo a Sochi: con lei anche due iene!

 

vladimir_luxuria_sochi-tuttacronacaEra da poco tornata in libertà Vladimir Luxuria, arrestata ieri a Sochi per aver sventolato una bandiera arcobaleno con la scritta “Gay è ok”, quando oggi si è presentata allo stadio di hockey vestita in versione arcobaleno. Nonostante fosse munita di regolare biglietto e pass, è stata fermata da poliziotti e agenti in borghese all’ingresso. Con lei sono stati fermati anche gli inviati delle Iene Pio D’Antini e Amedeo Grieco. I tre sono stati caricati in auto dalle forze dell’ordine e portati via. Fino a qualche minuto prima, Luxuria aveva sfilato per il parco olimpico, con i flash che la accerchiavano: “Ma qui in Russia non conoscono molto il significato dell’arcobaleno e molte bambine mi hanno scambiato per una fatina e mi hanno chiesto di essere fotografate insieme a me”, ha raccontato la transgender italiana. Secondo le autorità diplomatiche italiane dispiegate a Sochi, le autorità russe, in base alla convenzione di Vienna, hanno 24 ore di tempo per comunicare un eventuale fermo di un cittadino straniero.

Vladimir Luxuria arrestata in Russia? Alla polizia non risulta

vladimir-luxuria-sochi-tuttacronacaIeri si è fatto un gran parlare in Italia dell’arresto e del rilascio-lampo di Vladimir Luxuria, finita in manette a Sochi per aver sventolato una bandiera con la scritta “Gay è ok”. Ma per la polizia russa l’arresto non ha mai avuto luogo. In un briefing mattutino del Cio al Main Press Center, il capo della comunicazione dei Giochi Invernali Sochi 2014, Aleksandra Kosterina, ha riferito: “Abbiamo parlato con la polizia e secondo le forze dell’ordine non vi è traccia di alcun fermo o arresto. Se ci saranno aggiornamenti li renderemo noti, ma finora la polizia non ha informazioni sull’accaduto”. Mark Adams, portavoce del Cio, ha aggiunto: “Più in generale come abbiamo detto molto spesso, sono sicuro che i Giochi non saranno utilizzati come vetrina per qualsiasi manifestazione, e speriamo che ciò continui”. La transgender Luxuria ha tuttavia riferito all’Ansa: “Ieri sera la polizia mi ha fermato e portato in caserma per un controllo, poi mi ha chiesto di non esibire scritte legate alla propaganda gay”. Ha inoltre aggiunto di non aver ricevuto “alcuna contestazione formale”. E ha concluso: “Sto bene e sono in un hotel a Sochi”.

Luxuria è stata liberata: ora assisterà ai Giochi!

Vladimir-Luxuria-arresto-tuttacronaca“Gay è ok”. Era questa la scritta, in russo, che campeggiava su una bandiera che Vladimir Luxuria, a Sochi per assistere ai Giochi Invernali, ha portato con sè in Russia, dov’è stata arrestata. In seguito, lo staff del ministro degli Esteri Emma Bonino aveva annunciato, tramite un Tweet: “L’Unità di crisi è già attiva per il fermo di Vladimir Luxuria“. Missione compiuta. Come annuncia Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, Luxuria è stata liberata e gli ha inviato un sms per comunicargli che: “Sono stata liberata e assisterò ai Giochi”.

Per Luxuria si attiva l’unità di crisi della Farnesina! Ecco il tweet della Bonino

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“L’Unità di crisi è già attiva per il fermo di Vladimir Luxuria“. Così lo staff del ministro degli esteri Emma Bonino, in un tweet dopo che l’Arcigay ha annunciato il fermo a Sochi della transgender italiana.

Vladimir Luxuria arrestata a Sochi, colpa di una bandiera!

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Vladimir Luxuria è stata arrestata a Sochi mentre assisteva alle Olimpiadi con una bandiera con la scritta, in russo, “Gay è ok”. Lo rende noto Imma Battaglia, presidente onorario Di Gay Project. “L’atteggiamento degli agenti – riferisce Battaglia – è stato brutale e aggressivo. Nessuno parla inglese. Ora si trova da sola in una stanza con luci al neon sulla faccia, presumibilmente in stato di fermo. Chiediamo un intervento immediato del ministro Bonino”.  Le autorità diplomatiche italiane dispiegate a Sochi stanno verificando ma per ora, secondo quanto appreso dall’Ansa, del fermo non risulta riscontro alle autorità consolari locali.

I Google Glass già superati? Arrivano le lenti a contatto!

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Troppi vistosi sarebbero stati giudicati da alcuni utenti i Google Glass ed ecco che c’è chi ha già risolto il problema. Diversi ricercatori, primi tra tutti quelli di Samsung avrebbero già pronti nel cassetto le lenti a contatto che equipaggerebbero la cornea con un display.

 Tecnicamente come funzionano?

Un gruppo di ricerca guidato da  Jang-Ung Park, un ingegnere chimico all’sitituto nazionale di ricerca per la scienza e la tecnologia di Ulsan, ha montato un diodo che emette luce su una lente a contatto, usando un nuovo materiale sviluppato dai ricercatori: un mix di grafene e nanocavi in argento ad alta conduzione elettrica  e incredibilmente flessibile. Le lenti sono state testate su un gruppo di conigli. L’animale naturalmente è stato scelto perché ha occhi di dimensioni simili a quelle umane e dopo 5 ore i ricercatori non hanno riscontrato nessun effetto collaterale.

Sicuramente sarà lunga la strada perché un unico pixel montato su una lente a contatto non si può certo chiamare “display”, ma sicuramente è un grande passo avanti nella ricerca.  Jang.Ung-Park ha un sogno ed è “costruire delle lenti a contatto che possano fare tutto ciò che fanno i Google Glass”

 

 

Se in tempo di crisi vi avanzano 1120 euro? “Ok Glass!”

“Ok Glass”. Ecco la frase magica che useremo in futuro per registrare video, scattare foto e chiedere informazioni. La pronunceranno tutti quelli che indosseranno un paio di Google Glass, come mostra questo primo filmato diffuso da Google in cui viene svelata, finalmente, l’interfaccia grafica degli occhiali più desiderati al mondo.

Quelli che Sergey Brin, cofondatore dell’azienda di Mountain View, qualche tempo fa sfoggiava orgoglioso in metropolitana a New York. Rivelato inoltre il prezzo di partenza del futuristico prodotto: 1.500 dollari, l’equivalente di circa 1.120 euro. E’ la cifra che sborseranno i fortunati “esploratori” che saranno selezionati da Google per provare in anteprima i suoi occhiali. Chiunque può “candidarsi”. Basta seguire la pagina Project Glass su Google+ oppure su Twitter .

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