Al termine dell’incontro tra i rappresentanti di Fratelli d’Italia con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Crosetto, La Russa e Meloni, che nei giorni scorsi avevano mostrato le loro tessere elettorali ai giornalisti, optano per mostrare un vecchio volantino che chiede la liberazione dei marò, tuttora in India e che oggi si sono visti slittare, per la 26esima volta, l’udienza. Durante le foto di rito, Crosetto lancia uno scherzoso avvertimento ai giornalisti: “Al primo che scrive di nuovo Famiglia Addams lo vado a prendere fisicamente…”
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Non chiamateli Famiglia Addams… o arriva Crosetto!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 18, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/18/non-chiamateli-famiglia-addams-o-arriva-crosetto/
Il giorno delle consultazioni al Colle: Fdi riconsegna la tessera elettorale
Giornata di consultazioni al Colle, oggi, dopo le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio presentate da Enrico Letta. La delegazione di Fratelli d’Italia, formata da Giorga Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa, in dissenso con l’operazione del Pd, ha platealmente e simbolicamente consegnato la tessera elettorale nelle mani del presidente della Repubblica. Il loro voleva essere un segno di protesta per il fatto che si sta avviando “il terzo governo consecutivo che passa sopra le teste degli italiani”. Giorgia Meloni ha concluso: “Staremo all’opposizione. Se ci saranno provvedimenti votabili li voteremo, ma siamo poco ottimisti”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 15, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/15/il-giorno-delle-consultazioni-al-colle-fdi-riconsegna-la-tessera-elettorale/
Per La Russa il libro di Orwell “1984” diventa “Il grande fratello”
Intervento, nella giornata di ieri, del Presidente di Fratelli d’Italia – centrodestra nazionale a proposito della rapidità con cui è stata aperta e chiusa la Commissione Affari Costituzionali sulla Legge elettorale. Parlando di “pensiero unico”, Ignazio La Russa tenta di far sfoggio di cultura citando Orwell ma incappa in ben due volte nella stessa imprecisione: citando il celebre romanzo dell’autore, infatti, lo chiama entrambe le volte ‘Il grande fratello’ e non ‘1984’. Resta da chiedersi se La Russa non si sia espresso male e volesse dire che Orwell scrisse “del” grande fratello e non “il” grande fratello, rifacendosi al personaggio del libro.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 31, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/31/la-gaffe-di-la-russa-il-libro-di-orwell-1984-diventa-il-grande-fratello/
La Russa show alla Giornata Nazionale dell’India: “Assassini! Vergogna!”
Giornata nazionale della Repubblica dell’India oggi con ricevimento, banchetto e autorità presenti. E mentre all’interno si festeggiava, all’esterno un centinaio di contestatori chiedevano l’immediato rilascio dei due maròSalvatore Girone e Massimiliano LaTorre, da due anni in carcere in India accusati di aver ucciso un pescatore. Tra questi, anche l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa che, a un certo punto, ha preso l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza ed è entrato, seguito da un fotografo, nella sala dove si svolgeva il ricevimento. Inizialmente ha annunciato di essere contrario a quel festeggiamento, dopo di che ha dato vita al suo show gridando “Vergogna! Assassini!”. La Russa ha quindi spiegato che si riferiva non tanto agli indiani quanto agli imprenditori presenti, molti vicini al centrodestra, solo per motivi di affari. La tesi dei due contestatori è che tali affari “non valgono la vita di due persone”. E’ Fidanza a raccontare quello che è accaduto una volta entrati:
Siamo stati ricevuti cortesemente proprio nel salone dove stavano banchettando. Noi abbiamo espresso al console la nostra contrarietà all’idea di organizzare una festa per l’India a Milano, proprio mentre due nostri connazionali sono detenuti illegalmente.
Uscendo dalla sala La Russa e Fidanza hanno cominciato a urlare Assassini!Vergogna!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/24/la-russa-show-alla-giornata-nazionale-dellindia-assassini-vergogna/
La Russa paladino di Laura boldrini: “questione sessista”
Se il premier Letta aveva indirizzato una lettera a Vittorio Feltri spiegando che il ‘caso Boldrini’ e del suo viaggio in Sudafrica con il suo compagno non sussisteva in quanto non erano stati spesi soldi pubblici, anche Ignazio La Russa ora ha preso le parti della Presidente della Camera. Il leader di Fratelli d’Italia scrive sulle colonne de Il Giornale la sua opinione, ossia che la Boldrini ha usato per recarsi ai funerali di Mandela, non è stato gravato di un solo euro in più per la presenza del “fidanzato” di quest’ultima. A sua volta, sottolinea il fatto che è prassi comune che le mogli delle più alte cariche dello Stato, accompagnino i mariti in occasioni di eventi importanti, nessuno scandalo quindi se la Presidente della Camera ha fatto lo stesso. Anche La Russa, quindi, appoggia la tesi della “questione sessista”, ritenendo che se si fosse trattato di una convivente rispetto a un convivente, non vi sarebbe stata questa discriminazione.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/18/la-russa-paladino-di-laura-boldrini-questione-sessista/
Fonsai e i 451mila euro a La Russa quando era ministro
Nell’inchiesta Fonsai, che vede indagati per corruzione Salvatore Ligresti e Giancarlo Giannini, spunta un altro nome eccellente. Dagli atti dell’inchiesta di Milano emergerebbe infatti, secondo il quotidiano Repubblica, che quando era ministro della Difesa, tra il 2009 e il 2010, Ignazio La Russa percepì dal gruppo Fonsai 451mila euro come “parcelle spese sinistri” e “altre prestazioni di servizi”. “Non può sfuggire la singolare preferenza che Isvap esprime per il matrimonio Unipol-Fonsai”. È Fulvio Gismondi, ex attuario di Fonsai, a ricostruire davanti al pm di Milano Luigi Orsi tutte le fasi che portano alla fusione tra la galassia Ligresti e la compagnia bolognese guidata da Carlo Cimbri, durante le quali ci sono stati controlli “morbidi” da parte dell’autorità di controllo, rapporti personali tra Salvatore Ligresti e Giancarlo Giannini, ma anche lettere in cui l’Isvap detta le condizioni di un matrimonio ‘obbligato’. Nella sua testimonianza del 16 aprile 2012, gismondi ha svelato che “il 19 marzo scorso si è tenuta l’assemblea di Fonsai in vista della quale sia Consob che lsvap hanno inviato 2 distinte missive al Cda della società. Consob scrive a Fonsai e, sostanzialmente, chiede di sapere come la società intende risolvere il problema della ricapitalizzazione. Isvap, invece, chiede a Fonsai di precisare che il progetto di ricapitalizzazione è finalizzato alla fusione con Unipol. Si coglie in modo palmare il pregiudizio della vigilanza assicurativa, nella visione della quale esiste esclusivamente l’integrazione Unipol-Fonsai”. Due giorni dopo, Gismondi è ancora più esplicito sul “carattere partigiano e pregiudiziale delle comunicazioni di Isvap a Fonsai e a Premafin”. Nel verbale si legge: “Si consideri innanzitutto la missiva da lsvap a Fonsai datata 12 marzo 2012. L’ultimo inciso di questa lettera recita: ‘si richiama l’attenzione di codesta società affinchè, nella rappresentazione agli azionisti, siano correttamente esplicitate motivazioni e destinazione dell’aumento stesso, in coerenza con le iniziative rappresentate a questa autorità'”. ln sostanza, sottolinea Gismondi, l’Isvap chiede a Fonsai “di spiegare che l’aumento di capitale si va a fare secondo lo schema della integrazione con Unipol. A questo progetto l’Isvap fa riferimento quando scrive ‘iniziative rappresentate a questa autorità'”. “Per contrasto legga la nota Consob del 14 marzo scorso indirizzata a Fonsai. Vi si legge semplicemente che la società vigilata indichi quali iniziative sta promuovendo. Pure rilevante è la missiva Isvap a Fonsai del 16 marzo scorso che dà per scontata la salvezza di Fonsai attraverso la operazione con Unipol”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/22/fonsai-e-i-451mila-euro-a-la-russa-quando-era-ministro/
Mi costi, ma quanto mi costi? La politica italiana e i conti de Il Fatto Quotidiano
E’ stato Il Fatto quotidiano a fare la classifica dei 10 politici più longevi e quindi, secondo il quotidiano, anche quelli più costosi per i contribuenti. Nella Top Ten ci sono:
1. Giorgio Napolitano – 60 anni – 13,6 milioni
2. Francesco Colucci (senatore Pdl) – 34 anni 107 giorni – 7,8 miliioni
3. Pier Ferdinando Casini – 30 anni 105 giorni – 6,9 milioni
4. Altero Matteoli – 30 anni 105 giorni – 6,9 milioni
5. Anna Finocchiaro – 26 anni 115 giorni – 5,9 milioni
6. Umberto Bossi – 22 anni 197 giorni – 5,1 milioni
7. Maurizio Sacconi – 22 anni 114 giorni – 5 milioni
8. Maurizio Gasparri – 21 anni 184 giorni – 4,9 milioni
9. Ignazio La Russa – 21 anni 184 giorni – 4,9 milioni
10. Carlo Giovanardi – 21 anni 184 giorni – 4,9 milioni
Come sono stati fatti i calcoli?
Prendiamo il caso di Napolitano: 60 anni fra Parlamento, governo e presidenza della Repubblica. Entrato alla Camera dei deputati nel 1953, è stato – tranne la IV legislatura, 1963, in cui fu nominato segretario del Pci di Napoli – deputato, ministro, presidente della Camera, parlamentare europeo, senatore a vita e presidente della repubblica. Il Fatto calcola che se questi sessant’anni di vita politica gli fossero stati pagati con lo stipendio di un attuale deputato (228 mila euro annui), Napolitano sarebbe costato 13,6 milioni di euro.
La piccola nota di colore è che se Giulio Andreotti fosse ancora in vita sarebbe lui, deputato dalla prima legislatura, nel 1948, a guidare la classifica, essendo stato parlamentare per ben 65 anni.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/28/mi-costi-ma-quanto-mi-costi-la-politica-italiana-e-i-conti-de-il-fatto-quotidiano/
“Condannato al condono”: Francesco Corallo “re delle slot”
Prima di addentrarci una faccenda davvero complessa tra condanne e condoni, dobbiamo capire chi è Francesco Corallo, il re delle slot, costituitosi i primi d’agosto, dopo 14 mesi di latitanza. Figlio di Gaetano Corallo, amico del boss mafioso Nitto Santapaola condannato negli anni ottanta per associazione a delinquere nel processo per la scalata dei catanesi ai casinò del nord Italia. Naturalmente Francesco afferma che con il padre non ha contatti da anni. Quindi torna in Italia nel 2004, dopo anni trascorsi a fare affari in Sud America, e diventa in breve il principale protagonista del mercato di slot machine nel nostro Paese. Peccato che qualcosa non va nel verso giusto e spuntano presunti finanziamenti illeciti concessi dalla Bpm, guidata da Massimo Ponzellini.
Ponzellini è lo stesso, come riporta Il Fatto Quotidiano in data 17 novembre 2012:
Dopo la pubblicazione delle intercettazionidell’indagine sui fidi facili della Bpm, nelle quali si svelavano le raccomandazioni di Daniela Santanché, Ignazio La Russa, Paolo Romani e le pressioni per le pratiche di Paolo Berlusconi e Michela Vittoria Brambilla, nessuno ha verificato cosa sia successo ai crediti di politici, amici e familiari. La posizione di Paolo Berlusconi per esempio è rimasto un caso singolare. Il fratello dell’ex premier vanta una concessione personale di un milione di euro per cassa e gode sulla sua holding Pbf Srl di una linea di credito di ben 5 milioni di euro, interamente utilizzati, il cui rientro scade solo il 30 settembre del 2013. Una posizione generosa da parte di Bpm che si è garantita solo con una fideiussione personale di Paolo Berlusconi e con l’impegno della società di Paolo Berlusocni a usare i soldi che le deriveranno da un incasso futuro per un’operazione immobiliare: la Cascinazza. Solo il 26 settembre scorso, visto il protrarsi dei termini per la chiusura dell’operazione Cascinazza, Pbf ha rilasciato una garanzia ulteriore a Bpm. Nessuna ipoteca però ma solo un’altra lettera di Paolo Berlusconi che stavolta si impegna a cedere non solo i proventi dell’operazione Cascinazza, se mai si chiuderà, ma anche gli utili o i proventi della cessione delle quote sociali.
Nello stesso articolo de Il Fatto Quotidiano si legge ancora:
Secondo le intercettazioni telefoniche Massimo Ponzellini minacciava sfracelli con i suoi se “non sistemavano la roba della Brambilla”. Effettivamente il gruppo della famiglia dell’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, composto dalla Sal che si occupa di commercio di prodotti ittici e dalla Trafilerie Brambilla può contare sulla Bpm. Il consiglio di gestione del 23 ottobre scorso ha analizzato la situazione e ha revocato la linea capital market da un milione di euro della Trafilerie Brambilla.
E ora “conosciamo” Ponzolini e Corallo possiamo addentrarci dentro il condono Letta che potrebbe consentire a Bplus, la società del re delle slot, di essere messa in vendita con un guadagno di circa 200 milioni che finirebbero nelle tasche di Corallo: condannato al condono!
Come scrive oggi Il Fatto Quotidiano:
Il condono che prevede la possibilità di sanare le penali per i disservizi del 2004-2007 con il 25 per cento del dovuto potrebbe sbloccare la partita: lo Stato incasserebbe 211 milioni di euro utili per coprire l’intervento sull’Imu, l’acquirente entrerebbe nel mercato più redditizio d’Europa dalla porta principale pagando poco più di 250 milioni (la differenza tra la valutazione della società e le penali scontate da pagare). E Francesco Corallo potrebbe tornare ai suoi casinò delle Antille con 200 milioni in tasca, anche se sarebbe costretto ad abbandonare la sua gallina dalle uova d’oro in mano ai concorrenti più graditi alle autorità italiane.
Ma solo dopo avere risolto i suoi problemi con la giustizia milanese che lo tiene agli arresti domiciliari per il caso dei prestiti facili della Bpm…
…La prefettura di Roma, il 26 luglio, ha sospeso temporaneamente la validità dell’informativa antimafia interdittiva del 24 settembre 2012, che aveva causato l’esclusione di Bplus dalla gara per le concessioni. Lo Stato non può fare a meno degli 800 milioni di euro di imposte versate ogni anno grazie alle macchinette di Bplus e quindi si era trovata una soluzione all’italiana: l’attribuzione del controllo a ‘Bplus Trust’, guidata dall’amministratore fiduciario, l’avvocato olandese Jeroen Veen, gradito alla proprietà. Entro il 15 novembre prossimo i giochi dovrebbero essere fatti su entrambi i tavoli: il condono e la cessione.
Non male, no?
Pubblicato da tdy22 in settembre 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/01/condannato-al-condono-francesco-corallo-re-delle-slot/
I bambini devono inchinarsi alla casta? L’associazione insorge!
Il 22 giugno a Castiglione Olona, in provincia di Varese, sarebbe dovuto essere un giorno di festa per genitori e bambini: era infatti organizzata una manifestazione sul sagrato della chiesa della Collegiata. Peccato che Geronimo La Russa, figlio del politico Ignazio, abbia scelto la stessa data e la stessa location per convolare a nozze con Patrizia Silini. Alessandro Madron, presidente dell’associazione Genitori in Branda, ha spiegato che “Gli amministratori locali hanno deciso di inchinarsi alla casta e, senza che qualcuno abbia nemmeno dovuto chiederlo, hanno scelto di calare le braghe sfrattando una manifestazione fissata da mesi per fare spazio al matrimonio e ai suoi invitati di spicco, una scelta talmente scoordinata e fuori tempo da apparire surreale”. Per l’evento, patrocinato dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Varese, che si sarebbe dovuto tenere dalle 15 alle 19 nel centro storico del paese, erano previsti giochi e laboratori per bambini, ma alla cerimonia nuziale, che avrà luogo nello stesso arco temporale, sono state invitate più di 500 persone, tra cui anche Berlusconi. Le famiglie che avevano organizzato di trascorrere un pomeriggio godendosi il “Borgo dei balocchi” dovranno quindi lasciare spazio al “sì” del figlio di La Russa. “E’ doveroso sottolineare che nè la prefettura nè la questura di Varese hanno mai emesso ordinanze restrittive nei confronti della manifestazione che, a detta dello stesso Questore di Varese, non viene ritenuta incompatibile con lo svolgimento del matrimonio – ha proseguito Madron -. Qui non si vogliono pronunciare sentenze contro gli sposi perchè loro, ne siamo certi, non hanno mai chiesto di spostare o sospendere l’iniziativa – ha sottolineato -, quello che si contesta è il sistema che porta un’amministrazione comunale a scegliere di tutelare l’interesse privato di una coppia di sposi preferendolo a quello pubblico dei cittadini.”
Pubblicato da tdy22 in giugno 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/11/i-bambini-devono-inchinarsi-alla-casta-lassociazione-insorge/
Giorgia Meloni e Ignazio La Russa: OK PER RENZI!
Il gruppo di Fratelli d’Italia parla con la Meloni che ribadisce il ringraziamento che hanno rivolto al Capo dello Stato per i 7 anni di lavoro svolti e per questo nuovo incarico che ha appena ottenuto. Inoltre ribadisce un “no” per un governo di larghe intese che porti la firma di Amato come premier, perchè non è possibile mettere in campo forze che da sempre hanno obiettivi diversi e storie diverse in contrapposizione fra loro e su cui un accordo non può essere trovato come lo testimonia la recente esperienza del governo Monti. Tuttavia sono aperti al dialogo per leggi che troveranno conformi con il loro programma e disponibili loro stessi, come soggetto politico attivo, a fare proposte per il cambiamento.
Gli fa eco e amplifica La Russa il concetto di base con un’apertura a Renzi che potrebbe incarnare l’uomo del cambiamento e traghettare l’Italia verso il futuro. Quindi ribadisce un “no” all’inciucio e un “sì” per le larghe intese con un governo che sappia affrontare le riforme di cui questo Paese ha bisogno a iniziare dall’elezione del Presidente che dovrebbe essere votato dal popolo e non dal parlamento. Per questo La Russa afferma che loro nella giornata di oggi proporanno nuovamente alla Camera il testo per l’elezione diretta del Capo dello Stato già approvato in Senato.
Pubblicato da tdy22 in aprile 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/23/giorgia-meloni-e-ignazio-la-russa-ok-per-renzi/
Piccoli politici volano via. Meloni e Crosetto: movimento autonomo ma alleato a Pdl
La Russa annuncia l’intenzione di creare un nuovo movimento di Centrodestra assieme a Meloni, Crosetto, Rampelli e Cossiga. Il movimento non prevederà solo ex An e concorrerà assieme al Pdl.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 18, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/18/piccoli-politici-volano-via-meloni-e-crosetto-movimento-autonomo-ma-alleato-a-pdl/
La Russa: non c’è la fiducia, ma resta la maggioranza
Pubblicato da tdy22 in dicembre 6, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/06/la-russa-non-ce-la-fiducia-ma-resta-la-maggioranza/
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