Due ragazzi di Pomezia di 19 e 22 anni sono stati presi di mira da due tunisini mentre si trovavano alla fermata dell’autobus a Torvaianica, sul litorale romano. I due stranieri armati di bastone e coltello, li hanno minacciati e feriti facendosi consegnare il portafogli e la maglia della nazionale di Balotelli che uno di loro indossava. Poco dopo, i militari della Stazione di Torvaianica li hanno scoperti in una baracca, allestita nei pressi di un arenile in zona Campo Ascolano, nella quale hanno anche trovato e sequestrato la maglia da calciatore che avevano rapinato e il bastone e il coltello utilizzati per compiere il reato.
Da contestatore a contestato. Beppe Grillo disturbato da una decina di giovani che disturba il comizio che il “Semplice Portavoce” del M5S sta tenendo a Pomezia, passa il microfono a uno dei ragazzi che lo stava contestando e lo invita sul palco: “Vieni qui, se devi dire qualcosa ti do il microfono”. Stefano, il contestatore, attacca l’M5S “A Parma hai detto che non facevi costruire centri commerciali, ne hanno realizzati tre” poi l’altra accusa “guadagni dal blog da dieci milioni all’anno” e poi il giovane denuncia anche come il M5S si sia “dimenticato” della questione del reddito di cittadinanza in Parlamento. Grillo risponde con ironia: “Se fosse questa la nostra opposizione, saremmo al 99 per cento”, e poi ribatte “Se avessi dieci milioni di euro non sarei certo qui”.
Ma l’ira del web contro il contestatore non tarda ad arrivare e in molti scrivono sul blog del leader del M5S: ”L’arrivo di Beppe Grillo è sempre filmato dalle telecamere, questa volta manca”
Molti gridano alla censura, altri invece ritengono che la contestazione fosse così “flebile” che non c’era motivo per dargli voce, forse ometterla sarebbe stato quasi fare un favore a chi contestava il movimento piuttosto che voler invece nascondere chi la pensasse in modo diverso. Il dibattito in rete continua.
Potrebbero essere rimasti folgorati mentre cercavano di rubare i fili di rame da un’ex azienda per l’allestimento di camper, la «Mirage», ora chiusa, due uomini trovati in una cabina elettrica al km 32 della via Pontina Vecchia, vicino Pomezia. L’allarme è stato dato da un anonimo attraverso una chiamata al 112: sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e due ambulanze, ma per gli uomini non c’era più nulla da fare. I carabinieri non sono ancora entrati nel magazzino, visto che persiste il rischio di alta tensione, mentre un ingegnere dell’Enel ha misurato la corrente elettrica: 20mila volts. Le indagini sono in corso e non si esclude che i due ladri siano morti dopo aver fatto irruzione nel magazzino nella notte di lunedì scorso in compagnia di altre persone poi fuggite.
Serravalle e Castel Romano, due outlet, stessa sorte: entrambi fatti evacuare dalle forze dell’ordine per evitare il peggio.
Le forze dell’ordine della provincia di Alessandria, a seguito di una segnalazione anonima che avvisava della presenza di cinque ordigni esplosivi, ha provveduto ad evacuare l’outel e sono ora in attesa dell’arrivo degli artificeri che effettueranno la bonifica dell’area. Nel frattempo è stato modificato il messaggio del centralino, che ora avvisa i possibili clienti della chiusura odierna: una delusione per tutte le persone che avevano programmato se non lo shopping, almeno un pomeriggio fuori casa.
Stessa sorte all’outlet di Castel Romano, ora transennato, in cui sono al lavoro i vigili del fuoco, gli artificeri dei carabinieri, gli agenti del commissariato Spinaceto ed i carabinieri del nucleo di Pomezia. Mentre i vigili urbani effettuano la chiusura dello svincolo della Pontina, all’interno della struttura sono in corso controlli su un pacco sospetto.
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