Jennifer, la mamma di Colin, un bimbo di Richmond, in Michigan, si è sentita stringere il cuore quando, volendo organizzare una festi per il suo piccolo in occasione del suo undicesimo compleanno, si è sentita dire che non aveva nessun amico da invitare. Colin, infatti, soffre di un disturbo simile alla sindrome di Asperger che inficia le sue capacità relazionali a tal punto da non riuscire a fare amicizia. La donna però non si è scoraggiata e ha deciso di fare una sorpresa al figlio aprendo in Facebook una pagina chiamata “Happy Birthday Colin“: in pochissimo tempo più di 40mila persone hanno fatto gli auguri al bambino e c’è da scommettere che cresceranno a dismisura fino al 9 marzo, giorno del compleanno.
Tutti gli articoli con tag richmond
Occhio ai pericoli! Vademecum per i turisti negli Usa
Fare attenzione. Occhio ai pericoli che spesso i turisti ignorano, tranquilli di trovarsi nelle grandi metropoli americane. Il Washington Post pubblica la lista delle 16 città americane a rischio:
I francesi consigliano ai loro turisti di stare attenti a Boston (“Evitare la zona di Dorchester di notte e attenti ai microcrimini a China Town”), a New York (“Attenzione a Times Square e alla Statua della Libertà. Evitare di notte Harlem, il Bronx e il Central Park”), a Washington (“Non andare né di giorno né di notte nel quartiere di Anacostia”) a Baltimora (“Considerata pericolosa a parte il centro”) a Richmond (“Non visitate la città a piedi”) a Cleveland (pare che il sindaco si sia molto arrabbiato per questa indicazione) a Detroit (“Il centro deve essere evitato dopo la chiusura dei negozi”) e ad altre città, tra cui Houston e Los Angeles.
Il governo britannico, invece, consiglia di stare attenti a El Paso (perché è sul confine con il Messico e ci sono molti traffici non legali) e quello canadese, da parte sua, ricorda che in passato ci sono state alcune aggressioni a cittadini canadesi a Miami e di stare attenti alle ore serali.
Infine i tedeschi che non indicano ai propri connazionali una particolare città. Raccomanda però di seguire alcuni precauzioni a chi vorrebbe fare del nudismo negli Usa: “Sebbene ci siano alcune leggi che condannano il nudismo in diversi stati, e nonostante la loro infrazione spesso non venga punita, è meglio evitare di fare il bagno nudi o di spogliarsi sulle spiagge americane perché potrebbe suscitare imbarazzo, mettere agitazione e portare a qualche spiacevole conseguenza.”
Pubblicato da tdy22 in novembre 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/15/occhio-ai-pericoli-vademecum-per-i-turisti-negli-usa/
Cosa si prova a uccidere una persona? Parla il boia pentito
Gli rasava la testa, gli prendeva le mani e pregava insieme a loro. Poi, un arto alla volta, li legava stretti alla sedia. Usciva dalla stanza e aspettava l’ok per premere il bottone che faceva partire l’elettricità così potente da friggerli in pochi secondi, quasi sempre.
Jerry Givens è stato uno dei boia della Virginia State Penitentiary di Richmond, dal 1982 fino al 1999, tra sedia elettrica e iniezioni letali ha eseguito la condanna a morte di 62 persone.
Cosa si prova ad avere il potere d’interrompere una vita per sempre? Givens non sa rispondere a queste domande. «Perché mi estraniavo totalmente dall’atto, mi concentravo su tutto quello che di meccanico c’era da fare. Pensavo che il loro fosse una sorta di suicidio: se uccidi o violenti una donna in uno stato dove esiste la pena di morte te la sei cercata, mi dicevo. A 14 anni ho assitito all’omicidio di un’amica e da lì mi sono convinto che la pena di morte fosse giusta». Ma se prima era un sostenitore della pena capitale, da 10 anni Givens lotta in prima linea per la sua abrogazione. A fargli cambiare idea sono stati i 4 anni di prigione con l’accusa di riciclaggio. Nonostante si sia sempre dichiarato innocente, quel tempo dietro le sbarre gli ha fatto ripensare ai momenti passati a schiacciare bottoni mortali, o a premere siringhe al veleno. Spesso ripensa alla sua prima esecuzione, alla paura e al freddo di quel sotterraneo dove per la prima volta ha ucciso un uomo.
Ma oggi, Givens viaggia per gli stati in cui è ancora in vigore la pena di morte e racconta la sua storia, sperando che l’America capisca la brutalità di certe leggi.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/13/cosa-si-prova-a-uccidere-una-persona-parla-il-boia-pentito/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY
NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
A fantastic photo site
Just another WordPress.com site
Photographer
Niente che ti possa interessare.....
Legendary Whining and Dining World Tour.
Just another WordPress.com site
Serial killers and true crime
"Solo quando amiamo, siamo vivi"
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*
The Adventures of Danda and Yaya