Non è un grande mistero il contenuto di quel videomessaggio, anche perchè della sua esistenza si sa da diversi giorni. C’è anche chi afferma che possano esistere diverse versioni e si sia scelta quella soft al momento. Un feroce attacco alla magistratura, il lancio di Forza Italia, ma niente crisi. Un videomessaggio soprattutto per ribadire che lui c’è, è in campo e non sarà una condanna o una decadenza a fermarlo, perché già sembra che, consigliato dai suoi avvocati, possa anche scegliere i servizi sociali piuttosto che i domiciliari. Come mai scegliere una via più umiliante rispetto che a quella più “dignitosa” chiuso nei suoi palazzi? Perché i servizi sociali gli consentirebbero di continuare a fare il leader politico del nuovo partito: Forza Italia. La richiesta infatti avrebbe solo due vincoli: rientrare a casa entro le 22, uscire dopo le 7-8.
Come si legge oggi su La Repubblica:
Il video parte col lungo excursus sulla “persecuzione giudiziaria “, sulla famosa “guerra dei vent’anni” e sulla necessità di una riforma. Un unico passaggio sul governo, per intimare a Letta a impegnarsi per ridurre la pressione fiscale. Apprezzamento poi per i cinque uomini Pdl nell’esecutivo – racconta chi ha visto il lungo messaggio – ma non c’è alcun passaggio sulla crisi, nessuna minaccia. Né un riferimento al voto imminente in giunta e alla sua vicenda. Berlusconi lo ignora, quanto meno preferisce dare questa impressione e va già oltre, si sente in campagna elettorale. Il messaggio ai ministri è implicito: “Voi restate pure al governo, io costruisco il mio partito e lavoro ad altro”. L’ex premier è ormai sfiduciato, stanco del tira e molla col Pd e del mancato impegno di Letta nella ricerca di una soluzione ai suoi problemi. È la ragione per la quale Alfano, Lupi, Lorenzin, Quagliariello e De Girolamo hanno concordato tra loro di presentarsi giovedì dal leader, nella nuova sede di Piazza San Lorenzo in Lucina, per rassegnare le dimissioni nelle sue mani e giocare d’anticipo. Rimettendo a lui il compito di respingerle.
Ma da chi sarà formato il suo nuovo partito? Via i vecchi e largo ai giovani. Basta con i soliti volti noti e spazio a volti freschi e acqua e sapone. D’altra parte i panni sporchi si son sempre puliti così! Ma a spaventare Berlusconi sarebbero state le parole di Giuseppe Castiglioni a Piazza Pulita. In tale occasione infatti il sottosegretario alle politiche agricole del Pdl, ha ammesso: “C’è un gruppo di senatori a me più vicini tra i quali Gibiino, Torrisi e Pagano pronti a non seguire Silvio”.