La dura legge del palco!

crozza festival sanremo video

Comunque la pensiate e qualunque sia la vostra idea politica c’è una legge dello spettacolo che recita più o meno così “si resta sul palco fino al momento in cui si conserva il ‘patto’… con il pubblico”. Di cosa stiamo parlando? Il teatro, ancor più del cinema o della televisione, ha bisogno di “complicità”. Quando un attore recita Amleto su un fondo nero e il pubblico immagina il castello Elsinore è chiaro che il pubblico deve “credere” a quell’illusione. Ma come avviene questo processo? L’ 80% è affidato alla bravura dell’attore, ma sicuramente un 20% deve essere il pubblico ad “avere la disponibilità” intellettuale e seguire l’attore in quell’illusione visiva. L’attore che sale su un palco è “nudo”, perché deve essere vestito dall’immaginazione del pubblico. Amleto, anche se indossasse l’abito più consono a quel personaggio, non sarebbe Amleto finchè il pubblico non credesse che quell’attore, in quel momento è davvero Amleto. Il famoso essere o non essere, o ancora le raccomandazioni di Amleto agli attori non sono altro che la “costituzione” su cui si basa il mondo dello spettacolo. Quelle leggi imprescindibili tra psicologia, immaginazione e comunicazione che riescono per qualche ora ad alleviare le sofferenze dell’animo degli spettatori. Un momento ludico, capace di provocare emozioni reali negli spettatori, di farli immedesimare nel personaggio, di divertirsi e divertire o di soffrire e far soffrire.

Un patto, o meglio un contratto, dunque tra attore e pubblico, che permette all’attore di essere investito di quella credibilità che solo il pubblico gli può dare e che lui deve rendere al pubblico sotto forma di emozione.

Ed è questo che ieri sera è mancato all’Ariston, quando Crozza è stato contestato. Si è spezzato quel patto… tanto che l’attore stesso, un attore di eccezionale bravura, di esperienza, all’improvviso si è trovato “nudo” sul palco. Un attore che non era più personaggio, era un uomo denudato della credibilità della sua rappresentazione. L’intervento di Fazio non ha fatto altro che spezzare ancora più quell’illusione riportandoci alla realtà… per questo Crozza doveva abbandonare. Per questo Crozza doveva scendere dal palco perchè delegittimato dagli spettatori. Doveva scendere perchè si era spezzato quel “matrimonio” che se in un rapporto sentimentale si può, in alcuni casi ricucire, il rapporto attore e pubblico, una volta spezzato, è morto e sepolto. Quindi non ci poteva essere più satira, perchè non c’era più la complicità degli spettatori per accettarla e legittimarla.

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1 Commento

  1. rosslinn

     /  febbraio 13, 2013

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