DITE NO AL GHETTO DEI GAY!

gay-pride

I gay di San Pietroburgo possono manifestare, ma lontano dalle vie del centro. Più precisamente, in un piccolo villaggio della periferia. È la decisione del sindaco della città russa che per due volte ha negato il permesso alle associazioni omosessuali che avevano chiesto di manifestare lo scorso weekend contro la legge in via di approvazione alla Duma, il parlamento russo, che vuole vietare la “propaganda gay” in pubblico con la scusa di proteggere i bambini dai “comportamenti devianti”.Secondo la giunta di San Pietroburgo, gli attivisti potrebbero utilizzare un’area riservata appositamente per le proteste a Novoselki Vyborg, paesino-satellite raggiungibile soltanto in treno.

Si tratta dell’ennesimo sopruso delle istituzioni russe a danno della comunità lgtbq, mobilitata contro una normativa che dovrebbe entrare in vigore a fine maggio e che consegnerà la Russia all’oscurantismo medievale contro i gay a vent’anni dalla depenalizzazione dell’omosessualità,avvenuta nel 1993. Sarà infatti vietato parlare di omosessualità in pubblico, dunque saranno bandite proteste, articoli di giornale, dibattiti, convegni. Un noto presentatore tv, Anton Krasovski, caporedattore di una emittente del Cremlino, a fine gennaio ha voluto sfidare il governo annunciando pubblicamente di essere gay davanti alle telecamere. È stato licenziato. In una intervista al Los Angeles Times ha però puntato il dito contro le associazioni omosessuali del suo Paese: «Non vedo nessun Harvey Milk russo. La comunità gay è troppo tranquilla, non hanno il coraggio di lottare per i propri diritti in una nazione dove è più appropriato e onorevole essere un ladro che essere gay».

In realtà uno dei leader della minoranza omosessuale, Nikolai Alekseev, nei giorni scorsi ha chiesto l’aiuto del Consiglio d’Europa affinché vigili sull’applicazione delle sentenze della Corte di Strasburgo, che nel 2010 aveva condannato la Russia poiché Mosca non aveva dato il permesso allo svolgimento del Gay pride nel 2006, 2007 e 2009. Molte associazioni si stanno muovendo a livello internazionale per fare pressione sul Cremlino. In Italia i consigli comunali di Venezia e Milano hanno sospeso il gemellaggio e i rapporti con San Pietroburgo per protesta contro la legge omofoba in discussione al Parlamento russo. Equality Italia, associazione in difesa dei diritti umani, ha promosso una petizione al governo italiano perché chieda alla Federazione russa di ritirare la normativa anti-gay. Tra gli altri finora hanno aderito Lucia Annunziata, Natalia Aspesi, Stefano Rodotà, Ritanna Armeni, Alessandro Gassman, Anna Paola Concia, Aldo Nove, Michela Murgia, le associazioni lgbtq e molti esponenti politici locali.

Per firmare clicca qui.

Articolo successivo
Lascia un commento

Lascia un commento

Il regno di newwhitebear

I colori della fantasia

RunningWithEllen's Blog

Two sides of God (dog)

Que Onda?

Mexico and beyond

Just a Smidgen

..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY

Silvanascricci

NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'

Greenhorn Photos

A fantastic photo site

mysuccessisyoursuccess

Just another WordPress.com site

blueaction666

Niente che ti possa interessare.....

rfljenksy - Practicing Simplicity

Legendary Whining and Dining World Tour.

metropolisurbe

Just another WordPress.com site

Real Life Monsters

Serial killers and true crime

"ladivinafamiglia"

"Solo quando amiamo, siamo vivi"

Vagenda Vixen

*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*

lazylauramaisey

The Adventures of Danda and Yaya