Incontro D’Alema – Bersani. Incontro di uomini d’apparato con due idee di sinistra diverse, ma poi non così distanti come invece può essere la posizione di Matteo Renzi. “La situazione è difficile, ma siamo tutti impegnati perchè il partito ne esca bene.” Così esordisce D’Alema dopo l’incontro ed è una specie di autogol. In tempi di crisi e di immobilismo delle istituzioni, l’unica preoccupazione può essere quella di un “partito che ne esca bene”?
Continua poi nel suo comunicato stampa dopo l’incontro con il leader del Pd: “Non esiste nessuna scissione, le parole di Franceschini sono state travisate. Ieri ho visto anche Renzi e oggi ho informato Bersani di questa conversazione”. Ma nel Pd volano gli stracci…”Dove vedete questi stracci? C’è una discussione estremamente corretta e rispettosa, per lo meno da parte mia, ma in un momento così difficile è ovvio che si discuta”.
Intanto arriva il secco no dei leghisti sul nome di Amato, anche se c’è una certa apertura su altri possibili candidati: “Vedremo le altre proposte e le valuteremo – ha detto Roberto Maroni- se fosse una donna meglio ancora, ma non sta a me fare nomi. Ho parlato ieri con Berlusconi e con Bersani e so che quello che hanno in mente non coincide esattamente con quello che ho letto sui giornali. Bersani mi ha chiesto se la Lega è interessata a partecipare alle discussioni e alle votazioni sul presidente della Repubblica e io naturalmente ho detto di sì”.