Michele Misseri è un uomo dilaniato dal rimorso di non aver retto di fronte alle domande puntuali e precise che esigevano una risposta… Lui ha dato tante risposte, spesso contrastanti. Versioni su versioni in cui i frammenti di verità poi sono emersi poco a poco e hanno segnato la via dell’ergastolo, in primo grado, per Cosima Serrano e sua figlia Sabrina. Ma Michele ha fatto condannare anche il fratello Carmine e al nipote Cosimo. Famiglie distrutte per un crimine orrendo. Ora Michele cerca “il perdono della famiglia” con una “condanna esemplare”, ma per il momento non è arrivata. Michele Misseri ora si sente doppiamente colpevole e fa quello che da sempre lo fa stare meglio, che gli allevia temporaneamente il dolore: diventare un protagonista-vittima-colpevole davanti ai mezzi di informazione. Un protagonismo patologico, dettato da quel suo sentirsi inadatto, emarginato dalla sua stessa famiglia, innocente e ancor più colpevole.
Così percorre di nuovo la strada verso il pozzo del ritrovamento, un gesto da vero colpevole, come in un film. Purtroppo Misseri dovrà rassegnarsi a fare i conti con la realtà diversa… con quella realtà che ancora una volta gli leva anche il “protagonismo dell’assassino” perhè da uomo fragile quale è, non l’ha uccisa lui Sarah.