Precipitazioni violente e temperature aumentate nella Città Eterna, questo emerge dal rapporto della prima conferenza internazionale sul tema dell’adattamento climatico in ambito urbano promossa da Legambiente e Iuav. Come si legge in una nota tecnica “Roma mostra un aumento continuo dal 1961 al 2012 da 16,1C a 16,8C. Degli 0,7 punti che si aggiungono, ben 0,5 sono stati registrati solo negli anni dal 2001 al 2012. Un caso limite si verificato durante l’estate scorsa durante la quale sono state registrate temperature piu’ alte che nei trentenni 1961-1990 e 1991-2000”.
Il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati ha poi sottolineato come: ”I fenomeni climatici violenti di questi giorni sono una nuova evidente dimostrazione che il clima sta cambiando, a Roma servono interventi di adattamento a questa nuova situazione, mentre la Capitale deve partecipare con convinzione alle iniziative per ridurre la CO2 emessa. Roma a forte rischio idrogeologico, alla nuova amministrazione capitolina chiederemo politiche nuove e urgenti per affrontare il problema e in questa direzione si possono anche usare utilmente i fondi europei che la Regione Lazio vuole impegnare sulla green economy entro il 2013”.
Chi poi non ricorda l’alluvione che colpì la Capitale nel 2011? L’Italia intera si fermò a guardare Roma, quello non fu certamente un acquazzone romano, ma una valanga d’acqua che in poche ore ridusse la città a una piscina (130 mm in due ore nel centro e 230 mm in periferia contro una media pari a 87 mm).
”L’alluvione provocò– conclude la nota di Legambiente – il blocco dei tram in tutta Roma, la chiusura delle linee di metropolitana A e B, quella della linea Roma-Lido tra Acilia e Ostia, la chiusura ed evacuazione di decine di scuole, 7.000 richieste di intervento a Carabinieri e Polizia, 13.000 ai Vigili del Fuoco, oltre che il dramma di una persona morta”.