Ormai la crisi di governo italiana è paragonabile all’Odissea, con i cittadini trasformati in Ulisse e sbattuti ai quattro venti che si chiamano: disoccupazione, Iva, Imu, Spread.
Intanto, la Santanché offre la sua testa sul vassoio d’argento come un novello Giovanni Battista: “Mi risulta che il segretario Alfano ha chiesto la mia testa come condizione per mantenere l’unità del Pdl-Forza Italia. Detto che ciò dimostra la strumentalità della protesta in corso – ha sottolineato la Santanché – da parte dei nostri ministri dimissionari, non voglio offrire alibi a manovre oscure e pericolose” e poi ha aggiunto: “La mia testa la offro spontaneamente al segretario Alfano, su un vassoio d’argento, perché l’unica cosa che mi interessa per il bene dei nostri elettori e dell’Italia è che su quel vassoio non ci finisca quella del presidente Berlusconi”.
Ma sul fronte delle “nuove avventure” c’è anche l’ipotesi di un gruppo “Pdl-Ppe” pro-Letta al Senato, formato da una trentina di senatori provenienti dalle file del Popolo della Libertà – forse novelle “tele di Penelope” pronte a farsi e disfarsi secondo il vento che tira – per un patto di legislatura fino al 2015. Ora si è in attesa delle notizie ufficiali… Che rotta seguirà la nave?
pd valdengo
/ ottobre 1, 2013Reblogged this on .