“Mi piacciono i musicisti blues, jazz e country …

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… perché non fanno altro che continuare ad esplorare la propria musica. Ciò che conta è che musicisti, poeti e artisti in genere continuino a esplorare il proprio campo d’azione.”

-Jim Morrison- (da Versi Poetici e Dichiarazioni di Guerra)

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L’Under di Mangia inizia gli Europei con il piede giusto: 1-0 contro l’Inghilterra

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A Tel Aviv gli azzurrini di Devis Mangia hanno iniziato l’avventura agli Europei in Israele nel migliore dei modi: 1-o  contro una delle formazioni più titolate del torneo. Il merito del gol partita va a Insigne, che al 79′ ha battuto Butland con una punizione perfetta all’incrocio dei pali portando l’Italia in testa nel girone A. L’inizio, con l’Under 21 azzurra che si affida al tridente Borini-Insigne-Immobile, si gioca tutto con ritmi alti con gli azzurrini che spingono i Giovani Leoni di Pearce nella loro metà campo, costringendo spesso gli avversari all’errore in disimpegno. Il gioiellino del Napoli già al 24′ va vicino al gol e obbliga gli inglesi a cambiare tattica, optando per un centrocampo a cinque. I ragazzi di Mangia continuano a provarci e al 38′ Florenzi viene atterrato in area da Robinson, ma l’arbitro Gautier non fischia il calcio di rigore. Alla ripresa gli inglesi trovano una nuova verve grazie anche a Dawson che al 49′ segna in mischia, ma l’arbitro annulla la rete tra i fischi dello stadio mentre gli azzurrini soffrono un po’ in questi primi minuti. Gabbiadini, una volta schierato, entra subito in partita e al 77′ si procura la punizione del vantaggio azzurro. Batte Insigne: palla all’incrocio e 1-0 per l’Italia. Gli inglesi ci provano, ma non riescono ad agguantare il pareggio.

Disoccupato? Racconta la vita con un click!

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Ne avevamo parlato qualche giorno fa: il Chicago Sun-Times ha licenziato 28 fotoreporter per tagliare i costi in tempo di crisi e far uso di risorse esterne, più economiche, e di quelle interne: i reporter scatteranno da soli le immagini per i loro pezzi.  Ora, di disoccupati ce ne son molti e il numero continua a salire, però non tutti sono in grado d’immortalare in modo incisivo la loro condizione. Rob Hart, senza lavoro da una settimana, ha deciso di raccontare, con immagini e messaggi visivi, la sua nuova vita. Decano della fotografia, professore di fotogiornalismo alla Medill School of Journalism e autore di scatti non solo per il Chicago-Sun, ma anche per Usa Today, New York Times, Miami Herald, Rob ha deciso di aprire una sua pagina Tumblr e sfidare i nuovi “iPhonereporter” sul loro stesso campo. Come lui stesso ha scritto sulla sua pagina: “Rob Hart è stato sostituito da un reporter dotato di iPhone, per questo ha deciso di documentare la sua nuova vita con un iPhone, ma con l’occhio di un fotogiornalista che sa raccontare storie per immagini”.

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Sappiamo controllare le porzioni di cibo?

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Questo deve essere stato il pensiero guida dell’artista e fotografo Christopher Boffoli che ha pensato di mettere l’uomo come miniatura a lavoro in porzioni di cibo giganti. Ecco quindi che serve il trattore per pelare una patata, si può far scuba in una tazza di the e che si fa un’impalcatura su un mazzo di asparagi… ma dopo tanto lavoro si può prendere il sole in una tazza di cereali o andare sulla neve su un cupcakes ricoperto di panna! Ma la domanda rimane sempre: siamo schiavi del cibo o lo possiamo dominare anche quando è molto più grande di noi?

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Demi Lovato, la “guerriera” in Italia

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Ieri a radio Kiss Kiss, oggi a un fan party all’Alcatraz di Milano: non si nega ai supporters italiani l’attrice e cantante Demi Lovato, ora in Italia per presentare il suo ultimo album “Demi”. Ed è pronta a mettersi in gioco, senza filtri: “Sono stata vulnerabile e sincera, la mia vita è cambiata moltissimo, volevo essere onesta con me stessa e con gli altri, potevo farlo mi sentivo pronta. Il nero del mio video sta a rappresentare i dolori passati, la mia è una rinascita e una risalita dall’oscurità”. L’album è seguito a un periodo di rehab, dopo un’adolescenza segnata dal bullismo, dalla bulimia e da un precocissimo successo: “È stato molto terapeutico per me scrivere quest’album, buttare fuori tutte le mie sensazioni, sono una guerriera adesso” spiega. E cita Warrior, una delle canzoni dell’ultimo cd: “ne ho passate tante, è stato difficile trovare il coraggio di scrivere questa canzone e trovare anche qualcuno la fuori che fosse in grado di capire il mio messaggio. Il punto è che da quando ho raggiunto il successo ho avuto attorno a me persone che mi consigliavano su cosa sarebbe stato giusto fare. Ma io invece vedevo divertimento, distrazioni… e tentazioni, e probabilmente a causa di queste sono finita in riabilitazione a 18 anni. O magari ci sarei finita ugualmente, chi lo sa?” Non può saperlo, ma quello che è noto è che Demi ha rivelato la sua battaglia con la bulimia nel 2011, anno in cui ha lasciato la serie tv Sonny tra le stelle perché le risultava difficile vedersi in tv e ha spiegato che voleva dedicarsi alla musica perché in studio di registrazione non si vede il suo corpo. A due anni di distanza invece afferma: “sono più sicura di me stessa… se la sicurezza è sexy allora sono sexy”. Però per ora è da escludere un ritorno sulle scene: “ancora non sono pronta, per ora mi voglio dedicare solo alla musica e magari fare un cd country e poi a settembre torno a X Factor come giudice”.

Ombrello o manganellata sul sindaco di Terni? E giallo!

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“Ci spiace umanamente per quanti sono rimasti feriti negli scontri, compreso il sindaco di Terni, anche se occorre accertare bene la dinamica dell’accaduto perchè il ferimento del primo cittadino potrebbe non essere stato causato da una manganellata di un operatore di polizia, ma dall’ombrello di un manifestante”: ad avanzare l’ipotesi sono il segretario regionale del Sap Claudio Senese e quello provinciale del Siulp, Sandro Donnola.

In una nota congiunta, i sindacati di polizia “esprimono rammarico e preoccupazione per i fatti avvenuti oggi in città che sono sfociati in violenze”.

In ogni caso, come si può vedere dal filmato la reazione dei poliziotti sulla folla c’è stata e anche se non ha colpito il sindaco ha colpito sicuramente altri cittadini.

Pochi minuti prima che si diffondesse la notizia che potrebbe essere stato un ombrello di un operaio e non il manganello di un poliziotto a colpire il sindaco di Terni, Letta a Otto e mezzo’ commentava “Stamattina è successo un fatto grave, non può assolutamente accadere, ho parlato con il sindaco e mi sono scusato con lui. “. Il capo del governo ha annunciato che Il ministro degli interni Alfano ha ordinato un’ispezione per capire cosa è successo “perché -ha aggiunto Letta – non dovrà più accadere”.

Il tentato suicidio di Paris Jackson è per overdose?

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I Jackson e quei cocktail mortali… sembra la maledizione di famiglia. Paris, la figlia quindicenne di Michael, avrebbe tentato il suicidio. Un amica al sito TMZ, il primo a diramare la notizia, ha dichiarato:  «Ci ha provato prima in passato ma stavolta è stato molto più grave. Non era solo un grido di aiuto». Mentre secondo l’avvocato della nonna al Daily News ha detto:«Paris ha sofferto per la perdita del padre ma non sappiamo a cosa sia stata esposta di recente che possa aver fatto precipitale tutto questo». Erano circa le 2 di notte quando una barella ha portato via la ragazzina. Poi sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni su una probabile overdose, che sembrerebbe essere confermata anche dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Los Angeles. Altri fonti invece avrebbero parlato di svariati taglia a uno dei polsi e anche Debbie Rowe, madre biologica di Paris, avrebbe dichiarato che la figlia avrebbe cercato di tagliarsi le vene. Ieri sera Paris era su internet e i suoi messaggi su Twitter sembrano abbastanza criptici ma non del tutto anomali per una ragazzina di 15 anni: «Mi chiedo perchè le lacrime sono salate», «Ieri, sembrava che tutti i miei problemi si fossero allontanati, ma ora sembra che siano tornati per restare» (frase tratta da Yesterday dei Beatles)

Tra le ipotesi del suicidio della ragazzina vi è l’azione legale che i Jackson stanno muovendo da settimane contro AEG, la società che avrebbe dovuto promuovere la tourneè That Is It del 2009 e che i parenti di Michael consideramno responsabile della morte dell’artista. Katherine, l’ottantaduenne mamma di Michael, era stata vista quasi tutti i giorni in tribunale: oggi però ha mancato la seduta. Il processo, in cui i Jackson chiedono 40 miliardi di danni, ha portato alla luce molte accuse che potrebbero aver spinto la ragazzina in una spirale depressiva: tra queste che solo uno dei figli di Michael sarebbe biologicamente suo. L’azione legale ha messo inoltre Paris sotto i riflettori costringendola a testimoniare sotto giuramento contro AEG.

Troppa pressione su una quindicenne?

Stefano Cucchi è stato ucciso una seconda volta… e c’è chi ne è lieto

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“Me l’hanno ammazzato un’altra volta”. Sono queste le parole di Rita Calore, la mamma di Stefano Cucchi, dopo la sentenza della Corte d’Assise di Roma, che ha condannato i medici ma assolto agenti e infermieri. “Prima credevo nella giustizia, ora non più”, aggiunge la donna, che si è vista strappare un figlio in un modo che dovrebbe essere semplicemente inconcepibile in uno stato civile. E dopo che in aula si sono sentiti cori di “Assassini”, il padre del ragazzo, Giovanni Cucchi, annuncia: “Andremo avanti fino in fondo, scopriremo la verità”. Verità e giustizia, il minimo che spetta a Stefano.

E in questo dolore, in questa giusta rabbia che coinvolge un intero Paese arrivano le parole di Giovanardi, il più soddisfatto della sentenza perchè per lui le guardie sono, come ripete da quattro anni, assolutamente innocenti: “Il tempo è galantuomo e ha fatto giustizia di pregiudiziali ideologiche, enfatizzate dai media, che attribuivano responsabilità agli agenti di custodia per un pestaggio mai avvenuto”. Cucchi è stato prelevato sano, dopo pochi giorni è morto. La Corte ha condannato i medici, ma chi l’ha costretto in un letto d’ospedale? “Purtroppo, come ho detto fin dall’inizio, le problematiche del povero Stefano Cucchi avrebbero dovuto trovare maggiore attenzione da parte di chi era tenuto a contrastare la sua presunta volontà di non volersi né nutrire né curare”. Ma cosa aspettarsi da chi, a inizio aprile, parlando del caso Aldrovandi a La Zanzara ha affermato: “I poliziotti del caso Aldrovandi non devono essere in galera; gli agenti sono vittime come il ragazzo che è morto e non vanno cacciati dalla polizia; la manifestazione dei sindacati è legittima”. Aggiungendo: “La sentenza dice che dopo una battaglia di perizie in tribunale c’è stata una condanna per omicidio colposo. Nessuna tortura, Aldrovandi non è morto per le botte, non è stato massacrato”. A rincarare la dose ci pensa Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), che brinda all’innocenza dei colleghi: “L’assoluzione dei poliziotti penitenziari coinvolti loro malgrado nella vicenda connessa alla morte di Stefano Cucchi conferma quel che abbiamo sempre sostenuto. E cioè che nel palazzo di giustizia di Piazzale Clodio a Roma, così come quotidianamente avviene nelle oltre 200 carceri del Paese, la Polizia Penitenziaria ha lavorato come sempre nel pieno rispetto delle leggi, con professionalità e senso del dovere. Ciò detto, rinnoviamo le sincere espressioni di rispetto per la triste e dolorosa vicenda che ha visto coinvolta la famiglia di Stefano Cucchi”.

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La mappa segreta dei manifestanti turchi!

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Google Maps aiuta sempre e aiuta quando uno ne ha più bisogno lo sanno bene i manifestanti in Turchia che possono usufruire di una mappa strategica per la protesta. Un utente infatti ha modificato Google Maps in modo da segnalare le posizioni della polizia, le barricate, le strade libere e le vie bloccate e persino dove rifocillarsi, alle mense pubbliche organizzate dai manifestanti. Ci sono state finora 53.500 visualizzazioni, in meno di una settimana. La mappa viene anche regolarmente aggiornata. I simboli sono chiari: rosso per indicare le barricate, il triangolo verde per simboleggiare il cuore della protesta, gli spilli verdi per indicare la polizia che si prepara ad azioni contro i manifestanti e infine coltello e forchetta per le proteste che prevedono di suonare pentole e arnesi da cucina:

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La tazza difettosa dell’Ikea!

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E’ decisamente un anno difficile per l’Ikea. Prima i problemi legati alle polpette e alle torte che erano vendute al ristorante interno del mobilificio, ora i problemi vengono riscontrati sui prodotti. Il difetto è stato riscontrato su una tazza, la cosiddetta Lyda, che si è potuta acquistare dall’agosto 2012 e all’aprile 2013. L’oggetto infatti presenta delle anomalie e qualora venga versato all’interno un caffè o un té, la tazza va in frantumi. E’ quindi inutilizzabile per lo scopo che dovrebbe adempiere.  La notizia è stata diffusa dopo che all’azienda sono arrivate “venti segnalazioni di rottura durante l’uso, in dieci casi sono state riportate alcune lesioni”.

Roma orfana del direttore generale: Baldini saluta

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Il rapporto “è stato risolto consensualmente, e le operazioni calcistiche restano affidate al direttore sportivo Walter Sabatini”: dopo aver salutato l’allenatore, ora la Roma resta anche senza il suo direttore generale, Fabio Baldini. Sul sito del club si leggono i ringraziamenti del presidente Pallotta per il lavoro da lui svolto per due stagioni: “Baldini ha avuto un ruolo importante nel lancio del nostro progetto. Gli auguriamo il meglio per le sue attività future”. Zanzi, amministratore delegato, ha quindi aggiunto: “Apprezziamo moltissimo il contributo fornito da Franco Baldini al nostro club – ha sottolineato l’amministratore delegato della Roma, Italo Zanzi -. La nostra priorità rimane il successo sul campo. Abbiamo fiducia nel nostro futuro e vogliamo continuare a costruirlo sulla base del talento che abbiamo assemblato in questi due anni. Walter Sabatini e io lavoreremo a stretto contatto con il presidente Pallotta per formare il nostro staff tecnico e la rosa per questa stagione”. Anche Baldini prende la parola: “Voglio ringraziare la proprietà della Roma per l’opportunità che mi è stata data. Sono stato benissimo a Roma e auguro il meglio per il club, i giocatori e tutti i tifosi”. Un “addio consensuale” quindi, almeno da quanto si può leggere, ma resta che per il club il momento è difficile e le due passate stagioni non sono certo state memorabili:  risultati non all’altezza delle attese e contestazione dei tifosi, nuova rivoluzione tecnica che ora diventa anche dirigenziale.

Harlem Shake al Comitato elettorale Alemanno Sindaco.

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Il video non è un’opera d’arte, ma c’è chi sicuramente lo troverà divertente. Sulla moda dell’Harlem Shake alcuni addetti alla promozione di Alemanno hanno provato a servire uno spot diverso che parte dagli antichi romani, passa per i supereroi e arriva alla paura della sinistra. Un video per un voto… quale sarà il risultato?

L’esercito degli esaltati?

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Diego Volpe Pasini di patti se ne intende. Pasini, infatti è colui che, secondo quanto riportò il Fatto Quotidiano,  a gennaio fece un accordo con Maroni: “Io candido tua moglie e le garantisco un posto a Montecitorio, ma in cambio tu non presenti la lista Prima il Nord”.  Ogni patto è una promessa e la soluzione fu trovata. Ora sicuramente non può sopportare che Berlusconi, dopo aver dato i suoi voti a Napolitano e dopo aver appoggiato questo governo, si ritrovi condannato. C’è stata la pacificazione… ma la pacificazione è l’assoluzione? Qualche dubbio sorge!

Pasini invece di dubbi non ne ha  “Sappiamo dove vogliamo arrivare. Manifesteremo ovunque, anche contro i ministri del Pdl, se non staccheranno la spina al governo di fronte alle sentenze contro Berlusconi prive di fondamento se non del tentativo di farlo fuori per via giudiziaria, e di dichiararlo ineleggibile. E lo stesso vale per il pronunciamento sfavorevole della Corte costituzionale”.

E nell’intervista rilasciata all’Huffington post chiarisce diversi punti:

Volpe Pasini, mi faccia capire subito. Berlusconi è al corrente dell’iniziativa?

“Certo che lo sa. Sapere di avere decine di migliaia di nuovi attivisti, giovani che decidono di sostenerlo senza se e senza ma è un fatto positivo. Mi considero un amico di Berlusconi”.

Chissà se Berlusconi si considera un suo amico?

E questo cosiddetto “esercito” è un’idea del Cavaliere?

“No nasce da un’iniziativa nostra, e soprattutto dal grande lavoro di Simone Furlan. Non abbiamo mica cercato la sua benedizione per difenderlo”.

Una benedizione a spada tratta? Sembrerebbe proprio così. Basta leggere cosa ci sta scritto sul modulo di arruolamento “Se anche tu vuoi: arruolarti nell’”Esercito di Silvio” per difendere il presidente Berlusconi e sostenerlo nella “Guerra dei Vent’anni”; riconoscerti in lui, nel suo pensiero, nei suoi ideali e nel suo operato… iscriviti!”

Quasi una legione straniera?

Sono le parole di Pasini a illuminarci: “Nell’ultima riunione abbiamo trasformato l’esercito di Silvio in una associazione formale. Dopo di che daremo ruolo ai reggimenti, i 470 gruppi che si sono già formati. E proseguiremo nel reclutamento di attivisti. La prossima settimana apriremo a Roma la nostra sede nazionale”.

E poi il progetto di Pasini è chiaro… si arriva fino a far cadere il governo: “Difenderlo vuol dire che andremo in piazza, manifesteremo contro le sentenza basate sul nulla, figlie del pregiudizio e dell’accanimento con Berlusconi – e poi aggiunge anche –  E manifesteremo affinché cada il governo. Siamo di fronte al tentativo di rendere Berlusconi ineleggibile. È chiaro che ci saranno conseguenze sul governo. La nostra reazione sarà molto più determinata e concreta. Guai se fanno i*******e i moderati”.

E che mai può succedere? 

“Che succede? Se continuano nel tentativo di fare a pezzi Berlusconi con le sentenze Ruby, Mediaset, Unipol, se mirano a cacciarlo dal Parlamento, allora scenderemo in strada, e chiederemo ai nostri rappresentanti di uscire subito dalla alleanza e dal governo per andare alle elezioni anticipate. Subito. Manifesteremo ovunque e fino al risultato raggiunto”.

Quindi gli italiani sono avvisati… nessuno tocchi il Cavaliere!

Ritrovato cadavere carbonizzato: era in una caserma abbandonata

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Si tratterebbe di un uomo e il suo corpo presenterebbe delle ferite il cadavere carbonizzato che è stato ritrovato all’interno della caserma Lupi di Toscana a Firenze. Il ritrovamento, avvenuto nell’edificio militare che ormai è abbandonato da anni, è stato effettuato da un carabiniere della compagnia di Scandicci che stava controllando l’edificio per verificare se ci fossero stati furti o atti vandalici.

Francesco e la presa al volo del rosario

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Papa Francesco, quasi 77 anni e non  sentirli. Oggi mentre stava attraversando San Pietro a bordo della papamobile, qualcuno tra la folla gli ha lanciato un rosario. Il Papa pronto di riflessi lo ha preso al volo divertendo tutti i presenti per la prontezza di “spirito”.

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L’uomo che a 66 anni scopre di essere donna

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Un uomo cinese di 66 anni si è presentato all’ospedale Kwong Wah, nella capitale cinese presentando dolori addominali molto forti. Dopo una serie di analisi i medici hanno scoperto che il dolore era provocato da una cisti alle ovaie… e allora è stato chiaro il vero sesso dell'”uomo”. Lo stesso protagonista della storia è rimasto sorpreso di scoprirsi donna, anche perché “lui” appare come un uomo. Si chiama sindrome di Turner e  causa il blocco di alcuni dei caratteri femminili, come la possibilità di rimanere incinta. Durante le analisi poi è stata riscontrata una iperplasia surrenalica congenita che ha amplificato gli ormoni maschili e ha trasformato quella che doveva essere una donna in un uomo. 

Il professore di pediatria dell’Università cinese Ellis Hon Kam-lun descrive il caso come incredibilmente raro. Al termine degli esami il paziente ha dichiarato di voler continuare ad essere un uomo anche attraverso la somministrazione di ormoni maschili.

Chissà che vita avrebbe avuto come donna?

La morte di Stefano Cucchi: la sentenza del processo

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La sentenza del processo di primo grado presso la III Corte d’Assise di Roma per la morte di Stefano Cucchi, 31 anni, avvenuta il 22 ottobre 2009 a Roma vede assolti gli agenti penitenziari e gli infermieri coinvolti nel caso, mentre i medici dell’ospedale “Pertini”, in cui era ricoverato il ragazzo al momento della morte, sono stati condannati. Per quello che riguarda le lesioni subite da Cucchi, nessuno è stato considerato responsabile. Il giorno della sua morte, un giovedì, nella sua stanza all’interno del reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini, dove era ricoverato da sabato 17 ottobre, alle 6.16 gli infermieri avevano scritto non “risponde agli stimoli”, dopo aver segnalato di aver tentato la rianimazione senza riuscirci. Una rianimazione che non poteva riuscire: l’autopsia, di cui verranno resi noti i risultati solo qualche mese dopo, stabilisce che il decesso è avvenuto verso le 3 di notte. Perchè un ragazzo è morto in ospedale nell’indifferenza totale? Perchè nessuno ha controllato prima le sue condizioni? Imputati al processo erano in dodici: sei medici, tre infermieri e tre agenti penitenziari. Le accuse erano, a seconda dei casi, abbandono di incapace, abuso d’ufficio, favoreggiamento, falsità ideologica, lesioni e abuso di autorità. Un altro imputato, il direttore dell’ufficio detenuti e del trattamento del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria (Prap), Claudio Marchiandi, ha chiesto il rito abbreviato ed è stato condannato nel 2011 a due anni per favoreggiamento, falso e abuso in atti d’ufficio. La sentenza è arrivata solo oggi, per un processo iniziato nel gennaio 2011 svoltosi con oltre 40 udienze e decine di testimoni. I sostituti procuratori, Vincenzo Barba e Francesca Loy, avevano chiesto la pena più alta, sei anni e otto mesi, per Aldo Fierro, il primario del reparto di medicina protetta dove Cucchi era ricoverato e dove è morto. La pena più bassa tra gli imputati (due anni) è stata chiesta invece per tre guardie carcerarie, accusate di lesioni personali aggravate.

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Quella di Stefano Cucchi è stata una Via Cruscis, un calvario iniziato quel 25 ottobre 2009 intorno alle 23.30, quando venne arrestato dai carabinieri nel parco degli Acquedotti perché trovato in possesso di droga. Il giorno dopo viene portato nel carcere romano di Regina Cœli per poi passare in diverse strutture. Nel suo troppo rapido percorso dall’arresto alla morte, ha visitato due caserme dei carabinieri, le celle di sicurezza, le aule e l’ambulatorio del tribunale di Roma, l’infermeria e una cella del carcere di Regina Coeli, il pronto soccorso del Fatebenefratelli, il reparto detentivo del Sandro Pertini e infine l’obitorio. In tutti questi luoghi lo Stato è presente, tra operatori danitari e della giustizia. Ma gli abusi e l’illegalità non vengono ricostruite mai fino in fondo quando “è meglio tacere”. Fu stabilito, con una commissione d’inchiesta del Senato presieduta da Ignazio Marino, che Cucchi presentava lesioni gravi al volto, lesioni vertebrali e un sospetto di trauma cranico addominale già al momento dell’ingresso in carcere e, stando all’accusa, il ragazzo venne picchiato violentemente prima ancora dell’udienza di convalida dell’arresto, la mattina del 16 ottobre. L’accusa prosegue, sostendeo che, dopo il suo ricovero al “Pertini”, non venne curato né nutrito ma lasciato morire di fame e di sete, nonostante le sue pessime condizioni cliniche. Già il 19 ottobre, infatti, ai traumi alla testa e alla schiena si era aggiunta una grave ipoglicemia per un ragazzzo che era tossicodipendente e soffriva di epilessia: abbandono di persona incapace quindi.

Crollo a Philadelphia, ci sono persone intrappolate

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Sarebbero 8 o 10 le persone secondo le prime indiscrezioni che si trovano sotto le macerie del palazzo di quattro piani che è crollato in centro a Philadelphia, tra la 22esima strada e Market Street. Fox News riferisce che un edifico adiacente era in fase di demolizione.

Tra le prime ipotesi, quindi, quella che le vibrazioni dei mezzi usati dagli operai per abbattere il caseggiato possano aver fatto sbriciolare il palazzo crollato. Sul posto ci sono decine di vigili del fuoco, che hanno iniziato a cercare tra i detriti, numerose ambulanze e forze dell’ordine. Sono 13 al momento le persone ferite, ma estratte vive dal palazzo crollato nel centro di Philadelphia. Arriva nella serata italiana la notizia di un morto a causa del crollo del palazzo. La vittima sarebbe una donna.

Resteremo senza FarmVille?

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Zynga, il produttore di videogiochi molto famosi su Facebook come FarmVille e ChefVille, licenzierà circa 520 impiegati nelle prossime settimane, uno su cinque, per tagliare i costi e avviare una riorganizzazione interna, necessaria per un suo rilancio. La società si è quotata in borsa da poco più di due anni e un tempo era vista come uno dei produttori più promettenti di videogiochi su Internet, normale quindi che l’annuncio abbia provocato non poche discussioni. Preso positivamente dagli investitori, il piano prevede la chiusura degli uffici a San Francisco, a Pechino, a Bangalore e di alcune divisioni più piccole a Seattle e a San Diego e dovrebbe consentire di risparmiare tra i 70 e gli 80 milioni di dollari all’anno.

Nata nel 2007, Zynga, dopo un immediato successo, ha dimostrato di non essere pronta a sfruttare il settore delle applicazioni per giocare su smartphone e tablet. Proprio per cambiare la situazione ha poi aquisito Draw Something, un gioco diventato molto popolare in rapidissimo tempo e giocato su iPhone e dispositivi Android. L’operazione, con l’acquisizione di OMGPOP, la società che lo produceva, costò 180 milioni di dollari, ma si rivelò presto un fenomeno effimero. In tutto questo Mark Pincus, amministratore delegato, sembra essere comunque ottimista. Nell’autunno del 2012 ha presentato FarmVille2, una nuova versione del gioco più conosciuto della società, che ora funziona con una grafica migliorata e un sistema più intuitivo, ma non è chiaro quanti utenti abbia giornalmente. Ora l’azienda cercherà di trasferire il proprio modello di giochi da fare e condividere con gli amici, attraverso i social network, anche sulle applicazioni per iPhone, iPad, telefoni Android e compagnia. I tempi sono stretti, considerato i concorrenti e la rapida evoluzione della tecnologia, ma la conversione non sarà semplice e richiederà nuove risorse anche economiche. Secondo gli analisti, comunque, grazie ai tagli al personale effettuati Zynga potrebbe tornare a produrre profitti già a partire dal prossimo anno.

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Nessuno stupro… falso allarme!

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Sembra che la squadra mobile della Questura di Napoli abbia accertato che la studentessa di 23 anni che ieri ha denunciato uno stupro in realtà non ha subito nessun tipo di abuso. Come si legge in una nota della polizia, l’attività investigativa:   “ha consentito di accertare come l’episodio di violenza sessuale denunciato nel pomeriggio di ieri, in realtà non si è mai verificato. Il caso, sin da subito, è stato trattato da personale specializzato della sezione investigativa sui reati a sfondo sessuale”.

Amazon si butta nel fresh and take away

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Il magazzino Amazon è sempre pronto a portare nelle case dei suoi utenti, sparsi in tutto il mondo, le migliori novità e tecnologie, ma da oggi ha deciso di lanciarsi anche nella sfida alimentare all’insegna dei migliori prodotti freschi e salutari. Il servizio, già attivo nella città di Seattle, ben presto invaderà anche la rete internazionale. Il servizio si chiama AmazonFresh e attraverso questo portale si potranno ordinare prodotti alimentari, verdura e frutta fresca, ma anche piatti già cucinati solo da scaldare. Per il colosso americano è una vera e propria sfida da vincere prima di tutto negli Usa dove i consumatori sono già abituati a fare la spesa tramite web, ma sono anche molto affezionati al proprio fornitore. Non sarà quindi facile per Amazon penetrare nel mercato alimentare convincendo i propri utenti a cambiare abitudini. Comunque dalla prossima settimana s’inizia con Los Angeles, da qui Amazon inizierà la sua campagna volta a portare a tavola un cibo sano e veloce da consumare.

Dan Brown riorganizza l’Italia: Renzi alla guida e Benigni all’Inferno!

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Dan Brown è a Firenze e alla domanda su Matteo Renzi, lo scrittore afferma “Non l’ho ancora incontrato, ma credo che lo vedrò a breve. Mi dicono che sia una persona sorprendente; magari, chissà, potrà anche rappresentare il futuro dell’Italia”. Ma l’incontro tra il romanziere e il sindaco di Firenze è questione di ore infatti è atteso in serata nell’ambito di un evento organizzato da Mondadori. Dan Brown poi azzarda anche un nome per l’attore del film che sarà tratto dalla sua ultima opera “Inferno”: Roberto Benigni.

“Lascio l’onore alla Sony pictures di annunciare la trasposizione cinematografica del mio libro – ha detto Brown – ma vi svelo un segreto: alla Sony sono davvero entusiasti di fare il film, e se la città di Firenze ci vorrà, a breve, in giro per la città, ci saranno un sacco di star e telecamere. Nulla di nuovo per voi immagino…” ha sorriso, aggiungendo poi che “sarebbe un grandissimo onore avere per il film Roberto Benigni”.

Brown ha spiegato di essere un fan dell’attore e regista toscano: “è anche un grande dantista e grazie a youtube sono riuscito a seguire molte delle sue conferenze” sulla Divina Commedia. Lo scrittore ha precisato di “non aver mai parlato con Benigni nè di Dante nè del film: spero però di poter farlo presto”, ha concluso.

Quel magistrato che chiama la cartomante…

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Sono 65 le chiamate effettuate con il cellulare di servizio dal pm di Napoli,  Claudia De Luca, a un’utenza del “899” che offre servizi di cartomanzia, astrologia e previsioni del lotto. Ora la Cassazione ha chiesto il rinvio a giudizio rendendo noto che “per effetto di tale condotta realizzata in violazione delle prescrizioni generali e relative all’uso dei sistemi telefonici dell’ufficio e fonte di danno erariale – si legge nel capo d’accusa – è stato disposto dal gestore della rete telefonica il blocco dell’utenza di servizio per traffico anomalo ed esubero di spesa, con pregiudizio per la reperibilità del magistrato di turno”. Ma non è la prima volta che il magistrato De Luca cade nella trappola della cartomanzia… per questi stessi fatti era già stata sottoposta a processo penale, con l’accusa di peculato, a Catanzaro.

Forse interrogava la cartomante prima di dare un verdetto?

Scandali della capitale: cappuccino e tiramisù a 72 euro

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Neppure si fosse trattato di un pranzo al ristorante… tre tiramisù e tre cappuccini a Roma possono costare anche 72 euro. E’ capitato a una famiglia di turisti dell’Est Europa che si è seduta a un bar della capitale in via Cavour. Gli stranieri hanno pagato, ma poi, tornati nel loro paese d’origine, hanno contattato il Codacons il quale ieri ha denunciato il comportamento dei gestori della caffetteria. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero” il capofamiglia quando ha visto il conto aveva immediatamente chiesto spiegazioni ma gli era stato risposto che ogni fetta di torta sono 15 euro e ogni cappuccino sono 6 euro, i rimanenti sono una “tassa” per il servizio al tavolo. Insomma una vera truffa!

Il cancro ora si combatte con la Superformula

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Nel mondo, ci sono degli ospedali che ospitano i piccoli pazienti in camere colorate, in altri si tengono dei corsi di teatro, in altri ancora dei clown cercano di riportare il buonumore. Nei reparti del centro oncologico di San Paolo, A.C. Camargo Cancer Center, hanno deciso di utilizzare una Superformula per curare i bimbi affetti dal cancro.

I veri supereroi, quelli con la S maiuscola, sono infatti i picoli pazienti, che ogni giorno lottano contro questa terribile malattia. Per loro serve dunque qualcosa di assolutamente “super”. Ecco allora che le loro flebo sono contenute in recipienti di plastica, colorati e con gli stemmi degli eroi dei fumetti più amati. Superman, Batman o Lanterna Verde diventano così in specchi dentro i quali guardarsi, che li comprendono e condividono le loro paure. Ma che condividono anche con i piccoli il loro coraggio di continuare a combattere.

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Il nostro pensiero ora è in grado di far volare un elicottero! Video.

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Abbiamo un arma: il nostro pensiero! Con la mente oggi è infatti possibile far volare un modello di elicottero, ma si spera che un domani, con questa tecnica, si possa dare aiuto alle persone con problemi di deambulazione. Questo è il risultato a cui sono arrivati cinque studenti della facoltà di Scienze e Ingegneria dell’università americana del Minnesota.

Il sistema si basa sulla registrazione e sulla trasmissione in wi-fi dei segnali elettrici emessi dal cervello. Applicando questo processo a un robot volante è stato possibile guidare il mezzo e fargli effettuare alcune evoluzioni, solo e unicamente con la forza del pensiero. Quasi come in un film di fantascienza l’elicottero di circa 30 cm è riuscito a compiere gli ordini che impartivano a turno i ragazzi che i “connettevano” al mezzo mediante un casco con 64 elettrodi che riusciva a percepire i segnali del loro pensiero.

Distrutto centro islamico, rogo a Londra

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Nella notte a Muswell Hill, nel nord di Londra, è stato distrutto da un rogo di origine dolosa, un centro islamico. Il rogo, secondo Scotland Yard, sarebbe stato appiccato da un gruppo di estremisti di destra, poiché sul luogo è stata rinvenuta la scritta “Edl”, che dovrebbe ricondurre agli estremisti “English Defence League”. il gruppo non è la prima volta che attacca la comunità islamica in questa marte della città.

Laura Boldrini e Josefa Idem al gay pride di Palermo

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“Ho deciso di partecipare con Laura Boldrini al gay pride nazionale a Palermo il 14 giugno. E’ necessario un forte impegno nazionale ed europeo per garantire parità di trattamento e dignità dei gay e delle lesbiche”, con queste parole il ministro per le Pari opportunità, Josefa Idem, nell’audizione in commissione alla Camera ha dichiarato di voler prendere parte insieme alla presidente della Camera alla manifestazione siciliana.

A Palermo, come stimano gli organizzatori del gay pride, sono attese centomila persone che chiederanno un confronto parlamentare su pari diritti e contrasto all’omofobia e alla transfobia.
“Un corteo di carri colorati – spiegano associazioni come Arcigay, Arcilesbica e Famiglie Arcobaleno – attraverserà la città per vincere le battaglie sui diritti”. “
“In un momento di crisi bisogna rimettere al centro i diritti e investire nella cultura delle differenze – ha detto la presidente del comitato organizzatore del pride nazionale, Titti De Simone – non passa giorno senza discriminazioni e violenza sulle persone lgbt. Questa è una battaglia che si combatte per vincere, è il momento di dare segnali importanti”.

Berlusconi, la fine della “guerra fredda”… e i militari in strada!

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Berlusconi rilascia un’intervista in cui dichiara che “Siamo riusciti a mettere insieme il centrodestra e il centrosinistra ponendo fine a una lunga guerra fredda, ad una guerra civile. Abbiamo un governo forte che può fare quelle riforme e che una sola parte non poteva fare”. E aggiunge: “Ora che due forze sostengono il governo, vanno fatte le riforme, a partire dall’elezione diretta del Capo dello Stato”. Presenta anche la nuova proposta: “Ho avuto una riunione con il nuovo ministro degli Interni, Angelino Alfano, e Gianni Alemanno in cui si è deciso di comune accordo tra i due, di dare il via al poliziotto e al carabiniere di quartiere e anche all’utilizzo dei militari nelle periferie”. Quello che poi desidera per il nuovo governo, è che non ci siano più imposizioni da parte di Bruxelles:  “Serve che questo governo vada a Bruxelles e dica: io faccio così. Non possiamo più accettare certi diktat, siamo noi che dobbiamo decidere ciò che è necessario fare per rimettere in piedi la nostra economia”. Ovviamente non poteva mancare il tema della giustizia: “E’ importante per il centrodestra che la Capitale sia amministrata dal centrodestra. E’ importante per i romani dare un contributo alle nostre battaglie nazionali: contro l’oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria”, ha detto ancora Berlusconi. Poi, ricordando quanto “il voto su Roma sia importante” ha spiegato nell’intervista al tg di T9 che grazie “a questa svolta epocale” di aver messo insieme centrodestra e centrosinistra ora l’Italia si trova con “un governo forte anche nei confronti con l’Europa”.

Quello stupro in pieno giorno che getta nel panico Napoli

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Essere aggrediti in pieno giorno a 23 anni a pochi passi dall’Università. Questo è quello che è accaduto ieri, nel pomeriggio, a Napoli a una studentessa che è stata spinta dentro l’androne di un palazzo e poi stuprata da un uomo sui 35-40 anni, sotto la minaccia di un coltello. Secondo quanto riportato da “Il Mattino” la ragazza sarebbe riuscita a scappare e su via dei Decumani avrebbe incrociato la pattuglia della Polizia alla quale avrebbe raccontato l’accaduto. La studentessa avrebbe anche raccontato nei dettagli la violenza, di essere stata quasi sempre tenuta di spalle dall’uomo che abusava di lei  tenendole l’arma sotto la gola.  Sempre dalle parole della vittima si è appreso che lo stupratore aveva l’alito che puzzava di alcool e che le aveva spento una sigaretta sulla mano ”Urlavo – ha raccontato – Ma nessuno mi ha sentito”. La giovane è stata poi accompagnata all’ospedale Loreto Mare, dopo dove alcuni accertamenti è stata dimessa.

Grazie a questi particolari le forze dell’ordine hanno fermato un uomo che stava seduto a un tavolino di un bar poco distante dal luogo della violenza si tratta di una persona senza fissa dimora originario di Torino. Per lui sono state formulate le accuse di violenza sessuale aggravata, minaccia a mano armata e porto di arma bianca.

Il sindaco di Napoli de Magistris ha definito l’accaduto “un fatto inaccettabile” e ha sottolineato che si tratta di un tema che “riguarda tutta l’Italia e tutto il mondo”, dal momento che la sicurezza “è data da due fattori, una maggiore presenza delle forze dell’ordine e la volontà dei cittadini di riappropriarsi dei propri spazi”. Il primo cittadino ha ricordato di aver già chiesto al ministro Alfano una maggiore presenza delle forze dell’ordine per le strade della città e ha rinnovato l’appello ai napoletani affinché “occupino pacificamente gli spazi urbani”, perché “se abbiamo paura di scendere in strada ci saranno sempre più criminali e meno persone perbene. Portare la gente per strada è il più grande antidoto ai delinquenti, alla camorra e al ripetersi di episodi come quello di ieri”. Per questo il sindaco ha chiesto per Napoli “più eventi culturali, più spazi verdi e più concerti: È importante che gli spazi pubblici siano aperti e non chiusi – ha spiegato – è una battaglia di civiltà”.

La città è sconvolta, c’è paura a Napoli!

Che futuro avranno i profughi che l’Italia ha mandato in Germania?

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L’Italia con 500 euro a persona li ha inviati in Germania… ora i profughi, come racconta Bild Zeitung, quotidiano nazionale di Amburgo, racconta le vicissitudini e il possibile futuro ( o non futuro) dei “profughi libici”. Al momento 80 di queste persone sono state ospitate all’interno di un edificio religioso: chiesa di St. Pauli, dove Sieghard Wild,  il pastore responsabile della struttura ha offerto loro la possibilità di dormire in un posto riparato all’interno del luogo di culto. Nelle intenzioni del pastore ci sarebbe la volontà di aiutare anche le restanti persone e di stabilizzare la loro posizione giuridica in Germania. Infatti tra qualche settimana scade il visto di tre mesi che permette a questi  profughi di rimanere su territorio tedesco. Dopo tale data saranno illegali e quindi il pastore si auspica e prega che non “arrivi la polizia”. La soluzione potrebbe essere una “tendopoli ecclesiale”. Montare una serie di tende nel giardino della Chiesa, in cui potrebbero anche essere disposti alcuni container con impianti sanitari e una mensa per i pasti. Domenica scorsa le donazioni sono state generose e si sono raggiunti quasi i 500 euro con i quali il pastore vuole comprare delle medicine da distribuire ai profughi che in queste settimane hanno dormito all’aperto essendo insufficienti i posti nella Chiesa. L’idea del pastore si è però scontrata con le norme di sicurezza del luogo di culto che prevedono un area di rispetto che servirebbe in caso di incendio. Il problema resta aperto e la soluzione sembra ancora lontana per queste persone che sono state inviate con soli 500 euro in Germania e che ora rischiano l’espulsione perché sta per scadere il permesso di pochi mesi che gli consente di stare in un paese dell’area Schengen diverso dall’Italia.

  

Condannati i tifosi razzisti per i cori contro Boateng

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Sono 6 i tifosi della Pro Patria condannati dal tribunale presieduto dal giudice Toni Adet Novik. I fatti si riferiscono a gennaio scorso quando in un amichevole tra  Pro Patria e Milan dalle curve si alzarono cori razzisti indirizzati al giocatore milanista Kevin-Prince Boateng. I tifosi ora dovranno scontare pene che vanno da 40 giorni a 2 mesi di reclusione essendo stati ritenuti colpevoli di  ingiuria aggravata dai motivi razziali.

Il sogno del Cav… si chiama Kakà! Ricardo torna in rossonero?

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Dopo la cena ad Arcore Allegri è stato riconfermato, ma non senza alcuni diktat. Come riporta il Corriere dello Sport, Berlusconi ha imposto all’allenatore di schierare un trequartista dietro a due punte nel 4-3-1-2, che è il modulo preferito. Al riguardo è stato fatto anche un nome: Ricardo Kakà. Lo rivuole in squadra a qualsiasi costo e ha dato mandato a Galliani di trattare con Florentino Perez e ad Allegri di metterlo in condizione di tornare ai livelli di un tempo. Se n’era già parlato a gennaio ma ora la situazione potrebbe complicarsi se Ancelotti arrivasse sulla panchina del Real Madrid, visto che i due si conoscono e hanno già lavorato assieme nel Milan. Ma anche i dettagli economici non sono da poco: Kakà ha un contratto con il Real Madrid da 10 milioni netti che scade nel 2015 e si è già parlato del fatto che, senza una sostanziale riduzione di ingaggio, il ritorno in Italia è impossibile. Per il cartellino Perez potrebbe anche accontentarsi di 10-15 milioni di euro, ma è solo un’ipotesi. Quello che è certo è che Berlusconi ha deciso e ciò deriva anche dalla bocciatura che nel ruolo di trequartista è stata riservata all’esperimento Boateng, già sul mercato anche se non ufficialmente: in caso di un’offerta valida, potrebbe tranquillamente partire. Kakà, dalla sua, ha anche l’affetto del popolo rossonero, ancora segnato da quella separazione avvenuta nel 2009: prima il no invernale al Manchester City e poi la capitolazione davanti all’offerta da 67 milioni di euro del Real Madrid, dove il brasiliano è stato relegato ai margini. Con Mourinho il feeling non è mai scattato e, anzi, l’estate scorsa il portoghese fu chiaro nello spiegare a Kakà che avrebbe fatto meglio a cercarsi una nuova destinazione. Da parte sua, anche Kakà cova il sogno di tornare a Milano, bisognerà vedere se riusciranno a trovare i giusti punti di accordo.

Alemanno e Casamonica, è vera la foto dello scandalo?

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Non sono ore facili per Alemanno, prima contestato alla Garbatella e poi spunta una foto che lo ritrarrebbe con il noto pluripregiudicato Luciano Casamonica, arrestato dai carabinieri per traffico di stupefacenti, aveva condiviso la foto sul social network, il 5 settembre del 2012. Nello scatto si vede il sindaco, sorridente, in camicia bianca, mentre il malvivente lo abbracciava, indossando una maglietta dell’Italia. Con tanto di spiegazione: “A cena con il sindaco di Roma”. Non c’è ancora nessuna prova che quella foto sia vera, ma la deputata del Partito democratico Ileana Argentin, membro della commissione Affari sociali della Camera, ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro Alfano su quello scatto:  “Oggi alcuni organi di informazione hanno pubblicato una foto risalente al 2011 del sindaco di Roma, GianniAlemanno, con Luciano Casamonica, pluripregiudicato per traffico di stupefacenti ed esponente di spicco dell’omonimo clan che nella Capitale è da anni al centro di inchieste della direzione distrettuale antimafia. Una foto senza dubbi imbarazzante per il sindaco di Roma che sulla sicurezza e sulla lotta alla criminalità ha giocato la carta principale della sua candidatura alle scorse comunali e del suo mandato”. La Argentin ha tenuto a sottolineare che l’interrogazione è necessaria “per sapere se Alfano è a conoscenza di questo inquietante episodio e se non ritiene di dover intervenire per approfondire, attraverso i suoi uffici, la vicenda”.

Guardando nei dettagli la foto, sembrerebbe che la testa del sindaco appaia in una posizione abbastanza anomala rispetto al corpo e questo è il dato più evidente che porterebbe a ritenere un “fake” quello scatto. Ma i dubbi restano e lo staff del sindaco ha replicato nella serata di ieri con queste parole:

“Non sappiamo che dire, la foto risale ad anni fa e non è circostanziata. Per quanto ci riguarda, potrebbe essere anche un fotomontaggio”

In poche ore però la foto è scomparsa dal profilo di Casamonica ed è stata sostituita con questa:

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Su twitter naturalmente si scatena l’ironia e l’indignazione dei cittadini.

Prima la drogano e poi la stuprano, l’agonia di una 32enne

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La vittima è una ragazza di 32 anni a cui due stupratori,  Vincenzo Vinciguerra, di 38 anni, e Pasquale Barbieri, di 44 anni, hanno fatto bere una bevanda alcolica con l’aggiunta di sostanze stupefacenti che hanno reso la ragazza inoffensiva. Poi hanno proceduto a stuprarla vicino un santuario isolato nel Casertano, a Piedimonte Matese. La ragazza dopo la tragica esperienza ha trovato la forza di fuggire e avvertire i carabinieri… l’ennesima violenza sulle donne.

Enrico Brignano indagato per frode fiscale, ma potrebbe essere parte lesa

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La notizia è stata riportata da “Il  Messaggero”, Enrico Brignano, il noto comico italiano, ha appreso di essere stato inserito nel registro degli indagati della Procura di Roma. L’indagine sarebbe per frode fiscale.

Cosa è successo? Sembrerebbe essere un inganno perpetrato ai danni dei commercialisti del comico romano, che sono stati indotti in errore dai titolari di una finta società che aveva tutte le caratteristiche che la facevano apparire una vera e propria azienda a tutti gli effetti. L’indagine parte da Civitavecchia che invia gli atti a Roma per competenza, dopo aver scoperto un giro di false fatturazioni. Brignano si trova a figurare insieme ad altri, nell’elenco dei clienti di queste due società che ora sono al vaglio della Guardia di Finanza: la Business Solution srl, con sede a Roma in via Copenaghen, e la Evergreen srl, di via Gregoriana 38, che poi è quella che sarebbe stata utilizzata dal comico. E’ dicembre del 2007 quando Enrico Brignano viene contattato dalla Evergreen un’azienda che, pur essendo fiscalmente invisibile, si presenta per offrire una serie di servizi: macchina con autista per accompagnare l’attore a teatro, la cura dell’immagine, organizzazione dell’ufficio stampa, fornitura di abiti di scena… L’attore acquista una fornitura per una serie di servizi per un totale di 97mila euro. A fronte del pagamento viene effettuata “regolare” fattura, peccato che poi la  copia della fattura non è mai stata trovata negli archivi della società durante le successive perquisizioni fatte all’azienda. Per questo Brignano e altre persone sono risultate iscritte nel registro degli indagati. Il legale dell’attore, l’avvocato Antonio Civitelli, si prepara ora a depositare una denuncia cautelativa in procura per chiarire i contorni della vicenda. Perché nonostante siano trascorsi molti mesi dall’inizio dell’indagine, il comico non è stato convocato  per spiegare la sua versione dei fatti? Si ritiene possibile che, già dai prossimi giorni, la posizione di Brignano e degli altri iscritti nel registro degli indagati venga stralciata. A questo punto è possibile che l’attore romano si costituisca parte lesa nel processo contro la Evergreen e i suoi titolari Rago Jose Dommarco e Fernando Rocco Caposecco.

Renzi segretario? Intanto ci pensa…

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“Non è una priorità ma ci sto riflettendo”. Afferma questo Matteo Renzi rispetto alla possibilità di candidarsi alla segreteria del Partito Democratico. A Repubblica, il primo cittadino di Firenze ha spiegato che non vuole correre il rischio, stando fuori dai giochi, di finire “nella palude democristiana fatta di immobilismo e sospetti, di accuse e ritrattazioni. Ma io non sono questo. Non ho mai fatto una battaglia alle spalle di qualcuno”. I suo ragionamento lo rende manifesto lui stesso: “mi chiamano in ballo su tutto, anche quando mi defilo, anche quando garantisco lealtà, tanto vale…”. “Io – ha fatto notare al quotidiano – non faccio niente eppure mi tirano sempre in mezzo. Penso alla mozione Giachetti sul Mattarellum. Era un complotto mio e dei renziani, hanno detto. Un modo per far saltare il governo e la maggioranza con il Pdl. Quell’episodio mi ha dato particolarmente fastidio, anzi mi ha fatto arrabbiare di brutto. Ma quale complotto, che c’entro io con una battaglia parlamentare che Roberto porta avanti da mesi?”. E a la Stampa torna a ribadire che “io non tramo, ma non tremo. E visto che di qualunque cosa parlo mi sparano addosso, allora chiedo: se vogliono farmi la guerra loro, me lo dicano. Così mi regolo…”. Per Renzi ormai “siamo alle barzellette” se solo “dire una banalità tipo ‘se il governo fa, dura; altrimenti va a casa’ significa attaccare Letta. e aggiunge: “Qui la questione è semplice: qualunque governo ha un senso se realizza cose, non se vivacchia”. Ed “Enrico pensa che un cacciavite sia sufficiente, io credo che occorra fare di più”. Ma non ha “alcuna intenzione di fare la guerra a Enrico, ci mancherebbe. Così come non è che, da ragazzino, la notte sognassi di fare il segretario del Pd. Quindi stiano tutti più sereni, e vedremo nelle prossime settimane le cose da fare. Ma la pre-condizione è che finisca questa specie di tiro al bersaglio che parte appena io apro bocca. Sto cominciando a rompermi e non credo che a loro convenga”.

Le maschere antigas della protesta turca… entreranno nella storia?

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I manifestanti devono difendersi dai lacrimogeni e dagli idranti della polizia e, alcuni di loro, hanno improvvisato maschere antigas veramente “artistiche”. Anche la maschera diventa così un simbolo della protesta, un vero e proprio emblema della tensione che da giorni si sta vivendo in Turchia.

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Come cambiano i tempi… La vigilessa a Westminster

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Westminster a rischio multa? A qualcuno potrebbe esser venuto il sospetto vedendo le foto apparse sui giornali che ritraggono una “lollipop lady”, come sono chiamate le vigilesse che rilevano le multe alle auto in divieto di sosta. In realtà era una persone invitate alla cerimonia all’abbazia di Westminster in onore del 60esimo anniversario dell’incoronazione della regina. Una presenza che sarebbe stata impensabile nel 1953, quando Elisabetta salì al trono, e che testimonia il cambiamento avvenuto in questi anni.
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Il mondo si coalizza con i manifestanti di Piazza Taksim: per loro pranzo da asporto

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Continuano le proteste in Turchia e la scorsa notte la polizia ha arrestato 24 persone a Smirne, con l’accusa di avere “incitato ai disordini e fatto propaganda” a sostegno delle manifestazioni contro il premier, Recep Tayyip Erdogan mentre altre 14 persone sono ricercate. Sembra, stando alle fonti locali del principale partito di opposizione, il Chp, gli arrestati avessero solo invitato, attraverso Twitter, a partecipare alle proteste di piazza che si stanno tenendo in Turchia. Ma se la polizia combatte strenuamente la protesta, migliaia di anonimi sostenitori della rivolta hanno ordinato su Internet, anche dall’estero, pasti da recapitare ai manifestanti di Piazza Taksim. Il direttore di Yernel Sepeti, una delle principali catene di fast food a domicilio del Paese, ha spiegato che ieri sono state ricevute oltre mille ordinazioni. “Ci sono stati alcuni problemi di consegna, ma tutto è stato risolto”.

Ferito il sindaco di Terni… dalla polizia!

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Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, questa mattina è rimasto ferito in seguito a una manganellata che ha ricevuto da un poliziotto durante il corteo dei lavoratori dell’Ast per lo sciopero di 4 ore deciso dopo l’esito non soddisfacente degli ultimi incontri con la proprietà del sito siderurgico, la multinazionale finlandese Outokumpu, che aveva considerato “non accoglibili” le offerte presentate sinora per l’acciaieria, minacciando di allungare i tempi per la vendita.

Secondo l’assessore allo Sviluppo economico, Sandro Piermatti, che era vicino al sindaco al momento dei tafferugli, ” i lavoratori erano a mani alzate ma è partito l’ordine di manganellare, senza ragioni evidenti”. E continua: “Una cosa del genere non è mai successa, decine di volte la stazione è stata occupata pacificamente e poi lasciata libera. L’ordine di caricare dato alle forze dell’ordine è molto grave – ha sostenuto nella stessa nota l’assessore allo Sviluppo Economico Sandro Piermatti – e ricade interamente sui vertici della questura e della prefettura. La lotta che stanno portando avanti i lavoratori dell’Ast è una lotta che riguarda tutta la città di Terni e tutta la regione dell’Umbria ed ha una rilevanza nazionale in quanto si stanno decidendo le sorti di uno stabilimento strategico per le politiche industriali del Paese. In questo clima di grandissima preoccupazione per il lavoro e per le sorti economiche di Terni tutto serve meno che interventi repressivi che acuiscono una tensione già alta e creano un clima torbido. I lavoratori e le organizzazioni sindacali di questa città hanno sempre dimostrato un grande senso civico e responsabilità nel portare avanti le lotte che sono a cuore a tutti i ternani. Sono decenni – conclude Piermatti – che non si registra un episodio che denota una così elevata insesibilità e grande difficoltà nel gestire l’ordine pubblico”.

Si dice indignato anche il senatore del Pd Gianluca Rossi, anche lui presente stamani, che annuncia che chiederà conto di quanto successo al governo.

Dopo l’episodio c’è stata una telefonata tra il prefetto di Terni Vittorio Saladino e il sindaco Di Girolamo. Il prefetto ha ricordato la “lunga tradizione democratica della città”. “Ci sono state già diverse manifestazioni in passato – ha detto – e non è mai successo niente”.
Saladino non è voluto entrare nel merito della dinamica dell’episodio.

Siamo al caos. Un sindaco che viene ferito dalla polizia? Un fatto inaudito per una protesta che poi ha come scopo ultimo quello di tutelare i lavoratori in una situazione italiana che sta esplodendo proprio per la mancanza di lavoro… può un agente colpire un primo cittadino che porta pacificamente avanti una manifestazione?

Questa mattina, intorno alle 10, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo è stato ferito alla testa nel corso di una carica delle forze dell’ordine avvenuta all’ingresso della stazione: è la ricostruzione fornita dal Comune in una nota sul suo sito. Di Girolamo – si legge ancora nella ricostruzione – ha riportato una ferita lacero contusa, con perdita ematica, recandosi al pronto soccorso per accertamenti.

I lavori più ricercati in Italia… Lavori in corso sul lavoro?

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Se prima erano i cuochi ora invece sono idraulici e parrucchieri… almeno questo è quanto emerge da uno studio della Cna su dati Excelsior. A febbraio uno studio della Fondazione Italia Orienta, aveva stilato la classifica delle professioni più ricercate inserendo gli infermieri e i chimici… peccato che i tagli ulteriori alla ricerca e alla sanità poi abbiano colpito proprio questi settori. Il problema degli studi sul lavoro è sempre strettamente correlato dalle scelte politiche in materia occupazionale ed è quindi difficile anche per gli esperti di settore, con mesi di anticipo, quali saranno le scelte ai vertici che finiranno poi per influenzare il mercato del alvoro. L’unica certezza al momento è la staffetta generazionale che come hanno riportato fonti autorevoli non crea lavoro, ma semplicemente divide un posto con condizioni spesso sfavorevoli  al lavoratore giovane che si trova a dividere il posto con quello più anziano. Ma se per l’occupazione giovanile il tasso di disoccupazione è alle stelle, ancor più pesante è la situazione di quei lavoratori che perdono il lavoro a 40/50 anni. Dovranno riconvertirsi anche loro a fare gli idraulici e i parrucchieri? Ma non temete al governo “stanno lavorando per noi”: lavori in corso sul lavoro… ma i cittadini possono ancora aspettare? Probabilmente, no… ma devono!

Inseguimento con sparatoria finale: il video girato dall’auto della polizia

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E’ stato pubblicato ora un video girato il 17 marzo scorso, in Ohio, quando una coppia di agenti ha fermato un uomo in macchina per una inversione illegale. I passaggi di riconoscimento sono quelli classici, la richiesta della patente e e la chiamata alla centrale per ccertare l’identità del fermato. Ma durante i controlli appare qualcosa che non va. L’uomo si dà alla fuga ma i poliziotti riescono a bloccarlo: braccato, scende dalla vettura e apre il fuoco contro gli agenti che rispondono uccidendo il 22enne Kevin Bailey.

Incendio alla metro di Mosca, terrore nei sotterranei. Video.

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Almeno 45 persone sono rimaste intossicate in seguito all’evacuazione della stazione della metropolitana di Mosca Okhotny Ryad. A prendere fuoco è stato un cavo ad alta tensione che collega due stazioni della metropolitana. Oltre 4.500 persone sono state evacuate.

Nonostante l’incendio sia stato domato, parte della linea interessata dall’incidente, la Sokolniceskaia, è ancora bloccata mentre quattro stazioni del centro sono state chiuse. Gravi disagi alla circolazione nella città.

La proposta shock di Grillo per l’Ilva

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Il piano di Grillo per uno dei più grandi scandali italiani parte dalla chiusura dell’area a caldo, arriva al reimpiego dei lavoratori nella bonifica e la garanzia di un reddito di cittadinanza per tutti gli altri. E’ il deputato M5S Diego De Lorenzis a spiegare: “L’area a caldo, incompatibile con la salute, deve essere chiusa: è impossibile effettuare una bonifica ambientale mantenendo attiva la fonte inquinante”. I parlamentari pentastellati saranno sabato prossimo, alle ore 18, a Taranto per incontrare i cittadini nell’ottica di una partecipazione pubblica e di una discussione in merito alle prospettive dell’impianto siderurgico Ilva.

Reperti archeologici scoperti in villa a Cagliari! 20 milioni di euro.

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In una villa a Cagliari sono stati scoperti alcuni reperti archeologici di diverse epoche tra cui 722 pezzi integri. Le suppellettili si trovavano in una camera blindata della villa e ora si trovano in uno dei depositi della Sopraintendenza. Le indagini erano iniziate lo scorso ottobre dopo che vi erano state due denunce.

In seguito a verifica con la soprintendenza archeologia, i carabinieri hanno scoperto che la collezione era da loro conosciuta sin dagli anni ’60, quando fu data in custodia all’allora proprietario della villa. Secondo la legge, chi detiene tali reperti non ne può diventare proprietario, diritto che resta allo Stato, ma può custodirli adempiendo ad alcuni obblighi, come quello di comunicare il passaggio di custodia da una persona all’altra. Negli ultimi 50 anni la collezione è passata di padre in figlio, ma senza alcuna comunicazione. Inoltre, di alcuni dei reperti inizialmente catalogati non vi è più traccia, mentre altri sono stati aggiunti senza preavviso.

Giornata Mondiale dell’Ambiente: Think. Eat. Save.

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La recente sentenza del Tribunale di Torino per i morti da Eternit ricorda a tutti noi che l’uomo, se non prende in considerazione le conseguenze dei suoi atti,  oltre a rovinare la natura incide anche sulla propria salute. Un motivo in più per focalizzarci su questa giornata in cui si tiene la 39esima edizione della Giornata Mondiale per l’Ambiente, istituita dalle Nazioni Unite e nata nel 1972 a Stoccolma. Il tema del World Environment Day di quest’anno è “Pensa, mangia, risparmia”, ovvero riguarda il cibo e ciò che l’aumento di popolazione e le necessità alimentari comportano per l’ambiente, mentre la seconda parte dello sloga recita: “Reduce your footprint”, riduci il tuo impatto. Ecco allora che la parola d’ordine diventa “no allo spreco alimentare”. Un argomento quanto mai attuale, se si considera che un terzo del cibo prodotto viene sprecato. Per sensibilizzare a un simile, impegnativo tema, lo spagnolo Gastòn Lisak, studente residente di Fabrica, ha realizzato un video che invita a riflettere sul consumo e lo spreco di cibo e che, inserito nel progetto Live Windows di Fabrica, che collabora con scuole di arte e design europee e realizza contenuti su temi sociali legati alle giornate internazionali Onu, sarà visibile da oggi e fino alla fine del mese a Times Square e Piccadilly Circus, oltre che nei 10 mega store Benetton delle principali città del mondo dotati di video wall in vetrina.

Anche le attività del Barilla center for food and nutrition, fondato nel 2009 a Parma, sono dedicate alla riduzione dello spreco, com’è ravvisabile nel sito del centro, che offre anche suggerimenti da attuare come singoli. Ma parlare di alimentazioni porta anche a pensare a tutte le attività organizzate dalla First Lady Michelle Obama, impegnata a creare un sistema che incrementi una corretta educazione alimentare per bambini americani, e che attraverso il suo account twitter FLOTUS dispensa avvisi e consigli per un’alimentazione equilibrata. Ma restando all’ambiente e alla terra, molte sono le iniziative che sono state prese dalle autorità, locali e no, ma ciò non significa che non ci sia ancora molto da fare anche nella vita di tutti i giorni. Stiamo parlando delle cosiddette “azioni dal basso”, perchè è fondamentale la presa di coscienza da parte del singolo: siamo tutti interessati e coinvolti nella protezione del mondo in cui viviamo.

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La ferrovia all’arsenico

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La tratta di raccordo ferroviario Arcisate-Stabio nata dall’accordo bilaterale Italia-Svizzera del 1999 ha incontrato notevoli problemi sul nostro territorio, mentre dal lato elvetico non si sono riscontrati problemi. Cosa sta bloccando i lavori e facendo lievitare i costi? Il problema è che le terre di risulta contengono arsenico ed idrocarburi e vanno quindi smaltite secondo la procedura riservata a sostanze pericolose o tossiche. Ma perchè non si è effettuato un carotaggio del terreno prima di iniziare i lavori ? Si è quindi creato intorno a questo problema un testa coda istituzionale e giuridico che rischia il rallentamento dei lavori, con un completamento che non si riesce più a prevedere quando potrà essere portato a termine e una spesa che al momento cresce di giorno in giorno senza tregua. Intanto si accumulano anche i faldoni prodotti dall’azienda che si doveva occupare di realizzare il raccordo di appena 3,6 km. Altro sperpero di denaro pubblico per un’opera incompiuta?

Lo strangolamento delle aziende effettuato dalle banche

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Nel 2012 le aziende italiane hanno subito tagli per 44mld di euro da parte delle banche, così le imprese sono state costrette a ricorrere sempre di più alle emissioni obbligazionarie.  Secondo un report di Standard & Poor’s, le imprese italiane attingono il 92% del loro fabbisogno finanziario di breve e lungo termine dagli istituti di credito, ma “questa provvista sta diventando meno disponibile in quanto le banche italiane hanno avviato un percorso di riduzione della leva finanziaria”. Il che significa obbligatoriamente costringere le imprese a emettere obbligazioni. Cosa comporta? Che le aziende potrebbero anche decide di pagare con quote obbligazionali parte degli stipendi dei loro lavoratori, dall’altra potrebbe essere un opportunità per i risparmiatori privati di investire nelle aziende nazionali. In Italia, come dimostrano i dati, l’80% delle obbligazioni emesse fino a oggi sono state sottoscritte da stranieri… è chiaro quindi che manca un mercato nazionale anche per la scarsa conoscenza dell’obbligazione come titolo di investimento. Ma proprio per queste difficoltà di far arrivare il messaggio anche su territorio nazionale, garantendo anche gli investitori si prevedono tempi lunghi per il passaggio da un’economia volta al credito bancario a un’economia che si basa sull’obbligazione. Nel frattempo le aziende come sopravviveranno?

Trema la Cina: terremoto di magnitudo 5.5

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Il Servizio geologico degli Stati Uniti, (Usgs) ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 5.5 alle 8:43 ora locale (le 2:43 in Italia) nella provincia centroccidentale cinese del Qinghai. Stando ai rilevamenti, il sisma ha avuto ipocentro a 32,7 km di profondità ed epicentro 35 km a nordest della città di Xitieshan. Non sono giunte segnalazioni di danni a persone o cose.

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