Una telecamera ha filmato il suicidio di David Rossi, il dirigente Mps, che si è lanciato dalla finestra del suo ufficio dopo aver ricevuto una misteriosa telefonata ora al vaglio degli inquirenti. Poi fogli di appunti, forse un inizio di lettera che David Rossi voleva lasciare alla moglie, ma che non è riuscito neppure a iniziare. Mentre continuano le indagini per cercare un motivo che possa far comprendere il gesto del dirigente, si formulano ipotesi e si fanno congetture su ciò che possa aver sconvolto David Rossi. Si ritiene che il dramma sia iniziato con la nuova inchiesta sulle responsabilità di MPS avviate nei confronti degli ex manager e delle banche straniere.
Mercoledì notte era stato sentito Bernardo Migrone, direttore finanziario di Mps per cercare di capire cosa avesse spinto Rossi a lanciarsi dalla finestra. Ieri, invece, sono stati ascoltati il fratello e la cognata che hanno conferamto come il David fosse da tempo scosso per tutte le vicende che avevano sconvolto l’Istituto di credito. Dal lungo interrogatori di Alessandro Profumo e da quello di Fabrizio Viola è arrivata invece la smentita sull’ipotesi di un licenziamento che avrebbe rimosso Rossi dal suo posto. Anzi, da quanto si è appreso, era stata appena rinnovata la fiducia al dirigente che era visto come un punto chiave che potesse arginare il discredito sulla banca in un momento così delicato nella vita di Monte Paschi.
Il sospetto di alcuni pm è che Rossi, da uomo onesto quale era, temesse di rimanere coinvolto nell’inchiesta giudiziaria sulla fuga di notizie della scorsa settimana. Pietra dello scandalo probabilmente la decisione del cda di Mps di chiedere i danni a Mussari a Vigni e alle banche d’affari Nomura e Deutsche Bank, (partner nelle spericolate operazioni Alexandria e Santorini), era stata pubblicata da un quotidiano prima che il consiglio la comunicasse ufficialmente. E, soprattutto, prima che la causa civile fosse iscritta al Tribunale di Firenze.
pd valdengo
/ marzo 8, 2013L’ha ribloggato su CIRCOLO PD VALDENGO.