Yoram Gutgeld, noto anche come “il guru di Matteo Renzi”, è il nuovo nome emerso nelle ultime ore come quello del possibile sostituto di Stefano Fassina nella carica di vice ministro all’Economia.
Chi è Yoram Gutgelt? Colui che ha dichiarato in un’intervista di novembre:
L'”abbattimento shock da 20 miliardi delle tasse con i proventi delle privatizzazioni di Poste, Ferrovie, Rai, municipalizzate e dei campioni nazionali quotati; rinuncia alla Tav; lotta all’evasione con l’eliminazione del denaro per i pagamenti tra imprese; 4 miliardi di euro dal ricalcolo delle pensioni sopra i 3.500 euro; contratto unico stabile senza articolo 18 per i lavoratori” e ancora “Siamo il primo bancomat d’Europa nella previdenza. Abbiamo una quota spesa pensionistica di circa 50 miliardi non coperta da contributi versati. C’è una quota importante di pensioni inferiori a 1.000 euro che non possono essere toccate. Ce ne sono però anche più alte e c’è una fetta di pensioni superiori ai 3.000 euro cui non corrispondono contributi versati. Pensiamo sia giusto ed equo rivedere queste pensioni in base ai contributi versati, utilizzando magari questi soldi per fare vero welfare, asili nidi, iniziare a lavorare sul welfare al femminile per esempio”.
A lui aveva risposto un pensionato che era intervenuto nella trasmissione di Santoro, “Servizio Pubblico”:
“Egregio Gutgeld, io sono d’accordo quasi totalmente con quello che dice, ma ciò che dice non è la posizione di Renzi e/o del PD. Infatti l’intervento che stanno facendo sulla de-indicizzazione e sui prelievi di solidarietà prescinde dalla verifica contributiva che invece lei caldeggia. Questo manterrà, nell’ambito delle pensioni “d’oro” la discriminazione tra chi ha una pensione alta per regali vari ricevuti (solitamente dallo Stato) e chi ha una pensione alta avendo versato molti contributi. Qualcosa non va…”