Oltre ogni soglia d’immaginazione, non si placa l’emergenza profughi sulle coste siciliane, anche ora che sta arrivando l’inverno. I profughi sono 3500 solo nell’ultima settimana e se si guardano gli sbarchi nel corso del 2013 (con i dati aggiornati a metà ottobre) si scopre che sono arrivate 35mila persone sulle coste italiane di cui 30mila solo in Sicilia.
I Centri di primo soccorso e accoglienza e quelli per richiedenti asilo stanno letteralmente scoppiando e anche ieri si sono registrati nuovi sbarchi: ad Augusta, dove in serata sono giunti 400 immigrati recuperati a bordo della San Marco e 99 a Lampedusa per lo più siriani. Come fronteggiare quindi questa emergenza ora che tutti i centri di prima accoglienza sono pieni? Le Prefetture siciliane si sono quindi date da fare per indire bandi per richiedere ai privati la disponibilità a svolgere servizio di accoglienza in favore dei cittadini extracomunitari. A fronte di un corrispettivo giornaliero di 30 euro più Iva a immigrato accolto, si dovranno garantire il servizio di assistenza generica alla persona, la fornitura di beni, servizi di gestione amministrativa, assistenza sanitaria, pulizia e igiene ambientale, l’erogazione dei pasti, e un pocket money di 2,50 euro.