Dall’Afghanistan si fugge. Per cercare altrove riparo dalla povertà e dalla violenza. Per sperare in un futuro. E molti sono anche i bambini presenti tra i rifugiati in Pakistan. Proprio i loro volti ha voluto immortalare il fotografo Ap Muhammed Muheisen. Un reportage fotografico realizzato nelle baraccopoli fuori Islamabad che ci mette di fronte a visi terrosi e sguardi profondi per dei piccoli che hanno già vissuto l’orrore.
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Francesco il rivoluzionario: no all’aborto, la famiglia, i profughi… ma l’Imu?
“Desta orrore il solo pensiero che vi siano bambini che non potranno mai vedere la luce, vittime dell’aborto, o che vengono utilizzati come soldati, violentati o uccisi nei conflitti armati, o fatti oggetti di mercato in quella tremenda forma di schiavitù moderna che è la tratta degli esseri umani, la quale è un delitto contro l’umanità”, queste le parole di Papa Francesco durante l’udienza, nella sala regia del palazzo apostolico, con i membri del corpo diplomatico accreditato presso la santa sede. Un delitto contro l’umanità che però spesso viene dettato dall’impossibilità di dare un giusto futuro e una speranza di una sussistenza dignitosa al figlio. Perché quindi mettere al mondo l’ennesimo schiavo di un sistema che non dà possibilità di riscatto? Perché mettere al mondo il figlio di una violenza subita? Perché far nascere un diversamente abile se, in Italia e in altri Paesi, sono insufficienti le strutture capaci di occuparsi di queste persone dopo la morte dei genitori o solo per alleviare il compito a quest’ultimi?
Ma dopo la sua personale visione sull’aborto Bergoglio ha voluto anche fare un appello alla politica e le ripercussioni che un azione legislativa può avere sulla famiglia: “Si rendono necessarie politiche appropriate che sostengano, favoriscano e consolidino la famiglia – sottolinea Bergoglio – La fraternità si comincia ad imparare solitamente in seno alla famiglia e il lessico familiare è un lessico di pace. Ma, purtroppo, spesso ciò non accade, perché aumenta il numero delle famiglie divise e lacerate, non solo per la fragile coscienza del senso di appartenenza che contraddistingue il mondo attuale, ma anche per le condizioni difficili in cui molte di esse sono costrette a vivere, fino al punto di mancare degli stessi mezzi di sussistenza”. Per il Papa tutto deve iniziare dai giovani, dal futuro: “Biusogna investire sui giovani, con iniziative adeguate che li aiutino a trovare lavoro e a fondare un focolare domestico – afferma – Non bisogna spengere il loro entusiasmo”; ricordando la recente esperienza della Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro, un vero e proprio bagno di folla per Bergoglio: “Quanti ragazzi contenti ho potuto incontrare. Quanta speranza e attesa nei loro occhi e nelle loro preghiere. Quanta sete di vita e desiderio di aprirsi agli altri. La chiusura e l’isolamento creano sempre un’atmosfera asfittica e pesante, che prima o poi finisce per intristire e soffocare”. Ma la voce del Papa non si è fermata entro i confini italiani ma è arrivata anche a toccare il dramma siriano e la crescente tensione fra le due Coree: “Non cesso – ha detto Papa Francesco – di sperare che abbia finalmente termine il conflitto in Siria. La sollecitudine per quella cara popolazione e il desiderio di scongiurare l’aggravarsi della violenza mi hanno portato, nel settembre scorso, a indire una giornata di digiuno e di preghiera. Attraverso di voi ringrazio di vero cuore quanti nei vostri paesi, autorità pubbliche e persone di buona volontà, si sono associati a tale iniziativa. In tale prospettiva, auspico che la conferenza ‘Ginevra 2’ segni l’inizio del desiderio di pacificazione” e poi ha aggiunto “Non si può accettare – dice Bergoglio – che venga colpita la popolazione civile inerme, soprattutto i bambini. Incoraggio, inoltre, tutti a favorire e a garantire, in ogni modo possibile, la necessaria e urgente assistenza di gran parte della popolazione, senza dimenticare l’encomiabile sforzo di quei Paesi, soprattutto il Libano e la Giordania, che con generosità hanno accolto nel proprio territorio i numerosi profughi siriani”. Quanto alla questione coreana, invece, la Santa Sede “implorando da Dio il dono della riconciliazione nella penisola, con l’auspicio che, per il bene di tutto il popolo, le parti interessate non si stanchino di cercare punti d’incontro e possibili soluzioni”.
Nel suo discorso ha anche toccato il problema dei profughi e la solidarietà che se sono concetti sicuramente condivisibili, resta ancora difficile capire con quale risorse lo Stato italiano può fare fronte a un’emergenza umanitaria di tale portata. Forse, se la Chiesa, si mettesse al fianco dello Stato, anche solo pagando parte del contributo Imu quelle risorse potrebbero andare davvero a sostegno di una corretta integrazione e di un accoglimento di queste persone che non meritano certo di essere considerate numeri, ma persone e di conseguenza aver un trattamento dignitoso che ora gli viene negato, non per indifferenza o disumanità ma solo e unicamente per mancanza dei mezzi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/13/francesco-il-rivoluzionario-no-allaborto-la-famiglia-i-profughi-ma-limu/
Finiti i posti nei centri d’accoglienza, si pagano i privati per i migranti
Oltre ogni soglia d’immaginazione, non si placa l’emergenza profughi sulle coste siciliane, anche ora che sta arrivando l’inverno. I profughi sono 3500 solo nell’ultima settimana e se si guardano gli sbarchi nel corso del 2013 (con i dati aggiornati a metà ottobre) si scopre che sono arrivate 35mila persone sulle coste italiane di cui 30mila solo in Sicilia.
I Centri di primo soccorso e accoglienza e quelli per richiedenti asilo stanno letteralmente scoppiando e anche ieri si sono registrati nuovi sbarchi: ad Augusta, dove in serata sono giunti 400 immigrati recuperati a bordo della San Marco e 99 a Lampedusa per lo più siriani. Come fronteggiare quindi questa emergenza ora che tutti i centri di prima accoglienza sono pieni? Le Prefetture siciliane si sono quindi date da fare per indire bandi per richiedere ai privati la disponibilità a svolgere servizio di accoglienza in favore dei cittadini extracomunitari. A fronte di un corrispettivo giornaliero di 30 euro più Iva a immigrato accolto, si dovranno garantire il servizio di assistenza generica alla persona, la fornitura di beni, servizi di gestione amministrativa, assistenza sanitaria, pulizia e igiene ambientale, l’erogazione dei pasti, e un pocket money di 2,50 euro.
Pubblicato da tdy22 in novembre 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/05/finiti-i-posti-nei-centri-daccoglienza-si-pagano-i-privati-per-i-migranti/
Centinaia di siriani in fuga da Catania, sognano il Nord Europa
In Italia non ci vogliono stare ed ecco che scavalcano a centinaia la recinzione del Palaspedini, l’impianto sportivo del rione Cibali di Catania dove sono stati ospitati e si danno alla fuga chiedendo informazioni ai passanti per raggiungere la stazione ferroviaria e salire sui treni. Sono i profughi siriani arrivati qui circa cinque giorni fa con un mercantile battente bandiera panamense, soccorso a 60 miglia dalle coste siracusane. I profughi sognano il Nord Europa e in particolare la Norvegia.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 13, 2013
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Amburgo vuole rispedire in Italia 300 profughi
Li abbiamo inviati ad Amburgo con un pass e 500 euro: erano tutti profughi provenienti da Libia, Togo e Ghana. Ora la Germani a mette a disposizione dei treni gratis per rinviarli in Italia. il Die Welt, quotidiano tedesco conservatore, ha giudicato irresponsabile il comportamento dell’Italia.
Il nostro Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha ribadito la regolarità dell’intervento, ma il ministro tedesco Detlef Scheele sottolinea: «Non hanno nessun diritto legale a un alloggio né a un’assistenza economica, sarebbe folle dar loro false speranze di un futuro lavorativo qui» .
Scaduti i permessi temporanei saranno quindi rispediti sul nostro territorio, sono già pronti i biglietti. Speriamo che l’ultima tragedia sia un monito per tutta l’Europa e si inizi davvero a fare i corridoi umanitari e non a trattare gli esuli e i profughi come merce da far rimbalzare da un confine all’altro.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/04/amburgo-vuole-rispedire-in-italia-300-profughi-libanesi/
Costa e Jolly si riscattano e salvano 150 profughi in mare
Il riscatto di due compagnie che negli ultimi tempi hanno associato i loro nomi alle sciagure in mare. Eppure la Costa Pacifica e la Jolly Quarzo si riscattano salvando 150 profughi in mare . Si sono incontrate per una pura casualità a sessanta miglia dalle coste calabre: la costa partita per la crociera da Atene per Civitavecchia e il traghetto invece aveva appena lasciato Salerno diretto in Sicilia. Due rotte e due missioni diverse che invece si ritrovano con la variabile imprevista (l’ingognita che non ti aspetti) che le fa convergere verso il salvataggio di un barcone di migranti e permette alle compagnie di essere per una volta simbolo di speranza e non di dramma. E’ la capitaneria di Reggio calabria che si mette in contatto con le navi e gli chiede di intervenire per un’emergenza. La Costa Pacifica si mette immediatamente a disposizione e cerca la nave per 3 ore. I militari affiancano la Costa, mentre questa sgancia in acqua un tender e fa salire a bordo 37 persone, tra loro anche donne e bambini in condizioni critiche. La Costa spiega: Abbiamo predisposto un area per l’assistenza sanitaria. La nave poi ha ripreso la sua rotta per trasferire i 37 migranti su un mezzo della Guardia Costiera”. Il barcone poi riparte per smistare altri profughi alle navi ceh sono arrivate, tra queste anche la Jolly Quarzo, ultimo traghetto della flotat Messina.
Pubblicato da tdy22 in settembre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/30/costa-e-jolly-si-riscattano-e-salvano-150-profughi-in-mare/
Niente cibo per i profughi siriani, l’Onu è in crisi!
Secondo l’Unhcr (l’agenzia Onu per i rifugiati), i fondi per il 2013 sono insufficienti per coprire tutto il bilancio, vanno quindi ridotti drasticamente gli aiuti alimentari ai campi profughi in Libano. Qui vengono ospitati molti profughi siriani rifugiatisi a causa della guerra fra Bashar al-Assad e i ribelli. Da ottobre l’Unhcr offrirà una “assistenza mirata”: il 70% dei profughi riceverà aiuti alimentari; quelli più vulnerabili riceveranno anche aiuti medici e scolastici.
“A causa della carenza di fondi – ha affermato la portavoce Roberta Russo – siamo costretti a tagliare alcuni dei nostri finanziamenti diretti”. “Se non vi sarà un aumento dei finanziamenti – ha continuato – presto non potremmo più aiutare le famiglie bisognose di cui ci siamo occupati finora, per non parlare delle nuove ondate di profughi che potrebbero arrivare se la lotta si intensifica.” Nel caso di un’azione militare Usa, la situazione rischia di peggiorare. Fonti di AsiaNews affermano che il ventilato attacco militare contro la Siria, ha subito generato un aumento del flusso dei profughi in Libano: in pochi giorni esso è salito da alcune migliaia al giorno a oltre 12mila al giorno.
Pubblicato da tdy22 in settembre 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/07/niente-cibo-per-i-profughi-siriani-lonu-e-in-crisi/
La tenda per le catastrofi la progetta Ikea.
Reinventarsi una casa dopo la catastrofe non è facile. A dare una mano ci pensa Ikea, con Ikea Foundation, la fondazione dedicata ai progetti di aiuto e di assistenza fondata dalla nota catena di megastore dell’arredamento, che ha progettato un nuovo tipo di tenda per i profughi. Ogni anno, milioni persone nel mondo perdono la propria abitazione a causa di calamità naturali o di guerre e così possono trovare sollievo attraverso la tenda componibile, costituita da pannelli rigidi e pannelli solari sul tetto per generare elettricità. La struttura costa di più delle normali tende, ma ha una durata maggiore, rendendo quindi il costo competitivo rispetto ad esse: attualmente, le tende sono già in uso in Libano e in Iraq. L’ennesimo business o un aiuto concreto?
Pubblicato da tdy22 in agosto 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/12/la-tenda-per-le-catastrofi-la-progetta-ikea/
I 500 euro per i profughi… l’Italia si difende dalle critiche della Germania!
L’Italia risponde alla Germania e difende il suo operato con i profughi della guerra libica. Berlino era informata ed era una consuetudine da parte delle nostre autorità dare un bonus di 500 euro e invitare i profughi di Libia, Ghana e Tongo ad andare in territorio tedesco. I 500 euro erano proprio il sostegno alle spese di viaggio ed era un patto fatto con Berlino nell’ambito del diritto europeo!
Peccato che il pagamento non era però vincolato al viaggio verso la Germania degli stessi profughi, visto che il denaro era stato concesso per coprire i costi di sostentamento così come il processo di integrazione all’interno del nostro paese, in caso di permanenza in Italia dopo l’abbandono del campo di accoglienza.
Con l’Italia in crisi lo stato italiano dava 500 euro ai profughi per le spese di viaggio, mentre gli italiani si toglievano la vita per la crisi economica?
Pubblicato da tdy22 in Maggio 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/30/i-500-euro-per-i-profughi-litalia-si-difende-dalle-critiche-della-germania/
La denuncia di Amburgo: l’Italia paga i profughi perchè continuino il loro viaggio
“L’Italia ha violato gli accordi europei – dice Amburgo – li hanno spinti a proseguire il viaggio in cambio di danaro e permessi di soggiorno”. Lo scrive l’agenzia tedesca a Dpa, citando enti addetti all’immigrazione della città-stato tedesca. Il fatto riguarderebbe centinaia di profughi africani che sono stati spinti a lasciare l’Italia offrendo loro 500 euro l’uno e promettendo il permesso di soggiorno. ”Circa 300 persone, provenienti da Libia, Gana e Togo sono finite nella città anseatica, nonostante dovessero essere accudite in Italia”, scrive l’agenzia. A darne notizia anche lo Spiegel on line, che cita il ministero dell’Interno Federale e parla dei soldi che i profughi avrebbero ricevuto per continuare il loro viaggio. Il senatore dell’SPD Detlef Scheele ha commentato l’accaduto affermando che ”Sarebbe irresponsabile dar loro false speranze, il viaggio di ritorno è l’unica opzione”. Infatti diversi profughi rimarrebbero, in Germania, senzatetto, perché non avrebbero diritto ad alcun sostegno nel Paese: non avrebbero infatti alcun permesso di lavoro, e nessun diritto alle prestazioni sociali locali.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/28/la-denuncia-di-amburgo-litalia-paga-i-profughi-perche-continuino-il-loro-viaggio/
Quella sposa bambina venduta per 2500 dollari!
Taj Mohammad è un musicista. Viveva nella provincia di Helmand con la sua famiglia, fino a che la guerra non li ha costretti a fuggire e a stabilirsi in un campo profughi. Qui vive anche sua figlia Naghma, di sei anni e già futura sposa-bambina di un diciassettenne figlio dell’usuraio che tiene in pugno la sua famiglia. “Lei non sa cosa sta per succederle” – sussurra Taj, guardandola, con tristezza. Il prezzo della sposa è stato fissato a 2.500 dollari: la cifra che l’uomo deve ripagare al suo debitore. Quei soldi gli sono serviti per pagare le spese mediche per sua moglie e alcuni dei suoi nove figli. L’inverno appena trascorso è stato terribile: troppo poveri per permettersi una tenda riscaldata, i membri della famiglia Mohammad hanno cercato di sopravvivere come meglio hanno potuto. Janan, 3 anni, non ce l’ha fatta ed è morto di freddo. Gli altri si sono ammalati. E Taj deve ripagare il suo debito, ma non ha soldi. “Così devo dare loro la mia bambina”.
Le donne e bambini sono vittime di violenza, soffrono la fame e il freddo e, come Naghma, vengono letteralmente usate come moneta di scambio. “È l’unico modo per risolvere il problema” – spiegano gli anziani. Ma Guldasta, la madre della bambina, rivela tutto il suo dolore: “Non era quello che avrei voluto per lei. Avrei voluto che lei potesse crescere felice insieme a noi”.
Pubblicato da tdy22 in aprile 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/01/sposa-bambina/
30.000 in fuga! Mali tra scontri e profughi.
Per conoscere meglio la situazione leggi qui.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/14/30-000-in-fuga-mali-tra-scontri-e-profughi/
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