Annuncio shock in Facebook: “Izzo parli dei suoi reati, a cominciare dalla Orlandi”

emanuela_orlandi_tuttacronacaIl 22 giugno 1983 spariva Emanuela Orlandi. Tutt’oggi, le “rivelazioni” continuano a susseguirsi, anche se di lei si sono perse le tracce. Ora è stata la giornalista romana Donatella Papi a parlare della scomparsa della ragazzina per la quale ha accusato suo marito Angelo Izzo, uno dei tre neofascisti autori del massacro del Circeo del 30 settembre 1975. In compagnia di Gianni Guido e Andrea Ghira, l’uomo stuprò e seviziò per 36 ore la 17 enne Maria Rosaria Lopez e la 20enne Donatella Colasanti. La prima delle due vittime venne poi affogata nella vasca da bagno, la seconda colpita a sprangate. I loro corpi vennero poi riposti in sacchi di plastica caricati nel portabagaglio della Fiat 127 di Guido, che la parcheggiò vicino casa prima di recarsi tutti e tre a cena, al termine della quale avevano intenzione di sbarazzarsi dei cadaveri. Una delle due giovani, Donatella Colasanti, si era però solo finta morta: scalciando nel portabagali riuscì ad allarmare i passanti e un metronotte. Izzo venne arrestato il giorno dopo e, l’anno successi, condannato all’ergastolo. Uscito in semilibertà, il 28 aprile 2005 torturò, stuprò e uccise la 47 enne Maria Carmela Linciano e la 14enne Valentina Maiorano a Ferrazzano, in provincia di Campobasso. Condannato nuovamente all’ergastolo, nel marzo 2010 nel carcere di Velletri ha sposato la giornalista Donatella Papi, cheperò ha chiesto la separazione dopo appena un anno:

“Angelo non è colpevole dei reati che gli sono attribuiti ma di altri fatti gravissimi per la nostra Repubblica e deve ora chiarire con la giustizia quello che ha detto a me”.

La svolta nei giorni scorsi, quando la giornalista ha scritto sulla sua pagina Facebook:

“Lo denuncio, parli dei suoi reati. A cominciare da Emanuela Orlandi”.

Quello che ci si chiede è se si tratti di uno scoop oppure della voglia di pubblicità. Ma ci si domanda anche quale potrà essere la reazione di Marco Fassoni Accetti, il fotografo romano che lo scorso aprile si era autoaccusato del “rapimento” di Emanuela. “Rapimento” che a suo dire avrebbe visto la ragazza consenziente perché avrebbe dovuto durare un tempo limitato: lo stretto necessario per mandare in Vaticano chissà quali “segnali”. Il problema della “rivelazione” della giornalista risiede nelle date: il delitto del Circeo avvenne nel ’75, otto anni prima della scomparsa della Orlandi. Izzo fu arrestato il 1 ottobre ’75 e condannato all’ergastolo il 29 luglio dell’anno successivo: come può un ergastolano avere fatto sparire la ragazza? Ma nel giugno ’83 era in galera o latitante, visto che nel ’93, cioè 10 anni dopo, è stato estradato dalla Francia dove era fuggito non si sa bene quando? Nel 2010 la Papi, per spiegare le nozze con l’ergastolano, scrisse in Facebook:

“Se ho sposato Angelo Izzo è stato per dimostrare che le condanne a lui comminate non erano relative a fatti realmente accaduti come emerso dai processi. Il primo processo relativo al delitto di Rosaria Lopez, che è stata una esecuzione rituale ben diversa da quello che si è voluto far credere fin qui. Il secondo un regolamento di conti che coinvolge bande italiane e kosovare che avevano avuto 30 mila euro per far sparire Carmela e Valentina Maiorano in seguito ad attività estorsive e compromissive verso alcuni magistrati di Bari della donna e della ragazza”.

E conclude:

“Izzo ha dimostrato sposandomi e amandomi di avere una indole, oltre che sana, di grande maturità e capacità emotive fino a quasi il trascendente. Ma la sua anima e la sua storia sono utilizzate da un sistema che incrocia Stato e Chiesa per uccidere. Questo che pare tanto grave e indicibile ora è a conoscenza di milioni di persone. La mia famiglia sa e chi ha potuto fare ha fatto. La famiglia Izzo cosa preferisce il papato o la dignità? E lo Stato pensa di elogiare il collaboratore Izzo proseguendo in questa doppia vita del mostro e dell’eroe?”.

Ora non resta che vedere come si srotolerà questa nuova pista…

Aggiornamento 4 ottobre 2013

Ci scrive la giornalista Donatella Papi:

Izzo e il caso Orlandi

Giorni fa, intorno al 30 settembre scorso, sono apparsi su alcuni giornali nazionali e locali articoli tratti dalla mia pagina Facebook secondo i quali io avrei detto che “fu Angelo Izzo a rapire Emanuela Orlandi”. I titoli sono quanto mai falsi e fuorvianti. Prima di tutto perchè all’epoca del sequestro Orlandi, datato il 22 giugno 1983, Izzo era in carcere e dunque non si capisce come potrebbe aver preso parte al sequestro. E comunque io non ho affatto detto questo. Il modo di attribuire affermazioni gravi, oltre che penalmente rilevante, è una strategia per depistare le verità.

Perchè effettivamente io su Emanuela Orlandi ho invece detto qualche cosa che ha determinato una svolta nelle indagini.

Del resto noi stessi, così come aveva fatto Blitz Quotidiano, avevamo notato l’incongruenza delle date, come manifestato nel passaggio: “Il problema della ‘rivelazione’ della giornalista risiede nelle date: il delitto del Circeo avvenne nel ’75, otto anni prima della scomparsa della Orlandi. Izzo fu arrestato il 1 ottobre ’75 e condannato all’ergastolo il 29 luglio dell’anno successivo: come può un ergastolano avere fatto sparire la ragazza? Ma nel giugno ’83 era in galera o latitante, visto che nel ’93, cioè 10 anni dopo, è stato estradato dalla Francia dove era fuggito non si sa bene quando?”

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3 commenti

  1. Izzo e il caso Orlandi

    Giorni fa, intorno al 30 settembre scorso, sono apparsi su alcuni giornali nazionali e locali articoli tratti dalla mia pagina Facebook secondo i quali io avrei detto che “fu Angelo Izzo a rapire Emanuela Orlandi”. I titoli sono quanto mai falsi e fuorvianti. Prima di tutto perchè all’epoca del sequestro Orlandi, datato il 22 giugno 1983, Izzo era in carcere e dunque non si capisce come potrebbe aver preso parte al sequestro. E comunque io non ho affatto detto questo. Il modo di attribuire affermazioni gravi, oltre che penalmente rilevante, è una strategia per depistare le verità.

    Perchè effettivamente io su Emanuela Orlandi ho invece detto qualche cosa che ha determinato una svolta nelle indagini.
    Donatella Papi

    Rispondi
    • La ringraziamo del suo contributo e provvediamo a rettificare l’articolo, noi ci siamo attenuti a quanto avevano scritto altre testate, in particolare da Blitz Quotidiano.

      Rispondi
  1. Emanuela e Mirella vittime dell’opposizione all’Operazione Condor? | tuttacronaca

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