Scoppia la polemica dopo la sorpresa. Valentina, è una mamma che questa mattina ha accompagnato uno dei bimbi alla scuola materna Cittadino del Mondo, in via San Pantaleo Campano, a Roma. E qui la donna si è trovata di fronte al banchetto con hamburger e Coca cola a marchio McDonald’s, oltre a buoni sconto sui menù Happy Meal.
Laura Bogliolo su il Messaggero raccoglie il disappunto che viaggia su Twitter di Valentina, mamma di uno dei bimbi della materna accolto da pasti McDonald’s proprio il suo primo giorno di scuola:
“Ciò che ha imparato mio figlio nel primo giorno di inserimento alla materna! Grazie Ignazio Marino, ne avevamo bisogno. Sono rimasta sconvolta, i prodotti McDonald’s erano stati allestiti all’interno del corridoio della scuola, sono stati distribuiti anche buoni per acquistare Happy Meal. Mio figlio frequenta una scuola comunale, mi aspettavo insegnamenti sull’alimentazione e non uno spot pubblicitario dentro l’istituto. Siamo impazziti?”.
La polemica viaggia veloce su McDonald’s a colpi di hashtag #occupymcdonalds e arriva anche al sindaco Marino, che risponde:
“Ci mobiliteremo con l’assessorato alla Scuola, ovviamente non è un’iniziativa del Comune”.
Anche McDonald’s ha replicato, con il responsabile comunicazione Tommaso Valle che ha dichiarato:
“Abbiamo servito tè freddo e distribuito palloncini a titolo gratuito. Si è trattato di una cortesia, non di un’operazione di marketing: siamo stati contattati da un’insegnante della scuola, esprimiamo rammarico per aver suscitato perplessità in alcuni genitori”.
Questo accade proprio nel giorno in cui il ministro De Girolamo presenta la norma inserita all’interno del Decreto Scuola per favorire il consumo di frutta e verdura tra gli scolari.
Perché non va dato cibo di McDonald’s ai bambini ( e forse neppure agli adulti)?
Basta guardare i componenti del Panino di McDonald’s per rendersi conto di cosa si sta mangiando:
Farina arricchita (farina di grano sbiancata, farina di frumento maltata, niacina, ferro ridotto, tiamina mononitrato, riboflavina, acido folico, enzimi), acqua, sciroppo di alto fruttosio (HFCS), zucchero, lievito, olio di soia e/o olio di soia parzialmente idrogenato, contiene il 2% o meno di: sale, solfato di calcio, carbonato di calcio, glutine di grano, solfato di ammonio, cloruro di ammonio, agenti ammorbidenti per la pasta (lattato steaorile di sodio, estere diacetiltartarico di mono- e digliceridi degli acidi grassi, acido ascorbico, azodicarbonamide, mono- e digliceridi, monocalcio fosfato, enzimi, gomma di guar, perossido di calcio, farina di soia), propionato di calcio e propionato di sodio (conservanti), lecitina di soia.
E le patatine?
patate, olio di colza, olio di soia idrogenato, olio di cartamo, aroma naturale, destrosio, sodio pirofosfato acido (per mantenere il colore), acido citrico, dimetilpolisilossano (antischiuma), olio di mais, Thbq, dimetilpolisiloxano, sale silicoalluminato, destrosio, ioduro di potassio.
Secondo True Activist – comunità di giornalismo partecipativo – alcuni di questi ingredienti sono pericolosi per la nostra salute: “Si va da quelli geneticamente modificati (come gli olii), agli antischiuma, passando per i coloranti artificiali”.
E chi pensa che ultimamente i cibi serviti nei fast food siano migliorati sbaglia: ci sono ancora troppe calorie e zuccheri, come ha rilevato una ricerca di Katherine Bauer, del dipartimento di salute pubblica alla Temple University di Philadelphia, sulle grandi catene di cibo pronto.
Inoltre si è pubblicizzato un marchio che ha sua volta ha più volte puntato sull’idea che le materie prime utilizzate siano italiane e di buona qualità, invece come riporta il Fatto Alimentare:
La carne degli hamburger è italiana, ma si tratta di quarti anteriori di vacche a fine carriera di età compresa tra 4 e 6 anni. Gli animali sono macellati dall’Inalca di Cremonini a Piacenza, e si tratta di lotti non presenti in macelleria e nei supermercati. La carne di vacca non si vende perché risulta troppo dura e legnosa, e si può solo usare macinata negli hamburger industriali e nei ripieni. Il prezzo nei mercati all’ingrosso è ridicolo, per questo McDonald’s può proporre listini molto convenienti… Nella scala delle preferenze dei clienti troviamo il pollo fritto impanato dei Chicken McNuggets, che arriva direttamente dalla società francese Cargill e da altre due società straniere. Anche le famose patatine fritte sono dell’ austriaca Frisch & Frost. Poi c’è il merluzzo dei Filet-O-Fisch, importato dalla danese Espersen, i gamberetti dalla Thailandia… (22 maggio 2012)