In migliaia, tutti per lui… che aveva il potere di unire. L’ultimo saluto a Don Gallo

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Un feretro che entra in Chiesa seguito dai pulcini del Genoa allenati dal nipote di Don Gallo, sopra, il suo cappello, la sua sciarpa rossa, la bandiera della pace.Erano in migliaia, tutti per lui, oggi, a Genova. La folla radunata per l’ultimo saluto al fondatore della comunità di San Benedetto al Porto, Don Andrea Gallo. E non poteva essere una cerimonia come tante altre, perchè lui ha parlato con un linguaggio nuovo, diverso. Si sono levate infatti proteste durante l’omelia del Cardinal Bagnasco, dentro e fuori la Chiesa del Carmine, durante il passaggio in cui il porporato ha detto: “Don Gallo bussò alla porta del cardinale Siri, che Andrea ha sempre considerato un padre e un benefattore”. Ma la storia è diversa: fu lo stesso Siri ad allontanare Don Gallo dalla Chiesa del Carmine e solo dopo il “prete di strada”, accolto dal parroco di San Benedetto, Don Federico Rebora, iniziò la sua opera per la Comunità. Ma era la gioranta in suo onore, e per ricordarlo, dall’esterno della chiesa si è levato il canto di Bella Ciao.
Non poteva mancare Don ciotti, fondatore di Libera, che ha preso la parola: “Per ricordare il nostro don Andrea, voglio qui ricordare le parole del Papa: ‘no ai cristiani da salotto’. Lo ha detto il papa, non io”. E ancora: “Lui era innamorato di Dio, saldava la Terra con il Cielo”. Don Ciotti ha sottolineato l’importanza dei simboli “in cui don Gallo credeva maggiormente: la Bibbia e la Costituzione”. Ma Don Ciotti ha parlato anche della morte di Carlo Giuliani. “Don Andrea ha pianto per lui. Così come si è indignato davanti alla base americana di Vicenza: ma cosa ce ne facciamo di quelle cose lì quando non abbiamo i soldi per i servizi sociali?”. E ha concluso: “Ciao Andrea, non siamo con te. E che la tua comunità continui la tua opera”.

Ma oggi Don Gallo è anche riuscito a compiere un ultimo miracolo. Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, ha dato la comunione, tra gli altri a Regina, presidente del Mit, Movimento italiano transgender e all’ex parlamentare Vladimir Luxuria, che poco prima aveva preso la parola per una preghiera durante la quale aveva ringraziato Don Gallo “per averci aperto le porte della tua chiesa e del tuo cuore. Grazie di averci fatto sentire tutte, noi creature trasngender, figlie di Dio, volute da Dio, amate da Dio. Ci auguriamo che tanti seguano il tuo esempio”

funerali gallo

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7 commenti

  1. lui era , anzi resterà sempre don GALLO

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  2. ciao don Gallo, ti saluto
    ma so che non te ne sei andato
    so che non vuoi andare in paradiso
    vuoi stare con noi dentro di noi

    tra ladri drogati contrabbandieri assassini
    atei mussulmani buddisti induisti ebrei
    falliti disoccupati inoccupati
    esodati sfruttati e morti di fame
    donne violentate stuprate abbandonate
    transessuali lesbiche gay e chi si vergogna di esserlo
    malati deboli pavidi e vigliacchi
    bambini teenager giovani vecchi e chi a paura di esserlo
    studenti puttane operai artigiani portuali spazzini
    facchini camerieri badanti colf e infermieri
    extracomunitari ed extraterrestri
    emigranti immigrati migranti e chi non voleva esserlo
    camionisti contadini braccianti e minatori
    marinai militari pompieri e poliziotti sì anche tra loro
    e gialli e neri e bianchi e quelli che pure io dimentico
    tra marxisti antifascisti comunisti e preti come te

    ciao don andrea ti saluto
    anche se so che non vai in paradiso
    ti fermi con noi tra di noi

    sei tra i vicoli nelle piazze sulle scale della tua chiesa
    sul molo del porto negli ospedali nelle case occupate
    nelle discariche nelle fabbriche negli autogrill delle autostrade
    sui treni dei pendolari nei depositi bagagli e nei mercati rionali
    nelle scuole nei teatri nei musei nelle locande e nelle balere

    so che non vai in paradiso…
    resti con noi per noi
    per continuare a lottare contro la violenza e l’indifferenza

    sei nei parchi negli alberi nei prati e nei fiori
    anche quelli di campo che nascono dallo sterco
    sei nell’acqua del mare dei laghi dei fiumi
    anche in quella delle pozzanghere in mezzo al fango
    sei nelle nuvole nelle brezze nei venti e nell’arcobaleno
    sei nella luna nelle stelle e nel sole
    sei nel sole don gallo

    grazie padre nostro
    grazie di averci insegnato tante cose
    e grazie di non andare in paradiso per restare con noi
    cin cin

    Rispondi
  1. I nostri 7 giorni: un saluto alla settimana, pronti ad accogliere la prossima! | tuttacronaca

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