La partita che ieri ha visto contrapposte Chelsea e Liverpool, è finita 2-2 con un gol di Suarez a tempo scaduto. Ma non è questo quello che colpisce, conoscendo le qualità del giocatore. Quello che rimarrà impresso è il morso che, lo stesso, ha inflitto a Ivanovic, scusandosi con l’avversario solo a match terminato. Il calciatore uruguaiano del Liverpool, noto anche con il soprannome El Pistolero, non è nuovo a guai del genere: già nel 2010, tra le fila dell’Ajax, aveva compiuto lo stesso gesto a discapito di un giocatore del PSV Eindhoven. Ai mondiali in Sudafrica, ha impedito al Ghana di far gol toccando volontariamente la palla con la mano. Nel 2011, durante una partita contro il Manchester United, ha definito sette volte del “nigger” al terzino francese Patrick Evra guadagnandosi 8 giornate di squalifica. Più volte accusato di essere un simulatore e di tuffarsi spesso in area di rigore, in occasione dell’ennesima critica arrivatagli prima di una partita contro l’Everton dall’allenatore avversario David Moyes, dopo aver segnato è andato a esultare tuffandosi a terra proprio davanti alla panchina dei rivali. Ma non è tutto: ha passeggiato su un suo avversario, ha segnato un gol con la mano baciandosi l’arto quando l’arbitro non guardava, si è ritrovato a festeggiare un gol da solo perché i suoi compagni si sono rifiutati di unirsi a lui. A seguito di questo ultimo fatto, che probabilmente gli varrà una squalifica, l’associazione britannica ha intenzione di proporgli di frequentare un corso sul controllo della rabbia. Basterà per un giocatore che, nonostante tutto, resta uno dei calciatori più amati dai tifosi del Liverpool?
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