Niente consumi o molto limitati perché gran parte delle tredicesime sarà destinata a mutui, tasse e rincari. Si prevede che già il 90,9% dell’intera tredicesima sia destinato al “sacrificio” e che solo il 9,1% resterà nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati. Questo è il calcolo fatto da Adusbef e Federconsumatori. Le tredicesime ammontano quest’anno a 34,20 miliardi di euro, cioè -0,3 miliardi (-0,9%) rispetto al 2012, così ripartite: 9,8 miliardi ai pensionati (-1%); 9,1 miliardi ai lavoratori pubblici (-1,1%); 15,3 mld (-0,6%) ai dipendenti privati. Ma dopo un anno di rincari ed aumenti – avvertono – “resterà poco per festeggiare”.
“Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 34,20 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest’anno, soltanto il 9,1 per cento, ossia 3,1 miliardi di euro, per la prima volta meno di un decimo del monte tredicesime, resterà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati”, notano Adusbef e Federconsumatori. A “bruciare” un’ampia fetta delle tredicesime bollette, utenze, ratei e prestiti per un valore di 12,4 miliardi, pari al 36,3% del totale). La RC Auto mangera’ 5,9 miliardi, (17,3%), mentre 4,9 miliardi serviranno per pagare le rate dei mutui. “Il salasso non e’ pero’ ancora finito” – prosegue lo studio – 4,1 miliardi di euro (il 12%) se ne andranno per pagare le tasse di auto e moto, mentre 2,0 miliardi (6,4 %) spariranno per il canone Rai. Il 12,6% delle tredicesime, pari a 4,3 miliardi, servirà per pagare i prestiti.