CASA DELLO STUDENTE: maxiprocesso per il sisma dell’Aquila

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Il processo, simbolo della maxi inchiesta sul terremoto del 6 aprile 2009, è arrivato dunque oggi all’atto finale. L’udienza è iniziata con le arringhe dei difensori. Gli indagati per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni erano inizialmente 15, quattro dei quali deceduti; poi la posizione del progettista Claudio Botta, oggi 92enne, è stata “stralciata”. Dei rimanenti dieci imputati, ad aprile 2012 otto sono stati ammessi al rito abbreviato, che ha consentito di saltare la fase dibattimentale, chiudendo i conti nell’udienza preliminare con uno “sconto” di un terzo della pena in caso di condanne.

Si tratta di Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, tecnici autori dei lavori di restauro del 2000, per i quali il pubblico ministero Fabio Picuti ha chiesto 4 anni di carcere ciascuno. Secondo l’accusa, i lavori avrebbero ulteriormente indebolito il palazzo, che già presentava “vizi costruttivi” all’epoca dell’edificazione, negli anni ‘60. Circostanza confermata dal perito del tribunale, Maria Giovanna Mulas, docente del Politecnico di Milano, che ha redatto una relazione di 1300 pagine. Alla sbarra anche Pietro Sebastiani, tecnico dell’Azienda per il Diritto agli studi universitari (Adsu), per il quale la richiesta è di 2 anni e 6 mesi. Il magistrato ha chiesto invece l’assoluzione per Luca D’Innocenzo, presidente Adsu dell’epoca, Luca Valente, nel 2009 direttore dell’Adsu, i e i tecnici Massimiliano Andreassi e Carlo Giovani, autori di interventi minori.

Il giudice ha dovuto poi decidere per il rinvio a giudizio o il non luogo a procedere (è questa la richiesta del Pm) su Giorgio Gaudiano, che negli anni ’80 ha acquisito la struttura da un privato per conto dell’Ateneo aquilano, e Walter Navarra, che ha svolto lavori minori in passato: per loro resta il processo con rito ordinario.

Sisma Aquila 2009: Motivazioni della condanna penale agli Scienziati

Condannati i componenti della Commissione Grandi rischi perché “…hanno diffuso informazioni assolutamente approssimative, generiche e inefficaci in relazione ai doveri di previsione e prevenzione” C’è qualcosa di strano nella sentenza dell’Aquila. La Commissione Grandi Rischi non poteva prevedere il Sisma del 2009 perché NESSUNO  può prevedere i terremoti.La Commisione Grandi Rischi non poteva fare prevenzione  sismica perché questo è compito degli Organi Centrali dello Stato (Dipartimento Protezione Civile) con azioni di indirizzo e coordinamento  nonchè delle Regioni e degli Enti Locali (Provincie e Comuni) con  attività strettamente operative legate alla Difesa del Territorio che compete loro  per legge. FORSE E’ IL CASO DI CERCARE I VERI COLPEVOLI ALTROVE!

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