«Le donne smettano di mettere il rossetto e di portare i tacchi e saranno al sicuro da violenti e maniaci».
Toscani intervistato in merito all’emergenza femminicidi ha anche aggiunto che le donne: «Devono volersi bene per quello che sono, serve un ruolo più serio. La smettano di voler sempre sedurre, altrimenti finiranno per sedurre soltanto i maniaci e i violenti», le donne, secondo Toscani dovrebbero: «essere più sobrie e a dare importanza all’essere più che al sembrare».
La dichiarazione è stata ripresa anche dal sito Zeroviolenzadonna.it, dove spunta il commento di una donna pachistana che ammonisce: «Qui sono tutte coperte e le stuprano lo stesso».
L’Italia sta perdendo la testa e anche chi era un contestatore violento nei tempi passati sembra incapace di dare risposte. Un pubblicitario che non riesce a capire il tempo presente per interpretarlo sotto forma di messaggio pubblicitario è un fallito. Lo dimostrano anche i messaggi su twitter, il social network che è sempre più la bilancia del pensiero mondiale. Una bilancia eccessiva a volte, autoreferenziata e anche troppo violenta, ma che non può essere ignorata. Far perdere la sensualità e la femminilità a una donna è come stuprarla psicologicamente. E’ come se fosse chiesto a un uomo di mettersi il tutu al matrimonio della propria figlia e sentirsi a suo agio… c’è chi probabilmente lo sarà, ma la maggior parte relegata su ballerine e casacche informi perderà la propria fisicità. Perchè non s’insegna agli uomini la sensibilità? E’ troppo femminile? E’ un concetto troppo elevato a cui la brutalità maschile a sempre derogato per la paura di perdere virilità? Purtroppo è il tempo che passa e le menti s’invecchiano e non riescono a comprendere le complessità di una realtà ben più pregnante. Se non fosse drammatico il commento di Toscani sarebbe semplicemente ridicolo, neppure un uomo anni ’50 ci si può ritrovare… come spera di avvicinare i giovani ai prodotti con le solite pubblicità shock? Purtroppo non funziona più lo shock “fittizio” è più shoccante l’orrore quotidiano.