E’ allarme farmaci a Roma! Non si trovano antitumorali, eparine, antipsicotici e broncodilatatori. La denuncia viene da Roma, che, dopo l’esposto alla Procura presentato a luglio, mercoledì 15 gennaio ha scritto all‘Aifa,l’Agenzia del farmaco. Colpa, sottolinea Federfarma, del mercato parallelo dei farmaci in Paesi europei più redditizi.
Alla Aifa Federfarma Roma chiede “immediati provvedimenti” per evitare ulteriori contingentamenti di medicinali che metterebbero a rischio la salute e la vita stessa dei cittadini.
“A distanza di sei mesi nulla è cambiato, anzi la situazione è peggiorata”, si legge nella lettera scritta dal presidente dell’associazione, Franco Caprino, che evidenzia come siano oramai “tantissime le farmacie a Roma che si lamentano per l’assenza di molti di questi farmaci”.
Il vantaggio per chi opera nel mercato parallelo, che siano aziende produttrici, grossisti o farmacie con autorizzazione all’ingrosso, è meramente economico:l’esportazione viene infatti effettuata solo per quei farmaci che in Italia hanno un prezzo al pubblico/farmacia inferiore rispetto a quello degli altri Paesi europei, guadagnando così sulla plusvalenza che si matura nel vendere il farmaco sul territorio estero.
Per questo, aggiunge Caprino.
“chiediamo un intervento deciso per arginare il fenomeno dell’export parallelo, ipotizzando addirittura il blocco temporaneo delle esportazioni parallele, così da poter garantire la continuità terapeutica a migliaia di cittadini oramai costretti ad affannose ricerche per i farmaci che quasi sempre sono poi introvabili”.
Già nell’esposto alla Procura Federfarma aveva denunciato l’esistenza di un ‘mercato parallelo’ dei farmaci destinati all’Italia ma venduti all’estero, dove si guadagna di più, che tra l’altro provoca la mancanza di tali medicinali proprio nelle nostre farmacie. In sostanza si sostiene che grossisti e farmacisti comprano medicinali destinati al mercato italiano e li vendono su mercati dove si guadagna di più, come Germania o Regno Unito. Ciò comporterebbe, secondo Federfarma Roma, la carenza o anche l’irreperibilità per lunghi periodi di molti farmaci e un contingentamento degli stessi da parte delle aziende.
Il risultato finale è che spesso i pazienti, anche affetti da gravi patologie, non trovano le medicine loro necessarie. Tra i farmaci interessati dal ‘mercato parallelo’, antidepressivi, prodotti per il trattamento del morbo di Parkinson e dell’ipertensione e antiepilettici.
Nell’esposto Federfarma Roma faceva anche alcuni esempi, come il Mirapexin 2,1 che in Italia costa 53,10 euro al netto dell’Iva e dello sconto, cioè ‘prezzo ex factory’, mentre in Germania il costo in farmacia è di 275,10 euro, sempre ‘ex factory’.