Ciò che è chiaro è che ha vinto il centrodestra. I ministeri chiave e l’impegno da parte di Enrico Letta a rispettare tutti i punti del programma del Pdl.
Pochi minuti prima di giurare il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta in un’intervista al Messaggero, ha sottolineato che il premier incaricato “ha accettato integralmente gli otto punti del nostro programma”, compresa “la cancellazione dell’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli, nonché la restituzione di quanto pagato lo scorso anno sono fondamentali”.
Fabrizio Saccomanni, nominato ministro dell’Economia e delle Finanze, ha dichiarato aRepubblica che occorre “puntare sulla crescita e coinvolgere le banche, le imprese e i consumatori in un grande patto“, capace di rimuovere quel “fattore di incertezza psicologica” che finora ha indotto tutti questi soggetti all’attesa frenando gli investimenti. Saccomanni è quindi convinto che serva “uno sforzo coordinato di tutti per ripristinare il bene prezioso della fiducia”, mentre sul piano tecnico ci vuole quella che chiama “una ricomposizione della spesa”, secondo una “impostazione di tipo politico che solo un governo può dare”. Saccomanni punta infine a un contenimento della pressione fiscale attraverso un taglio della spesa corrente e, se riuscirà, lo spread potrà scendere “a quota 100 e anche meno”.
Il primo a giurare è Letta a cui Napolitano fa anche gli auguri e poi uno dopo l’altro passano tutti i ministri. Alla fine della cerimonia per la foto di rito si sceglie di collocare Letta e Napolitano vicino al ministro per l’integrazione Cecile Kyenge, il primo ministro di colore eletto nella storia della Repubblica Italiana.
Buon Lavoro e speriamo che noi ce la caviamo!
Monique
/ aprile 28, 2013Per ora l’unica certezza è che loro se la cavano sempre…
tuttacronaca
/ aprile 28, 2013Questo è appurato… chissà se il “rinnovamento” cambia qualcosa!
antonino
/ aprile 28, 2013Se perseguite il bene comune ve la caverete. In bocca al lupo
tuttacronaca
/ aprile 28, 2013Così hanno giurato… Buon lavoro a loro