L’economista liberal per eccellenza Paul Krugman, nemico giurato dell’austerity, ha deciso di lasciare la prestigiosissima università per ricchi Princeton a favore dell’enorme ateneo pubblico con poco budget Cuny, City University of New York. Premio Nobel per l’Economia, Krugman ha spiegato sul suo blog sul New York Times, le ragioni della sua scelta. “A 61 anni è ora di riflettere in profondità su quello che voglio fare in questa fase della mia vita […]. Il mio lavoro si sta concentrando sempre più sui problemi della diseguaglianza di reddito”. Di qui, dunque, la decisione di andare a insegnare alla Cuny, una “fabbrica di laureati democratica e di massa”, come la definisce Federico Rampini su Repubblica. Ma come sottolinea l’Huffington Post,
proprio la Cuny ospita uno dei centri d’eccellenza per gli studi delle diseguaglianze nel settore post laurea, in un dipartimento specializzato che si chiama Luxembourg Income Study. Una università di massa, istituzione democratica e progressista, è il luogo ideale per portare avanti una delle tesi più care all’economista: ossia che l’attuale Slow Economy, vale a dire la ripresa debole degli Usa, sia frenata dal modello diseguale che concentra troppe risorse nelle mani di pochi, riducendo all’osso il potere di acquisto della maggioranza della popolazione.